sabato 11 agosto 2012

LA BANALITA' DELLE ICONE E FICHE IN RIVOLTA

Mi fanno notare come l'appoggio alla causa dell Pussy Riot dato da personaggi come Sting e Madonna sia argomento da valutare con attenzione.

Giusto. In natura ci sono gli sciacalli, fra gli umani c'è Vittorio Feltri quindi è un argomento che merita approfondimento & analisi in compagnia di una compiacente dose di cinismo perché i tempi richiedono duttilità ma una dose di cinismo puro o al massimo tagliato con del sarcasmo può sempre recare all'animo la corretta prospettiva in caso di civiltà allo schianto. E noi lo siamo.

Ognuno di noi ha un numero di cause GIUSTE che abbraccia a prescindere, semplicemente perché ogni battito del cuore, ogni molecola del cervello, ogni emanazione dell'anima sa che quella causa è giusta.

Ad esempio, senza andare troppo sull'onirico, la TAV.

Faccio una fatica immane a concepire che un SI-TAV sia in buonafede, ad esempio. Ma questo dipende dal mio manicheismo o dal fatto che c'è qualcuno altrettanto convinto delle sue buone ragioni e che la TAV è una cosa utile?
Ad ora le ragioni dei SI-TAV che ho avuto il piacere di leggere non fanno altro che rafforzare l'ipotesi che se proprio non possono prenderci per culo cercano di fare il fisico a bagnino incazzato col risultato di aggiungere il ridicolo al tragico ma cosa ci devo fare, sarà un modo di concepire diversamente la Vita.

Ora, mettiamo che fra qualche mese uno di quelli che s'è fatto i campeggi, gli scontri, magari s'è preso pure una denuncia, magari s'è preso pure un lacrimogeno in faccia. Magari no.
E passa per la via principale della città e vede i ragazzi modaioli che stanno piazzati nella solita nicchia ogni cazzo di giorno che parte dal calendario a cucù con le spillette NO TAV, con l'adesivo NO TAV sulla vespina accanto a "Marty TVB4EVER" o sulla Golf pagata da babbo.

O parliamo del Che Guevara.
Mi dicono ora lo espongono pure quelli di Casa Dollar. O Pound. Sempre una brutta cosa è.
O del logo dei Ramones. O delle t-shirts dei Nirvana. O della moglie del Borghini. No, vabbè, quelli son affari del Borghini e cazzi della sù moglie.

Ma, tornando al principio, il fatto oggettivo è che ci sono tre ragazze in carcere per reato di leso putinismo e leso patriarchismo di stocazzo.

E queste bisogna che intanto escano fuori.

Subito.

Malcolm X diceva "con ogni mezzo necessario"

Ora i capataz del Cremlino a mio parere non è che siano agitati più di tanto. Però potrebbero diventarlo.

Ora c'è il rischio che le Pussy Riot diventino icone di plastica prima che ribelli anarcofemministe.
Cose già viste.
I Sex Pistols sono nati a tavolino, ad esempio. Costruiti da un managerino inventatosi tale.
I Clash avevano un contratto con la CBS, cioè la Columbia Broadcasting System, ancora prima di far uscire il primo LP.
A 15 anni mi fecero la tessera dell'ARCI.
Tanto lo so che prima o poi bisognerà vergognarsi e fare autodafè.

Io penso che individualmente dobbiamo tenere il punto.
Il punto che preferisco è quello di imparare la lezione anche stavolta, perché ogni scintilla può accendere un fuoco e il fuoco della passione per la libertà può essere uno strumento quotidiano per la consapevolezza, quella che porta la forza di essere un cambiamento, non uno status quo o un regresso.

Le Pussy Riot hanno mandato un messaggio sulla stupidità e sull'arroganza dei poteri.
Un'artista greca, Diamanda Galàs, ha cantato la sua "Plague Mass" in una cattedrale. Chi conosce Diamanda Galàs sa benissimo che non ha cantato "Laudato sii mio signore".
Ma a parte i soliti generici anatemi da parte di qualche vescovo e qualche caì di qualche pretonzo in occasione di suoi shows qui in Italia non ha incassato.

