mercoledì 28 aprile 2010

KAMIKAZE IMPUNITI


Mettiamo che un kamikaze si faccia esplodere nella piazza del mercato di un qualsiasi paese della nostra penisola: quanti morti potrebbe provocare?
Dieci? Quindici? Trenta?
E che reazione ci sarebbe dai media, dagli "opinionisti" e dai nostri politici?
Eddai, non c'è molto da sforzarsi.

E mettiamo che la cosa si ripeta.
Una, due, dieci volte.

Giustamente l'allarme salirebbe in maniera parossistica, magari si invocherebbero leggi speciali, magari la guerra santa totale contro il nemico, magari richiameremmo l'esercito dalle missioni estere.

Eppure di gente ammazzata ne abbiamo già a iosa.
Lentamente, inesorabilmente, scientificamente.

Gente che non viene calcolata come vittima, gente che semplicemente si ammala e muore.
Nessuno si è mai preoccupato, nè si preoccupa, di stabilire perché, però.

Perchè in certe aree dell'Italia l'incidenza di malattie tumorali è spaventosamente più alta delle normali incidenze, ad esempio?
Perché in certe aree del Sud e non solo c'è una vera e propria strage che continua nel silenzio delle istituzioni e che viene sommariamente citata come effetto collaterale di opere umane che hanno come fine il benessere dei cittadini.

In effetti sdraiati dentro una bara si deve stare piuttosto comodi e di sicuro problemi come il benessere, il posto di lavoro, le tasse e la ristrutturazione del tinello di casa si possono considerare risolti.
Nessuno sa dare numeri precisi. Nessuno sa dire quanto il business dei rifiuti è un fucile puntato alla tempia di centinaia di migliaia di cittadini in attesa di sapere quando l'effetto dell'aggressione indiscriminata alle risorse naturali si manifesterà su un altro, altri dieci, cento, mille ignari cittadini.

Poco tempo fa un'amica nonchè frequentatrice di questo blog ha invitato il giornalista Gianni Lannes a Livorno per parlare di smaltimenti di materiali tossici, radioattivi o comunque nocivi nei nostri mari: Lannes in pratica sta continuando quelle indagini che sono costae la pelle ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, difatti riceve costantemente minacce di morte e gira sotto scorta.

Questo un suo intervento che sono riuscito a reperire sul tubo e che non potrebbe essere più chiaro, e comunque vi invito a dare un'occhiata ai filmati riguardanti le inchieste di questo giornalista freelance che collabora con "La Stampa" ma che non è riuscito a far pubblicare nulla di ciò che riguarda le sue inchieste né dal suo giornale né da "La Repubblica": c'è comunque un sito dove trovare il lavoro suo e di altri impavidi e che è QUESTO





Dunque lo Stato.
E i suoi amici, manco a dirlo le cosche criminali.

Quindi riassumendo, oltre ai disastri ambientali che possono accadere da un momento all'altro e che potrebbero essere di entità inimmaginabile, sembra proprio che a breve l'Italia diventerà una penisola sulla quale cercare di vivere scansando quelle zone dove intendono piazzare inceneritori, smaltitori, rigassificatori, centrali nucleari, a biomasse, a carbonella o a Fernet Branca.

Le nostre coste rischiano di far arrivare sulle nostre tavole pesci stroboscopici buoni per essere appesi sui soffitti delle discoteche e già comunque si stanno manifestando, in certe zone, gli effetti collaterali di certi metodi spicci ai quali il nostro governo sembra essere particolarmente affezionato. Sulle nostre rotaie viaggiano merci su mezzi tutti da verificare, poi succedono cose come quella di Viareggio e rimane solo chi piange.

Noi gente comune siamo informati di tutto questo dai media nazionali in modo che la cosa abbia la stessa risonanza delle discariche nei fiumi e in mare, della ineluttabile presenza di polveri sottili, di tutto il troiaio che respiriamo ed assimiliamo da terra, acqua e aria (il fuoco, come al solito, continua a bruciare).

In poche parole zitti e crepate che qui c'è da fare gli affari nostri.

Sono questi gli "uomini di pace" che ci fanno vedere acclamati mentre vengono caricati sulla macchina della Polizia e la cui spettacolarizzazione - beh non serve essere sociologi di questi tempi - rende anche martiri agli occhi di tutta quell'Italia viscida e truffaldina che pensa ancora che il sistema attuale sia il migliore dei mondi possibili perché così dice Silvio.

Insomma, i Kamikaze ce li abbiamo in casa in compagnia di un discreto numero di complici.
Il problema è che mentre noi scoppiamo, quelli restano a pontificare dalle televisioni su quanto abbiamo necessità di nuclearizzarci ulteriormente.

