sabato 20 febbraio 2010

IO NON PARLO COI MORTI


Non parlo coi morti salvo quando l'avvilimento nell'osservare i vivi me lo consiglia, e visto che stasera mi riunirò con una masnada di buontemponi a vedere Sanremo per pagare dazio alla componente trashofila che è in me, mi permetto di interloquire con l'emanazione di energia che una volta fu Luigi Tenco.
Uno di quei pochi geni preziosi di cui la nostra terra si pregia di far strame, non sia mai che troppa bellezza possa uscire impunemente dalle lande al momento racchiuse entro un confine chiamato Italia.

Luigi,
mi levi una curiosità?

Ma, vedendo quello che é ora il festival di Sanremo e la canzone italiana in generale, sei proprio sicuro che ne valesse la pena?
Rispondi pure con calma, eh.

28 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Hai ragione. A volte anch'io, nel mio piccolo di scrittore incompreso, vorrei uccidermi per protestare contro lo schifo della Gomorra Editoriale italiota. Ma, considerando che fra pochi anni saranno tutti analfabeti e felici di esserlo, direi proprio che non ne vale la pena. Povero Tenco, morto tre giorni prima della mia nascita. Come dire avanti un altro, nel tritacarne c'è sempre posto...

SCIUSCIA ha detto...

Uno dei pochi. Uno dei pochi.

allelimo ha detto...

Tenco ha scritto alcune belle canzoni - ma se si è ucciso davvero per "protestare" contro la giuria del Festival, forse non era poi troppo intelligente...

sassicaia molotov ha detto...

@Allelimo: per quel che ricordo la sua protesta era diretta verso il mondo dei discografici e di tutto il carrozzone, sanremese e non. Era una persona molto fragile e purtroppo il suo gesto non ha cambiato niente. Non so se qualcuno di voi s'è affacciato in quel mondo ma posso assicurare che l'unica alternativa l'hanno creata i punks creando una scena indipendente, cosa che i poeti come Tenco e Ciampi non potevano assolutamente prendere in considerazione per ovvi motivi.

allelimo ha detto...

Vabbè, giuria, discografici, non cambia poi molto in fondo - puoi essere fragile finchè vuoi, ma se credi davvero di poter cambiare qualcosa suicidandoti... anche perchè stiamo pur sempre parlando di canzonette, mica roba seria :)

Secondo me il punk, come tutte le contro-culture, è stato alla fine assimilato dalla cultura dominante e ridotto a una semplice sub-cultura.
Te lo dico da frequentatore del Virus prima e del Leoncavallo poi.
Senza negare l'esistenza e la sopravvivenza di realtà forti e non compromesse (dico ade sempio Franti) non si può dimenticare che "punk" adesso vuol dire Blink 182 e Green Day. Che sono tutto fuorchè "alternativa" ad alcunchè.

sassicaia molotov ha detto...

Un artista non puoi distruggerlo se gli togli la casa, la moglie, il lavoro, i genitori o l'automobile.
Puoi distruggerlo solo se gli togli le sue canzoni.
Credo che Tenco si sentisse espropriato della sua arte, del suo modo di viverla, del messaggio che il mondo discografico voleva trasmettere al pubblico attraverso manifestazioni come Sanremo.
Non ci vedo molte differenze con Kurt Cobain, ad esempio.
Non ho mai pensato a certi artisti come a dei privilegiati pieni di soldi, piuttosto a degli artigiani che cercano di far sopravvivere la propria arte, che è tutto quello che hanno, in mezzo ad un mercato guidato da ingordi affaristi. Certo c'è chi si adegua, ma c'è anche chi non regge.
Il punk esiste ancora, certo non grazie ai Green day o ai Blink 182, ma grazie all'evoluzione di gruppi che hanno tratto linfa dalla lezione del punk. Ti cito gruppi che musicalmente hanno poco a che fare col punk, ad esempio gli Oneida o i Boredoms oppure i fenomenali Hospitals, quello che è fondamentale è mantenere l'attitudine in una sorta di mercato parallelo: è tutto quello che ci si può permettere ma non è poco.

allelimo ha detto...

Beh ma Cobain era un cretino pure lui - e a differenza di Tenco era pure così ricco e famoso da potersi permettere di fare esattamente qualsiasi cosa avesse voluto fare. E aveva pure una figlia piccola. Cretino ed egoista.

Poi chi non vuole farsi espropriare della propria arte può benissimo evitare di andarci, a Sanremo: lì c'è l'industria musicale, mica l'arte.

Chi invece non regge agli ingordi affaristi dell'industria musicale sarebbe bene provasse a lavorare per un paio di mesi - e poi vedi che un modo per adeguarsi lo trova.
Se no è sempre possibile fare della musica un mezzo puramente espressivo, senza doverlo per forza far diventare anche un lavoro.

Sul punk e sul mercato parallelo mi trovi d'accordo, ma parallelo davvero - non so, la distribuzione curata per esempio da Marco Pandin per A - Rivista Anarchica, le etichette diy su cd-r, cose così... Onedia e Boredoms (che pure mi piacciono) mi sembrano contigui al mondo dell'industria discografica "ufficiale".

