giovedì 30 settembre 2010

AL SERVIZIO DEL CITTADINO

Dopo aver sopportato anche il teatrino di un buffo omino che ha tenuto un discorso che più che quelli di uno statista mi ha ricordato Catenacci, la macchietta di Giorgio Bracardi (prego, guardare e venerare),






solo che mentre Catenacci esaltava la figura del Duce, il buffo omino di Arcore esalta se stesso, ma la verve macchiettistica rimane del medesimo livello; il problema é che purtroppo Catenacci non è Presidente del Consiglio, il buffo omino sì.

In tutto ciò, mentre dal Parlamento va in onda l'ennesimo teatro degli orrori (e niente a che fare con l'omonimo gruppo) la disgregazione del sistema va avanti senza interruzioni.
L'Europa continua la sua guerra contro la gente comune ed i lavoratori col solo fine di mantenere gli strapoteri di banche e lobbies industriali ed annuncia tra lo schifoso silenzio dei media nostrani che per l'Italia si prospetta un futuro che imbocca direttamente la strada che porta dritti verso il terzo mondo.

E' per questo che, al di là delle pochades del nostro governo, ormai avviato a lasciare la sua pessimissima impronta nella storia di questa disgraziata Repubblica, siamo tenuti volutamente lontani dalle vere cause di questa crisi.

Le risposte dei nostri governi all'approssimarsi di questa crisi, prevedibile e prevista, sono state sempre e comunque nient'altro che mannaie su potere d'acquisto degli stipendi quando questi ancora esistono e manganelli polizieschi per chi se n'ha a male.

A proposito di manganelli polizieschi domani mattina all'ultima udienza per i fatti di Pistoia (devastazione di una sede di Casa Pound ed arresti di alcuni ragazzi presenti ad un convegno adiacente) ritengo molto interessante il dossier annunciato ed illustrato dagli avvocati dei ragazzi arrestati, tra l'altro con prove flebilissime e che dimostra di che pasta sia l'allegra brigata di amici e parenti che comprende, guarda caso, poliziotti e Casa Pound.

E questa è la Polizia di Stato. Cioè di tutti. Al servizio del cittadino.

E che si riconferma per quello che la conosciamo in occasione della protesta di oggi a Padova di universitari e ricercatori.
Quelli che NON scappano ma SONO COSTRETTI a scappare perché è ovvio che una delle maggiori risorse del paese venga trattata a pesciate nel collo.
Giova ricordare che le lezioni dell'anno accademico devono ancora iniziare; la mia ragazza, che dopo due lauree letterarie da 110 e lode l'una è stata costretta ad iscriversi al corso universitario di Scienze infermieristiche per avere almeno una ipotesi di futuro, può solo iniziare il corso di tirocinio, ma l'allontanarsi dell'inizio delle lezioni le precluderà la possibilità di rimanere in pari con gli esami e quindi l'impossibilità di percepire l'assegno di merito del secondo anno (2 mila euro) a meno che dopo aver chiuso brillantemente il primo anno perfettamente in pari con gli esami non si sia attrezzata per i miracoli.

E magari se si azzardasse a protestare troverebbe le divise al servizio del cittadino a manganellarla.

Bene, l'autunno è all'inizio, il teatrino parlamentare ha già abbondantemente prodotto la sua comica mentre in tutto il paese il malcontento comincia a prendere forme non proprio amichevoli mentre da Bruxelles si alzano minacciose le minacce delle iene.

Prepariamoci ad una nuova stagione piena di divertimento ed ilarità.
Prima di romperci definitivamente il cazzo.

(In questo momento ad Anno zero La Russa si sta scozzando con un rappresentante del COISP, un sindacato di polizia indipendente. Ho letto svariate volte il loro sito, anche perché c'era una ottima ricostruzione della storia degli omicidi di Falcone e Borsellino vista con gli occhi di poliziotti che fanno il proprio lavoro come TUTTI vorremmo. E risiamo lì col conto. Se stiamo andando verso il momento in cui anche le divise si romperanno i coglioni e cominceranno a porsi delle domande e darsi delle risposte siamo a cavallo).

venerdì 24 settembre 2010

LA SIRINGHETTA

Io vulisse bene assai accelentano.

