Non avevo scritto nulla finora sull'omicidio di Vittorio Arrigoni, semplicemente perché in questo periodo la vita reale occupa quasi il 100% per cento del mio tempo disponibile ma non per questo il fatto non ha mancato di colpirmi ed occupare una parte non esiziale dei miei pensieri, perché quando una persona come era Vittorio Arrigoni ci rimette le penne in quel modo siamo obbligati comunque a farci delle domande e per quanto possibile cercare delle risposte.
Cercherò di non entrare in strampalate disamine della situazione israelo - palestinese anche perché la mia posizione è stata ampiamente espressa in precedenti post, e se qualcuno non li avesse letti vado prontamente a ricordare che per quanto riguarda il sottoscritto Israele dovrebbe essere sistematicamente cancellata dalla carta geografica ed i suoi abitanti rieducati a vivere in mezzo alle altre persone così come facciamo tutti noi esseri umani normali e scientificamente comprovatamente appartenenti alla razza umana.
E che quello che hanno combinato per continuare a chiamare Israele un pezzo di terra è semplicemente criminale, assassino e genocida.
Al fatto che sia stata una cellula impazzita dei salafiti ad uccidere Vittorio lascio crederci gli elettori del PD.
Che la questione sia intricata la dò per buona.
Quello che mi interessa è sottolineare come le persone come Vittorio siano percepite presso certa gente, e come questa gente non abbia mancato di manifestarsi in tutta la sua splendida essenza anche in questa occasione.
Parlo di gente per cui il titolo di Libero ( "Lasciamolo a Gaza" ) è un titolo dettato dal buonsenso.
Parlo quindi dei vari lettori de "Il Giornale" che hanno impestato il sito con commenti nei quali si dileggiava, nel migliore dei casi, la figura di Vittorio come se qualsiasi figura che si adoperasse per i diritti di un popolo praticamente segregato fosse un'anomalia da compatire e che non meritasse nessun pensiero in quanto "comunista, idealista, etc.etc.".
Il solito repertorio già visto in occasione di altri rapimenti come quello delle due Simone, dell'uccisione di Enzo Baldoni, del rapimento di Giuliana Sgrena e dell'assassinio di Calipari.
E cioè lo sciacallaggio greve e volgare sul cadavere o sull'orrore passato di persone che cercavano di fare bene e del bene in una polveriera su cui tutto il mondo ha gli occhi puntati. Gente che va direttamente al cuore della situazione e che dà tutta se stessa e che solo per quello meriterebbe almeno rispetto.
Ecco, riguardo chiunque abbia detto o scritto infamie su Vittorio Arrigoni in rete o su carta stampata sarà bene che metta in chiaro che io appartengo ad un'altra razza.
Ed in questo sono fieramente ed orgogliosamente razzista.
Non so o non mi interessa se queste forme di vita siano vagamente simili ad esseri umani come me.
Certamente sono qualcos'altro che con me non ha nulla a che fare.
Magari hanno due occhi, due orecchi, due gambe e due braccia, ma per il resto nella loro manifestazione terrena, nelle loro azioni e nei loro comportamenti, nel loro modo di elaborare e nella loro espressione puramente ed antropologicamente manifesta nel mondo reale sono qualcosa non solo di diverso ma di incompatibile con il sottoscritto.
Mi rifiuto di pensare che cose del genere possano definirsi umane.
Non ho nemmeno tutta questa voglia di mettermi qui a spiegare il perché.
Dovrebbe essere una questione di logica.
Quando nel post precedente parlavo di farla finita con certa gente parlavo realmente di farla finita e se c'è una cosa che sta lentamente montando in questo periodo è proprio l'incompatibilità di certi umani con altri umani per ragioni varie, una delle quali l'ho esemplificata citando i cercopitechi di "Libero".
E' una questione di puro approccio alla vita, in fondo.
Lo so che pensarla in un certo modo ha delle precise conseguenze, anzi, speriamo che queste conseguenze abbiano al più presto una manifestazione concreta.
Continuare a sopportare certa gente sta diventando ormai insostenibile se solo vogliamo continuare a credere in un futuro.
Ed è ormai diventata una priorità fondamentale cominciare a mettere delle basi concrete affinché il processo sia ragionevolmente veloce e proficuo. Sul come rimando al post precedente.
