venerdì 29 ottobre 2010

PIAZZALE AUTOGRILL

Ha ragione il buffo omino di Arcore, non ci deve nessuna spiegazione su quanto succede intorno ai suoi letti.
Per quanto mi riguarda può cimentarsi in qualsiasi performance erotica gli riesca, pansessuale, pananimale e panvegetale, comprese le ultime scoperte della robotica.

Il tutto infatti sposta l'attenzione al Problema Fondamentale ed in questo dobbiamo dargli atto di aver dato una dritta agli italiani tutti di quelle che meriterebbero di per sè una via, una piazza o che so, una tangenziale per il Nostro Buffo Statista: quello di cui ci dobbiamo occupare è un palazzinaro brianzolo che grazie alla Mafia ha subappaltato lo Stato a qualsiasi organizzazione criminale di varie fogge o colori che abbia voglia e tempo di lucrare mentre i Nostri parlamentari pagati da noi stanno lì, chi a scorazzare fra mignotte e droghe sicuramente di qualità migliore di quella che fanno arrivare ai loro sudditi e - chi è all'opposizione - a riempirsi la bocca della parola "territorio" e cioè di ciò di cui hanno perso lentamente ed inesorabilmente il controllo e nel quale s'è insediata la Lega, tanto per far di calcolo sul danno di cui sono responsabili 'sti signori.

Abbiamo un problema con una cosa chiamata Conflitto d'Interessi, una cosa grande così che da subito i Nostri Meravigliosi Strateghi della Sinistra Post-Pre-Prot Riformista ci indicavano come cosa di non fondamentale interesse rispetto alla crescita del paese e dell'allontanamento definitivo di quello Spettro che si aggirava per l'Europa tanto che ora per legittimarsi daqualsiasi residuo di puzza di comunismo personaggi come Saviano vanno in TV a dire delle stronzate galattiche, tanto per meglio legittimare il loro lavoro meritorio.
Dio ma che coglione. Almeno stesse zitto.
(scusate la digressione)

Vediamo se ritornando alla questione di partenza col Buffo Omino di Arcore ci renderemmo meglio conto chi è stato messo a governarci e che la questione di 'sto palazzinaro mafioso e pure sbiellato di testa è di quelle su cui è arrivato il momento di cercare  una spaziosa pompa di benzina.
Anzi, stavolta mi sa che non basterà un autogrill.

mercoledì 27 ottobre 2010

SOLIDARIETA'?

Non mi stupirebbe se il buffo omino di Arcore riuscisse davvero a far credere di essere riuscito a risolvere per la seconda volta l'emergenza-monnezza e che la pace torni a regnare in quel di Terzigno, visto che i metodi intimidatori dei difensori in divisa degli assassini che stanno avvelenando quelle terre hanno pure fatto un rastrellamento casa per casa in cerca di armi, droga e panzerotti manco avessero a che fare con dei camorristi.

D'altra parte il loro linguaggio é quello, che si tratti di pastori sardi, operai, studenti e chiunque senta in pericolo la propria vita, il proprio lavoro ed i propri affetti grazie alla politica criminale che questo governo sta allegramente portando avanti mentre maneggia su come e qualmente sia possibile tirar fuori il buffo omino di Arcore dai tribunali.

 Guai agli incazzati, quindi.

Guai se ci si permette di far notare a quell'infame di Bonanni che permettersi di giocare con la vita di migliaia di famiglie quando ci si mette in tasca 10.000 euro al mese per fare l'esatto contrario una volta costava la cotenna, mentre ora il laido strilla come una maiala sgozzata per due uova.

Guai se ci si permette di discutere la distruzione sistematica della scuola pubblica da parte di una cretina incapace che è andata a prendersi una laurea partendo da Brescia fino a Reggio Calabria visto che non era capace di fare una O col culo e che l'unico incarico che aveva avuto in precedenza le era costato l'allontanamento per conclamata incapacità.

E naturalmente guai a chi osa rivoltarsi quando si ricevono le amorevoli cure dei tutori dell'ordine, armati manco stessero andando incontro ad un battaglione di gurka incazzati, d'altra parte sono stati appena sbertucciati in mondovisione da una manciata di tifosi serbi, con qualcuno devono pur rifarsela.

Sono tollerate solo esclusivamente manifestazioni in fila longobarda, non troppo rumorose e rigorosamente inutili.

Eppure non sono ancora contenti.

