lunedì 7 novembre 2011

TORNERANNO MINORANZA

Stanno per saltare una marea di tappi a causa di un altro tappo che salta. Almeno così si dice.
Chiaramente, siccome non ci facciamo mai mancare niente, saltano fuori i soliti che la sanno più lunga che ci informano che Berlusconi non é il problema principale, perché non c'è un'alternativa ed una opposizione credibile, perché i cattivi sono altri: la BCE, L'FMI, gli inglesi, i tedeschi, i francesi, Goldman & Sachs, Dolce & Gabbana, l'Armata Rossa, le cavallette, i gurka, insomma il Nemico è sempre qualcun altro.

Sì, vabbè, ma intanto leviamoci il Buffo Omino di Arcore dai coglioni.
Date retta.

E se domani non lo farà il Parlamento direi che è il momento di passare ad argomenti leggermente più persuasivi.
E non violenti finché qualcuno non si para in mezzo.

Questo nonostante anche giornalisti come Paolo Barnard invocano l'appuntellamento del Buffo Omino alla poltrona esibendosi in evoluzioni da surfista del complottismo (non del tutto ingiustificato, va detto) dimenticando un postulato fondamentale: l'attacco a questi poteri non è compito di un merdajolo cafonauta come il Signor Silvio Berlusconi. Ed invocare un colpo di teatro ad un simile elemento conoscendone la storia ed successihihihihi imprenditoriali significa semplicemente non aver smaltito l'ultima cena a base di peyote.

Da altre parti - e principalmente negli Stati Uniti d'America - occupano Wall Street, occupano Oakland, occupano Denver, cioè iniziano a mandare messaggi al resto del mondo ancora più che alle banche ed alle lobbies.
Eccerto che non potevano non saltare fuori quelli che "occupy wall street è manovrata da (riempire a piacere)", ma vorrei far presente che c'è un concetto fondamentale presente in queste occupazioni che sono precisamente quelle che hanno dato vita ai vari social forum protagonisti delle rivolte da Seattle a Genova in poi e che è il caso, invece, di dire a chi cerca di gettare merda su queste manifestazioni di prendere i suoi ciottolini ed andare a scoparsi qualche rettiliano.

Qui c'è un problema.

C'è un problema di rappresentatività che il 15 ottobre ha portato tragicamente alla luce.
Ad esempio la cecità tipica dell'italiota medio che s'è manifestata quel giorno ed in quelli successivi col massacro mediatico verso "quelli che spaccano".
Al proposito consiglio caldissimamente di leggere un articolo pubblicato qualche giorno fa da un signore che a quanto pare qualcosa da dire ce l'ha ancora: il Professor Toni Negri.

E quello che dice in questo articolo è molto semplice: se non si riesce a comporre un manifesto comune non si va da nessuna parte. Tutti gli Occupy fuori di qui ce l'hanno. Semplice, efficace e sul quale i cittadini si sono coalizzati.
Qui, come vado urlando da quando ho aperto questo blog, stiamo ancora a far la conta tra gruppi e gruppettini mal orgnizzati e peggio guidati che non capiscono un cazzo di rivolta sociale e lasciano a pochi incazzati la disperazione di dare uno sfogo alla frustrazione per la stupida mania di protagonismo che ha provocato l'assoluta inutilità e la fallimentare gestione della manifestazione del 15 ottobre.
Fallimentare perché NIENTE - e quando dico NIENTE intendo NIENTE - dopo quel giorno ha minimamente scalfito la pentola pronta sul fuoco che sta bollendo in vista della prossima pappa capitalista da scodellare agli italioti, con o senza Berlusconi.

E' invece compito nostro e solo nostro iniziare a scalfire questo sistema dalle fondamenta.

Allora, oltre alla strategia suggerita da Toni Negri nel suo articolo mi permetterei di aggiungerne un'altra.
Un'altra strategia che abbia come punto di partenza noi stessi.
La nostra vita, le nostre relazioni, il nostro quotidiano.

Mi spiego: perché ritengo fondamentale intanto disarcionare il Buffo Omino di Arcore?
Per una semplice ragione: per una questione etica e spirituale.
Perché intanto è assolutamente fondamentale che tutto quel mondo di buzzurri, cafoni, ignoranti e volgari esseri che ne costituisce la base elettorale intanto smetta di sentirsi vincente. Anzi, cominci a sentirsi in pericolo.