Ora, nella Rossa Toscana sembra che il punto strategico dove piazzare un bel pò di questi impianti dediti a colorare il cielo sempre più di blu sia Livorno & zone limitrofe.

Questo solo per certificare che l'azione spietata di questa classe politica non conosce schieramento, in un momento in cui la crisi economica mostra i denti sempre più minacciosamente, per cui è perfettamente inutile sperare che una delle formazioni politiche parlamentari possa almeno cercare di porre un argine a traffici che coinvolgono ogni livello, dalla politica all'industria e alla criminalità organizzata.

E non sono neanche le cifre (inesistenti) di quanti ci italiani hanno già rimesso la pelle per via dell'inquinamento atmosferico.

Provate inoltre ad immaginare in quali condizioni deve lavorare chi indaga su questi criminali come ha fatto Lannes, che difatti ha perso il diritto di muoversi liberamente, così come Saviano.
Guardate gli altri video correlati sul lavoro di questi giornalisti, di questa gente che vive una non-vita solo perché cerca di informare i cittadini su chi li sta ammazzando speculando sulla loro pelle e su quella dei loro cari.

Francamente l'entusiasmo con cui è stata accolta la pantomima dei finiani mi trova piuttosto indifferente, non è con questi balletti rosa che risolveremo alcunché quando in gioco c'è una posta che parla dell'ambiente che siamo chiamati a lasciare alle generazioni future.
E che una delle soluzioni al riguardo sembra proprio debba comprendere una cacciata neanche tanto benevola di questa classe politica che governa e non solo inquina e fa ammalare, ma uccide.

Se qualcuno vuole ancora convincermi che bisogna innanzitutto fermare Berlusconi si accomodi pure, qua c'ho chinotto e popcorn.

domenica 25 aprile 2010

MEMORIA CONDIVISA UNA SEGA





QUESTI hanno liberato l'Italia da un dittatore che ci ha portato in guerra, ha fatto ridurre l'Italia ad un cumulo di macerie e se ne stava scappando con la divisa dell'esercito tedesco.

SCAPPANDO.

Voce del verbo darsela a gambe.

Questi ominicchi di merda che vorrebbero vietare "Bella ciao" o che infamano i partigiani cercando di cancellarli dalle celebrazioni della festa di Liberazione sono gli eredi diretti del Capoccione. Quello che voleva scappare.

Quindi oggi c'è solo da festeggiare l'orgoglio di cercare di essere degni di quei giovani che hanno messo le loro vite in gioco per liberarci dalla dittatura.
Con questi ominicchi di merda e con quelli che li hanno votati non ho, oggi domani e dopodomani, niente da condividere.




lunedì 19 aprile 2010

GRANDE POPOLO GLI ISLANDESI


Cosa vuoi?
Che vi risarcisca i debiti?
Ma voi vi fate con l'acqua delle mozzarelle!
Non solo non vi si paga ma si affumica tutta l'Europa!
E ora levatevi di 'ulo che c'abbiamo da pettinà i merluzzi.

Poscrittum: se questa pratica prende piede a Livorno.....no, meglio non pensarci.

(Leggetevi pure questo apotropeico post del Venturi, che come vedrete conosce molto bene gli islandesi)