Anonimo ha detto...

Tenco-Cobain: ma furono veramente suicidi, o non piuttosto incidenti, quando non addirittura omocidi?
dichiarazioni discordanti sulla posizione dei corpi al loro ritrovamento; impronte mancanti sulle armi (lontane dai corpi); donne coinvolte... tanti interrogativi che non hanno mai trovato risposte certe!

SCIUSCIA ha detto...

E soprattutto: alieni coinvolti nella sparizione di Elvis?

allelimo ha detto...

Però "omocidi" non direi, Tenco stava con Dalida e Cobain con Courtney Love... :)

jesup ha detto...

Io suggerirei di andarci piano a definire cretino chi si spara una fucilata in faccia.Il suicidio può essere anche il frutto dell'aggravarsi di patologie psicologiche e di sofferenza interiore.Alla quale,da qualsiasi parte venga,ho imparato a portare rispetto,a prescindere da chi colpisca.Il giudizio dall'esterno è troppo facile e scontato

allelimo ha detto...

Quando uno stramiliardario annoiato come Kurt Cobain si uccide per le sue sofferenze interiori, il mondo è più ricco: un cretino in meno.

Non scherziamo: cosa dovrebbero fare allora, ad esempio, tutti i lavoratori di Termini Imerese che fra un anno rimarranno senza lavoro?

SCIUSCIA ha detto...

Nessuno può avere l'arroganza di quantificare il dolore altrui.
La ricca rockstar osannata delle folle può essere infinitamente più triste e sofferete del povero operaio da mille euro al mese, e per fortuna, dico io, sarebbe ben brutto se solo i soldi determinassero la felicità.

Poi, che la morte di Cobain sia stata un bene, visto la merda che stava producendo coi Nirvana giunti a quel punto, lo posso pure accettare.

sassicaia molotov ha detto...

Purtroppo (e dico purtroppo) l'operaio spesso dimostra di avere come stella cometa il benessere dello schiavo. Si spiegano così tutti quegli "operai che votano Berlusconi" o "operai che votano Lega", ma potrei citarti anche come sia cambiata la mitica figura del "portuale livornese" quando da lottatori indefessi hanno raggiunto dei diritti sul lavoro che a sentirli nominare ora sembrano il Nirvana assoluto.
Il dolore è dolore, ti assicuro che quanto sento la parola "emo" ho in automatico celestiali visioni di mocciosetti con capigliature da marine tenute su da betoniere di gel che sbranano le rocce delle colline del Vermont con dei picconi cromati da 5 kg però ho conosciuto soprattutto l'inferno delle persone semplici che cercano di trovare un posto in questo mondo e sanno trovarlo solo con una chitarra in mano e due righe scritte; uno di questi è Bobo Rondelli, la sua vera storia potrebbe essere un buon insegnamento in questo senso. Poi ci sono gli Zappa che oppongono al disagio un talento ed una forza interiore invidiabile, ma capita che un cancro se lo porti via prima della vecchiaia. Poi ci sono i John Lennon che trovano il matto di turno, quello che piglierebbe a martellate il David di Michelangelo.
Se non fosse un argomento importante Gautama Siddharta sarebbe rimasto a fare il Principe degli Shakya, un pò l'Emanuele Filiberto all'indiana però senza Pupo fra i coglioni.

Ecco, Allelimo: forse è questo il punto: tu pensa quanta sofferenza deve avere dentro Pupo per ridursi a fare una figura di sterco di mucco pisano del genere.
E adesso criticami Ian Curtis.

jesup ha detto...

Ripeto,nessuno può capire e quantificare i motivi della sofferenza altrui,nemmeno giudicarli futili dal suo punto di vista.La mente non segue canoni uguali per tutti.La sofferenza è soggettiva.Operai disoccupati si danno fuoco dalla disperazione e culturalmente,moralmente mi sento più vicino a loro che a Cobain.Ma devo lo stesso rispetto chi si toglie la vita per altri motivi che io posso solo cercare di comprendere,se voglio,ma non giudicare cretini perchè la posizione sociale o la ricchezza gli permetteva benessere materiale.Se poi un Hitler si spara un colpo in fronte è chiaro che tiro un sospiro di sollievo...Se Emanuele Filiberto soffrisse lo curerei con tre o quattro anni di turno 6-2 alla Thyssen o alla Piaggio,catene di montaggio..se sopravvivesse basterebbero per farlo tornare in esilio..ma questa è un altra storia..

allelimo ha detto...