Ancora ieri c'è stata una esilarante convention organizzata da Sua viscidità Bondi laddove i megafoni del buffo omino di Arcore hanno potuto impunemente levare alti lai contro il potere mediatico della sinistra: trattavasi di Feltri, Belpietro e Minzolini. Pensate un pò.

Vabbè, quisquiglie.
C'è da salvare il culo al buffo omino di Arcore, ai facinorosi ci sarà modo di pensare appena finita questa volgare questione.

Sputtanata però la penosa, vigliacca e indifendibile bufala dell'attentato a Belpietro (il caposcorta è stato trasferito ad altro incarico e la scorta a bazzina è stata ridotta, cosa che scandalizza non poco datosi che non si capisce per quale motivo dare una scorta ad un elemento simile pagata dai contribuenti) bisognava tenere alta l'attenzione contro quello che il piduista Cicchitto chiama il "network dell'odio", ed ecco che provvidenziale arriva lo svitato di turno che molla uno sganassone a quel monumento alla simpatia che risponde al nome di Daniele Capezzone.

Non sia mai.
Solidarietà da destra a sinistra, al centro e ai lati, a nord e a sud.
Manca solo Ferrando, il quale probabilmente verrà informato dal prossimo numero di Lotta Comunista in uscita ai primi di novembre.

Ora, se cè qualcuno di 'sta gentaglia che casualmente capita qui e si cura di leggere, mi stia bene attenta su quello che scrivo d'ora in giù;

PUNTO PRIMO: non siamo elettori di PdL PD o Lega. Né di qualsiasi altro partitello di quelli che tengono loro braccio. Ne consegue che non mandiamo messaggi di solidarietà a chicchessia, nè siamo talmente idioti di pensare di compiere un gesto eroico arronzando una statuetta di ceramica o tirando un gollettone a uno di voi.

PUNTO SECONDO: Siamo consci che state cercando di ucciderci. Avvelenandoci con le vostre discariche ed i vostri inceneritori, precarizzando il nostro lavoro, le nostre vite ed i nostri affetti, rovinando il futuro dei nostri figli e mandando i vostri robottini in divisa a manganellare quelle anime belle che ancora credono che scendere in piazza abbia una qualche funzione sociale.

PUNTO TERZO: NON SIAMO DEI PACIFISTI DEL CAZZO.
Sappiamo benissimo che la vostra democrazia non ha neanche più i crismi di una brutta imitazione made in Taiwan e quindi al Popolo Sovrano non ci crede più chiunque sia provvisto di neuroni nel numero di UNO. Ne consegue che sappiamo altresì benissimo che per togliervi di lì abbiamo due sole alternative: che capiate che prima o poi succederà qualcosa di molto brutto e che il vostro culo non sarà più al sicuro grazie all'intervento di qualche potere più alto del vostro e che provvederà a mettere dei burattini più clementi con le istanze del popolo, al quale d'altra parte basterebbe un minimo per riacquetarsi e tornare alle occupazioni quotidiane ed alle ricariche per il cellulare nuovo.
L'altra non comprende nè statuette nè uova nè sganassoni.
E qualcuno potrebbe farsi molto male. Compreso qualcuno di voi e dei vostri robottini in divisa.

Venitela a cercare allora la solidarietà.
Per bene che vi vada uno sputo in faccia è la cosa più ragionevole che può capitarvi.

(NELLA FOTO: Uno dei rimedi per questa gerontocrazia molesta)

lunedì 25 ottobre 2010

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA/3



E occhio a come commentate che vi modero.

LOL

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA /2



Graziassai a Nevecane

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA/1

Gli argomenti a sostegno di un sano e doveroso sterminio di massa cominciano a farsi ineluttabilmente convincenti.

Già gli 8 milioni che si sono incollati a guardare il Grande Fratello hanno portato un decisivo contributo alla causa dei vagoni piombati e dei campi di lavoro forniti ovviamente di docce allo Zyklon B, ma è vieppiù interessante entrare nello specifico. Cioè caso per caso.

Prendiamo, ad esempio questa UTENTE DI FACEBOOK grazie alla quale è assai probabile che un giudice sia chiamato ad emettere una sentenza, sicuramente dopo lunga e tormentata seduta in camera di consiglio.
Aprite il link perché non sto parlando di un troll, del genere di quelli che hanno creato gruppi inneggianti allo stupro della ragazza di Avetrana, che anzi hanno avuto modo di far uscire dalla bocca di altre ragazzine un campionario di truciderie degne di un Dottor Mengele in trip da adrenocromo.

La tipa ha semplicemente dato di matto perché ha subito un furto: divano, idromassaggio, biliardo, tutto sparito.