(nella foto: un'impiegata raccoglie i commenti dei berluscones per trascriverli sul sito de "Il Giornale")
P.S. Tutta la mia solidarietà a Barbara/Cloro che ha comunque mantenuto il sangue freddo per rispondere e combattere le infamie piovutegli addosso dalla potentissima lobby sionista incancrenitasi in entrambi gli schieramenti politici istituzionali. Ricorderemo tutto al momento giusto.
AA.VV. - Musica concreta. A cura di Stefano Ghittoni
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*Stefano Ghittoni* si è premurato di raccogliere le testimonianze di una
quarantina di musicisti, artisti e "affini" in relazione al concetto di
musica ("...
4 ore fa
13 commenti:
Il primo pensiero che ho avuto alla notizia è stato che gli israeliani lo hanno fatto fuori perchè troppo scomodo.
Per quanto riguarda il mondo di "libero delinquente" o "delinquente libero di delinquere" mi fa così imbestialire che se fossi capace andrei io a mettere bombe dove si annidano indisturbati da anni.
Stiamo diventando razzisti noi blogger. In effetti sopportare queste cose è troppo. Così come devo sopportare che dei parlamentari abruzzesi abbiano votato per il processo breve e contro l'emendamento "salva L'Aquila". Penso che sia troppo molto di quello che sento, vedo o leggo ogni fottuto giorno.
Per quanto riguarda Belpietro, c'è da dire che è quello che si è fatto un attentato da solo e che pochi mesi fa, in diretta televisiva disse a proposito del centro dell'Aquila "va abbattuto e ricostruito da capo" (senza conoscere una ceppa della città) salvo poi smentirsi due secondi dopo. Lui è un servo come tanti altri, servi si nasce secondo me. C'è qualche gene che ti dà la predisposizione a chinare sempre il capo e leccare il culo. Questa è gente che fomenta odio, odio vero
Sul personaggio Arrigoni ho già scritto. Sul fatto che si sia trattato di un omicidio dei Salafiti non credo esistano dubbi, considerando che lo hanno ammesso, ma navigo per siti molto ben informati, e circola la voce che i Salafiti siano stati imbeccati da "qualcuno" che ha sostenuto che Arrigoni, a dispetto della sua attività, fosse una spia degli Israeliani. A questo punto per capire chi possa aver detto una simile menzogna basta farsi la domanda "cui prodest"? Per quanto riguarda la Stato di Israele, purtroppo non la penso come te, e parlo da storico, ora non sto qui a spiegare, se vuoi potrò farlo in separata sede, ma storicamente la colpa di tutto quanto accade in Medio Oriente ricade su noi europei, e non parlo delle crociate, fidati.
@Marisa: le bombe costano. Sarei per l'opzione di levarceli a costo zero. No, dico, doverci spendere su dei soldi sarebbe un'ultima beffa.
@Inneres auge: siamo umanamente e antropologicamente diversi, inutile starci a girare intorno. Quello che hanno fatto per il decreto "salva L'Aquila" non è che l'ennesima prova. Nessuna remora davanti alla morte ed alla sofferenza, l'importante è salvare il culo al Capo. Non c'è neanche da stare a trarne le conseguenze.
@Venerdi sushi: che la responsabilità ricada su noi europei nonchè sui nostri alleati a stelle e strisce non giustifica un sacco di cose che non sto qui a spiegarti (una, minuscola è Sabra & Chatile, ad esempio).
La mia considerazione nasce dalle basi teoriche su cui nasce lo stato di Israele così come nasce qualsiasi stato identitario, le basi per fomentare l'odio partono proprio dagli stati concepiti in questa maniera.
"Non ho nemmeno tutta questa voglia di mettermi qui a spiegare il perché.
Dovrebbe essere una questione di logica."
io credo che uno dei punti nodali del perché abbiamo un blog collettivo che mostra il nostro concetto di bellezza sia questo: sapere perché siamo diversi da loro (l'ho detto anche io) dovrebbe essere una questione di pura logica matematica, ma è evidente che non in tutte le menti la logica alligna, ovvero molti preferiscono mettere il cervello all'ammasso e fidarsi dei leccaculi del capo, che se è il capo un motivo ci sarà, no? e allora, cosa facciamo con questi cervelli all'ammasso? ci vogliamo provare a recuperarne qualcuno a una qualche forma di attività cerebrale?
