lunedì 25 giugno 2012

LO SCHIACCIANOCI

Le giustificazioni a dopo, comunque ricomincio a scrivere.

Intanto ricevo e volentieri pubblico questo scritto di ZeroFanzine, che spero sia di spunto per riflettere anche alla luce di quanto ho già scritto più e più volte su questo blog:


LO SCHIACCIANOCI - “cosa accadde, cosa accade, cosa accadrà”

(...senza alcuna pretesa di completezza,come base per una discussione più ampia...)

Su, dai, tutti ne avete almeno uno in casa...ma lasciamo perdere le vostre case da giovinastri (magari state ancora a rompere le noci con il martello sul tagliere...) pensate alle case dei vostri genitori e dei vostri nonni.

Ce ne erano 3 o 4...ma alla fine tutti a tavola se ne litigavano uno solo, magari quello del bisnonno, un po' arrugginito ma che andava bene per noci, nocciole, mandorle...poca fatica e non ti pizzicavi mai le dita...gli altri due o tre erano moderni, o presi perchè belli, rimediati al volo a poco prezzo per un campeggio...acquistati perchè teoricamente più efficienti e moderni.

Tutta robaccia che non funzionava. Esattamente come i metodi di protesta dei nostri giorni.

Cosa ACCADDE” (salvo il primo paragrafo utilmente riassuntivo, ovvietà che già conosci)

I metodi di protesta che vediamo intorno a noi sono decisamente inadeguati e lasciano molti sgomenti e demotivati per la loro drammatica inefficienza...di che si tratta? su...lo sappiamo tutti...cortei grandi e piccoli, presidi (vale a dire cortei senza movimento... #occupy vari compresi naturalmente) raccolte di firme (per carità!!!), proteste visive (esporre un simbolo), ridicoli scioperi da 2,4,8 ore.

UNA VOLTA sembravano funzionare! E tanto, poco o pochissimo funzionavano davvero...il loro scopo era far esprimere ad una collettività, la più vasta possibile, il dissenso per come venivano condotte le cose. Ciò trasmetteva un messaggio molto chiaro: i cittadini che qui esprimono il loro dissenso sono rappresentativi di una percentuale del popolo italiano che esige che le cose vadano in modo differente, le entità di rappresentanza democratica come Istituzioni, partiti, sindacati... devono tenerne conto o il consenso che affida a loro la gestione dei bilanciamenti del patto sociale, alla BASE della costituzione, sarà revocato.

Se il “potere” cui si rivolgeva questa minaccia (quello è, bando ai formalismi...ognuno in quel sistema minacciava chi lo rappresenta/va, non chi rappresenta un altro) era grande e maggioritario l'effetto della protesta era tanto marcato da rendere inutili manifestazioni visibili di dissenso...bastava il brusio del malcontento (e così ancora è...basta il mugugno di un banchiere per cancellare anche le leggi).

Se l'entità cui ci si rivolgeva era meno vicino al potere di controllo le cose avvenivano più lentamente, ma le proteste potevano essere altrettanto efficaci poiché un'opposizione motivata può dare un sacco di grane e disturbare i giochi all'arraffo di tutti...un sindacato, che VOGLIA farlo, può gettare un mare di sabbia tra gli ingranaggi e far perdere oceani di tempo e denaro.

Conveniva a tutti mediare. Poi è convenuto farlo su tutto a scapito di qualsiasi diritto delle persone...quindi è convenuto accettare in cambio cose inconsistenti e simboliche per i molti e affari per i mediatori...e siamo giunti ad oggi.

Messe nero su bianco queste quattro cose, tanto per eliminare in radice fraintendimenti, torniamo ai metodi di protesta.


Cosa ACCADE” (un punto di vista sulla finta politica e sul grillismo)

SE sei all'interno di un sistema democratico la manifestazione del dissenso di una parte rilevante DEVE funzionare...lo stato, se è più o meno saldamente nelle mani di forze “reazionarie” si opporrà al cambiamento, userà mezzi più o meno sporchi a seconda del suo grado di democrazia residua, ma prima o poi dovrà concedere ai cittadini ciò che essi vogliono. Stando così le cose protestare con i “metodi classici” funziona. Magari devi accettare di andare in piazza e subire la repressione che può anche, volontariamente o meno, sfociare in fenomeni di repressione violenta, di intimidazione antidemocratica...ma lo fai lo stesso poiché sai che quel che stai facendo è avviare un meccanismo inesorabile.