SPARITO DA PET SOCIETY.

Qualche feisbukkista di passaggio saprà di che si tratta.

Bè, questa qui ha fatto denuncia. Vera.

Mi pregio quindi di trasmettere alcuni dei commenti presi dal newsgroup da cui ho appreso il quanto:

"questa ha fatto ridere anche me
ma ripeto sempre
facebuco e' stato creato per i deficienti. e' giusto che accadono ste
stronzate."

"il solito mouse di appartamento."

"E sti tizi si mettono a perdere tempo per una stronzata del genere invece di sfanculare con razzi nucleari la deficiente di turno??!!!"

"son abbastanza convinto che fra 10 anni queste cose saranno all'ordine del giorno e ci saranno veramente poche persone che si stupiranno ancora di vedere aule di tribunali occupate da processi per furto di mucche o pomodori nella fattoria (virtuale)"

"Leggevo giusto qualche mesa fa su una rivista informatica (che non avevo
comprato io, eh) che si assiste ad un profluvio di fottii di casi simili
e ci son fior di avvocati che si stanno specializzando nella materia."

Io, nella mia sfolgorante magnanimità auguro alla tipa una fine come quella di QUESTO QUA


venerdì 22 ottobre 2010

LE RAGIONI DEL SILENZIO

Mi è testimone il post che ho intitolato "Basta" in cui me la prendevo con uno dei sottotitoli stile settimanale Rusconi (per arrivare ai livelli di Cronaca vera i titolettisti televisivi devono ancora mangiare tanta tanta pappa) all'indomani della prima confessione dello zio di Sarah Scazzi.

Devo dire che le evoluzioni stilistiche di socio-psicologia da tre palle un soldo che ho visto sul web da parte della galassia blogger non hanno reso molto onore alla categoria, a parte qualche eccezione che conferma comunque come i blogger siano anni luce gente più seria dei mestatori mediatici specialisti nel ficcare la merda nel ventilatore. Naturalmente taccio dei feisbucchisti un pò perché non avendo l'account non è carino spargergli merda addosso a gratis - ed usarla come concime continua ad essere più produttivo - un pò perché da quel che trapela al popolo in chiaro sarebbe come divertirsi a randellare un poveraccio che sta cacando, ed anche questo non è bello.

Fra coloro che, a mio modesto parere l'hanno pestata fino alle rotule ci sono anche persone che normalmente leggo con rispetto & stima, come Femminismo a sud; e non una ma due volte perché se sulle analisi si può discutere, il contesto di partenza si è rivelato fuorviante e fuorviato e altro non fa che aggiungere merda a quella già esistente.
La propensione al tafazzismo di solito, e sicuramente in questo caso, non danneggia soltanto chi la pratica, questa è una cosa che a sinistra mi sembrano MOLTO, MA MOLTO tardi nel comprendere.
Segnalo comunque questa risposta, sempre da parte di una donna, che vi invito a leggere con particolare attenzione.

Il rincaro, on the other side, lo potete avere procurandovi una copia del "Riformista" dell'altro ieri in cui in copertina un affranto Michele Misseri è sovrastato dalla scritta a undici colonne "Povero maschio".

Povero una sega. Come minimo complice.
Forse ci dimentichiamo che stiamo parlando di una ragazzina di 15 anni AMMAZZATA ed il cui omicidio è stato coperto nella maniera più omertosa e schifosa possibile dal suo stesso clan familiare.
E comunque figuriamoci se da un giornale diretto da una faccia come questa


ci si può aspettare il minimo sindacale di rispetto per il numero di femminicidi che vengono regolarmente commessi nel nostro paese.
 Dalla fanzine degli inciucisti di professione, organo ufficiale dello Yacht club di Gallipoli, d'altra parte non è che ci si possa aspettare discorsi che abbiano più senso di un Daiquiri ben ghiacciato.

A fronte di quanto ho letto e continuo a leggere, con inquirenti, investigatori e magistratura ancora al lavoro e lasciando il liquame tossico Brunovespa ai suoi plastici sento solo a questo punto di poter citare la battuta finale di quel capolavoro già nascosto sotto il tappeto che è "La voce della luna"

"Se facessimo silenzio.......se tutti facessimo un pò di silenzio......forse potremmo cominciare a capire qualcosa".

giovedì 21 ottobre 2010

CIAO RAGAZZINA TERRIBILE



Ari Up, la bambina terribile delle Slits, ci ha lasciato a 48 anni.

DOVE GIOCA TERZINHO?

