
Innanzitutto la notiziabomba: no, non è quella che in Giappone ha vinto uno pseudo centrosinistra con maggioranza praticamente assoluta. La notizia è che ci sono state delle elezioni e il partito che ha perso ha semplicemente fatto autocritica ed il segretario s'è dimesso.
Niente accuse di brogli, nessun lamento sulla scorrettezza dell'avversario, nessuna chiamata alle armi, nessuno che contesti la legittimità del risultato.
Roba dell'altro mondo.
Eppure stiamo parlando di una coalizione composta da un partito (i liberaldemocratici) che governavano da 50 anni e che in quanto a corruzione, reti di interesse e troiai vari non ha nulla da invidiare alla nostra cara vecchia DC e da un altro di ispirazione confessionale e sostenuto acriticamente da una massa irreggimentata di fedeli (il New Komeito, braccio politico della setta Soka Gakkai).
Cioè, siamo al punto di prendere lezioni di democrazia anche da un paese che fino a cent'anni fa era più o meno nelle condizioni in cui eravamo noi nel medioevo.
Mi si contesterà che anche in Italia nessuno del PD ha avuto modo di contestare la regolarità del risultato elettorale.
Giovanotti, sto parlando di opposizioni, non di figurine.
Intanto in Germania viene clamorosamente risdoganata la sinistra radicale. E grazie al cazzo. Lì un politico di sinistra (Lafontaine) ce l'hanno.
Poi tice ke uno si putta a siniztren.