SPARARE SULLA CROCE ROZZA


Già il dover spiegare che la pillola del giorno dopo é un farmaco contraccettivo e non abortivo ad un dottore deve essere qualcosa di imbarazzante, ad ogni modo come possiamo leggere in questo post di Metilparaben non tanto di imbarazzo ma si tratta di un vero e proprio reato il fatto che un medico opponga ragioni di coscienza alla somministrazione del farmaco.
Può capitare che ad esempio un preservativo si rompa.
Capita.
Può capitare che chiedendo la pillola del giorno dopo ci si senta opporre un rifiuto da parte di un medico in virtù della sua fede cattolica.
Ora, superando l'istinto di mescolare le mani sul viso del suddetto, si possono evitare guai giudiziari semplicemente denunciando i dottori improvvisamente colti da fervore mistico davanti a quello che da un piccolo problema può diventare un GRANDE problema.
Premetto che la commistione fra sanità pubblica e istituzioni religiose è argomento che andrebbe sviscerato molto più a fondo di quanto sia MAI stato fatto finora, che sarebbe il momento di alzare un pò il velo sui poteri che le congreghe religiose hanno di fatto all'interno di istituzioni pubbliche come gli ospedali, o ad esempio in alcune facoltà universitarie come Scienze Infermieristiche dove di fatto ci sono religiosi che dettano e dirigono programmi ed attività.
Ma la sanità nel suo intero é un altro di quei pentoloni che se andiamo a scoperchiarlo rischiamo di doverci dare alla fuga per il fetore.
Ad ogni modo niente panico.
Che sia un'epoca in cui il conto alla rovescia per la cricca vaticana sia iniziato lo dice la realtà dei fatti, lo dice la spinta che viene dalla continua ricerca dell'individuo di combattere tutto ciò che porta sofferenza e che, storicamente ed invariabilmente porta su sentieri opposti a quelli che vorrebbero farci seguire dal cupolone.
La levata di scudi della società civile contro la millenaria pratica da parte del clero di disporre delle loro voglie sessuali come meglio credono sicuri di restare impuniti e le denunce che finalmente cominciano a fare breccia in questo infame muro omertoso è stata sintomatica di una ulteriore perdita di credibilità e di autorevolezza anche presso molti che hanno cercato di vedere la cosa col paraocchi del buon borghese, e che davanti al fiume in piena di rivelazioni s'è trovato il tutto sbattuto direttamente sul muso.
Ho letto in un altro blog che il fiume in piena di denunce in corso sarebbe una "moda" così come altri tormentoni mediatici ciclici di cui la nostra informazione fa ricorso in quantità quando vuole indirizzare un'opinione.
Deve essere bello vivere con delle fette di mortadella sugli occhi.
Ad esempio si può leggere non senza farsi qualche risata un canto goliardico risalente ai primi del '900, anzi se non sbaglio proprio al 1900, e titolato "Il processo di Sculacciabuchi"
dove si racconta di un'udienza penale a carico del Reverendissimo prete Don Sculacciabuchi di San Rocco, imputato di aver rinculato in un boschetto un bimbo della sua parrocchia che colà si recava per viole.
Il capo d'accusa recitava testualmente:

Si discute la causa penale

contro Sculacciabuchi da San Rocco,

imputato di aver, con magistrale

arte, attirato un giovanetto sciocco,

e avergli messo in culo dieci dita

di grossa fava lucida e forbita.


Altro che moda.

Certa gente parte di sentenza quando dovrebbe avere la decenza di chiedere almeno cappuccino e brioche come chiunque si sia appena svegliato.

E all'estero, dove la sudditanza da sempre manifestata dagli italioti non é così perniciosa, ci hanno dato giù senza ritegno. Giustamente, aggiungo.

Nessun giornale ha riportato cosa hanno scritto sul muro della casa tedesca dell'attuale papa, scritte che a sentire i nostri vomitevoli media "non possono neanche essere riportate".
Pare, infatti, che la scritta più violenta fosse "Paga l'ICI zecca!"

sabato 17 aprile 2010

LGBT E FUGA DALLA SINISTRA


Non sono un fine analista politico, pensavo però che gli ultimi svolgimenti in quel castro di maiali che è diventato il Parlamento italiano fossero un chiaro segno che l'enfasi data al risultato della Lega serviva a mascherare il fatto che il PdL comincia a perdere colpi davvero.
Francamente il fatto se si scinderanno o meno non rientra fra i miei interessi attuali visto che in caso di elezioni conto di ripetere la vittoriosa performance fatta alle regionali, ma resta il fatto ancor più assodato che l'opposizione continua nella sua incessante dissenteria di voti; e il PD perde consensi a suon di intere categorie.
La ragione, se mai ce ne fosse bisogno di ribadirlo, è la sua politica amorfa e priva di ogni contenuto identitario che potesse rimandare ad un partito di lotta, la scellerata gestione dei poteri locali e la delirante corsa all'elettorato moderato quando ci sono già due campioni di rappresentanza come l'UDC e il PdL.
L'ultima categoria che sembra pronta per il salto della quaglia è quella dei trans.

E a mio avviso la cosa ha una certa importanza.

Vediamo che succede: intanto questa settimana c'è stato, proprio a Livorno, il raduno nazionale Trans; Livorno è una delle città più omofobe d'Italia, nonostante non succedano mai episodi di violenza o di discriminazione conclamata, ma posso asserire con una certa sicurezza che terzi e quarti sessi non sono visti con molta simpatia. Retaggio veterocomunista, credo.
Il congresso si è svolto a Villa Morazzana, non esattamente al centro della città (eufemismo) e l'unica eco che ha avuto in città è stata grazie all'intervento di quel volpone di Don Medori, parroco molto in vista in città e noto per le sue posizioni molto nette in materia politica.
Il parroco di S. Andrea si è fiondato a bomba fra le pecorelle con cristiano fervore lanciando dalle colonne del "Tirreno" lo slogan "basta con le discriminazioni".
Passato il conato di riso compulsivo mi sono chiesto chi. delle autorità cittadine laiche e di sinistra abbia fatto la sua passerella. Niuno, pare.

