mercoledì 23 novembre 2011

CHE LA FESTA COMINCI

Diciamo che cercare di alzare il tappo sulla boccia che ci presenterà Monti sarà come aprire il tappo del radiatore dopo che hai fatto la Cisa con l'acqua al minimo.
Ma siamo tutti contenti.
Marchionne soprattutto è talmente contento che s'è messo avanti col lavoro.
Quello che c'è da dire sull'attuale situazione della protesta la potete leggere direttamente dal blog del Venturi alle cui parole ho solo da aggiungere che volendo ci sarebbe una bella montagnola di fango da spalà a giro per l'Italia, basta scegliere: Nord, Centro, Sud, sul mare, in collina, sulle isole insomma, quanto a posti non ci si fa mancare nulla, il mio sogno sarebbe andare a spalare all'Elba con Scilipoti come pala.
Tanto ne tirerebbe su a vagonate di fango con quel fisico a orcio.

Ho ancora 10 giorni di contratto e finalmente il prossimo mese avrò la prima busta paga piena da agosto, che le trattenute Irpef sul guadagno presunto ad ottobre sono gradevoli come i diti schiacciati, quindi se Monti mi fa un altro appello alla sobrietà ed al sacrificio il prossimo stipendio me lo secco tutto in Bloody Mary.

E' un novembre novembresco, un presagio di un dicembre, un freddo che arriva piano ed inesorabile quando pensi che l'unica cosa da fare è chiudere gli occhi ed aspettare di sentire il prossimo raggio di sole a primavera.

Cari miei quest'anno bisognerà entrare nell'ordine di idee che dovremo sudarci anche la primavera.

La terza guerra mondiale è cominciata da mò.

venerdì 18 novembre 2011

GUAPPI DI CARTONE

Siamo nelle mani delle Banche.
Dei poteri forti.
Dei cinesi.
Della BCE.
Dell'FMI.
Della Massoneria.
Del consesso dei Bilderberg.
Della lobby sionista.
Del Vaticano.
Della Mafia Russa.
Degli Islamici jihadisti.
Della nuova DC
Di Alfano
Di Napolitano
Di Scilipoti.
Di Buffon.

Che dire?




No, cerco di capacitarmi che ha da lamentarsi certa gente se siamo andati dritti in collo con tanto di ciucciotto e  bavaglino ai poteri che stanno organizzando un qualche Nuovo Ordine Mondiale.
Forse ha ragione Barnard, c'è stato un golpe e la nostra classe politica è stata praticamente esautorata e lasciata a gestire la per ora blanda protesta sociale in corso ma forse neanche la stragrande maggioranza degli elettori che si dichiarano di sinistra hanno la più pallida idea di che frignolo sul culo eravamo diventati per il resto del mondo.
Qualcuno, anche fra i nostri autorevoli pennivendoli di regime, trovava anche divertente questo carrozzone invece dovremmo cominciare a pensare che non c'èra proprio un cazzo da ridere quando l'uomo che dà l'immagine di un paese si rivela un buffone arrogante e volgare come una manata di sterco accompagnato a governare da ceffi suoi simili più un branco di scimmie urlatrici.
C'è stato un golpe perchè nessuno stato può permettersi che una deriva etica simile contagi anche di striscio le loro terre. Hanno altri tipi di problemi. Ma non questo. E non è un caso.
E questo sotto il diretto protettorato del Vaticano.
C'è stato un golpe e ora ce lo teniamo.
Perchè in 15 anni non siamo stati capaci di disfarci del Buffo Omino di Arcore.
L'Opposizione (perchè - e questo è uno scoop che vi dò in anteprima - c'ERA una opposizione) così come i Movimenti, gli Indignati, I Popoli Viola, I Grilli, le falene e i Flagellanti di Borghetto Val TroNpia.
Facciamo tutti ammenda. S'è fatto caà.
Perché abbiamo un'economia drogata da mafiosi e delinquenti di ogni risma, dalle potenti 'ndrine calabresi alle bande romane che sono tornate allegramente a sparare per strada come ai bei tempi.
Perché non siamo affidabili neanche se ci danno in mano un euro per il caffè.
Sapete cosa dico a chi ha sostenuto questa classe politica votandola e giustificandola?




Dopo la II Guerra Mondiale arrivarono gli americani, dopo 15 anni di degrado e di macerie sono arrivati questi qua.

E ci faranno tottò sul culetto ancora più forte.