E' andata così per moltissimo tempo...ma ora, non funziona più. Perchè?

Perchè la democrazia in italia (volutamente minuscolo) è morta e siamo in un nuovo fascismo, con molti punti di contatto con il vecchio. Perchè intanto che si diluiva la forza dei cittadini rappresentati e si realizzava la saldatura di intenti dei loro rappresentanti, al soldo del miglior offerente, è divenuto manifesto per entrambe le entità che le richieste possono essere eluse senza alcuna conseguenza...chi mai boicotterà il sistema se i rappresentanti dei protestatari formano un'unica entità con chi vuole privarli dei loro diritti?

Questo è il motivo percui il nefasto governo Monti gode della shoccante percentuale del 92% della maggioranza parlamentare. Tutto il resto è teatrino per i gonzi, che devono credere in un sistema di rappresentanza morto e defunto, che preservi le apparenze al fine di non liberare spazio ad entità fastidiose e foriere di cambiamenti (la parola cambiamenti non comporta un valore “morale”).

Stiamo inoltre attraversando un periodo pericolosissimo...poichè lo stato, non più democratico, ora desidera sopra ogni altra cosa che si verifichino episodi di violenza rivolti verso sue entità PERIFERICHE (o ancora meglio esterne ma assimilabili ad esso), in modo da ottenere pretesti e legittimazioni per ulteriori privazioni di libertà e di diritti.

Quando parlo con le persone di queste cose si finisce spesso per parlare del fenomeno “Grillo”...e vorrei approfittare dell'occasione per cercare di fare un po' di chiarezza su ciò che ne penso.

Cosa SEMBRA essere il “fenomeno Grillo” e perchè riscuote tanto consenso? E' teoricamente l'introduzione di un fattore destabilizzante nel sistema, riscuote tanto successo poiché i fenomeni sopra descritti sono di un'ovvietà tanto imbarazzante che la stragrande parte della cittadinanza li ha compresi ad un livello più o meno consapevole. I cittadini italiani avvertono la mancanza di un soggetto politico di OPPOSIZIONE che ritengono necessario per cercare di arrestare una deriva che sta polverizzando ogni conquista sociale ed ogni diritto.

MOLTE DELLE PERSONE CON CUI PARLO abitualmente a questo punto mi fanno notare che a loro grillo non sembra né meglio, né più democratico...i più attenti mi ricordano varie uscite del passato “infelici”, “manifestamente” di destra, “opportunistiche” in senso elettorale.

...ma io dico sempre che gli italiani avvertono il desiderio di OPPOSIZIONE all'esistente...non parlo MAI di opposizione di SINISTRA...e lo stesso Grillo, ad essere sinceri, afferma di non credere più a questo tipo di distinzioni. Personalmente IO NON USO PIU' questa formula perchè è ormai VUOTA da molti anni, dato che la maggioranza dei suoi rappresentanti ha abdicato, la minoranza è presa in giochi di potere che non promettono niente di buono e che li relegano all'inconsistenza (chiunque poi a sinistra sia disposto, anche per sola speculazione teorica, ad allearsi con il PD è da considerarsi abdicante e inaffidabile).

Il desiderio di opporre QUALCOSA alla deriva è tanto forte da spingere anche molte persone che mai vorrebbero essere considerate di destra a parteggiare per l'entità coalizzata intorno a Grillo...è una sorta di ultima spiaggia, la scelta che fai quando non c'è più niente da perdere...quando o la va o la spacca.

Ciò che PENSO IO dell'intera faccenda grillesca è questo: reputo veniali le uscite destorse di Grillo e credo che esse siano principalmente dirette alla cooptazione di elettori in fuoriuscita dai partiti di destra in decomposizione (l'elettore di destra, più di ogni altro ama il salto sul carro del vincitore...ha bisogno solo una spintarella...una volta salito sul grillo avrà ancora nel portafogli le foto di craxi, berlusconi e bossi che guarderà in segreto con gli occhi umidi di nostalgia...inoltre...l'agitazione del PD, il fremente desiderio pre elezioni amministrative di accaparrarsi gli ex leghisti è di IDENTICA gravità...senza contare che annoverare tra i propri sostenitori certa gente è peggio di qualsiasi boutade da comizio).