E comunque quanto avessero da dire avevo avuto modo di ascoltarlo qualche settimana fa in quanto invitato ad un talk show al Teatro delle Commedie diretto da Paolo Ruffini.
Tranquilli, non sono diventato famoso, ero solo invitato come musicista della scena indipendente locale insieme a quel mago di Simone Luti, un grande bassista blues. Con noi due interpreti di "Amici", altri personaggi dello spettacolo locali e Regina, la trans che da anni dirige le notti di Torre del Lago per il popolo GLBT.
Alla fine dello show proprio Regina, chiaccherando nel foyer, esprimeva la volontà di trattare ed avvicinarsi alle amministrazioni di destra proprio perchè delusa ed avvilita da quanto passato fidandosi delle amministrazioni del segno opposto.
Le trans ed il popolo GLBT in genere li ho sempre consdiderati una grande forza rivoluzionaria, una compagnia imprescindibile con la quale unirsi e lottare per cambiare la società.
Si tratta di individui che lottano per vedersi riconoscere una dignità umana, per cambiare regole e diritti che sono negati da forze antistoriche, antisociali e direi antiumane per chiudere il cerchio.
Il perché di tanta difficoltà nell'unire certe forze rimarrà per me sempre un mistero.
Come rimarrà sempre un mistero la tiepidezza con cui forze laiche e libertarie non riescono a stabilire una strategia comune col mondo GLBT tanto da far compiere ad alcuni la scelta di andare fra le braccia di questa destra.
E' certamente un fatto che amareggia vedere, ad esempio, fulgidi esempi di integrazione come Platinette o Alfonso Signorini, ai quali non va certo messa sulle spalle la responsabilità di condurre una lotta per una piena integrazione dei generi, così come non va messa sulle spalle di Luxuria o di altri rappresentanti del mondo dello spettacolo, ma il balletto della stessa Luxuria, ora in odore Finiano dopo la comparsata nelle liste di Rifondazione, gli squittìi della Gardini nei cessi del Parlamento, le puntuali grezzate della Santanché e il trionfo nell'Isola dei famosi col plauso di quella mignotta (quella sì, vera e con un buco così) di Sansonetti, è sintomatico di un venticello molto pericoloso per la sinistra, per l'associazionismo legato al mondo GLBT, ma che rischia davvero di dare più frutti di quanti ne abbiano avuti fidandosi della sinistra.
Insomma, parliamo di una delle categorie che dovrebbe essere protagonista del blocco sociale che potrebbe veramente lottare con profitto per cambiare questa società attuale, quella che esplode in salamelecchi al Papa che copre decenni di vergogne ai danni di bambini, che nega un piatto di pasta a delle creature se i genitori non sono in pari con la retta, quella della fabbrica di suicidi nei carceri e via dicendo tutto quanto ben sappiamo.
E invece c'è da stabilire se è stata questa sinistra a far scappare anche loro o se nel mondo GLBT sta succedendo qualcosa di molto strano.
Io propendo per la prima ipotesi.
E quando si tratta di danni da attribuire a Veltroni e D'Alema si va sempre sul sicuro.

mercoledì 14 aprile 2010

A SEGUIRE: LA SECOLARIZZAZIONE, I COMUNISTI, IL ROCK SATANICO E LA VODKAREDBULL


Dopo gli ebrei e gli omosessuali, vediamo chi altri cercheranno di mettere in mezzo i Portatori della Parola Di Cristo per dare la colpa del comportamento dei loro componenti verso i bambini.
Stiamo parlando di esseri indifesi in mano a dei criminali che compiono un atto di stupro verso dei minori, che rovinano la vita, minandone l'equilibrio emotivo e fisico, a delle creature che si stanno affacciando alle cose della vita e che di colpo si ritrovano a confrontarsi con le schifose perversioni di melliflui individui in sottana.
Mentre i casi si moltiplicano in ogni dove ed in ogni come, i Messaggeri dell'Amore di Cristo, i Propagatori della Verità infilano la merda dritta nel ventilatore e si godono lo spettacolo.
Ed ovviamente nel frattempo non cessano di baccagliare sulle leggi italiane in materia di bioetica, sessualità, matrimonio, seghe, diti in culo e se regna coppe o denari.