O rifacciamoli i guappi di cartone, un'altra volta.

lunedì 14 novembre 2011

IL MIO CONTRIBUTO PER IL RISANAMENTO E LA CRESCITA

Insomma: sono stato colto di sorpresa dalle dimissioni del Buffo Omino di Arcore, che conto di chiamare al più presto il Buffo Omino di San Vittore, perché per due giorni ho perso il contatto con il mondo esterno e quello ti si va a dimettere senza avvertire. Oddio si sapeva, ma un rapido precipitare degli eventi così sfacciato è quantomeno preoccupante, visto che parliamo di qualcuno che sembrava averci il culo incollato sulla seggiola col mastice da muratore.
E così ho provato a riprendere le fila scoprendo che:

A) Non ci ho capito una sega
B) M'importa una sega di capirci qualcosa in più di una sega.

Il solito berciare a vuoto e le solite smargiassate da bulletti di quinta elementare non mi fanno più ridere da un bel pò: ora c'è uno che vuole presentare i conti ai Egr.Sig. Dir. Uff. Gran Lup. Mann. e li vuole presentare alla come si deve.

Sento i miei privilegi a rischio.
Non potrò più scaricarmi quella skin per l'i-Pad disegnata da Giugiaro che vendono su E-Bay a solo 5800 euri.
No, a parte gli scherzi.

Volevo dire a Monti che non posso offrire molto.
Ho una serie di chiavi poligonali della Beta che comprai per sbaglio e no ho mai usato in vita mia.
Una serie di scarpe antinfortunistiche in stato decente a parte una le cui suolette in carbonio hanno fatto reazione diventando uranio impoverito, ma a questo si può rimediare alzando i tassi di tollerabilità del piede all'uranio.
Una morsa da banco dal diametro di 8cm.
Una stampante Lexmark senza cartucce.
L'Enciclopedia del Sapere, 15 volumi più aggiornamento grazie alla quale riuscii a sfuggire alla pessima "Conoscere", alla cui lettura diventavi automaticamente un boyscout del cazzo.
Un narghilè in ottone comprato a Rimini.
Un canotto da 4 posti che non gonfio da 4 anni.
Un paio di casse JBL da 80 watt l'una, dùbbombe che hanno martoriato questo condominio per una decinaia d'anni.
Un portacenere di vero vetro di Murano dal peso di Kg.5
Una riproduzione del Mosè di Michelangelo in marmo dal peso di Kg 10
Due statue raffiguranti due cinesi rinsecchiti dal peso di Kg.5 cadauna
(nota: l'abitudine di tirare soprammobili in casa mia non ha mai attecchito)
una cassapanca 1,50X75 di legno smaltato coperchio con cerniere appena cambiate
una radio Phonola potenza 12W da mobile risalente al 1960 circa, non funzionante ma mai spostata di lì.

Per ora mi pare tutto.
Se avanza qualcos'altro magari avverto.
Soldi? sèh, eccone n'artro.

(Nella foto: stiamo andando in mano a questi)

domenica 13 novembre 2011

MA TU GUARDA LE COINCIDENZE

Me ne vado il fine settimana staccando da qualsiasi cosa, tra l'altro vado a finire nei pressi di Castiglion Fibocchi, passo un weekend fuoridalmondo in tutti i sensi e quando rientro


venerdì 11 novembre 2011

QUANDO IL SAGGIO INDICA IL MERCATO LO STOLTO NON VEDE IL DITO IN CULO

I mercati, chiamiamoli così.

Quelli che fanno girare la ruota. Ecco, quei mercati lì, le banche, i poteri forti, i massoniebbreiplutopippoepaperino, si sono rotti i coglioni.

Si sono rotti i coglioni di una combriccola che chiamarla Armata Brancaleone è un'offesa ai due capolavori visti sui nostri schermi cinematografici: si sono rotti i coglioni di macchiette che dopo un quarto d'ora oltre a non far più  ridere destano solo irritazione e fastidio. Figuriamoci dopo 3 anni, e parliamo solo dell'ultimo periodo, quello in cui sono partiti con una maggioranza mai vista dal dopoguerra.