AL CONTEMPO non credo proprio che una eventuale elezione di rappresentanti emanati dal non-partito di grillo possa fare una qualsivoglia differenza. Perchè...chi cazzo sono questi?

Il movimento 5 stelle è strutturato in modo da rendere alquanto probabile l'elezione di un sindaco magnifico e libertario in un luogo e del peggiore bastardo in un altro. Di più: il movimento è composto di segmenti che non si conoscono tra loro e che tuttavia sono pronti a garantire sull'integrità e competenza degli altri per puro spirito “corporativo”. Anche all'interno delle singole realtà locali (eccetto forse quelle minuscole) i rappresentanti del movimento sono alla pari con gli altri rappresentanti di partito...non è che li vota solo chi li conosce! L'unico motivo per cui ottengono il voto, e parliamo SOLO del voto dei più consapevoli e informati è l'adesione al programma generale imposto dal vertice...garanzie di attuazione di detto manifesto, nessuna...punizione per la pratica di atti contrari a detto manifesto “la privazione del diritto di usare il simbolo”...già tremano.

INOLTRE non mi è chiaro come una comunità di perfetti sconosciuti possa esprimere consapevolmente i candidati per le prossime politiche senza che non sia il semplice avvallo di persone indicate d'autorità dal vertice (che oltre a Grillo non si sa chi sia).

PERO', NONOSTANTE TUTTO QUESTO Grillo ha capito una cosa di importanza VITALE che continua a sfuggire ai miei molti amici anarchici o genuinamente di sinistra.

Il suo movimento è cresciuto perchè è nato aperto e non è diventato troppo settario per un tempo sufficiente.

Molte volte ho sentito dire: “che nazione di coglioni! Sono anni che lotto insieme ai miei compagni per cambiare le cose, ci mettiamo la faccia, è chiaro che non abbiamo secondi fini, e adesso tutti questi babbei si buttano tra le braccia di grillo!”

Vanno da Grillo, amici, perchè non sono militanti, non hanno mai partecipato a movimenti di protesta, meno che mai si sono trovati nella mischia dove si rischia di prenderle e, anche se DESIDERANO lottare, non hanno nemmeno idea di come fare né di come trovare altri che gli spieghino come fare, che li accolgano...un/a impiegatino/a di 35 anni, nauseato/a dall'andazzo e sinceramente disgustato/a dal FASCISMO incombente NON ci va al centro sociale in mezzo ai punkabbestia a farsi spiegare da uno con 15 anni di meno come si lotta...è troppo diverso dal suo contesto di vita.

Da Grillo è il/la benvenuto/a.

E, chiudendo il discorso su grillo, questo è anche uno dei tre motivi percui il movimento No Tav ha smosso le acque e gettato molti nel panico.

Motivo 1) Una protesta organizzata da valligiani, agricoltori e comunità montane, con sindaci e personalità autorevoli al fianco è INCLUSIVA, aperta e NON settaria, capace di aggregare forze da sempre divise e di cooptare un sacco di gente che mai aveva partecipato a nulla di simile prima.

Motivo 2) I No Tav hanno UN unico obiettivo che li ricompatta ad ogni possibile dissidio interno, i giochi di potere hanno importanza marginale sullo stesso. Nonostante l'unico obiettivo perseguito vi sono innumerevoli obiettivi secondari di ricaduta.

Motivo 3) Non è sfuggito cosa è accaduto nel corso del tempo e cosa è accaduto il 1 marzo 2012...i metodi di protesta sono efficienti.

Abbiamo iniziato enumerando i vari, inefficienti, metodi di lotta ereditati dal passato...quei metodi in questo nuovo contesto sono stati aggiornati e resi di nuovo efficienti...da chi SA di non poter più contare sulle garanzie democratiche e combatte una battaglia di logoramento di un'entità NEMICA. Le manifestazioni No Tav si oppongono a prevaricazioni e partono pacifiche...ma non lo rimangono se lo stato calca la mano...e chiunque abbia una preparazione militare sa che è una corda molto pericolosa da tirare...perchè sono le basi dell'escalation.

