martedì 8 settembre 2009

IL CREPUSCOLO DEGLI DEI






Sarà il tempo, sarà quel refolo di rinfresco che preannuncia la fine dell'estate, sarà che i proclami del Sultano d'Italia si fanno ogni giorno più patetici e grotteschi ma ho come la sensazione che tra non molto tempo avremo una politica MORTA.

Già ora lo stato non è eccellente, l'autunno rischia di trovare masse sempre più enormi di lavoratori lasciati praticamente a se stessi in situazioni a dir poco tragiche e la scuola pubblica lasciata sola sotto le picconate della Gelmini, i gruppi intolleranti sempre più arroganti ed invasivi contro qualsiasi cosa ricordi loro che c'è una cultura libertaria.

Ho la netta sensazione che dovremo prepararci ad uno scontro, anche se non so di quale natura e quanto violento.
Ma in questo momento vorrei, per un attimo, puntare definitivamente il dito contro alcuni personaggi, perchè almeno qualcuno sappia che c'è chi si ricorderà di loro, qualunque sia l'evolversi di questa maledetta situazione. Questi personaggi sono colpevoli e complici dell'imbarbarimento e del declino strutturale di una terra che da sempre offre al mondo persone straordinarie, maestri d'arte, di cultura, di pensiero; persobaggi straordinari in ogni campo dello scibile umano, ne fanno testo i premi Nobel vinti da italiani praticamente in ogni sezione più volte, persone straordinarie anche nello sport, attività che richiede dedizione, sacrificio e talento.
Grazie a questi personaggi stiamo diventando un paese di merda.
L'ultimo nostro Premio Nobel è stato Dario Fo, prontamente infamato da quella schiera di bertucce adoranti del Mandrillo di Arcore, quindi si potrebbe dire un altro punto d'onore per l'artista milanese.
Le Olimpiadi di Pechino ed i mondiali di atletica hanno visto soprattutto lo sfacelo delle nostre federazioni sportive (a parte il nuoto), tenute su da un piccolo gruppo di atleti eccezionali con un desolante vuoto intorno.
La nostra immagine all'estero è ormai quella di un paese di rincoglioniti da un venditore di pentole che s'è accaparrato l'ormai totalità dell'informazione televisiva e che dai suoi giornali manda messaggi mafiosi ad oppositori, contestatori e dissidenti.
E la precarietà e la disoccupazione salgono, così come la disperazione di chi perde ogni giorno di più la possibilità di vivere una vita decente con uno stipendio decente.

Ovvio che prima o poi qualcosa si romperà di brutto.

Chi sono questi personaggi sui quali voglio puntare il dito?
Eccoveli qua.



















Ora qualche buontempone avrà da ridire: ma come, non è la destra che sta distruggendo la democrazia, l'Unità Nazionale, la libertà di stampa etc.etc. etc.

Credo che farò meglio a spiegarmi.
La democrazia è un sistema di pesi e contrappesi e le libertà che la Costituzione e le leggi democratiche garantiscono ai cittadini sono sottoposte alla vigilanza ed alla contrapposizione delle parti che rappresentano le anime del popolo elettore.

Chi sia Berlusconi non lo abbiamo scoperto al tempo della sua "discesa in campo" del '94.
Almeno chi non andava in giro con occhi ed orecchie foderati di mortadella; ed a maggior ragione chi fosse Berlusconi lo sapevano benissimo i nostri rappresentanti politici in Parlamento.

Sapevano benissimo che Berlusconi era l'esecutore materiale di un disegno nato con la Loggia Propaganda 2 e ben descritto dal Piano di Rinascita Nazionale e che per realizzarsi avrebbe avuto l'appoggio delle varie branche della criminalità organizzata con Cosa Nostra in prima fila.

Sapevano benissimo che il permettere a questo personaggio di appropriarsi dei mezzi di informazione scavalcando passo dopo passo leggi e regole avrebbe portato alla degenerazione di cui ora vediamo soltanto i primi effetti, ma che erano facilmente preventivabili visto che quando si concentra troppo potere in un solo ambito il sistema dei pesi e dei contrappesi smette di funzionare.

Quindi perchè? Perchè è stato permesso a Berlusconi di arrivare a guidare il paese con un conflitto d'interessi che non ha eguali nel mondo civile? E noi, siamo ancora un paese civile?

La risposta è che quelli di cui ho messo sopra le foto hanno preferito un patto scellerato fatto sulla pelle di milioni di cittadini, di lavoratori e di elettori, patto da cui sono usciti con tutte le ossa rotte, e con l'Italia ridotta nello stato in cui ogni cittadino democratico può vedere. E piangere.

Chi aveva il mandato di fare da contrappeso alla destra populista la quale dopo la stagione delle stragi di stato ha avuto modo di infilarsi nel pertugio lasciato aperto dalla corruzione dei vecchi partiti di potere, ha disatteso al suo dovere per mantenere quelle briciole di potere conquistate grazie al voto di milioni di lavoratori e di cittadini di sinistra.

C'è chi denuncia questo fin dai primi anni '80.

C'è chi non ha mai voluto ascoltare.

Fra poco, su questi schermi, la resa dei conti.

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