La difesa della libertà di stampa sarebbe un argomento piuttosto capzioso se a difenderlo fosse veramente solo Repubblica o la FNSI, capirete.
Il problema é che c'è una pessima stampa la quale indice campagne di libertà per mollarle lì al primo abbaio pensando di avere svolto egregiamente il suo compito, mentre in realtà quello che ottiene è lasiciare con un palmo di naso, da solo e con l'urlo in gola chi vorrebbe mobilitarsi in modo serio , e questo è successo ogni volta che il signor Silvio Berlusconi ha fatto un passettino avanti verso la costruzione della Repubblica dei Cazzi Suoi.
Puntualmente, infatti, quando sarebbe stato il caso di picchiare duro e dimostrare quanto fosse ampio il fronte che intendeva impedire al suddetto signore di pensar di avere la possibilità di fare il cazzo che gli pareva in barba a leggi, Costituzione e regole democratiche, usciva dal tombino il solito intellettuale di polistirolo espanso seguito dalla solita macchietta con lo spillino dell'opposizione a dire che no, così non si fa, che non si può basare una politica sull'antiberlusconismo, che c'è ancora bisogno di un confronto, di idee nuove, e bla e bla e bla in un delirio di bava al quale i soliti tonni davano subito spago perchè in effetti, nella misura in cui, cioè cazzo, ci vuole una piattaforma programmatica, un approfondimento strategico e già che ci siamo un Mojito, grazie.
In queste frenate l'opposizione di centrosinistra ha dimostrato di non essere solo maestra ma di poter ambire allo status di Sua Magnificente e Compassiovole Caritatevole Grazia ed Unica Guida dei Suoi Umili Devoti Tonni Qualità Pinne Gialle.
Una banda di sesquipedali coglioni?
Non proprio.
Coglioni consapevoli e felici di esserlo?
Non proprio.
Aspiranti nuovi Berluschini?
Fuochino.
Dei berluschini più fessi e meno manigoldi?
Fuochino.
Per arrivare al fuoco bisognerebbe vederli all'opera in un governo di centrosinistra che durasse 5 anni.
Un pò come aspettare un conclave da dove esca Cristiano Malgioglio Papa.
La conferma è la ormai semicerta elezione di Bersani segretario. Il che significa quanto hai voglia di fare le primarie, secondo loro D'Alema è un politico scaltro, intelligente e l'unico capace di detronizzare Berlusconi.
Un atteggiamento piuttosto curioso visto che stiamo parlando del politico che probabilmente ha preso più roncolate in tutta la storia della Repubblica, eccetto forse il suo antagonista Veltroni.
E così al momento abbiamo tra le fila dell'opposizione due direttori di giornali, Ezio Mauro e Concita De Gregorio, che fanno le veci dei segretari politici e lanciano campagne, controbattono alle sparate della sempre più arrogante maggioranza e ne svelano gli altarini in un tourbillon di escort, magnaccia, pentiti, mafiosi ed i soliti immancabili uomini dei servizi che, ultima nuova, hanno collaborato con la 'ndrangheta al fine di rendere i nostri mari ed il nostro pesce sempre più versatili, del tipo che ci siamo accorti che basta una settimana di mare in Calabria e con un paio di scoregge ben assestate nella caldaia puoi rendere la tua casa termoautonoma per un anno.
Però la libertà di stampa c'è.
Quello che disturba è il continuo chiacchiericcio dei politici su ogni cosa esca stampata o ripresa in video come se fosse una cosa regolare che una classe politica che se messa in una pubblica piazza dovrebbe scappare sotto scorta di un esercito di godzillini si permetta di minacciare, anatemizzare e tentare continuamente con leggi da sultanato di imbavagliare non tanto la libertà di stampa quanto la libertà d'espressione.
E' chiaro anche a un cervello di elettore di destra che un'offensiva del genere non si porta puntando al bersaglio grosso. D'altra parte se si vuole conquistare Roma bisogna avere almeno la sicurezza che il resto del Lazio non si rivolti contro.
E quindi intanto fuori dalle palle la sinistra dal Parlamento, anche se alle ultime elezioni si sono limitati a spostare un gruppetto di chihuahua ubriachi fuori dal salotto, ma il processo di criminalizzazione e di smambramento era iniziato molto prima, con la gentile collaborazione del centrosinistra istituzionale.
Quindi il problema non sta tanto il difendere la libertà di stampa quanto difendere gli spazi di libertà d'espressione globalmente intesi; senza, e ribadisco senza, la gentile collaborazione delle istituzioni.
Per dire: quello che tiene in piedi Anno Zero è una cosa sola: gli ascolti.
Quello che tiene in piedi "L'Unità" è una cosa sola: le vendite.
Quello che tiene in piedi la libertà d'espressione é una cosa sola: la partecipazione.
Ascolti, vendite e partecipazione non presuppongono una tessera di partito, però.
Perchè l'esprimere una rabbia non può continuare a risolversi nell'imbroglio in cui l'attuale classe politica ambisce a continuare allegramente.
Una volta capito questo può darsi (dico può darsi, eh) che QUALCHE partito ricominci ad andare verso gli elettori e smetta di comportarsi come se la regola sia viceversa.
Forse.
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