Siamo un paese di Pulcinella perché si dà ancora un peso alle parole di questi qua.
Poi uno dice c'è Berlusconi al governo. E mi pare il minimo.
Dalla fine del Partito Comunista c'è stata la corsa a leccare i pizzi delle sottane di questa gente qua e gli elettori "comunisti" hanno continuato comunque a votarli oltretutto prendendo per il culo gli elettori di Berlusconi accusandoli di essere dei babbei indottrinati.
Certo che ce ne vuole di faccia. Cosa vi aspettate da un paese del genere?
Siamo appena riusciti ad arrivare ad uno stadio evolutivo nel quale per fortuna non sarà più sufficiente far piangere Campari a qualche madonnina o far apparire ad una zingarella tutta la Sacra Famiglia che le Rivela il segreto della Quarta Puntata dei Simpson per riunire il gregge.
E magari qualcuno avrà modo di pensare che siamo una civiltà avanzata.
Manco per idea.
L'influenza che si cerca di dare alla Chiesa nel nostro panorama mediatico è ancora assolutamente sproporzionata rispetto alla reale autorevolezza di cui gode la Chiesa anche in Italia ed il motivo sta nella ramificazione di interessi che la Chiesa ha a livello politico ed economico e quando un'istituzione così tetragona, ottusa ed antimodernista come la Chiesa viene omaggiata così come vediamo da entrambi le parti politiche, QUESTE parti politiche, possiamo tranquillamente farci una ragione sul fatto che questo Stato ha svenduto parti fondamentali della sua ragion d'essere ad un altra Mafia, quella clericale.
Quella che per decenni (e la prendo breve) ha coperto migliaia e migliaia di abusi su minori.

E ora che tornino pure a parlare di embrioni, di staminali, di fecondazione e procreazione.
Qui in Italia qualche fesso che ancora li ascolta lo trovano sicuro.

sabato 10 aprile 2010

ECCO PERCHE' IL PD E' UN PARTITO D'INFAMI


Forse faticherete a trovare il nesso ma se mi seguite un attimo potrete constatare che il nesso c'è (o che il mio pusher merita ogni lode).

Leggo da "L'Unità" questo gustoso articoletto che vorrebbe fare il verso al Feltri versione "mi sono alzato col mal di testa e non sapevo che cazzo dire", peccato l'intento fustigatorio dell'articolo si ritorca contro il suo estensore in maniera così fragorosamente patetica per cui l'azione che automaticamente verrebbe da fare d'impulso sarebbe quella di rimuovere dall'archivio il tutto ed allontanarsi fischiettando dal PC; purtroppo la generazione X del PD ignora anche queste minime regole del buon gusto ed insiste nel propinarci questa cultura ibrida e legalitaria a gettone, proclamando di voler discutere di riforme istituzionali e strutturali con una banda di delinquenti facendosene complice mentre nel suo bollettino culturale più "illuminato" pubblica queste satire da dito in culo.

Complimenti.

Allora, sappino i ggiovani brainstormers del PD-pensiero che tutta la generazione degli anni '70, '80 e '90 si è formata musicalmente con musica piratata.
Che, ai tempi significava farsi prestare un disco o più oppure registrare in cassetta all'amico il disco da far conoscere.
Naturalmente se il disco piaceva si provvedeva a munirsi del feticcio, cioè l'album con la sua copertina, il vinile da non far sciupare e così via.
Stesso discorso per gli mp3 scaricati. Se c'è un abuso a livello mondiale di scambio di files mp3 è solo la conseguenza della globalizzazione del mercato.
Io sono musicista e come prima strategia "commerciale" metterò la mia musica a disposizione di chiunque voglia ascoltarla: se piace magari verrà a vederci suonare dal vivo, comprerà un cd o una cazzo di maglietta o una spilla o nonsochealtro.
Ma i programmi P2P a mio parere sono perfettamente legittimi, anzi sono una tutela imprescindibile per il consumatore. Un CD costa dai 15 ai 25 euro; non è un costo accessibile di questi tempi. Non per i giovani delle periferie, ad esempio. Cioè, quel target che ai miei tempi veniva raggiunto da Neil Young e ora sbava per Valerio Scanu.
Allora bisogna avere il coraggio di fare delle scelte di campo sociali e culturali.
Queste satirette da fustigaminchia sono completamente fuori luogo; oppure il legalitarismo che ha in mente il PD è il solito trito piumone termico avvolto intorno alle multinazionali e NULLA PIU' per cui chiunque pensi che il modello culturale rincorso dai dalemoveltroniani sia differente da quello berlusconiano è pregato di effettuare una rapida visita psichiatrica perchè c'è il forte rischio di dover iniziare una lunga e dolorosa terapia.

Il valore della condivisione dovrebbe essere proprio quello che ci divide dalla destra: se avete visto quel capolavoro di tormento & solitudine, ribellione & stupidità che è "Into the wild" avrete avuto modo di apprezzare come nel giovanotto Alex Supertramp l'illuminazione arrivi al termine del percorso.
Condividere è uno dei motivi per cui siamo al mondo.
Condividere un libro, un disco, una frase, un film, una pernacchia, possono essere momenti anche fondamentali della nostra vita perché condividendo ci avviciniamo ai nostri simili. Condividendo accresciamo la nostra conoscenza e riusciamo a conoscere meglio noi stessi.
Inutile dichiararsi diversi da questa destra se non si capiscono certi principi fondamentali della sinistra. Ecco perché di tutti i cancri più fetenti che la sinistra italiana poteva sviluppare il PD è il peggiore.

