Quando appare Berlusconi in TV cambio immediatamente canale.
Nessuno al mondo riesce più di lui ad essere allo stesso tempo prevedibile e falso come un Chianti fatto ad Hong Kong ogni volta che apre bocca, quindi nonostante la possibile rilevanza delle sue dichiarazioni non riesco a tenere a freno il disgusto che mi provoca anche il solo ascoltare in sottofondo il suo sproloquiare.
Ma non vivendo da solo ogni tanto mi tocca.
E quello che ho visto ieri, col suo indignato puntare il dito sull'opposizione prendendo a pretesto 6 morti ammazzati sui quali ha una non indifferente responsabilità morale per il suo solito patetico pistolotto contro l'opposizione concluso con un "Vergogna!" ad libitum, è stato, come al solito, vomitevole.
Con chi l'aveva? Con il PD, con Franceschini? Con D'Alema? Con Casini?
No, loro non "bruciano le bandiere americane" visto che le guerre le hanno sempre votate con entusiasmo. E non scrivono "-6" sui muri o in Rete ma partecipano sempre compuntamente alle manifestazioni di cordoglio che seguono ad ogni caduta sul campo.
Però invece sì.
Ce l'aveva proprio con loro.
L'opposizione.
Ha voglia quel subumano di Bonaiuti a dire che in realtà ce l'aveva con la sinistra radicale. Quella manco più in Parlamento sta, anzi non ce l'ha mandata di certo lui fuori, ha avuto in quel senso una mano santa dal suo amichetto Veltroni.
D'altra parte se c'è una cosa talmente chiara che solo i fini strateghi del centrosinistra potevano non capire é che a lui del confronto democratico non gliene è mai fregato un cazzo, vuole comandare senza se e senza ma, punto.
Quindi col bacino elettorale che si ritrova a livello di quozienti intellettivi ha gioco facile nel far passare come plausibile qualsiasi stronzata mistificatrice gli passi per la testa.
Ogni tanto qualche elettore di questa destra si lascia scappare delle frasi che, al di là della normale becera dialettica politica adottata fin dalla discesa in campo di Silviolo, ne riassume la volontà e gli intenti: credo li abbiate sentiti tutti arrivare a dare del "comunista" persino ad un vecchio arnese democristiano come Prodi.
Questa non è strategia politica, almeno, non lo sarebbe in un paese dove il QI medio fosse stabilizzato su parametri plausibili per un Homo Sapiens.
Ma in Italia la percentuale degli scarsamente dotati di intelletto è di quelle da non sottovalutare, e questo è un punto sul quale gli strateghi di Silviolo hanno puntato fin dall'inizio.
Le trelevisioni sono state un mezzo, ma cerchiamo di renderci conto che, proprio come gli abitanti della Beozia a loro tempo costituirono materia per la creazione di un termine assai esplicativo riguardo certe qualità dell'intelletto, in Italia c'è materia a iosa per arricchire il Devoto-Oli anche se già termini come "italiota" o "itagliano" cominciano a diventare di uso comune.
Fanno tenerezza certi commentatori che spuntano dai tombini in forum, commentari e gruppi di discussione ragliando contro "quelli di sinistra che si credono superiori", compiendo un errore madornale.
Non è che sono quelli di sinistra che si credono superiori; ci sono cervelli dotatissimi, anche e più delle quasi totalità degli elettori di sinistra e che voterebbero volentieri a destra. Ma mai si confonderebbero con un elettorato come quello che é rappresentato da una manica di "undicenni neanche tanto svegli", come li ha chiamati il loro amato Silviolo.
Non è questione di schieramento.
E' che proprio gnaa fanno. Non c'arrivano. Sono tarati. E guarda caso si precipitano in massa a votare chi ne interpreta linguaggio, pulsioni, eticahahahaha ed ambizioni.
E se non sei come loro sei il nemico. E quindi si armano di clava virtuale e vengono a menare, solo che nel virtuale l'incontro con qualsiasi individuo dotato di capacità intellettive superiori a quelle di una giraffa termina con delle sconfortanti esibizioni degne di un cercopiteco impazzito tra l'ilarità dell'utenza generale.
Devo rimarcare che, avendo frequentato anche gruppi di discussione non moderati ad aaaalto contenuto di becerume (usenet, ad esempio), non è stato difficile constatare quanto gli adoratori di Silviolo hanno sempre rappresentato l'unica categoria capace di prendere schiaffoni sia da destra che da sinistra con eguale dedizione. Credo che presto farò un post con le migliori perle raccolte negli anni a perenne monito per le generazioni future.
Cerchiamo di tenere fermo questo punto, comunque.
La linfa vitale di Silviolo è questa gente.
In Francia, in Germania, in Danimarca, in Slovenia, in Inguscezia, in Mongolia, in Kamchatka ed in Jacuzia Silviolo verrebbe preso per la macchietta che è.
Qui no.
E smettiamola di dar loro una connotazione politica, questi qua la politica non sanno neanche a cosa serve. A loro occorre un nemico, un bersaglio per la loro clava e stop.
Se spostiamo la nostra attenzione da Silviolo a questa fauna che resiste a dispetto del naturale corso dell'evoluzione avremo fatto un passo avanti tutti.
Destra e sinistra.
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