martedì 10 novembre 2009

GUARDATE QUESTI UOMINI


E mentre li guardate cercate di capire perché a 60 anni di distanza può succedere che un pezzente chiamato Samuele Landi può permettersi di riportare all'attenzione pubblica i metodi delle squadracce fasciste pre-ventennio.

Leggetelo bene cos'è successo perché non c'è niente di più facile che la cosa abbia un seguito.

Il nocciolo della questione è uno e uno solo: chi lotta non fa più paura a nessuno.

Difficile da digerire per chi è abituato ad avere fiducia nelle mobilitazioni di piazza, nelle aggregazioni democratiche, non violente e basate su legittime rivendicazioni della propria categoria, qualunque essa sia.
I discorsi, alle riprove dei fatti, stanno a zero. Questi qua hanno deciso che fanno come cazzo gli pare e l'appellativo "Popolo delle Libertà" non ha altra accezione se non quella di raggruppare coloro che intendono usare le risorse del paese per fare i cazzi propri.

E non hanno paura di nulla perché i delinquenti più delinquenti sono al governo.

Ora, un passo avanti, se proprio si vuole fare, è uno solo: mettergli paura.
Si agiteranno, spianeranno tutta la loro potenza mediatica, strilleranno, minacceranno, rovineranno la vita a qualche innocente (cosa che comunque fanno allegramente lo stesso), mostreranno i loro muscoli.
Ma avranno paura. E cagheranno di fuori, perché quando si ha paura si fanno errori idioti.

Ricorrere a guardie private per sgomberare una fabbrica occupata è un fatto che rende assolutamente necessario riflettere non tanto sul contesto ma sulle strategie.
Il contesto l'abbiamo capito da mò; l'unica strategia da cui bisogna partire è quella che porta le belle facce al governo e gli amichetti loro, giù fino agli ominidi alla Landi ad avere paura.
Ma non paura così per dire.
Paura perché sanno che c'è chi non gli permette più di fare il cazzo che gli pare con le vite della gente.
Paura perché all'arroganza ed alla sopraffazione in nome della forza che stanno cercando di far passare come nuovo trend taumaturgico per una nuova società ordinata secondo i voleri di questo governo c'è una risposta che non è fatta di sole manifestazioni, una risposta dove non ci sono sindacati compiacenti a trattare, una risposta che può comprendere carte che questi giocatori tronfi del loro potere non avevano messo in conto che esistessero.

Il momento di cominciare a lavorare per mettere un sano e propedeutico terrore a questi delinquenti é arrivato. Dopo potrebbe essere troppo tardi.
Pensiamoci su.

(P.S.: Chi pensa a Brigate Rosse & simili sappia che è parecchio fuori strada: quella storia la conosciamo già. E anche loro)

2 commenti:

jesup ha detto...

Anch'io come te penso che la violenza non sia la risposta giusta,ma cazzo qui è difficile "rimanere calmi,chiudendo gli occhi rinunciando a vedere"

sassicaia molotov ha detto...

Non ho detto che la violenza non sia un mezzo praticabile. E' UNO dei mezzi. Usato ed abusato in ogni grande cambiamento storico. Non vedo perchè con questi delinquenti che credono di governare in nome del popolo italiano debba andare diversamente.