E oltretutto pensano di farci i simpatici su.

Oltretutto citando dati alla cazzo di cane.

Prendete, ad esempio il dato sulle perdite di posti di lavoro, cosa comune a qualsiasi settore dell'imprenditoria mondiale: chi gestisce il mercato discografico attuale? Le majors.
Le majors hanno preso possesso anche del mercato cosiddetto indipendente creando una fascia di alternative-chic che in realtà non rappresenta un cazzo, nè i gruppi stessi proposti, nè qualsiasi cosa possa far riferimento alla radice del genere musicale che si vuole rappresentare.

Le cifre proposte a me sembrano ampiamente in linea con un mercato che ha privato se stesso di quella fascia imprenditoriale ibrida rappresentata dalle etichette indipendenti: che in Italia vuol dire di tutto, dalla Cramps, a T.V.O.R. e Contempo, per dire delle realtà che più hanno animato la scena italiana degli anni '80.
L'imprenditoria multinazionale ha fagocitato anche anche quel terreno fertilissimo svuotando di contenuti un mercato che senza contenuti trasmette solo plastica.

Ora il mercato indipendente vive grazie alla rete.
Perchè è nato per non permettere ai politici ed agli industriali di non mettere le loro zampacce sulla musica e sull'arte in generale.

Sono veramente curioso di sentir ragionare le teste d'uovo dell'opposizione sull'argomento.

Avanti il prossimo che vota il meno peggio, m'è rimasto giusto un catarro da spiaccicargli nel muso.

(Nella foto: un esempio del modello culturale rincorso del PD)



giovedì 8 aprile 2010

8X1000

Lo so l'hanno già postato in tanti, ma fra gli attori c'è anche gente che conosco tipo l'immaginifico Lopo e quindi lo posto anch'io, perchè quando una cosa è fatta bene va reso il giusto omaggio.
Sicchè Sciuscia non te la prendere e leggi questo post anche se c'è solo il video "simpatico".


L'UMILE VIGNAIUOLO ED ALTRI AMICI


Non so se avete mai avuto l'occasione di parlare con qualcuno che è stato molestato sessualmente da bambino.
Il sottoscritto l'occasione l'ha avuta svolgendo per svariati anni la mansione di responsabile nell'organizzazione buddista laica Soka Gakkai, dalla quale sono scappato a gambe levate ormai da una decina d'anni circa.
La prima cosa che mi fece trasalire ascoltando i racconti delle persone era il numero.
Tanti. Ma tanti. Soprattutto tante.
Donne anziane che confidavano di essere state molestate da piccole, e ancora ricordavano tutto nei minimi particolari; ragazze giovani molestate da parenti nel silenzio omertoso del resto della famiglia e naturalmente ragazzi molestati sia in famiglia che da religiosi.
E il tutto veniva fuori grazie ai naturali disastri che queste persone continuavano a vivere nelle loro relazioni sentimentali.
Sovente, infatti, si trattava di relazioni in cui continuava a predominare l'elemento violenza.

Quando un bambino o una bambina viene sessualmente molestato praticamente questo viene ucciso nella cosa più bella che può esprimere un essere umano: l'amore.
Ma la cosa non si ferma qui: quello che continua a lavorare incessantemente ed inesorabilmente è il senso di colpa. Perché il meccanismo perverso che una persona adulta innesca nei bambini quando questa abusa sessualmente di loro è comunque quello dato da un essere dominante, quindi la vittima non può fare a meno di sentirsi colpevole di quanto accade.
Se devo star qui a ricordare quanto la Chiesa abbia il trademark originale sottovuotospinto su questo meccanismo allora mettiamo su il bricco del tè e parliamo di ortofloroculture e affini.

E quando affermo che la Chiesa ha questa vocazione sadica nel voler vedere nascere vite ad ogni costo per poi poterle rovinare è perchè l'ho visto fare in concreto, sulla pelle delle persone di cui ho sentito i racconti francamente agghiaccianti anche per gli amanti dell'horror più perverso, perchè quello che ascolti non è un film, stai leggendo negli occhi della persona che ti parla, ne senti la voce e le parole strozzate e sai che quello che ti sta raccontando è vero.
Ma neanche davanti alla voce di queste persone la Chiesa ha saputo mostrare un minimo di carità.
Leggetele ogni giorno le ributtanti giustificazioni con cui questi vecchi bavosi privi di ogni morale cercano di coprire un'istituzione non tanto malata quanto ormai putrefatta, puzzolente e che ammorba col suo fetore chiunque le si avvicini.
Davanti ad un numero ingiustificabilmente alto di bambini a cui è stato tolto il diritto d'amare, condannandoli ad una vita di dolore e tormento questi non trovano di meglio che paragonarsi agli ebrei dell'olocausto. Bollano il tutto come "chiacchericcio". Attaccano la stampa. Cercano di specularci politicamente. Ma soprattutto continuano ad interferire con le leggi dello Stato in materia di nascite, proprio l'argomento dal quale, visto la natura della cricca vaticana, dovrebbero stare lontani alcuni eoni.