Avrò modo di scrivere riguardo alle cariche effettuate dalla Polizia a Terzigno in difesa degli interessi della camorra ed in modo da fare del Parco del Vesuvio una discarica di proporzioni epiche, avrò modo di scrivere di Manganelli e Caldoro e delle politiche sui rifiuti che non riguardano solo la Campania ma che sono già in atto anche qui, sul territorio livornese e di come sia il caso di prepararsi ad una situazione analoga a quella che sta accadendo in Campania.

Adesso vorrei appuntarmi il risultato del giro informativo che mi son fatto sul web andando sui siti dell'informazione istituzional-progressista o simile, perché sarò anche cattivo dentro ma mi ha dato parecchio da pensare.

Il Fatto Quotidiano in tarda mattinata toglie dall'header l'inchiesta sul fallimento delle ronde e piazza un buon articolo sugli scontri di Terzigno. Repubblica già dalla mattinata aveva in primo piano la notizia delle cariche e del fatto che è stato bruciato un tricolore. Il Manifesto conferma la sua vocazione alla putrefazione con la solita pagina in cui batte cassa, ferma da non si sa quando. Andate affanculo, se nell'era di internet non sapete tenere neanche un sito con decine di migliaia di blog in giro andate a vendere lupini, diocane. L'Unità ha cambiato la notizia in primo piano mentre sto scrivendo e a differenza delle altre due testate non ha abilitato i commenti.

Andate a leggere quelli dei lettori di Repubblica e FQ.

A casa mia questa si chiama coda di paglia.

Se mai ci fosse il bisogno di constatare l'affidabilità di questa opposizione ad un regime che ogni giorno che passa svela la sua natura di assassini e criminali.

Aggiornamenti: la povera Sarah riprende la testa di Repubblica e Unità nello spazio di un'ora mentre la Polizia carica di nuovo. Alè.

mercoledì 20 ottobre 2010

THEY HAD A DREAM

I futuristi, dico.

Si, ma col cazzo che sto parlando di loro lì sopra nella foto.

Io sto parlando di quelli andati dietro a questo qua:


E che oggi si stanno esibendo in acrobazie degne della compagnia Kataklò per giustificare l'immane figura di merda fatta  col voto su Lodo Alfano ed autorizzazione a procedere per Lunardi.

They had a dream.

E ora sotto con la prossima buffonata.

martedì 19 ottobre 2010

NIENTE DA RIDERE

Francamente non so come verrà ricordato questo governo nei libri di storia, ma di sicuro non è per vederlo che mi piacerebbe esser proiettato in un ipotetico futuro.
Giorni fa mi chiedevo come mai, ad esempio, trovare un film che faccia veramente ridere sia diventata un'impresa titanica; a meno che non si rida coi cinepanettoni e roba simile al che mi arrendo, prendo la giacchetta e me ne vado.
Immagino che la ragione sia che non c'è più un cazzo da ridere.

Si può ridere, ad esempio, grazie ad una CRETINA che casualmente svolge la funzione di Ministro della Pubblica Istruzione e si sente in dovere di mandare degli ispettori per stabilire se la targa affissa davanti a quello che fu il teatro San Marco, cioè dove gli scissionisti del Partito Socialista si recarono dopo essere usciti dal congresso al teatro Goldoni e fondarono il Partito Comunista nel 1921, non turbi le giovani menti dei bambini che frequentano la scuola materna che si trova esattamente sul lato opposto dell'edificio.
Il problema pare sia la bandiera rossa che viene apposta accanto alla targa ogni 21 gennaio dal corteo che i numerosi comunisti presenti in città organizzano ogni anno.
Ma a me, che non sono neanche comunista o almeno non nel senso storico, non viene da ridere neanche un pò.

Se non altro perché la cretina in questione è stata imboccata da quel succedaneo della carta igienica che risponde al nome de "Il Giornale" e che entrambi hanno dato una dimostrazione inequivocabile di ignoranza crassa, imbecillità strategica e, in ultima analisi, di voler solo rompere i coglioni ad una città nella quale la gente come loro non è mai stata la benvenuta presso un ampio numero di cittadini.

Ovviamente penserei le stesse, identiche cose se a parti invertite si proponesse di demolire il monumento a Ciano, che si vede da quasi tutte le zone periferiche della città essendo situato sulle colline prospicenti (e, tanto per dare un giudizio estetico, fa abbastanza caà) per timore di evocare fantasmi sgraditi al popolo.