A Celentano si possono perdonare cose che agli umani mai.
Perché ha quella voce.
Perché "Una carezza in un pugno" non la voglio sentire cantata da nessun altro, perché si è spento il sole e chi l'ha spento sei tu, perché ha fatto dei film veramente idioti (guardatevi "Joan Lui" e ditemi se un altro al suo posto non lo avrebbero portato di volata al primo nosocomio a portata di mano) ma anche delle perle della commedia all'italiana.
Quando fa il predicatore sembra la caricatura di un predicatore. Non puoi prenderlo sul serio più dell'amico in preda a delirio mistico da THC. Però lui è così di suo.
Quindi Adriano non si tocca.

Perchè ha fatto cose che voi umani non potete immaginare:
se non ci credete guardate questo video:







martedì 21 settembre 2010

SPERMATOZOO ROTANTE

E io che mi faccio un sacco di problemi a fare un figlio.

Il 25enne Keith McDonald, disoccupato londinese, non s'è fatto nessun tipo di problema nonostante la situazione di carenza monetaria e ne ha sfornati una quindicina con quattordici compagne diverse, come racconta l'articolo apposito.

Cotanta passione & devozione all'istituto della maternità non è stata stranamente posta ad esempio da Stramalidetto XVI nella sua recente visita in Gran Bretagna, probabilmente perché lo Stato ospitante non avrebbe particolarmente gradito in quanto le signorine che hanno ceduto al fascino di Spermatozoo Rotante appartengono tutte al sottoproletariato malestante e quindi la crescita dei pargoli sarà in conto direttamente sul groppone del British Empire e dei suoi cittadini.

Fate tutte le vostre considerazioni sul welfare britannico e sull'istituto del matrimonio, sul sesso libero e gratuito o sulla poca serietà in materia di sesso del sottoproletariato inglese.

Quello che mi domando è:
premesso che il buon Keith in Cina l'avrebbero servito come secondo con la rucola e i funghetti dopo il secondo figliolo, e visto che il giovanotto non è uno di quelli che, come si dice da queste parti, arricciola i picconi, è possibile che con tutte le porcate che si fanno dentro le caserme di tutto il mondo non abbiano pensato di convocarlo alla zitta, sedarlo e vasectomizzarlo senza tanto clamore?

Considerando che lo Stato inglese ha calcolato il costo delle bravate di Falluce Verde intorno ai due milioni di euro avrei voluto vedere se mai qualcuno avrebbe messo su un comitato "Giustizia per Keith".

Ah, sì quelli là.
Beh, se non altro la visita di Stramalidetto XVI non ha lasciato il segno abbastanza da farci temere questa eventuale eventualità.

domenica 19 settembre 2010

QUANTO GODO

A volte si rischia di passare per rompicoglioni a prescindere; tipo: sei di sinistra e contesti il PD (e fin qui niente di strano), poi te la rifai coi partitini di sinistra, coi leader, con le Coop, con Bonanni, con le missioni di pacehehehehe, con la CGIL, insomma, pare di star qui a criticare solo per il gusto di farlo.

Prendete la CGIL.

Ecco, quando ho di fronte un sindacalista dei loro assumo automaticamente il ghigno del miglior Clint Eastwood (quindi TUTTO Clint) ed i miei colleghi mi mandano occhiatacce al fine di evitare che il sottoscritto apra bocca.

Ci sarà un perché.

Ecco, uno dei perché lo potete leggere, divertendovi un sacco, esattamente qui

Coop e CGIL condannate per comportamento antisindacale.

A volte avere ragione provoca solo un lieve sentimento di pace interiore.
A volte qualcosa di molto vicino all'orgasmo.

Yeah.

sabato 18 settembre 2010

LA PREVALENZA DEL CRETINO

L'angolo del buonumore di questa settimana è stato appaltato da Walter Veltroni.

I radi momenti che ho per consultare l'andazzo & il codazzo politico difatti mi hanno posto su un ideale podio Sandro Bondi (di cui parlerò in un prossimo post) e Topogigio l'Americano.
Veltroni ha avuto comunque facile vittoria perché nell'intimo tutto il popolo antiberlusconista in cuor suo sta aspettando semplicemente il minuto in cui esploderà la bomba sotto il culo del nanetto. E lui che fa?

Lo sappiamo tutti che ha fatto.