C'è un dato di fatto.
Almeno in questa forma, abbiamo una vita sola.
Se intendiamo farcela avvelenare da queste metastasi in gonnella la cui utilità al genere umano è ormai simile a quella di una affettatrice di stracchino, direi che siamo messi estremamente male.
Il punto è che questa situazione in cui le grandi religioni mondiali sono ormai esclusivamente causa di conflitto e di divisione, in cui il linguaggio della violenza e della contrapposizione viene quotidianamente propagato dagli altari di ogni parte del mondo, sarebbe il caso di fare uno sforzo ed evolvere il nostro rapporto con queste istituzioni malefiche e portatrici di odio e violenza.

E' infatti fuori di dubbio che i Portatori delle Verità Sacre e responsabili del rapporto col sovrarazionale dell'Uomo sono nient'altro che un'altra nefasta manifestazione del Potere Terreno e dell'oppressione dell'uomo sull'uomo. Punto.

Ed è paradossalmente normale il comportamento della Chiesa davanti a questa strage di innocenti.
Non a caso squittiscono tanto quando gli si tocca il crocifisso: quello è il loro marchio sulle nostre vite. Se togliamo però ogni riferimento al loro potere spirituale sradicando dalle fondamenta delle nostre vite la loro nefasta influenza sulla nostra crescita vediamo che ne rimane un'istituzione vuota, tesa solo a banalizzare l'esistente, che si preoccupa solo del suo immenso potere e della sua perpetrazione.
Davanti a questa strage di innocenti risalta proprio la relazione tra Chiesa e Vita.
Non lasciarsi uccidere da questi criminali è l'atto d'amore più alto che possiamo fare verso noi stessi.

(Nella foto: Il rabbino Toaff si prepara ad un incontro col Cardinal Bagnasco)

martedì 6 aprile 2010

GUIDE SPIRITUALI


Convengo sul fatto che scrivere del Partito democratico è diventato un esercizio che può tranquillamente sostituire due ore passate in palestra sul sacco da boxe, ma la capacità dei dirigenti di questo partito di attirare questi atti di bullismo informatico da parte di migliaia di bloggers con le palle definitivamente scese al livello dei talloni ha del commovente.
Giuro che non mi sono segnato i risultati delle ultime regionali ma quando un partito perde regioni come il Lazio, la Campania ed il Piemonte con la stessa disinvoltura e sportiva rassegnazione come ha fatto il principale partito dell'opposizione (cosa che conferma l'acume politico degli italiani pari a quello di quei graziosi animaletti chiamati lemmings) significa che il trattamento psichiatrico più volte invocato da più parti per Berlusconi va esteso al resto dell'arco costituzionale senza altri indugi.

Da Agorà di Cloro, ad esempio, c'è una analisi che condivido riguardo la vera funzione di questa succursale sgangherata di Berluscolandia, che in occasione di una disfatta con pernacchio come quella ottenuta contro una Banda Berlusconi mai come stavolta votata allo Zenit del ridicolo compie un vero e proprio capolavoro di autoanalisi critica riportando in scena Veltroni e D'Alema.
Gli angeli sterminatori della sinistra italiana, al momento rivolta con lo sguardo quasi implorante verso la zazzera di Nichi Vendola, l'uomo che ha piantato per due volte lo spinnaker dell'Ikarus tra le chiappe di baffino.

Più che su Vendola, però, la sinistra italiana o quel che rappresenta cosa c'è a sinistra del PD tra gli elettori, a mio parere può contare su una cosa che i quotidiani e l'intera informazione omologata evita accuratamente di dire: cioè che l'aggregazione del dissenso sta andando al di là della forma-partito e si sta organizzando in movimenti anche "liquidi" come quello viola.
Diciamo che siamo ancora alle fasi sperimentali e che ovviamente c'è già chi dice e ridice ma, sempre a mio parere, la strada maestra si può imboccare anche da lì.

Delegittimare a suon di astensioni, movimenti ed altri dissensi questa Seconda Repubblica cancerogena e vigliacca è per ora l'unico barlume di strategia che il popolo del dissenso ha saputo esprimere, ma potrebbe non essere poco.
C'è solo da sperare in una accelerazione dei tempi e per questo credo che sarà necessario ancora tempo perché è sicuro come il sole che sorge che i partiti proveranno con ogni mezzo a fare il mazzo a questo processo storico in movimento.
E c'è da sperare che appaiano tanti ragazzi svegli ed in gamba, che non siano balbettanti nerds in preda al panico da telecamera ma che comincino a comportarsi con perfetta conoscenza e dominio dei mezzi mediatici.

