venerdì 11 novembre 2011

QUANDO IL SAGGIO INDICA IL MERCATO LO STOLTO NON VEDE IL DITO IN CULO

I mercati, chiamiamoli così.

Quelli che fanno girare la ruota. Ecco, quei mercati lì, le banche, i poteri forti, i massoniebbreiplutopippoepaperino, si sono rotti i coglioni.

Si sono rotti i coglioni di una combriccola che chiamarla Armata Brancaleone è un'offesa ai due capolavori visti sui nostri schermi cinematografici: si sono rotti i coglioni di macchiette che dopo un quarto d'ora oltre a non far più  ridere destano solo irritazione e fastidio. Figuriamoci dopo 3 anni, e parliamo solo dell'ultimo periodo, quello in cui sono partiti con una maggioranza mai vista dal dopoguerra.

I mercati si sono rotti i coglioni di un'omino volgare, sciatto, ricco quanto pezzente dentro, uno che non ha idea di cosa voglia dire benessere e dignità unite col minimo sindacale, si sono rotti i coglioni di un esibizionista del suo povero totem avvizzito e sbandierato grazie a pasticchette e pompette, si sono rotti i coglioni del cerone che nasconde e dei tacchi che rialzano, si sono rotti i coglioni del "non è lui il problema" neanche quando occupa sei reti televisive su sette a copertura nazionale di cui tre pubbliche, si sono rotti i coglioni di un Rockerduck in salsa amatriciana che passa il tempo a scansare la galera, si sono rotti i coglioni di un pessimo uomo che ha messo su un pessimo governo strapieno di pessime persone.
Non c'è paese al mondo che può vantare un governo ripieno di macchiette come il nostro.
Nemmeno gli americani.
E sì che anche loro ci vanno pesanti.
Ma loro hanno le Sarah Palin, noi le Santanché. O le Carlucci G. che a differenza dell'invasata dell'Alaska che almeno ha avuto abbastanza seguito col suo infamatissimo Tea Party, suscitano negli ammiratori più sfegatati qualcosa di simile al piacere di avere un'unghia incarnita contemporaneamente ad un'attacco armato di emorroidi moleste.

I mercati ti lasciano nel loro salotto, ma avere in giro gente in canottiera che scoreggia alzando la gamba mentre parla con il banchiere spiegandogli che i giudici comunisti vogliono metterlo al gabbio è decisamente sconveniente. Non sei una coscienza sporca, sei semplicemente volgare. Sei brutto. Da vedere, da ascoltare, da mostrare.
E se volete il carico da undici parliamo dei leghisti.
O delle pantomime per sdoganare il Ventennio davanti ad un popolo che due palle al piede come il nazismo e il  Muro di Berlino l'hanno digerite manco se avessero seccato le riserve di grappa barriccata della Nonino.
E' brutto da vedere anche per i poveri.
Perché i poveri una dignità ce l'hanno.

E' brutto il suo codazzo di leccaculi viscidi e bavosi, è brutto il suo harem di giovenche a coda ritta, è brutto il suo agitarsi per far sapere che gli si rizza, fa pena la sua scuderia di servi che lo giustifica e lo sostiene, i mercati hanno bisogno di avere quel minimo di aplomb sufficiente a farti ingoiare anche l'annientamento totale, ma i mercati hanno anche bisogno, sempre, di qualcuno o qualcosa che agiti le acque.

Se non lo facciamo noi lo fanno loro.
E visto che la "Guerra al Terrore" volge al termine per mancanza di prove se non ci sbrighiamo ad agitare le acque dal basso ci penseranno loro dall'alto.

Ma paradossalmente proprio l'Italia, terra di millenaria e stimabile cultura, deve cercare di uscire da un abisso di volgarità e di sciatteria e di inganno delle proprie radici e riconquistare almeno la dignità di abitare la splendida terra su cui sta posando indegnamente il culo.

Cosa che quella terra gli sta ricordando attualmente con una certa veemenza.


Siamo stati un brutto popolo. Fanculo Monti e le banche. Ripigliamoci, poi si ragiona del resto.

2 commenti:

brazzz ha detto...

ma lo sai quanto ci vuole a ripigliarsi dal berluscnismo,con tutto il carico di merda che hai descritto così bene?sai quanto profondamente si è insinuato,il tumore,nel sentire e pensare?qui è la vera atrocità,secondo me..la grande colpa..avere ridotto moralmente in questa maniera un paese...

Anonimo ha detto...

Quello che rattrista di più è sicuramente la quantità di gente che l'hanno difeso fino alla fine...come se i loro occhi e le loro orecchie fossero coperti e tappati contemporaneamente. Per essere sincero non mi preoccupo più di tanto di quello che è successo, anche perchè siamo abituati a lottare da quanto un fulmine ci fece scoprire il fuoco....e lotteremo ancora chissà per quanti secoli altri. siamo o non siamo imperfetti ancora? Eh dai...avanti così!