E ora il miglior passatempo per rinfrancar lo spirito tra un enigma e l'altro è andare a leggere i plaudenti commenti del popolo sui principali siti di informazione.
Giuro ne avessi visto uno dove qualcuno prende le sue difese.

E' riuscito a far incazzare chiunque: perfino i pasdaran piddini che ancora si vedono come la panacea contro i mali che la destra ha fatto al paese (e senza aver assunto mescalina tagliata con lo speck, roba da non credere).
La quantità di insulti, sfottò, male parole ed epiteti collocabili fra l'impressionismo ed il futurismo che Topogigio ha raccolto con questa sua ultima geniale trovata credo abbia paragoni accettabili solo con quelli raccolti da Gabriella Carlucci sul suo blog a seguito della querelle con Majani.
Ma qui è diverso. Questo vuol fare il leader.
Cioè, rendiamoci conto.
Bersani sta facendo degli sforzi sovrumani per mettere insieme due neuroni che gli permettano di elaborare una strategia credibile perfino per gli elettori a prescindere (perchè finora, a dirla tutta, c'era da farsi venire il mal di testa a seguire le piroette dei proclami d'alleanza) e lui arriva con la trinciaforaggi e butta tutto in vacca.

E giustamente viene asfaltato da rutti & scoregge dall'Italia tutta.

Ora, nel momento storico, politico e sociale attuale, mi punge vaghezza che un eventuale competitor messo a confronto con Berlusconi necessiti almeno di un minimo sindacale di quella dote chiamata carisma. Non credo sia il caso di mettermi qui e dire ulteriori cattiverie sul questo poveretto, che a mio avviso ha completamente perso ogni contatto con il mondo reale e crede ancora di essere qualcuno di cui il cittadino italiano sfiancato da quasi vent'anni di liquame berlusconico abbia disperatamente bisogno.
Uno dei perché lo possiamo intuire grazie alla lucidissima analisi del buon Bill Shankly su Senza Soste e direi che in definitiva mi sembra veramente schifoso da parte della cosiddetta "stampa progressista" non aver adeguatamente illustrato la natura di questa infelicissima uscita di Topo Gigio, tanto che ad esempio il sito dell'Unità non ha abilitato i commenti nell'apposito articolo tanto che i lettori vanno ad esternare la loro stima nei riguardi di Topogigio con messaggi in off topic su altri articoli.

Direi che con questa meravigliosa dimostrazione di imbecillità congenita, mai messa in discussione dal sottoscritto sia chiaro, sarà tutto l'arcipelago dell'opposizione a pagarne le conseguenze, e non inteso nel senso dei partiti ma di società civile.
Sicuramente il PD ha definitivamente preso le distanze da quella parte di cittadini già di suo sfibrata, incazzata ed avvilita dal balletto tragico che queste due icone ributtanti del bipolarismo italiano hanno offerto al paese  in questa seconda repubblica che se ancora i libri di Storia avranno un senso nel futuro segnaleranno come il punto più basso e vergognoso che la Repubblica Italiana ha raggiunto nella sua storia.

giovedì 16 settembre 2010

SE AVESSI UN BRANCO DI TEMPO DA PERDERE ED ANDASSI AL SEGGIO ELETTORALE

Oh, mettiamo in chiaro, l'unica volta che ho provato a scrivere qualcosa tipo racconto o qualcosa che doveva essere simile scelsi il genere fantascientifico, quindi diciamo che l'eventualità del titolo è quasi in tema.

Eppure lanciandomi in una proiezione spaziotemporale nella quale non fossi sicuro di avere una cospicua quantità di tempo da perdere potrei immaginare cosa farei una volta presa la matita ed entrato nella cabina elettorale.
Mettiamo fra tre mesi, mettiamo fra sei, anzi mettiamo che speriamo che intanto ci siano delle elezioni perché i nanetti quando sono con le spalle al muro diventano di un cattivo ma di un cattivo.

Sicuramente qualcuno dovrebbe spiegarmi metà dei simboli che troverei sulla scheda, anche perché se mai guardo un manifesto elettorale è solo per verificare quale pollo di mia conoscenza ha avuto l'idea di candidarsi, ma questo succede solo sotto le amministrative.

Insomma mi troverei davanti una scheda con degli spazi in cui bisognerebbe mettere una croce su uno dei simboli.