I mercati si sono rotti i coglioni di un'omino volgare, sciatto, ricco quanto pezzente dentro, uno che non ha idea di cosa voglia dire benessere e dignità unite col minimo sindacale, si sono rotti i coglioni di un esibizionista del suo povero totem avvizzito e sbandierato grazie a pasticchette e pompette, si sono rotti i coglioni del cerone che nasconde e dei tacchi che rialzano, si sono rotti i coglioni del "non è lui il problema" neanche quando occupa sei reti televisive su sette a copertura nazionale di cui tre pubbliche, si sono rotti i coglioni di un Rockerduck in salsa amatriciana che passa il tempo a scansare la galera, si sono rotti i coglioni di un pessimo uomo che ha messo su un pessimo governo strapieno di pessime persone.
Non c'è paese al mondo che può vantare un governo ripieno di macchiette come il nostro.
Nemmeno gli americani.
E sì che anche loro ci vanno pesanti.
Ma loro hanno le Sarah Palin, noi le Santanché. O le Carlucci G. che a differenza dell'invasata dell'Alaska che almeno ha avuto abbastanza seguito col suo infamatissimo Tea Party, suscitano negli ammiratori più sfegatati qualcosa di simile al piacere di avere un'unghia incarnita contemporaneamente ad un'attacco armato di emorroidi moleste.

I mercati ti lasciano nel loro salotto, ma avere in giro gente in canottiera che scoreggia alzando la gamba mentre parla con il banchiere spiegandogli che i giudici comunisti vogliono metterlo al gabbio è decisamente sconveniente. Non sei una coscienza sporca, sei semplicemente volgare. Sei brutto. Da vedere, da ascoltare, da mostrare.
E se volete il carico da undici parliamo dei leghisti.
O delle pantomime per sdoganare il Ventennio davanti ad un popolo che due palle al piede come il nazismo e il  Muro di Berlino l'hanno digerite manco se avessero seccato le riserve di grappa barriccata della Nonino.
E' brutto da vedere anche per i poveri.
Perché i poveri una dignità ce l'hanno.

E' brutto il suo codazzo di leccaculi viscidi e bavosi, è brutto il suo harem di giovenche a coda ritta, è brutto il suo agitarsi per far sapere che gli si rizza, fa pena la sua scuderia di servi che lo giustifica e lo sostiene, i mercati hanno bisogno di avere quel minimo di aplomb sufficiente a farti ingoiare anche l'annientamento totale, ma i mercati hanno anche bisogno, sempre, di qualcuno o qualcosa che agiti le acque.

Se non lo facciamo noi lo fanno loro.
E visto che la "Guerra al Terrore" volge al termine per mancanza di prove se non ci sbrighiamo ad agitare le acque dal basso ci penseranno loro dall'alto.

Ma paradossalmente proprio l'Italia, terra di millenaria e stimabile cultura, deve cercare di uscire da un abisso di volgarità e di sciatteria e di inganno delle proprie radici e riconquistare almeno la dignità di abitare la splendida terra su cui sta posando indegnamente il culo.

Cosa che quella terra gli sta ricordando attualmente con una certa veemenza.


Siamo stati un brutto popolo. Fanculo Monti e le banche. Ripigliamoci, poi si ragiona del resto.

lunedì 7 novembre 2011

TORNERANNO MINORANZA

Stanno per saltare una marea di tappi a causa di un altro tappo che salta. Almeno così si dice.
Chiaramente, siccome non ci facciamo mai mancare niente, saltano fuori i soliti che la sanno più lunga che ci informano che Berlusconi non é il problema principale, perché non c'è un'alternativa ed una opposizione credibile, perché i cattivi sono altri: la BCE, L'FMI, gli inglesi, i tedeschi, i francesi, Goldman & Sachs, Dolce & Gabbana, l'Armata Rossa, le cavallette, i gurka, insomma il Nemico è sempre qualcun altro.

Sì, vabbè, ma intanto leviamoci il Buffo Omino di Arcore dai coglioni.
Date retta.

E se domani non lo farà il Parlamento direi che è il momento di passare ad argomenti leggermente più persuasivi.
E non violenti finché qualcuno non si para in mezzo.

Questo nonostante anche giornalisti come Paolo Barnard invocano l'appuntellamento del Buffo Omino alla poltrona esibendosi in evoluzioni da surfista del complottismo (non del tutto ingiustificato, va detto) dimenticando un postulato fondamentale: l'attacco a questi poteri non è compito di un merdajolo cafonauta come il Signor Silvio Berlusconi. Ed invocare un colpo di teatro ad un simile elemento conoscendone la storia ed successihihihihi imprenditoriali significa semplicemente non aver smaltito l'ultima cena a base di peyote.