Sono tuttora convinto che il grado di civiltà di una comunità si misuri dalla libertà e dal senso di responsabilità nell'amministrarla di cui la comunità è capace.
Per questo penso che siamo arrivati ad un punto talmente basso che riscoprire l'esatta definizione del concetto di libertà ci costerà molto caro, perché libertà non vuol dire fare il cazzo che ci pare ma neanche darla in delega a gente che la usa per mistificarne il significato fino a far credere ad una platea di rincoglioniti che la libertà appartenga solo a chi detiene un potere.

Si potrebbe ridere di un altro CRETINO che casualmente fa il direttore di rete alla RAI e che cerca con ogni mezzo di togliersi dalle palle il giornalista che più gli procura audience e tetti pubblicitari perchè è il più abile nel mettere a nudo la miserabile condizione etica ed intellettuale di questa classe politica ottenendo come risultato pernacchie e lazzi da qualsiasi essere pensante ma non contento rilancia censurando Benigni, Saviano e Paolo Rossi evitando accuratamente di prendersi la responsabilità delle sue azioni e venendo sbugiardato in tempo quasi reale dall'agente di Benigni aumentando la portata della sua figura da caciottaro, incompatibile con qualsiasi concetto di servizio PUBBLICO.

E' facile prevedere che questo governo morente e la classe politica tutta, composta da cadaveri in putrefazione che cercano a tutti i costi di nutrirsi degli ultimi brandelli di libera espressione per ritardare la loro trasformazione definitiva in cibo per vermi, diventi vieppiù aggressiva tanto quanto sente avvicinarsi la fine, tanto più che questa aggressività si manifesta con un catalogo sfavillante di idiozie e maldestraggini degne della commedia all'italiana, ma ancora non riusciamo a trovarci niente da ridere.

E meno che mai chi dovrebbe rappresentare i tempi tramite l'arte della cinematografia, cosa in cui l'Italia è stata maestra dal dopoguerra fino a quando l'Orrore, quello vero, non ha iniziato la sua scalata nelle teste sazie di merda degli italiani.

lunedì 11 ottobre 2010

BASTA

Ti costringono.
Manco una persona non abbia più il diritto di viversi in santa pace quei frammenti di dolore sommessamente intimo, personale, che non confidi neanche alle persone più vicine perché sai benissimo che è condiviso da tutti ma che ha bisogno di discrezione, del suo angolo buio dove venire metabolizzato perché fa parte della cronaca e non del tuo quotidiano spicciolo fatto di storie e di persone che vivi a pelle, guardando negli occhi e sentendo le vibrazioni di quelli che incontri e che ti trasmettono gioie e drammi quotidiani.
Ti costringono ad alzarti e urlare, urlare e urlare ancora

BASTA!!

Quando hanno ritrovato Sarah Scazzi e lo zio ha confessato quello che aveva fatto non ho pensato minimamente di scriverci su qualcosa; mi sono tenuto il mio groppo in gola come credo abbia fatto qualsiasi essere ancora umano, così come succede ogni volta che un essere più debole ed indifeso viene sopraffatto dall'animalità di un altro essere che ne uccide, oltre alla forma fisica, i sogni e le speranze, il sorriso e la spontaneità, tutto quello che è stato e quello che poteva essere e quando si parla di una bimba di 15 anni ti si spezza qualcosa dentro ed il tuo groppo in gola si ingrossa via via pensando a quanto una ragazza di quell'età avrebbe avuto davanti se solo avesse potuto avere l'occasione di crescere, avere la possibilità di viversi una vita sua, perché non si sa mai, perché si può crescere e scegliere e quando queste possibilità vengono spezzate da qualcosa di abominevole come solo chi ha il coraggio, o meglio la viltà di uccidere queste possibilità può concepire, siamo tutti noi a perdere qualcosa.

Non ho avuto neanche voglia, nè la forza di pensare "io a quello lì gli farei...." tanto era sordo e compresso quel groppo in gola, alimentato dalla continua e silenziosa strage di miei simili di sesso femminile che si consuma a ritmo quotidiano per mano di uomini completamente inadeguati ad un mondo che cerca di crescere e migliorare, dove le relazioni tra esseri umani comincino ad essere qualcosa di più che delle fondamenta scricchiolanti che assicurano una tregua fra belve rabbiose in cerca di qualcosa da possedere.
Ci sono colpe di cui nessuno vuole farsi carico, meno che mai chi ne ha veramente per tutto ciò e che ancor meno vede la possibilità di pagare, un giorno, per quello che ha seminato e per la violenza belluina e senza speranza che ha instillato nel corso di tanti, troppi anni fra esseri umani.