La clamorosa reazione del 1 marzo alle INACCETTABILI violenze e cacce all'uomo di stampo squadrista in valle è stata poi un'ulteriore dimostrazione di forza e di tattica...all'insegna del colpire ovunque e dell'attaccare e ritirarsi. Ciò significa perdita del controllo sugli eventi e MASSIMIZZAZIONE delle spese necessarie per fronteggiarli...per ritrovarsi davanti un avversario sfuggente che appena hai speso il denaro per schierarti se ne va togliendoti il pretesto per attaccarlo...e ciò aggiunge una componente da guerra psicologica che fiacca il morale. In altre parole è guerriglia, pur senza armi usa gli stessi metodi e persegue le stesse finalità con efficacia. Senza contare poi l'enorme esborso richiesto dal mantenimento delle truppe in valle.


Cosa ACCADRA' “ (ultime danze prima della caduta finale)


A questo punto, diciamocelo chiaro: Andare a fare “una passeggiata” e chiamarla corteo... od un picnic urbano e chiamarlo “occupy” o “presidio”...partecipare ad un ridicolo sciopero di poche ore (in tempo di iper crisi...ma dai....gli fai un favore!) è inutile. Più che inutile...è inutile e controproducente perchè non riscuote alcun successo e dà a molti la fallace sensazione di “aver fatto qualcosa”...solo che il qualcosa coincide col niente e crea rassegnazione.

(fanno eccezione a sé le enormi manifestazioni con UN SOLO motivo di esistere, ovviamente...la difesa dell'art18, l'opposizione ad un guerra...che non servono a niente, ma hanno la finalità politica di incitare alla resistenza).

A mio avviso davanti a noi abbiamo due obiettivi: le elezioni politiche 2013 e la riorganizzazione della lotta su basi di efficienza ed inclusività (inclusività che deve evitare come la peste il vecchio metodo di includere ogni tiramento di chiunque per averlo al fianco).

LE ELEZIONI POLITICHE 2013, se vissute in chiave TATTICA sono un evento importante poiché offrono la possibilità di ostacolare il sistema; è necessario iniziare da subito una discussione (con breve termine) per decidere e diffondere la tattica da perseguire, prima che le persone siano catturate dalle grancasse televisive. Io intravedo diverse opzioni:

  1. Puntare al 49% dei votanti per rendere il sistema illegittimo in modo manifesto e paralizzarlo in qualche misura.

  1. Puntare al ridimensionamento dei partiti che sostengono il governo sotto la percentuale che consente loro di formare un governo (modello Greco).

  1. Votare per un partito differente a quelli di governo per aumentare il caos e ridurre in qualche misura le capacità operative.


RIORGANIZZARE la lotta ispirandosi al test del 1 marzo ( ed ai valori della resistenza) ognuno secondo le sue possibilità e radicamento nei movimenti già in lotta:

Chi è radicato e attivo può perorare presso i nuclei organizzatori degli eventi la causa di forme di protesta sfuggenti, improvvisate, mobili, che non prestino mai il fianco alla repressione ma che siano invece pronti a smobilitare dal luogo ove sono per riapparire in altro luogo e costringere le forze del disordine a impiegare nuove forze in aggiunta o muovere continuamente quelle in campo.

Chi non è radicato e attivo (ma chi lo è non è certo escluso) ma è vicino alle proteste può organizzare, in sinergia o meno con chi è sul campo, servizi logistici di supporto e sorveglianza del territorio in modo da fornire capillari indicazioni sui movimenti delle forze in campo, realizzazione di materiali di propaganda, fino alla fornitura di materiali ai militanti e all'evacuazione di persone e attrezzature maggiormente presi di mira per condurle al sicuro.

Chi è totalmente esterno ma desidera avere un ruolo (e il grillismo segnala che si tratta di una folla sterminata) può essere cooptato per funzioni logistiche lontano dai luoghi degli eventi (guardare un'autostrada e avvistare mezzi, ad esempio).

In questo modo (ma il limite è solo la fantasia di inventarsi nuovi ruoli) completi esordienti del tutto digiuni di protesta attiva si potranno cominciare a fare le ossa e divenire sempre più efficaci. Ciò significa aggiungere forze. Potrebbe fare la differenza domani.