Inutile dire che sotto il Compagno Breznev le bimbe sarebbero andate a fare compagnia ai carrarmatini piazzati in Jacuzia a cesellare cubetti di ghiaccio con un orso siberiano ai calcagni ma ormai parliamo di cose che furono.

I Media rispondono a logiche che forse noi stessi non siamo consapevoli quanto possiamo influenzare?
Cosa ci fanno con le informazioni di Fessbook?
E noi gli diamo in pasto cose che permettono loro di darci in pasto cose che noi mangeremo.

Parlavo di cominciare a comportarsi in modo strano.
I Che Guevara sui pacchetti di tabacco e sulle scatole di detersivo possono fare storcere i ginocchi ma non è l'icona che fa il pensiero.

Usare media controllati per far sapere a viso aperto che abbiamo il nostro dito medio alzato verso i loro culi non dovrebbe farci paura, anzi.

E conoscersi meglio può voler dire sapere per cosa lottare, a prescindere dall'icona da cui hai percepito il fuoco della tua giusta causa.
Questa delle Pussy Riot è una mano tesa che metaforicamente può svegliare a schiaffi gente che al massimo metterà l'adesivo figo sul vespino, come può svegliare un'onda che può arrivare lontano: dipende da noi. Quelli fuori.
E uno scappellotto allo Czar Putin e alla zecca ortodossa, magari condito da un nocchino a sbucciata, non mi farebbe punto astio.
I Media facciano il suo lavoro, noi faremo il nostro, perché le bimbe andranno seguite anche dopo l'auspicata scarcerazione. Col rispetto e con l'amore che si deve a chi mette la faccia per tanta, tanta altra gente, indistintamente.

Un'altra cosa: se qualcuno volesse conferme sul fatto che PUNK vuol dire metterci la faccia è servito.


(nella foto: secondo me i Kiss non l'hanno presa bene)



9 commenti:

Humani Instrumenta Victus ha detto...

"Cosa ci fanno con le informazioni di Fessbook?
E noi gli diamo in pasto cose che permettono loro di darci in pasto cose che noi mangeremo".
E' così... viene in mente il dogma principale della società spettacolare: "Tutto ciò che appare è buono, tutto ciò che è buono appare". Sottrarsi a questo principio, ma nello stesso tempo guadagnare in forza e resistenza. Come si fa?

Luca L. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luca L. ha detto...

Premesso che non credo nella democrazia, non credo nell'anarchia perlomeno istituzionalizzata, lasciamo perdere fascismi e regimi totalitari, reami, triumvirati ed oligarchie di ogni tipo.
Siamo carne da macello, neanche, siamo proprio poco ed il nulla ci attende. Forse sbatterci tanto per le cause giuste ha poco senso se non nella speranza che ci sia un Dio-Causa-Giusta che un giorno ci dirà che abbiamo seguito per bene il suo campanello: "Bravo, tieni un fiorino!..o volevi il paradiso? Eccolo! Ci sono anche 7 vergini che ti attendono nella sala Nirvana!"
Se si va a ragionamenti, a cause finali, tutto mi porta a questo, il nulla.
Ma la cosa bella che abbiamo noi esseri umani è che sappiamo come illuderci, Abbiamo il dono della parola... "che squadra da ogni lato l'animo nostro informe" Ed allora facciamo contratti con la CBS, è da quando avevamo 15 anni che siamo iscritti all'ARCI, siamo comunisti, anarchici, alcuni fascisti, democristiani, cristiani, No-Tav, scintoisti.
Ma poi? Poi tutto va nello stesso posto e l'universo ci dimentica.

Non vorrei sembrare troppo nichilista, in verità la vita è bella proprio per la sua totale mancanza di senso e per la nostra ricerca senza scampo dello stesso!

mr.Hyde ha detto...