Ho cercato di schivare giornali, telegiornali, inchieste, interviste e tutto quanto si crea intorno a questi casi: ormai i metodi dei nostri media li conosciamo tutti, possiamo scansarli, evitarli o almeno evitare che al groppo in gola si aggiunga il fegato ingrossato, oppure manifestare il solito sdegno per le consuete spettacolarizzazioni lasciando un segno sui mezzi con cui comunichiamo e con le persone con cui stiamo quotidianamente a contatto.

Ma alla fine ti costringono.

Perché ho questa maledetta abitudine di andare a mangiare in pausa pranzo nella trattoria più vicina e quindi mi tocca almeno un telegiornale.

E, nella striscia di notizie che passa sotto il TG2 mi tocca leggere:

"Lo zio di Sarah: sono andato più volte a pregare sul posto dove l'ho uccisa". 

Una, due, tre, cinque volte. E continuava a scorrere.

Ma che cazzo.
Ma cosa volete dire? Ma che senso ha mandare in loop una frase come quella? Ma che cazzo volete brutti pezzi di merda rifatta e ricaàta da quei cervelli impastati con il vomito del diavolo che purtroppo nessuno ha modo di potervi tirar via con una katama affilata da Hattori Hanzo?
Dovremmo commuoverci?
Dovremmo comprendere?
Dovremmo riflettere sulla preghiera e sul perdono?
No, spiegatemelo perché non ci arrivo. Non ci arrivo perché per della gente che ha la faccia di dare ad una madre la notizia in diretta della morte di sua figlia indugiando sul suo viso attonito queste riflessioni non me le faccio certo imboccare da loro.

Anzi, voglio farla breve.

Per me non sono nient'altro che un'altra mano che aiuta questi assassini e per questo dovrebbero pagare, e pagare pesantemente per quello che stanno facendo.

Auguro a questi Maestri della Comunicazione non la morte, ma sofferenza, tanta ed inestinguibile, di quelle che segnano per tutta una vita che gli auguro lunga, lunghissima e permeata in ogni singolo secondo da un indistruttibile fuoco che li consumi lentamente dal dolore così che si rendano conto che l'inferno, quello vero, esiste solo qui ed ora.

Cazzo, ti ci costringono.

(nella foto: non ne ho trovata una con un televisore, ma il senso è quello)

mercoledì 6 ottobre 2010

SASSI INVISIBILI

Francamente non mi interessa che Bonanni si faccia del male fisico.

Può capitare, perché lui ed il suo sindacato, insieme a quell'altro genio di Angeletti e alla UIL, sono stati i protagonisti della definitiva resa di fronte alla prepotente offensiva da parte di una categoria che non fa mistero di considerare la forza-lavoro come un mezzo per creare profitto; il LORO profitto. Punto.
Nessun afflato di umanità, nessuna considerazione del fatto che le braccia che producono e creano profitti, i LORO profitti, è fatta di uomini.
La CISL e la UIL hanno venduto diritti conquistati a prezzi altissimi durante gran parte del dopoguerra ed oltre, mettendo in pratica i desiderata espressi in quello che è il tristemente noto "Piano di Rinascita Nazionale", piano che lo stesso Licio Gelli ha dichiarato di aver visto realizzare dal buffo omino di Arcore, quello che anche oggi ha mandato in onda il suo tristo spettacolino di pessimo cabaret ad uso e consumo di quegli ominidi che ancora lo stanno ad ascoltare.
Un sistema, quello auspicato dal Gran Maestro aretino, che porta dritti ad un autoritarismo per niente illuminato, gestito da una elìte greve, ignorante, volgare e ributtante. Tutti epiteti che calzano a pennello per questo governo ed i suoi componenti e che ha creato un bacino elettorale con le medesime caratteristiche.

Ma parliamo delle controparti.
Parliamone perché lo stesso errore commesso all'apparizione del buffo omino di Arcore, prima nell'ambito dei media, poi in quello politico si sta ripetendo, e quando un errore così grave e disastroso viene ripetuto due volte non può che esserci una spiegazione ed una sola: connivenza.

Prendiamo l'esempio delle contestazioni alla CISL di questi ultimi giorni.