Ora, io non ho il feticcio della falce & martello perché i simboli sono simboli che senza il contenuto ed un discreto continuum temporale rimangono solo dei simboli.
E nessun simbolo può avere significato se non siamo pronti a distruggerlo per ricostruirne (eventualmente) un altro, posto il problema se ce ne sia ancora o meno bisogno.
Action speaks louder than words è una bella canzone beat e io direi che speaks anche più louder dei symbols.

Quindi mi guardo tutti quei simboletti e mi appaiono certe facce.
Ora, lungi da me il voler fare lo Yosemite Sam

(cioè lui)

però devo essere drammaticamente oggettivo quando andrò a calare la mia matita come uno strumento di liberazione dalle oppressioni, come una Durlindana intinta nel curaro che debelli i mali di questo paese e via svagellando.
Quindi: mi appare la faccia di Bersani.
Ho appena focalizzato il simbolo del PD.
Poi, in rapida sequenza quella di Veltroni che cerca di sovrapporsi dicendo "ma anche io", quella di D'Alema che mi guarda torvo sopra i baffetti e sembra che, comunque ti guardi ti stia per ordinare un Bloody Mary.
Sento all'improvviso un forte bisogno di un Bloody Mary.
 Bevuto davanti alla ghigna di D'Alema seguito da un poderoso rutto al succo di pomodoro&worchester sauce in quantità eccessiva.
Ma all'improvviso mi appare Letta. Un pisano.
Comincio a pensare che si sta passando seriamente il segno. Mi appare suo zio che mi chiede se conosco qualche chierichetto. Il nipotino lo invita ad aspettare il suo turno.
Sto aspettando che da un momento all'altro cerchi di vendermi un Worwerk Folletto e vado in paranoia.
Riappare Veltroni: "Volevo puntualizzare delle questioni rispetto alla mia ultima apparizione, soprattutto inerenti al progetto originario"
"Come la pensate sulla legalizzazione delle droghe leggere?"
Veltroni si rabbuia.
Mi guarda torvo.
"Bisogna avere un approccio più ampio al problema perché è un problema sociale ma anche politico, ci vuole un'ampia convergenza con le forze moderate ma anche con le componenti cattoliche e..."
Cartellino rosso.
Ha detto la parolaccia.
Niente PD.
Guardo sotto.
"Partito Comunista dei Lavoratori"
Bello. Deve essere Ferrando.
E.
E quellooooo......
Ma cazzo, c'è solo Ferrando in quel partito?
Dovevo andare su Google e guardare nel sito.
Ora, la visione di Ferrando del mondo del lavoro é squisita, mi preoccupa molto la sua visione del come arrivarci.
Da un partito che aspira a rappresentare una classe non mi aspetto, PRETENDO del movimento.
Siamo la montagna e tu sei il fottuto Maometto. Quindi vieni te. E in tanti.
Vedo che invece i movimenti antagonisti da soli fanno più caciara in due giorni che questi partiti che non riescono più a rappresentare neanche se stessi in una legislatura.
E quando si contesta sono i "soliti dei centri sociali", che restano invece realtà aggregative autonome proprio perchè il gioco di chi si diverte a fare e sfare partiti e partitini con falci & martelli, soli & solicchi o felci & ulivi oltre che vecchio è diventato pure patetico oltre che dannoso.
Rifondazione è stata spianata con la gentile collaborazione del genio strategico del Comandante Fausto Bertinotti, perché mettersi in casa uno come Fagioli e uno come Sansonetti e la sua corte di pataccari significa aver appreso meravigliosamente le migliori tattiche di guerra psicologica ideate dal Comandante Giap ed aver fatto completamente il contrario.
Il punto è questo: Berlusconi si circonda di mignotte e delinquenti. Ok, lo sanno anche i sassi, compresi chi lo vota.
La sinistra si circonda di cretini.
Dei puzzoni parassiti che non trovano posto a corte solo perché, essendo dei cretini, vengono per selezione naturale scavalcati da mignotte e delinquenti.
E da Stracquadanio.
Rischiavo di dimenticarmelo.
Cioè, non sono dei cretini così, tanto per colorire un aggettivo a caso.
La cosa incredibile è che stanno attaccati ai calcagni di partiti che hanno preso la loro identità comune, l'hanno vaporizzata rigirandosi poltrone che venivano sempre meno e tuttavia, con un Berlusconi accompagnato con tanto di inchini sul suo trono, vorrebbero liberarci della situazione che hanno aiutato a creare.
M'importa una sega della tua falce & martello se quando il capitale ha sferrato la sua offensiva col reaganismo eri già lì che ti gingillavi coi cambi di simbolo e le scissioni.
L'attacco era diretto contro i lavoratori e invece i sindacati erano già lì col Bostik a difendere i PROPRI privilegi. E il Partito stava sotto una quercia fedele al detto livornese per cui "era meglio se andavo a fà ghiande" rispecchiava la nuova linea del partito.
Ma non divaghiamo.