Anche se sappiamo come è finito chi visse sperando vediamo se almeno questa riusciamo a giocarcela.

(il disegno è del grandissimo Don Martin, fumettista e disegnatore della rivista umoristico-satirica americana MAD e sdoganato in Italia dalla rivista Eureka che, fanculo gli intellettuali e i pirati, preferivo di gran lunga a Linus)

MENO UN ALTRO


Ogni tanto, tra le migliaia e migliaia di innocenti che ogni giorno muoiono a causa di conflitti armati, sul lavoro o più semplicemente perchè qualcuno più potente così ha deciso, a lasciarci le penne è qualcuno per cui l'unica cosa utile da fare è segnare una tacca.


lunedì 5 aprile 2010

DESCENT INTO MAELSTROM


Vedere il rovinoso precipitare di questa italietta ignobile, ipocrita e pusillanime verso l'assoluta disfatta morale, etica e spirituale potrebbe essere quasi spiacevole se non sapessimo di quale italietta stiamo parlando.

E visto che lo sappiamo le sensazioni spiacevoli evaporano all'istante.

Vedere una banda di ominidi razzisti, xenofobi e fondamentalisti dell'ignoranza crassa come i leghisti correre in soccorso di una banda di delinquenti succhiasoldi dello Stato, assolutisti e totalitari, intolleranti e protettori di pedofili come la Chiesa Cattolica dà una misura oggettiva del clima in cui l'Italia sta lentamente scivolando grazie alla regressione evolutiva che il popolino bue ha supinamente accettato in cambio di un modello nuovo e più migliore di telefono cellulare e qualche ricarica. A questo punto è giusto nonché doveroso far vedere all'italiota medio l'Orrore fino in fondo, fino alle sue estreme conseguenze.

Troppo facile dar conto alla Lega di "essere presente sul territorio". Se un manipolo di macachi mi assilla con comizi razzisti, fa lingua in bocca con l'imprenditoria (e non un'imprenditoria a caso, si parla di imprenditoria italiana) e promuove quanto di più gretto e retrivo si possa concepire in una società moderna in evoluzione, non faccio alcuna fatica a non accettare una sola parola di quanto i suddetti macachi cercano di trasmettermi.
Non è assolutamente una scusante la cronica mancanza di un'opposizione, la sua fondamentale inettitudine a svolgerne il ruolo e la inquietante sicumera con la quale ancora qualcuno del centrosinistra pensa di rappresentare una qualsivoglia alternativa a questa destra.

Certi valori non sono negoziabili, si dice.
I convertiti al leghismo, invece, questi valori li mercanteggiano con la stessa disinvoltura con cui bevono un grappino. Via la coscienza di classe, via la condivisione, il concetto di bene comune, il solidarismo, le lotte per i diritti.
Ora si lotta per farli togliere, i diritti.
Cosa ha detto il leghista Cota, appena eletto? No alla RU486.
Il corpo delle donne ancora terreno di battaglia per i nuovi alfieri del medioevo prossimo venturo.
Il giusto soccorso agli inculabambini & loro protettori in un momento, diciamo, di imbarazzante difficoltà per le zecche in tonaca.
Questi sono i leaders che il Nord Italia ha scelto, e che stanno dando l'assalto anche al centro.

Quando qualcuno vi annuncerà trionfante di essersi rotto i coglioni dei partiti e della politica nullafacente e quindi di votare Lega sapete quindi chi avete davanti: qualcuno che baratta valori in cambio di (egli spera) un modello di telefono cellulare nuovo e più migliore e qualche ricarica.

Uno sputo nel viso dovrebbe essere, per il momento, sufficiente.


Per quanto riguarda il centrosinistra spero che le performances dei suoi leaders durante e dopo la campagna elettorale siano stati sufficienti a garantirne l'assoluta inettitudine a guidare finanche una bocciofila. Ora, dicono, la speranza si chiama Vendola.
Per quanto il governatore della Puglia abbia fatto un buon lavoro senza per altro raggiungere il 4% a livello nazionale, i suoi occhiolini al PD non mi danno buone vibrazioni, sarà la vecchiaia che mi fa essere più cinico del dovuto?

Aspetto con disincanto qualcuno che, invece di cercare di ingraziarsi la pestilenziale canea cattolica, si decida a ristabilire le giuste distanze con decisione incompromissoria.

Io non ho votato questa gente, per questo mi sento vincitore.