Se prendete Google views e cercate la sede CISL di Livorno la troverete in via Goldoni, una strada stretta ed a senso unico che sfocia in una grande piazza dove c'è un teatro: il teatro Goldoni, perlappunto.
Il giorno della contestazione, della quale si è scritto che sono stati lanciate uova, fumogeni e SASSI, sono passato di lì.
Cosa del tutto normale, visto che lavoro in quel teatro e la sede della CISL è a nemmeno 50 metri di distanza.
La barista del bar dove mi fermo a prendere il caffè prima di entrare a lavorare dice che s'è accorta a malapena che fosse successo qualcosa.
Impossibile trovare un sasso in via Goldoni.
E' una via centrale, anche se piccola, ben tenuta e molto più pulita della media delle strade del centro. Nessuna pietra divelta dal lastricato con cui la strada è stata rifatta non molto tempo fa.
"Ma quali sassi" mi dice un omino che abita lì vicino "gli hanno tirato dù ova e hanno urlato un poìno, poi hanno acceso dù fumogeni come allo stadio, ma un l'hanno mìa tirati!"
Poi oggi Senza Soste pubblica questa testimonianza di uno dei partecipanti

Ok, io non faccio il giornalista. E nemmeno l'investigatore.
E quindi vado a vedere cosa dice la stampa cosiddetta progressista.
Il sito dell'Unità, giornale fondato da Antonio Gramsci titola: "Uova e sassi lanciati contro la CISL e Confindustria"  ed il titolo è lo stesso anche oggi, quattro giorni dopo.
Da rimarcare il fatto che nell'articolo l'unica campana ascoltata è quella del segretario provinciale della CISL.
"Repubblica" si supera, mettendo i sassi addirittura in primo piano. Due righe neanche con un virgolettato per il segretario della FIOM e poi festival di indignati a gettone; "Il Manifesto" è lì che chiede soldi altrimenti chiude (e sai la novità); nei commenti agli articoli (specialmente sul "Fatto Quotidiano") la solidarietà con i contestatori raggiunge però livelli imbarazzanti.

Ma la sedicente controparte continua a sgolarsi, PD e CGIL in testa, nel condannare le contestazioni motivando il "pericolo di strumentalizzazioni" e "gli episodi provocati da una minoranza" e via blaterando.

E' qui che stanno ripetendo l'errore commesso col buffo omino di Arcore.

I lavoratori, i precari, i cassintegrati, i disoccupati non devono azzardarsi a contestare, solo loro hanno il diritto di opposizione nei modi e nelle forme da loro concordati.

Altrimenti SI FA IL LORO GIOCO.

Ma dopo 15 anni di opposizione-burletta, che sono seguiti a dieci anni di condiscendenza verso il nuovo Re dei Media che aveva sollazzato i teleutenti italiani a suon di Drive-in e Striscia la Notizia (loro sì che dicono come stanno le cose, vero?), qualcuno comincia ad avere il sospetto che NESSUNO ha voglia di prendere le difese delle categorie che i vari pacchetti Treu e leggi Biagi stanno portando dritti nel tunnel della miseria, che i piani aziendali di delocalizzazione sono semplicemente una gretta ed avida ricerca di maggiori profitti nel nuovo mercatino degli schiavi, che stavolta sono stati lasciati tragicamente soli e senza voce.
E che il gioco di questa banda di delinquenti l'hanno fatto, lo stanno facendo e continueranno a farlo proprio coloro che esigono il primato di oppositori ufficiali.

Si vergognino l'Unità e Repubblica, infami e falsari allo stesso modo del "Giornale" e di "Libero" ai quali sarà bene d'ora in poi che evitino di dare lezioni di morale.
Le centianaia di morti sul lavoro ogni anno, le famiglie che vedono saltare per aria ogni ipotesi di futuro, le persone che da un giorno all'altro si ritrovano a lavorare a singhiozzo o addirittura a casa, se continuerete ad informare così, potrebbero venire a chiedere il conto anche a voi (a parte i morti, loro si spera vengano a tirarvi i piedi mentre dormite).

Siamo al punto di non ritorno, la disperazione sale e chi si dispera si sente sempre più solo.

Ma questa accozzaglia di banditi col culo ben caldo e gli stipendi con miriadi di zeri (Bonanni becca 10.000 euro al mese, tanto per gradire) continua a cantarsela e suonarsela senza vergogna.
Spero faccia la fine dell'orchestra del Titanic.

domenica 3 ottobre 2010

LO ZOO

Spiace dover ricordare al signor Marchionne, dall'alto della mia terza media, un assunto facile e comprensibile anche da un bambino di prima elementare; una persona, quando si alza la mattina e va a lavorare, lo fa per un motivo preciso ed è quello e nessun altro: costruirsi una vita. Mangiare, avere un tetto, possibilmente con una compagna e dei figli. A cui dare da mangiare.

Non mi sembra difficile da capire.