Vedo il simbolo della Lega, mi appaiono Bossi e il Trota, poi Speroni. Così, all'improvviso. Quello con la cravatta texana simile a una carrucola. Chissà che fine ha fatto. Oddio, spero che non se ne venga fuori con un suo partito. Fosse per il sottoscritto li farei presentare solo al nord.
Vuoi la tua cazzo di secessione?
E allora non venire a rompere i coglioni al di sotto del Po.
Cominciate voi a stare a casa vostra. Che oltretutto non siete nemmeno una bella cosa da vedersi, sembrate tanti calciatori dell'Avellino.
Ah, li voto?
Ma ci pensate?
Col rischio di ritrovarsi un Ministro della Cultura e dello Spettacolo leghista?
Cioè, dopo Bondi è possibile raschiare ancora il pentolone?
Questi sono capaci che se la Scala non rende un tot la si spiana e si fa un bel centro commerciale di lusso.
Dice ma ricicliamo.
Ora, se volete esplorare orrori lovecraftiani senza possibilità di ritorno dall'abisso provate ad immaginare un macchinista teatrale dietro il banco di un franchising di profumeria. O chiedete al reparto trucchi&parrucche.
La familiarità e l'assuefazione contratta coi negozi di ferramenta provocherebbe danni non quantificabili, probabilmente anche in vite umane.
Insomma, niente Lega.
Berlusconi.
Ah, il PdL.
No, levati di 'ulo.
E' tutto quello che ho da dire.
Poi vedo il simbolo di Futuro e Libertà.
I finiani.
Quelli che stanno tutti pigiati dentro un appartamento a Montecarlo come senegalesi?
Allora ho letto male il titolo del "Giornale".
Quello del tipo che ha duramente attaccato il titolo di "cognato d'Italia" detenuto a buon titolo ancora dal Grande Paolo Pillitteri, uno che a petto di questi qui rischia di passare per un brav'uomo.
Dicevo, i finiani. Solo Dio sa che fine faranno.
Gli auguro buona fortuna e se riescono a far levare di culo il buffo omino di Arcore gli pago una Beck's, tanto m'è rimasto qualche buono pasto.
Per ora la loro posizione mi sembra quella della tipa che aveva una storia con due ganzi epperò continuava a stare col marito e usare la sua carta di credito.
Berlusconi ne avrà tante ma non mi sembra un cuckold.
Oddio, nei locali per scambisti ce lo vedo eccome, ma di sicuro finchè non ha avuto il suo vai sicuro che non esce fuori.
Fini ora tratterà anche col Budello delle Ns. Mamme vestite da Zorro, ma se si dovesse dar retta a Napolitano al momento c'è da sistemare un branco di cose perché c'è un lieve sentore che la gente sia lievemente incazzatina e che a scatenare una miccia, con quelle belle persone che si fregiano di essere la nostra Intelligence a giro, ci vuole quanto a bere un grappino.
E un branco di gente si farà del male.

E hanno paura.

Ecco.

Fanculo i simboli.

Devono sentire la marea che si alza. Lenta. Che aumenta.
Devono avere paura. Ma paura davvero.

Scrivo sulla scheda in bella calligrafia: "BU'"

Torno a casa e mi sento quasi un eroe.

mercoledì 8 settembre 2010

ANTIDEMOCRATICI


Probabilmente lo sono anch'io.
Almeno a sentire l'enfant terrible (per la sinistra) Enrico Letta.

Naturalmente non ero a lanciare oggetti su Bonanni nè lo avrei fatto se fossi stato lì. Non è il mio stile.

Il mio, di solito, è sedare gli animi, portare le contestazioni su binari di correttezza e civiltà, dialogare con le Forze dell'Ordine, avvicinarmi al contestato e sputargli in un occhio con tutta calma.