Parlo degli incravattati che lo hanno votato solo perché antropologicamente simile a loro, sognando un mondo dove la scaltrezza, la faccia di culo, la totale mancanza di qualsiasi etica ed il totale disprezzo verso chi il pane se lo guadagna onestamente fossero le uniche regole.
Parlo di quei deficienti per cui basta agitare lo spettro del comunismo per far loro pigiare la matita con una bella croce sul simbolo azzurro.
Parlo di quelli per cui "Berlusconi non ha bisogno di rubare perché è già ricco"
Parlo di quelli per cui "Berlusconi é un grande imprenditore di successo, saprà amministrare anche l'Italia"
Parlo di quelli che adorando un Capo si sentono anch'essi "capi" nei confronti di chi quel Capo lo schifa.
Parlo di quella schiatta di infami che ora stanno preparando le scialuppe di salvataggio e cercano di approdare verso il prossimo lido vincente.

Questa gente deve tornare a sentirsi minoranza. Ma minoranza di brutto.
E non in Parlamento, ma nella vita di tutti i giorni; e questo possiamo ottenerlo coltivando la nostra dignità di esseri umani che hanno assistito quasi impotenti a 15 anni di porcherie mafiose, di una corte invereconda di ladri, mignotte, truffatori, mafiosi, leccaculi, delinquenti, criminali ed altra spazzatura umana assurta come maitre a penser delle generazioni più giovani.

Dobbiamo spazzare via questa merda. E dobbiamo farlo subito.

Dobbiamo vivere a testa alta dimostrando a questa gente che sappiamo gestire le nostre vite ed aspirare alla felicità lottando per una società che è l'esatto opposto di quella che ci hanno mostrato di volere loro, che sappiamo ancora cosa vuol dire rispetto, dignità, amore e lotta.
Che sappiamo fare un sorriso in più di loro, sempre. Un sorriso VERO.
Che sappiamo incazzarci una volta in più di loro, sempre. Ed incazzarci DAVVERO.
Che sappiamo amare una volta più di loro, sempre. E sappiamo amare DAVVERO.

E che non abbiamo bisogno del riconoscimento di nessuno che non sia la nostra coscienza, il nostro cuore.
E soprattutto che non ne faremo passare liscia neanche una. Non più.
Dagli stronzi che parcheggiano in mezzo alla strada anche con tre posti liberi due metri più avanti a quelli che in mancanza di un perché alle loro vite passano il tempo a fare comitati anti-rumore o anti-(diocristo)Movide col risultato di svuotare le strade dai ragazzi per riconsegnarle a spacciatori, tossici e disperati contro i quali fare poi altri comitati.
Se vogliamo fare in modo che questi anni disgraziati inizino davvero a sfumare e consegnarsi all'album dei pessimi ricordi dobbiamo partire da noi stessi e cancellare definitivamente da dentro noi stessi le scorie di quest'epoca.
Barricate ad oltranza contro la volgarità e l'ignoranza crassa che il sistema instaurato dal Buffo Omino di Arcore ha sdoganato trovando campo nella nostra ignavia e sulla nostra convinzione di avere degli anticorpi anche per questo, mentre col cazzo ce li avevamo.
Essere noi i folli ed affamati. Ma non di successo, bensì di giustizia sociale.
Che passa per la nostra crescita di individui ed è, quella sì, il successo a cui possiamo - dobbiamo ambire.

Ho fiducia in questo. Perché continuo a conoscere persone splendide, appassionate, incazzate, confuse, addolorate, amorevoli e guerriere.
Con queste persone sarei pronto ad iniziare qualsiasi lotta.
Ce la dobbiamo fare. Altrimenti sarà default, quello vero.

12 commenti:

Sitka ha detto...

e PUNTO.
e grazie!

Anonimo ha detto...

P.Bernard parla come se Usa e Giappone non fossero in crisi: il rialzo dell’euro, dopo la sua entrata rispetto alle valute americana e giapponese, ha fatto sì che gli investitori preferissero s-cambiare con una moneta più forte; d'accordo su quello che dice del Trattato di Lisbona, ma la prima cosa che ha fatto l'America è stata quella di portare l'Europa in guerra per il mondo :-(
Per quanto riguarda l'Argentina: è conveniente per gli europei investire lì in campo immobiliare, commerciale/industriale, vista la riduzione dei costi!
Concordiamo con quello che dice T.Negri sui rapporti di forza che si continuano a voler ostentare, qui, per mezzo delle "bandiere" ma... se solo la gente avesse meno paura e alle chiacchiere facesse seguire i fatti, organizzandosi un po' meglio, come dici anche tu!

