Bene, dopo la buffonata del G8 c'è stato il corteo finale, quello dei No Global e dei contestatori di questo sistema globalizzato ed autoreferenziale che non piace anche a molta gente che magari l'etichetta di No Global non ce l'ha; un corteo con un vero servizio d'ordine rapido ed efficente, compatto e solidale.
Bravi.
Molti Terminators dè noantri in divisa sono dovuti tornare in caserma col fegato spappolato perchè non hanno potuto esercitare la professione a cui ambirebbero e che a Genova gli era stato permesso di esercitare.
E sui fatti di Genova nonostante le pene ridicole ed offensive per uno Stato che si dichiara democratico, qualcuno deve aver capito che l'impunità non era poi così totale; credo che il messaggio della sentenza fosse quello, una specie di "che non succeda più o la prossima volta non ve la cavate con così poco; più che una supposizione credo sia una speranza, ne convengo.
Ma la sentenza Aldrovandi è stata più di un campanello d'allarme e credo che la strada da seguire sia questa. Una ulteriore conferma del perchè il Buffone di Corte, che al G8 ha imperversato in tutta la sua spocchia per il Paese di cartone che è riuscito a dare a bere agli italiani medi coi suoi inguardabili mezzi di informazione, sente ancora la magistratura come un foruncolo sul culo, e di quelli dolorosi.
Gran messe di fegati spappolati anche tra gli onesti cittadini benpensanti che hanno passato la settimana in adorazione del Dio Silvio Gran Cerimoniere, i quali speravano in una mattanza stile Diaz restando però seduti comodamente sulle loro poltrone e magari godersi lo spettacolo in diretta televisiva.
Di questa spazzatura umana credo sia il momento di parlarne e di soffermarcisi un attimo.
Non ha una classe sociale precisa ed omogenea, fondamentalmente però appartiene a quel coacervo ora di indefinibile collocazione e che una volta veniva chiamato "borghesia", quella cantata acutamente da Claudio Lolli in tempi ormai lontani.
Non muovono un dito, loro. Aspettano che qualcuno traduca in azione il loro odio ferino, prepotente, asfissiante. Giustificano ogni brutalità senza avere una ragione precisa che non sia quella del togliere di mezzo chiunque metta in discussione la loro mediocrità e la loro tragica inutilità di esseri chiusi nei propri 30 cm quadrati dove sfogano la loro avida ricerca di una felicità che non troveranno mai. E per loro non c'è sfumatura che tenga: se la Polizia mena, è perchè ha ragione. Se il Padrone sfrutta è perchè ha ragione. Se il politico ruba, se è dei suoi, è perchè ha ragione. Il diverso è una minaccia, un cancro, unpericolo mortale. Rischia di fargli vedere in tutta la sua mostruosa autenticità la povera condizione di pezzenti morali nella quale hanno deciso di trascinare le proprie vite.
Internet ha scoperchiato soprattutto questo vaso di Pandora. Nei commenti degli articoli dei principali siti di informazione, dove comunque seppur protetti dal monitor spesso preferiscno comunque l'anonimato, lasciano la vera firma scalpellata su marmo certificando la loro povertà morale ed intellettuale, esibita con l'arroganza di chi pretenderebbe di elevarla a sistema globale di pensiero.
Chi vive cercando di risolvere dubbi, ponendosi domande anche scomode per se stessi, mettendo sempre e comunque in discussione ogni conquista perchè la Verità può anche essere variabile e perchè la verità non è un bene sostituibile con la Fede, ecco, chi ha scelto questo percorso è il Pericolo Pubblico Numero 1 per costoro.
E per il fegato di questi stavolta è andata malissimo; ecco, seguire questo percorso è un'ottima strategia: auspico una pronta ripetizione dello show quanto prima.
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