Vabbè, facezie a parte.

Io per Bonanni, ad esempio, non sciuperei nemmeno lo sputo.
Stamani ero coi miei colleghi a pianificare incontri con sindacato e vertici del teatro perché si annuncia una stagione di lagrime et sanguine, con ulteriore riduzione dei turni e blocco delle contrattazioni, oltre a non avere ancora una data precisa di rientro al lavoro.
E i nostri contratti saranno comunque ancora tutti a tempo determinato.

Quindi diciamo che mentre Bonanni si beccava il fumogeno il sottoscritto stava cercando, con i propri colleghi, una maniera di arrangiarsi nonostante i danni che lui e quelli come lui hanno fatto al mondo del lavoro.

Sarebbe il caso, quindi, che il signor Bonanni ed il signor Letta si "fermino a riflettere ed abbassino i toni" perché se fosse per il sottoscritto i fumogeni e gli oggetti arronzati sarebbero il meno: per quanto mi riguarda, invece, starebbero a guadagnarsi il pane come fanno quelli nelle mie condizioni o peggio e con gli splendidi contratti che la gente come loro ha fatto ingoiare ai lavoratori e con i benefici che vorrebbero introdurre con col nuovo "patto sociale".

Accetto scommesse che nel giro di un paio di mesi pagherebbero per farsi lanciare altri fumogeni.

mercoledì 1 settembre 2010

C'E' UN PROBLEMA


E quindi dopo le veline, le letterine e le papi-girls irrompono le "gheddafine", reclutate con frasi dirette quali: "avrete dei grandi vantaggi come sanno le ragazze profumatamente pagate a Tripoli".

Qualcuno potrebbe pensare che l'uso del corpo della donna si è arricchito di una ulteriore interessante sfumatura,  che anzi davanti ad una pagliacciata come quella che il buffo omino di Arcore ha allestito abbiamo raggiunto il punto più basso nonostante in quanto a pagliacciate il Nostro gareggia ormai con qualsiasi circo di serie C, e che l'uso delle gheddafine rientra nella normale dialettica berlusconiana quando si tratta di fare affari.

Ora, da parte di quelle donne alle quali certi modelli provocano - giustamente - conati di vomito e pulsioni omicide, sarebbe l'ora di fare una minima presa di coscienza.

E' importante, per non dire fondamentale, continuare a denunciare gli episodi non solo di violenza maschile e maschilista, le continue vessazioni psicologiche a cui molte donne sono sottoposte in casa, sul lavoro, nella loro vita personale. E' fondamentale farlo e continuare a farlo.
Ma credo che questo mercimonio ad uso e consumo dei potenti sia ormai degno di qualche parola un pò più chiara anche e proprio da parte di quelle donne che si impegnano ogni giorno nel contrastare un modello che - francamente - svilisce non solo la donna ma il genere umano nel suo intero.

Non basta più la semplice indignazione perché con la presentazione (e non è la prima volta) delle gheddafine il buffo omino di Arcore ha definitivamente sdoganato la rappresentazione mediatica e spettacolare della prostituzione a 360° della donna.
Queste ragazzine messe lì a plaudire un dittatore che arriva coi suoi bei libri Sacri usati come veicolo politico-affaristico sono la dimostrazione che in questo momento ciò che la banda di delinquenti al governo chiede agli italiani: è vendere, oltre al culo, qualsiasi altra cosa sia possibile vendere.
Perchè gli affari sono affari e chi critica ha una visione retrograda o come caspita ha chiosato il buffo omino di Arcore.

E le ragazzine si sono svendute a bella posta e senza battere ciglio.

Ora, signore e signori difensori dei diritti della donna (fra i quali mi ci metto pure io sennò cosa cazzo starei qua a scrivere), converrete che c'è un fronte da aprire ufficialmente oltre a quelli dei maschi patriarcali che usano le mogli come sacco da boxeurs, che si dilettano stalkeggiando ex-fidanzate o ambite prede, capuffici e colleghi mobbisti, maschilisti pipparoli e via dicendo.
Il fronte è quello delle donne che amano troppo svendersi.