E' probabile che dall'alto dei loro master in macroeconomia quelli come Marchionne ed Ichino (un'altra creatura della meravigliosa dirigenza piddina, come Calearo: Veltroni non riceverà mai abbastanza schiaffi per le sua infamità) abbiano perso di vista questo semplicissimo punto fondamentale.

Chi lavora non lo fa per garantire sempre maggiori profitti a beneficio di una ristretta cerchia di intrallazzatori impegnata a calcolare come ottenere maggiori profitti senza tenere in considerazione l'impatto sociale delle loro scelte.
Se il sistema che i signori Marchionne ed Ichino amano tanto non garantisce questa minima e semplice condizione significa che il loro sistema è un sistema di merda, fatto da uomini di merda e che l'unica cosa che può garantire è un paese di merda.
E che, di conseguenza, quelli che la mattina si alzano e vanno a lavorare potrebbero, con tutta probabilità, incazzarsi e cominciare a prendere in considerazione l'ipotesi di farvi saltare il culo per aria.

Se poi il signor Marchionne pretende pure di prendere per il culo garantendo LUI (ohi, il mal di pancia, che ridere) sulla costituzionalità delle sue genialate allora scatta automaticamente il reato di istigazione a delinquere.

Nondimeno mi chiedo: ma il baraccone dell'Euro non era stato messo su per controllare meglio i mercati dall'assalto della Cina e dei paesi meno sviluppati con costi di manodopera più bassi?
Non era lo strumento che avrebbe permesso di abbassare il costo del lavoro?
No?
Non sarà mica l'ennesima truffa ai danni di quelli che finora vi hanno garantito lauti compensi e lauti aiuti statali per portare avanti i vostri intrallazzi?

Datosi che l'inganno delle delocalizzazioni è talmente acclarato che anche un popolo in sonno come quello italiano se n'è accorto, visto che anche fabbriche con profitti più che soddisfacenti vengono smantellate e trasferite, sarà bene che i suddetti signori ed i loro maggiordomi travestiti da sindacati comincino a prendere in considerazione l'ipotesi che quelli usciti dallo zoo non hanno intenzioni amichevoli perché prima o poi ci si stanca di morire (prendere in mano le statistiche dei morti sul lavoro compreso l'indotto dato dalle condizioni disumane che provocano malattie come tumori, leucemia & amenità simili) e tra noi e voi si sceglie di mandare al creatore voi.
Altro che due uova e qualche fumogeno.

Così, un pò per uno in collo a mamma, si dice da 'ste parti.
 (nela foto: il mio delegato sindacale preferito)

venerdì 1 ottobre 2010

SE VOLETE STARE SUL CAZZO A TUTTI I COSTI STATECI

Non bastassero Gaza, Fiamma Nierenstein, i coloni e tutte le porcherie commesse sfruttando i sensi di colpa dell'occidente.
Quando si cerca di assestarsi sulla punta della fava a tutti i costi va a finire che anche chi cerca di placare il ribollimento di sangue pensando alle brave persone di origine ebraica che conosce, ce li lascia e comincia a coltivare un sano, indistruttibile e per niente moderato antisionismo.

Sarà che quando si tocca l'arte mi trasformo in Yosemite Sam.
 (cioè lui)
ma veramente gli israeliani hanno il potere di rendersi odiosi come nessun altro al mondo.

E Roger Waters ha tutta la mia solidarietà, per quel che può valere.

IL MIO MINISTRO

"Bossi ha nuovamente testimoniato di essere non solo un leader politico autorevole ma anche un galantuomo raro nella vita politica italiana."
(Sandro Bondi, oggi)
Io ho per ministro 'sto coso qua. 
Lasciando da parte teorie micro e/o macroeconomiche, rivoluzioni e riti voodoo ai danni del governo europeo, lo squallore umano che l'italiota medio rappresenta agli occhi del mondo permettendo di essere rappresentato da un individuo simile può essere tranquillamente esemplificato attraverso questa semplicissima frase proferita senza sprezzo del ridicolo da questo ominide il cui unico merito è stato quello di dimostrare due cose:

- che quelli portati alle scuole-quadri del PCI erano coloro che mentre erano in sezione gli trombavano le mogli.
- che il buffo omino di Arcore ha raccolto la peggior razzumaglia umana in circolazione.

In ogni caso spero vivamente in una visita ministeriale sul mio posto di lavoro.
Fargli cadere un motore da 500 kg sul cranio dalla graticcia sarebbe facile come scolarsi una Ceres ghiacciata il 13 d'agosto.