Si , approvo il tuo suggerimento di affrontare con duttilità e con una buona dose di cinismo i tempi attuali. La rigidità dei dogmi non trova posto in questo veloce evolversi (o involversi) del modo di vivere, in un momento in cui reale e virtuale cominciano a confondersi ed in cui molti punti di riferimento sono scamparsi ed altri hanno perso il loro significato originario (giusto, il tuo esempio del Che); in cui si ha l’impressione che sia stato detto tutto e molti tacciono per la paura di sembrare banali o ripetitivi… E sono d’accordo sull’uso del sarcasmo che disarma e ridicolizza i potenti: è un ottimo punto di partenza per riorganizzare un minimo di dissenso. E’ importante conoscere approfonditamente le cose, perché conoscere ti aiuta anche a difenderti: non basta appiccicare l’adesivo NO TAV, ma farsi un’idea come questo progetto (come tanti) non sta in piedi .. Almeno su questioni di difesa della libertà dell’individuo siamo tutti d’accordo e come hanno fatto le ragazze, ci batteremo sempre senza possibilità di equivoco.

faustpatrone ha detto...

"Inutile dire che sotto il Compagno Breznev le bimbe sarebbero andate a fare compagnia ai carrarmatini piazzati in Jacuzia a cesellare cubetti di ghiaccio con un orso siberiano ai calcagni ma ormai parliamo di cose che furono."

a costo di non piacerti, penso che Putin stia facendo bene, Breznev meglio e Stalin ancora meglio di lui!

e sono sicuro che sostenere per una giusta causa le PR sia solo mettere altra ottima benzina nel serbatoio del nemico, visto che il governo globale di mercato si fa di tutto per smantellare le ultime resistenze al suo modello. Putin (con tutti i suoi stronzissimi difetti, incluso). Esattamente come fecero quei fessi di Vietcong a debellare Pol Pot invece di fare fronte comune. Bravi fessi.

con questa bella strategia il libero mercato ha vinto e sta tuttora stravincendo. con tutto che putin e la chiesa ortodossa mi stiano sul culo.

il contrario porta acqua solo al mulin del nemico. si chi esattamente stampiglia Che Guevare o i suoi antologhi sulle magliette, solo per mercato.

capirlo mai, eh... mai imparare dai propri errori. mai!

sassicaia molotov ha detto...

@L- Lume: mi basta avere la percezione di quanti e quali segni lasciamo del nostro passaggio per avere dubbi. Non che il concetto mi dispiaccia ma sospetto ci sia una concatenazione tra uomo e natura e spazio che sono anche un unico organismo di cui noi siamo parte. Non so se questo aiuti a pagare le bollette ma fondamentalmente può darsi che sia il senso che ognuno gli dà ad essere il senso stesso. per questo diffido dei sensi unici ;)

@faustpatrone: in ragione di quanto scritto sopra ho simpatia per certi personaggi se parte di un processo che porti alla consapevolezza del sè. Il che può anche succedere, detto ciò mi sto sempre più convincendo che l'unica maniera per cui il liberismo ed il capitalismo possano crollare è l'implosione su se stesso. Così come è successo all'ex-URSS. e questo è perchè i leader non sono consapevoli, il popolo non è consapevole e meno che mai lo sono i leaders delle opposte ideologie. La soluzione non è la pace, la soluzione è l'essere umano impari a soffrire. Se si combatte per qualcosa che non ci arreca una profonda sofferenza meglio starsene a casa.

Spillo ha detto...

Per chi ancora non si fosse fatto un'idea completa di cosa sta succedendo in Russia a causa delle Pussy Riot coniglio caldamente questo: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/08/12/la-vera-blasfemia-slavoj-zizek-sulle-pussy-riot/
Si accettano discussioni su quanto sta facendo bene Putin solo a partire da una corretta informazione.
Baci

Anonima ha detto...

Dall'implosione dell'ex Urss è nato il caro Putin. Non so se l'implosione sia la soluzione. Temo che l'uomo sia sempre alla ricerca di un nuovo padrone che gli dia un osso ogni sera e poi lo ringrazia pure con una leccatina. Dissentire mettendoci la faccia è affare per pochi coraggiosi, i più preferiscono acconsentire mettendoci il culo.

Spillo ha detto...

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/08/18/lincredibile-motivazione-della-sentenza-contro-le-pussy-riot/