Da altre parti - e principalmente negli Stati Uniti d'America - occupano Wall Street, occupano Oakland, occupano Denver, cioè iniziano a mandare messaggi al resto del mondo ancora più che alle banche ed alle lobbies.
Eccerto che non potevano non saltare fuori quelli che "occupy wall street è manovrata da (riempire a piacere)", ma vorrei far presente che c'è un concetto fondamentale presente in queste occupazioni che sono precisamente quelle che hanno dato vita ai vari social forum protagonisti delle rivolte da Seattle a Genova in poi e che è il caso, invece, di dire a chi cerca di gettare merda su queste manifestazioni di prendere i suoi ciottolini ed andare a scoparsi qualche rettiliano.

Qui c'è un problema.

C'è un problema di rappresentatività che il 15 ottobre ha portato tragicamente alla luce.
Ad esempio la cecità tipica dell'italiota medio che s'è manifestata quel giorno ed in quelli successivi col massacro mediatico verso "quelli che spaccano".
Al proposito consiglio caldissimamente di leggere un articolo pubblicato qualche giorno fa da un signore che a quanto pare qualcosa da dire ce l'ha ancora: il Professor Toni Negri.

E quello che dice in questo articolo è molto semplice: se non si riesce a comporre un manifesto comune non si va da nessuna parte. Tutti gli Occupy fuori di qui ce l'hanno. Semplice, efficace e sul quale i cittadini si sono coalizzati.
Qui, come vado urlando da quando ho aperto questo blog, stiamo ancora a far la conta tra gruppi e gruppettini mal orgnizzati e peggio guidati che non capiscono un cazzo di rivolta sociale e lasciano a pochi incazzati la disperazione di dare uno sfogo alla frustrazione per la stupida mania di protagonismo che ha provocato l'assoluta inutilità e la fallimentare gestione della manifestazione del 15 ottobre.
Fallimentare perché NIENTE - e quando dico NIENTE intendo NIENTE - dopo quel giorno ha minimamente scalfito la pentola pronta sul fuoco che sta bollendo in vista della prossima pappa capitalista da scodellare agli italioti, con o senza Berlusconi.

E' invece compito nostro e solo nostro iniziare a scalfire questo sistema dalle fondamenta.

Allora, oltre alla strategia suggerita da Toni Negri nel suo articolo mi permetterei di aggiungerne un'altra.
Un'altra strategia che abbia come punto di partenza noi stessi.
La nostra vita, le nostre relazioni, il nostro quotidiano.

Mi spiego: perché ritengo fondamentale intanto disarcionare il Buffo Omino di Arcore?
Per una semplice ragione: per una questione etica e spirituale.
Perché intanto è assolutamente fondamentale che tutto quel mondo di buzzurri, cafoni, ignoranti e volgari esseri che ne costituisce la base elettorale intanto smetta di sentirsi vincente. Anzi, cominci a sentirsi in pericolo.

Parlo degli incravattati che lo hanno votato solo perché antropologicamente simile a loro, sognando un mondo dove la scaltrezza, la faccia di culo, la totale mancanza di qualsiasi etica ed il totale disprezzo verso chi il pane se lo guadagna onestamente fossero le uniche regole.
Parlo di quei deficienti per cui basta agitare lo spettro del comunismo per far loro pigiare la matita con una bella croce sul simbolo azzurro.
Parlo di quelli per cui "Berlusconi non ha bisogno di rubare perché è già ricco"
Parlo di quelli per cui "Berlusconi é un grande imprenditore di successo, saprà amministrare anche l'Italia"
Parlo di quelli che adorando un Capo si sentono anch'essi "capi" nei confronti di chi quel Capo lo schifa.
Parlo di quella schiatta di infami che ora stanno preparando le scialuppe di salvataggio e cercano di approdare verso il prossimo lido vincente.

Questa gente deve tornare a sentirsi minoranza. Ma minoranza di brutto.
E non in Parlamento, ma nella vita di tutti i giorni; e questo possiamo ottenerlo coltivando la nostra dignità di esseri umani che hanno assistito quasi impotenti a 15 anni di porcherie mafiose, di una corte invereconda di ladri, mignotte, truffatori, mafiosi, leccaculi, delinquenti, criminali ed altra spazzatura umana assurta come maitre a penser delle generazioni più giovani.