Unknown ha detto...

Leggere certe cose di prima mattina fa bene al cuore, all'anima e al cervello. Grazie.

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Organizzarsi per un progetto costituente, come scrive Negri, è opportuno, così com'è fondamentale il metodo. NO TAV come nuovo laboratorio politico! Ho solo dubbi riguardo all'efficacia reale di un'"immediatezza concreta" oggi, ma è anche vero che non possiamo aspettarci niente di buono dall'alto. Anch'io auspico la caduta di Berlusconi, ma "Tutto questo è prodotto dal Capitale. E a noi sembra che queste lotte debbano essere e siano innanzitutto lotte contro il Capitale"

Eva Aiko ha detto...

E se copiassimo il Belgio..?!
http://www.lettera43.it/economia/macro/21535/senza-governo-e-meglio.htm

sassicaia molotov ha detto...

@Dea: ;-)

@Angie: Barnard è un grande ma a volte secondo me fuma roba pessima. Tempo fa scrisse un articolo sulle donne che a me fece ridere per due ore di fila ma fece incazzare di bbrutto una marea di ragazzuole; se lo ritrovo te lo mando perché è imperdibile, nel caso tu non l'abbia letto.

@Alecava: grazie ;-)

@HIV: Ho paura che una soluzione immediata comporti dei problemi addirittura superiori a quelli attuali, date le condizioni in cui si muove attualmente la protesta. Per questo condivido quanto scrive Negri.

@Violet: Magari: il problema che qui in Italia c'è sempre qualcuno che salta su a dire: "ghe pensi mi"

Spillo ha detto...

Cominciamo con trovare parole comuni di ordine comune, ma nella realtà, di ciccia (Saxi non dico mica a te, nè a nessuno dei commentatori precedenti, fra i quali saluti HIV). E' vero, anch'io sto conoscendo e riconoscendo compagni di battaglia che sanno esserci al momento giusto, e da tempo ci sono. Siamo pronti, e ci siamo da tempo, ma anche se sappiamo per cosa lotteremo, non sappiamo se lo vedremo realizzato. Io non sono un'idealista, ma come Marx credo nella storia come 'ispirazione' dell'agire, sia collettivo che individuale, e quindi credo che bisognerà muoversi con la capacità di immaginare davvero un futuro diverso, cioè cercare di vederci lungo. Gielo dobbiamo, a quelli che sono nati con già in atto l'esproprio della vita, e ce lo dobbiamo, a noi che la vita l'abbiamo conosciuta un pò meglio di quella che c'è e che ci si prepara. La proposta di slogan comuni fra l'altro è giusto l'argomento della prossima assemblea alla (ex) caserma. Dobbiamo essere veloci, però, chè il tempo è poco,quindi il dibattito di ieri sera è stato il momento elaborativo della linea.E' interessante che ci siano realtà molto diverse, pur all'interno della sinistra,ma abbastanza intenzionate a dialogare. Venite, chi è qui a Livorno, domani sera alle 18,30 e alle 21,30 (tutto molto all'incirca).
Hasta pronto :-)

sassicaia molotov ha detto...

@Spillo: 18,30 ci sono poi vado a cena nel pisano. Comunque stampo lo scritto di Negri e lo porto.

Anonimo ha detto...

Fammi sapere se dovessi entrare in politica nella tua città che cambio residenza per crociare il tuo nome.
....bravo bravo! Ps:Ti ricordo che nel meridione ci sono ancora famiglie molto ma molto numerose...che figurone ti farò fare! aribravo!

Conte di Montenegro ha detto...

Secondo me, appena si dimette definitivamente, entra nella casa del Grande Fratello,lo vince al televoto e si ricandida alle prossime elezioni! Ne sono sicuro!
Ci scommetto tutti i bond greci in mio possesso!

Anonimo ha detto...

ahahahahaha forse è meglio buttarlo nell'isola dei famosi, può essere che uno squalo "suo stretto parente" se lo incapretta in un sol boccone.

sassicaia molotov ha detto...

@Primo Junior: non saprei l'unica volta che sono entrato in consiglio comunale ho avuto un tale attacco di avvilimento che ho cominciato a tampinare la consigliera più carina (poi quando ho scoperto che era dell'UDC ho desistito) ;-)

@EdoRulez: Lo dici a me, ho appena comprato il Partenone.