Francamente comincio a pensare che Livorno sia boicottata dagli organizzatori dei Gay Pride, visto che ce n'è uno al giorno e qua non se ne vede l'ombra.
E ppure, data la pervicacia con la quale l'attuale amministrazione sta facendo scappare le grandi manifestazioni vedi Italia Wave, chiudendo i posti dove si fa cultura (The Cage, Spazio Zero, Fuoricentro, CSOA Godzilla), ridotto Effetto Venezia ad una misera parata di banchetti multietnici, lasciato il poco rimasto in mano ai soliti pochi, ecco magari un gay pride sarebbe stata l'occasione per farsi una serata di ribotta anche per noi poveri etero livornesi costretti a zompettare fra un locale e l'altro per poi scansare le pattuglie con gli etilometri nel tragitto verso casa.
Ovviamente anch'io ho qualche amico di quelli che vengono definiti gay.
E alcuni sono pure delle memorabili teste di cazzo. Proprio come succede in tutte le altre categorie.
Ma questo accanimento nel cercare di dimostrare quanto "i gay" siano contronatura perché "non possono formare una normale famiglia né avere figli" (il che porrebbe nel ghetto dei contronatura anche gli sterili ed i vasectomizzati, quindi), perché "non va bene" amare una persona del proprio sesso né - abominio - desiderare di farci semplicemente del sesso, che sono dei malati da curare o delle anomalie da sterminare, ecco io queste posizioni proprio non le capisco.
Anzi, mi sembrano proprio queste posizioni da cervelli contronatura.
Vado ad esplicare il perché.
Qualcuno cerchi di convincermi che non è l'amore l'espressione umana più alta. Più naturale. Più bella. Più nobile. Ma soprattutto che non è l'amore l'espressione umana che dovrebbe essere la Guida del Mondo.
Non ci riuscirete.
Se una persona ama, impara ad amare, sa amare, sta amando, sta cercando di capire come e quanto amare e come rivolgere il suo amore così in alto da farne beneficiare tutto il proprio ambiente, questa è una persona che sta dando uno squillo di tromba alla vera Rivoluzione.
Il fatto che, magari invece di trarre soddisfazione nell'infilare il pene A nella vagina B preferisca altre espressioni (mi viene in mente pareggiare le bollette di Equitalia della persona amata o prestarle la copia in vinile di "Marquee moon" dei Television o coivolgerla in un role playing ad oltranza nel quale vengono esplorate arti come il bondage ed il parkour da camera) non inficia il fatto che si tratta di una sano e gioioso scambio di energie positive fra adulti consenzienti.
Ho questa convinzione che l'amore sia sì l'esplorazione dell'essenza di un'altra persona ma anche la possibilità di proiettare le energie positive che il nostro amare ci dà nel quotidiano, sul lavoro, nelle altre relazioni.
E che la cosa trascenda ogni genere mi sembra un fatto ampiamente acclarato.
La regola dell'attrazione non la gestiamo razionalmente. E' nella nostra natura.
Ad esempio, quando passo dal lungomare personalmente vedendo le grazie delle giovani livornesi questa regola mi scatta almeno venti volte al minuto, dato conseguente al fatto che le ragazze livornesi sono - e di svariate incollature - le più belle d'Italia.
40 anni di sballottamento di ormoni comunque mi hanno dato un quadro piuttosto definito del genere di persona che può sollevare nel sottoscritto il coperchio del mio personale vaso di Pandora e che una volta aperto fa uscire fuori quel qualcosa che, appunto, chiamiamo amore ma che comprende anche attrazione, empatia, complicità e tutte quelle cose che si scatenano fra due persone oltre al rotolarsi vicendevolmente su qualche superficie non necessariamente orizzontale scambiandosi onde corporali e cerebrali che tanto fanno piangere il Papa.
Ed è bello sentire quanto queste sensazioni siano un tutt'uno con la Vita, l'Universo e Tutto Quanto.
Quindi non vedo cosa ci sia di sbagliato se, ad esempio, queste bellissime sensazioni vengano provate da un uomo verso un altro uomo o da una donna verso un'altra donna o da una qualsiasi forma di vita verso un'altra.
Di sbagliato vedo solo mettere paletti alla felicità di altre persone.
Ecco, chi si affanna a cercare di spiegare l'abominio costituito dall'amore di qualcuno verso una persona del proprio sesso, ma anche dall'attrazione, dall'empatia, dalla complicità e dall'istinto a rotolarsi vicendevolmente etc. etc., secondo me ha una gravissima disfunzione non tanto nei confronti di chi vorrebbe semplicemente amare ma nei confronti della Vita stessa.
In soldoni, sono contronatura.
Gente, brutta, cattiva e pericolosa.
Posso arrivare a capire chi vuole contrastare un'idea. Posso capire chi vuole contrastare un modello culturale.
Ma arrivare a cercare di negare l'amore significa essere gravemente malati.
Anzi, direi che cercare di negare l'attrazione, per quanto possa rivelarsi fallace e condizionata, è ugualmente contronatura.
Non oso pensare cosa possa esserci nella testa di qualcuno che vorrebbe imporre cosa dobbiamo amare e cosa no. Però sicuramente ne conosciamo gli effetti.
Pensate alle religioni. E dei loro portavoce in politica.
E stavolta non parlo soltanto della solita bieca congrega chiamata Sacra Chiesa Cattolica Romana Football Club.
Degli "insegnamenti" scritti centinaia e centinaia di anni fa da gente probabilmente sociopatica e sicuramente orribilmente repressa a beneficio di pastori e pesciaioli di 2000 anni fa, oppure da invasati misogini per popoli chiamati alla guerra un giorno sì e l'altro pure, abilmente interpretabili per ogni evenienza grazie a metafore, parabole, sentenze e - soprattutto - l'ausilio di alteratori della mente sulla cui qualità non posso che rosicare fortemente pensando, ad esempio, a quanto doveva essere buono l'hashish prodotto in medio oriente ai tempi di Gesù.
Inutile rimarcare che centinaia e centinaia di anni dopo c'è ancora chi sceglie di essere guidato da questi "insegnamenti" nonostante la propagazione sia affidata a satrapi assetati di potere e danaro e la stragrande maggioranza dei "fedeli" non siano più pastori e pesciaioli (che anzi, attualmente risultano essere perlopiù atei e bestemmiatori) ma normalissimi individui del XXI secolo.
Ed è la visione distorta e contronatura di questa gente che ci ha messo nella merda. Perché alla fine, codificando l'amore in una sola ed unica forma (matrimonio uomo/donna) nega una varietà di forme dell'amore che l'individuo possiede nella sua essenza, nella sua Natura e che è un tutt'uno anch'esso con la Vita.
E' chi nega tutte le altre forme d'amore che deve superare un problema grave che ha nei confronti della Vita.
Anzi, direi di più.
Sono malati.
Da curare.
E qualcuno dovrebbe cominciare ad avere il coraggio di dirlo.
Perché un'umanità sana non è quella che si accoppia e procrea, ma quella che ama.
Poi, eventualmente, se lo desidera, si accoppia e procrea. Oppure no. Perché non è quello il punto.
E questi qua, accecati dall'odio per la libertà di amare e dalla loro sete di potere, l'Amore si rifiutano categoricamente di sapere cosa sia, perché non c'è cosa che possa spaventare il Potere più dell'Amore.
(nella foto: "Ebbene sì, sono malato. Tanto. Qui dentro.")