Dobbiamo spazzare via questa merda. E dobbiamo farlo subito.

Dobbiamo vivere a testa alta dimostrando a questa gente che sappiamo gestire le nostre vite ed aspirare alla felicità lottando per una società che è l'esatto opposto di quella che ci hanno mostrato di volere loro, che sappiamo ancora cosa vuol dire rispetto, dignità, amore e lotta.
Che sappiamo fare un sorriso in più di loro, sempre. Un sorriso VERO.
Che sappiamo incazzarci una volta in più di loro, sempre. Ed incazzarci DAVVERO.
Che sappiamo amare una volta più di loro, sempre. E sappiamo amare DAVVERO.

E che non abbiamo bisogno del riconoscimento di nessuno che non sia la nostra coscienza, il nostro cuore.
E soprattutto che non ne faremo passare liscia neanche una. Non più.
Dagli stronzi che parcheggiano in mezzo alla strada anche con tre posti liberi due metri più avanti a quelli che in mancanza di un perché alle loro vite passano il tempo a fare comitati anti-rumore o anti-(diocristo)Movide col risultato di svuotare le strade dai ragazzi per riconsegnarle a spacciatori, tossici e disperati contro i quali fare poi altri comitati.
Se vogliamo fare in modo che questi anni disgraziati inizino davvero a sfumare e consegnarsi all'album dei pessimi ricordi dobbiamo partire da noi stessi e cancellare definitivamente da dentro noi stessi le scorie di quest'epoca.
Barricate ad oltranza contro la volgarità e l'ignoranza crassa che il sistema instaurato dal Buffo Omino di Arcore ha sdoganato trovando campo nella nostra ignavia e sulla nostra convinzione di avere degli anticorpi anche per questo, mentre col cazzo ce li avevamo.
Essere noi i folli ed affamati. Ma non di successo, bensì di giustizia sociale.
Che passa per la nostra crescita di individui ed è, quella sì, il successo a cui possiamo - dobbiamo ambire.

Ho fiducia in questo. Perché continuo a conoscere persone splendide, appassionate, incazzate, confuse, addolorate, amorevoli e guerriere.
Con queste persone sarei pronto ad iniziare qualsiasi lotta.
Ce la dobbiamo fare. Altrimenti sarà default, quello vero.

TE LO FACCIO VEDERE CHI SONO IO

Una regina come te in questa casa?
Ma che succede? Ma siamo tutti pazzi?
Ma io adesso sai che cosa faccio?
Che ore sono? Le 11?
Io fra... guarda... fra 5 ore sono qua, 
e c'è una casa con 14 stanze,
te lo faccio vedere chi sono io!

E che sono quei cenci che hai addosso? Ma che...
Ma fammi capire... ma se... ma io...
ma come? tu sei la... sei la mia! 
E stiamo in questa stamberga con quei cenci addosso!
Ma io adesso esco, sai che cosa faccio?
Ma io ti porto una pelliccia di leone con l'innesto di una tigre!
Te lo faccio vedere chi sono io!

Senti, tanto però c'è un problema...
Siccome devo uscire me le puoi dare 1.000 lire per il tassì, 
di modo che arrivo più in fretta a risolvere
questo problema volgare che abbiamo?
Te lo faccio vedere chi sono io!

Lascia fare a me...
lascia fare a me...
lascia fare a me perchè ti devi fidare!

Ma che cosa ti avevo detto? Una casa?
Ma io sai che cosa faccio?
Io ti compro un sottomarino!
Perchè se qui davanti a casa nostra quelli c'hanno la barca
e rompono le scatole, io ti compro un sottomarino.
Così, sai, li fai ridere tutti questi, hai capito!?

Intanto facciamo una cosa, che fra 5 ore sono qua:
tu metti la pentola sul fuoco,
ci facciamo un bel piatto di spaghetti al burro
mentre aspettiamo il traslocco.
Poi ci ficchiamo a letto e te lo faccio vedere chi sono io!
Ti sganghero!
Te lo faccio vedere chi sono io!

Te lo faccio vedere chi sono io!

Sono un uomo associale, ma sono un uomo che...
Io non ti compero un sottomarino, ti compro un transatlantico!
Basta che tu non scappi!
Stai attenta che se scappi col transatlantico
ti affogo nel... nell'Oceano Pacifico!
Dai dai coricati che ti sganghero!
Te lo faccio vedere chi sono io!





 O no?