sabato 13 febbraio 2010

BECCATEVI 'STA MEMORIA






Ecco qua:li avevo già pubblicati tempo fa.
Quando la destra ha iniziato la sua campagna per il riconoscimento di una giornata della memoria per le vittime delle foibe addusse anche la motivazione del silenzio della "cultura dominante" su questi eccidi.
Sarà.
La storia di quanto successe sui monti carsici ce la raccontò la nostra maestra elementare, che evidentemente non aveva direttive dal Ministero in questo senso.
Ma l'infamia di cui gli italioti riescono a coprirsi in guerra e dopo evidentemente non conosce fondo; perché anche portando il dovuto rispetto verso dei morti in guerra, il vero silenzio lo abbiamo fatto riguardo quello che è successo PRIMA dell'8 settembre.
E allora se avete qualche minuto guardatevi i 5 spezzoni di documentario che partono dalle imprese imperiali del fascismo e arrivano proprio dalle parti di Trieste; magari qualcuno comincerebbe a capire alcuni perché.
Se poi si vogliono documentazioni e dettagli più approfonditi, niente paura, non siamo dei Pansa qualsiasi che infamano a un tanti euro a pagina dal portafoglio di Berlusconi.
Qualche altro minuto della vostra pazienza e, dando un'occhiata QUI e QUI potrebbero cominciare a montare seri dubbi su tutta l'operazione foibe in corso in Italia.
Il nostro Presidente della Repubblica non mi risulta sia mai andato ad onorare le vittime dell'occupazione prima fascista e poi nazifascista della Jugoslavia.
La colpa storica della sinistrotfl dalemiana e veltroniana anche qui assume i caratteri dell'infamia nei confronti di chi ha perso la vita grazie alle smanie imperiali di un uomo piccolo piccolo che guidava un regime piccolo piccolo di un paese di uomini piccoli piccoli.
E sono gli stessi uomini piccoli piccoli, italianuzzi convinti di far parte di una zona franca della convivenza civile, quelli che ci ritroviamo oggi col vello delle Libertà a ricoprire i loro putridi ideali. E' assolutamente necessario saperlo.
Lo stesso disprezzo per la vita umana, la stessa arroganza e brama di potere, gli stessi meccanismi mentali che ci hanno poi portato alla disfatta.
Non abbiamo fatto i conti fino in fondo, come altri, questi sono i risultati.
Continuino pure coi loro giorni della memoria da sciacalli che offendono le vittime della guerra per primi.
Noi continueremo ad averne sempre molta più di loro.

8 commenti:

brazzz ha detto...

tutto vero quel che dici..non abbiamo mai fatto i conti con la storia..che,si sa,non ammette sconti

SCIUSCIA ha detto...

Che poi, io credo che non esista modo migliore per dare un colore politico ai morti che dire "I morti non hanno colore".

sassicaia molotov ha detto...

@Sciuscia: difatti son tutti piuttosto sbiancati, almeno prima del rigor mortis.

jesup ha detto...

La PseuDosinistra ha colpe gravissime nel becero revisionismo che si fa di quel periodo in quei luoghi.Per non parlare di degli ignobili scrittori e giornalisti tipo Pansa,libercoli come sangue dei vinti,gli orfani di Salò...Al contrario Giacomo Scotti si è rivelato uno dei pochi che con indubbia preparazione e cognizione storica,ha raccontato quegli eventi.Con i libri "Ventimila caduti. Gli italiani in Jugoslavia dal 1943 al 1945" e il recente "il bosco dopo il mare" ha narrato anche la storia misconosciuta e ignorata dei 40.000 soldati italiani che dopo l'8 settembre 43,invece di tornare a casa, si unirono ai partigiani jugoslavi per combattere i nazifascisti.Ventimila di loro morirono nel farlo tra i quali anche lo zio di mio padre,che è citato nel libro come "morto in combattimento,ucciso da una pattuglia di ss in rastrellamento".La storia dovrebbe averci insegnato inequivocabilmente che i morti,a prescindere dal rispetto per tutti, avevano e hanno un colore,e quale di questi è da ritenersi quello giusto e quello sbagliato.

sassicaia molotov ha detto...

@Jesup: sapessi come aspettavo a gloria che Pansa venisse a Livorno da Belforte (la roccaforte di Guastalla, basta la parola) a presentare i suoi libri....occhissà come mai non c'ha messo piede in città.

Lindalov ha detto...

Io credo che i crimini di guerra siano sbagliati a prescindere; non ci sono morti giusti o sbagliati, ma solo sbagliati.
Detto questo credo che il problema non sta se nel ricordare le Foibe più dei genocidi o abusi commessi per mano di benpensanti di destra quanto raccontare, insegnare, ricordare fatti ed eventi 'rivisitati e corretti' a piacere, secondo cioè un'interesse vigente, a favore di posizioni di potere imperanti.
Credo che ci siano stati assassini di destra come assassini di sinistra. Tutto qui.

Sarebbe opportuno raccontare la Storia degli uomini così come è realmente accaduta per poi insegnare che ammazzare per un'ideologia è comunque sbagliato.

sassicaia molotov ha detto...

@Linda: E' la guerra ad essere sbagliata.
Quando comincia una guerra inizia anche una concatenazione di eventi che punta dritto verso il fondo della barbarie. Noi italiani dobbiamo però imparare dai nostri errori, che è la condizione primaria per non ripeterli.
E lo spirito del post è cercare di trasmettere un senso di allarme. Rosso.
Perchè se c'è una cosa certa è che siamo gli unici che dalla II guerra mondiale non hanno imparato proprio un cazzo nulla. E siamo i maggiori indiziati a ripetere quegli errori, visto che fare i conti fino in fondo col passato come ha fatto la Germania e come ha fatto il Giappone proprio non ci riesce.
Siamo attaccati al patetico specchietto degli "italiani brava gente",italians do it better e tutte 'ste stronzate qua, mentre al momento del dunque riusciamo benissimo a dimostrarci pezzi di merda come e più degli altri oltre che una manica di codardi leccaculo.
Oh, non è un caso che ci governa chi ci governa.
Se abbiamo ancora una parvenza di onore lo dobbiamo a chi ha cercato di liberare l'Italia da quell'incubo.
Sarei felice di poter evitare una ripetizione della Storia nonostante i fatti ci stiano portando dritti verso la stessa direzione, perchè stai sicura che il pagliaccio in carica prima o poi la pesterà talmente grossa che non saremo capaci più di togliercela dalle suole da soli. E all'estero lo sanno.
P.S. Inutile ricordare chi quella guerra l'ha iniziata, n'est pas?

jesup ha detto...

@Lindalov:riferendomi in questione alla foibe non parlavo dei morti civili.Mi riferivo alla mistificazione della storia per la quale i "bravi italiani" sono stati vittime dei cattivi partigiani jugoslavi.Il documentario fascist legacy,censurato dalla rai,lo spiega bene,mentre la fiction con Beppe Fiorello che tutti hanno visto, è un falso storico http://www.youtube.com/watch?v=zn9nbAQa_vg
E soprattutto mi riferivo a chi vuole ora equiparare gli assassini della x decima mas,i repubblichini,i fascisti ai combattenti partigiani,ai quali,è bene ricordarlo,dobbiamo la nostra libertà.Libertà che evidentemente non apprezziamo e difendiamo abbastanza, visto la situazione politica attuale