@Sassicaia: le basi teoriche della creazione di Israele risalgono alla dichiarazione di Balfour, e sono d'accordo con te, si trattò di una inaccettabile ingerenza esterna. Rimane però il fatto che durante la prima guerra mondiale tale dichiarazione fu accettata dagli arabi (e qui cade il presupposto), dietro la promessa della creazione di uno stato arabo unitario. Quindi uno stato ebraico in cambio di un enorme stato arabo. Ma alla fine della Grande Guerra a Sevres l'Inghilterra e la Francia preferirono creare la Giordania, la Siria e il Libano per spartirsene i protettorati, quindi tutto sfumò. Come vedi non è il concetto di stato ebraico il problema, dato che la sua esistenza era stata prevista ed accettata dagi arabi, il problema sono le mire espansionistiche europee, che ancora oggi mantengono i loro protettorati sull'area, e impediscono qualsiasi soluzione del problema.
@Venerdi sushi: se gli stati arabi hanno accettato ai tempi della dichiarazione di Balfour è un problema loro, visto le conseguenze che hanno dovuto subire, certe scelte risentono di miopia strategica, specie nel lungo periodo e specie se si ha a che fare con logiche elastiche come solo il mondo occidentale sa proporre.
Sono io che non digerisco gli stati identitari, i "chosen few" e le caste in genere. Per farti un esempio avrei altrettanta avversione per un Tibet in mano al Dalai Lama. Spero sia abbastanza esplicativo come esempio :-)
"Al fatto che sia stata una cellula impazzita dei salafiti ad uccidere Vittorio lascio crederci gli elettori del PD."
Sassicaia la situazione palestinese è molto complessa, sopratutto da un punto di vista sociale. Un modo come un altro per dire che da quelle parti si prova un odio che può essere davvero sconfinato. Stimavo Arrigoni prima che morisse, conosco attivisti che sono stati in palestina e odio i nostri media sciacalli. Ma questo non significa che dobbiamo avere il cervello a compartimenti stagni come loro. Forse possiamo accettare che i palestinesi, seppur oppressi, non sono tutti "anime belle". Accettare che siano stati palestinesi idioti a far fuori Arrigoni, senza tirar fuori strampalate teorie dietrologiste, non modifica di una virgola il nostro pensiero su Israele razzista e oppressore. O forse mi sbaglio?
uitko
@Sassicaia: comprendo il tuo punto di vista anche se non lo condivido. La mia è una interpretazione storica, la tua è più sociale, diversa ma ugualmente rispettabile.
Concordo con Francesco. Poi se vogliamo parlare di stati identitari... uno stato palestinese in mano ad Hamas mi fa paura, e mi dispiace per i palestinesi.
@Francesco, Flaviasrestaurant, venerdisushi: Cerco di chiarire: NON sono fra quelli che danno ragione a prescindere. Mai messa una kefiah e mai detto e/o scritto che "i palestinesi" sono tutti martiri dalla parte della ragione.
Dico però questo: l'inferno di Gaza non ha giustificazioni. Nessuna, neanche presa per buona la tesi per cui ogni palestinese è un potenziale terrorista. E se uno stato, a maggior ragione Israele, può permettersi uno scempio del genere e se andiamo a vedere lo svolgersi delle situazioni che hanno portato a questo credo sia giusto partire dal presupposto che:
- gli Stati Uniti e gli stati europei sono complici conclamati nel far vivere ad una cifra esasperatamente alta di individui l'inferno in terra. E questo per non aver messo almeno una adeguata museruola ad Israele quando sarebbe stato il momento. E di momenti buoni ce ne sono stati parecchi. Poi che un popolo non abbia una mentalità sufficientemente matura per scegliere i propri leaders e che i poteri curino in maniera particolare ogni dettaglio affinchè questo non cambi potremmo andarlo ad insegnare in giro per il mondo, nevvero?
Anche io ho provato una tristezza profonda, che non mi ha ancora abbandonato. Ma credo fermamente che istigare un qualsiasi tipo di odio o di intolleranza sia proprio lo scopo di questa classe di potenti. Certo i "tonni" che leggono Libero, ma anche altra gente che nulla legge, e che pretende di trattarti dall'alto in basso sulla base di una presunta superiorità intellettuale, politica, o peggio, economica, anche io fatico, e non poco, a sopportarla. Come dire: mi impegno al massimo e spero di non arrivare mai al punto di rottura, in cui le mie mani si ritrovano avvinghiate al collo di qualche "tonno". Probabilmente ne uscirò pazzo.
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