Cominciamo con le donne della destra: già lo schierarsi dalla parte del buffo omino di Arcore configura l'apparire già col cartellino del prezzo bene in vista.
E difatti le signore schierate col buffo omino di Arcore non hanno fatto pè.
Più facile strillare contro la lapidazione della povera Sakineh, visto che l'Iran è in testa in tutti i sondaggi nella corsa al prossimo Babau.
Ma c'è dell'altro, naturalmente.
Il fare la coda a migliaia per apparire con le chiappe di fuori e pronunciare alcune monosillabi dal dubbio senso, compiere alcuni e malfermi passi di danza, fare l'arredo sui cartelloni pubblicitari sotto frasi in confronto alle quali i neomelodici napoletani ne escono come dei gentiluomini in stile belle epoque, l'assurgere a modello una parata di anoressiche che a 40 anni saranno buone giusto per ingrassare le tasche di case farmaceutiche e psichiatri vari, il fare riferimento sempre e comunque all'attuale messaggio spettacolare che qui in Italia è diventato l'unico strumento socialmente accettabile per la donna secondo i propagandisti di questo governo.

Ora, sarà anche un modello maschilista, sessista, pericoloso perché non è altro che una variazione sul tema della donna-oggetto e quindi il messaggio che arriva al popolo é quello che la donna va COMUNQUE sottomessa e che comunque la dà senza scrupoli e che è solo questione di prezzo, tutto questo c'è e va combattuto, ma i culi in televisione, le facce ebeti e gonfie di silicone, le perle di saggezza che escono ogni volta che le signorine aprono bocca, il rifinirsi di merda psicofarmaceutica per perdere mezzo chilo, ecco, non mi risulta siano degli uomini a farlo.
Sono delle donne.

Delle donne che hanno liberamente scelto di vendersi.

Anche l'uomo si vende, per carità.
Ma si vende in un contesto in cui avrà sempre il vantaggio del farlo da uomo.
La merce che ha da offrire sta esclusivamente nel vuoto pneumatico nella parte di cervello addetta alla formazione di valori etici. Punto.
In questo attuale contesto sociale la donna deve vendere TUTTO.
E con le gheddafine abbiamo dimostrato che quando c'è da vendere tutto sappiamo cosa intendiamo.

Ecco, quando intendo che va aperto un fronte anche sulle donne intendo questo e per favore si eviti la buffonesca scusa che è colpa esclusivamente dell'uomo e dei suoi modelli maschilisti e sessisti.
Qui la parte di responsabilità da parte di un numero molto - molto alto di donne è molto - molto consistente.
Talmente molto consistente che comincio a pensare dia fastidio anche a chi per i diritti delle donne si fa il culo ogni giorno visto che il rapporto fra denuncia delle SOLITE (parliamo di qualche millennio) prevaricazioni fisiche, morali e mentali da parte dell'uomo e della condiscendente complicità con la quale le donne si prestano nel vendersi il vendibile é decisamente squilibrato.
Che non mi si venga a dire, per favore, "io l'ho detto, io ho denunciato" perché seppure con svariate diottrie in meno gli occhi ancora mi funzionano e la stampa, i blog, le tv e tutti i mezzi di comunicazione possibili riesco ancora a leggerli e guardarli ed a questo punto mi sembra una assoluta ipocrisia puntare il dito sempre e prima sul modello maschilista-kativo quando spunta fuori un culo perizomato seguito da slogan e battutine-sega.
C'è UNA messa lì che lo permette ed ha scelto di farlo. Di sua spontanea volontà.
Perché è carina, perchè guadagna bene, perchè frequenta gente strapiena di soldi, perché si sente ricoperta di attenzioni, perchè appare, PERCHE' E' SEMPRE MEGLIO CHE MUOVERE IL CULO E DARSI DA FARE AFFINCHE' QUESTO MODELLO SPARISCA.
Se c'è una cosa che mi manda il sangue agli occhi è il luogo comune per cui le donne sono tutte troie.
E ancora di più mi manda in bestia il vedere quante donne si danno da fare affinchè questo luogo comune resista.
Ecco, sarebbe il caso di farlo presente ogni tanto.

P.S. Sarei curioso di leggere una statistica seria sul consumo femminile di psicofarmaci. E chi pensa che non ci sia relazione con quanto ho scritto vada a farsi vedere da uno bravo. Di volata.

(nella foto: il nostro  Ministro per le Pari opportunità)