A me tutta sta necrofilia legata con i miti del rock non è che mi piaccia poi tanto: Hendrix, Joplin, Morrison, e tutti gli "immortacci" come li chiamavano gli Elii qualche tempo fa, boh.
Anche se capisco la fascinazione che certi argomenti possono avere su un adolescente (se no tutto il dark/goth non sarebbe mai potuto esistere), per fortuna a un certo punto si cresce e si aggiustano le proprie prospettive.
Capisco invece perfettamente la gioia infinita dei discografici (E' morto! Adesso sì che si comincia a vendere sul serio! Ma che fortuna che abbiamo avuto! - mettere un soggetto a caso, ogni "popstar" morta provoca un immediato rialzo delle vendite - chiedere conferma agli eredi di Jackson Michael)

Quelli che citi tu invece, a parte Bobo Rondelli che non conosco (ma ho cercato sul web, non mi risulta sia morto): Zappa, Lennon e Gutama Siddharta - non vedo suicidi qui. Uno morto di malattia, uno assassinato, uno di vecchiaia.
Mi sfugge il legame con Cobain e Tenco.
Poi l'operaio che vota Berlusconi e Lega, che vuoi farci - ma qui siamo su un piano che non riesco a ricondurre nè al "dolore di vivere" nè alla "sofferenza infinita" della ricca rockstar osannata dalle folle (un po' di senso della misura no eh?)

Pupo, Pisa e Livorno: mi astengo, mi sembra di capire ci siano rapporti di vicinato non ideali - ma non era di Firenze il cantante formato tascabile? E ripensandoci meglio, chissenefrega... :)

Mentre il discorso di Ian Curtis è leggermente diverso, quando si è suicidato non era certo nelle condizioni di Coabin - e comunque penso a lui come a un mito NONOSTANTE il suicidio.

Poi - ovviamente - non sono solo i soldi a dare la felicità, ci mancherebbe altro.
Ma che la mancanza assoluta di soldi (o di lavoro, anche se poi voti Berlusconi) possa creare qualche problema un pelino più serio e reale della "infinita sofferenza etc." di cui sopra mi sembra altrettanto innegabile. Tipo pagare l'affitto e mangiare, cose così...

allelimo ha detto...

Il mio commento precedente si è incrociato con quello di jesup che non avevo ancora letto, quindi mi permetto di aggiungere che trovo strano il fatto che, pur se "nessuno può capire e quantificare i motivi della sofferenza altrui,nemmeno giudicarli futili dal suo punto di vista.La mente non segue canoni uguali per tutti.La sofferenza è soggettiva", tutto questo non valga per Hitler e per il Principirla Emanuele Filiberto - e non capisco il perchè.

Come non capisco perchè mai dovrei dare "lo stesso rispetto chi si toglie la vita per altri motivi che io posso solo cercare di comprendere". Se uno si uccide perchè la sua squadra ha perso il campionato che rispetto devo dargli?
Il rispetto lo do a chi secondo me se lo merita, mica basta uccidersi per essere degni di rispetto a prescindere...

jesup ha detto...

Ma nemmeno il contrario,abbi pazienza e cioè definire cretino a prescindere colui che si suicida.Come fai a sapere che problemi aveva Cobain per esempio?Per te è un mito Ian curtis e allora rimane tale (non cretino) anche ammazzandosi ( e lo avrebbe sicuramente fatto anche da ricco e famoso),per altri milioni di persone il mito é il cantante dei nirvana però per te lui era cretino perchè si è ucciso ?Per quanto riguarda Hitler posso giudicarlo per il genocidio che ha fatto e desiderare la sua morte,suicida o non.Penso inoltre che se uno si suicida perchè la sua squadra perde è uno che andava curato per problemi mentali pregressi,che il motivo del calcio ha solo scatenato.Il principe è in vita e cretino comunque,non ostenta sofferenze anzi,ci fa soffrire noi ogni volta che apre bocca.

allelimo ha detto...

Mi permetto di non essere d'accordo e di poter giudicare se uno è cretino o no anche se si è suicidato.
Il principe è cretino solo perchè è vivo? E se domani si suicidasse, non lo sarebbe più?

Ian Curtis per me è un mito per la musica che ha cantato, ma ho anche a scritto che lo è NONOSTANTE si sia suicidato. Se vuoi, ti dico che anche lui è stato piuttosto cretino ad uccidersi. Un mito cretino, esattamente come Cobain.

Hitler era Hitler, ma come fai a sapere allora che problemi aveva lui quando ha deciso di suicidarsi? La parte sul rispetto vale per tutti oppure solo tu puoi decidere chi lo merita e chi no? :)

E perchè chi si uccide per il calcio andava curato per problemi mentali pregressi e chi si uccide perchè i fan non lo capiscono no?

Poi il fatto che Cobain sia un mito per milioni di persone mica lo mette al riparo dalla cretinitudine - guarda quanti fan ha quello che ha vinto Sanremo, sarà mica uno intelligente?

jesup ha detto...

va bene allelimo ok,hai ragione te mi arrendo.Quindi Cobain ti ha detto che si è ucciso perchè i fan non lo capivano,bene.Sono tutti cretini,tranne te naturalmente.Hai un modo tutto tuo di interpretare i commenti.Ancora una volta ti invito a rileggere quanto ho scritto in questa inutile sterile polemica per la quale avevo solo affermato,per esperienza di vita di 45enne, che dovremmo avere rispetto per chi si suicida,non di chi,in vita è già un cretino o un assassino di milioni di persone come Hitler (del quale è ovvio ce ne frega poco se aveva problemi interiori,o no?).Avendo avuto persone care e amici suicidati,ti assicuro non cretini,ho qualche voce in capitolo.Io rispetto tutti,sei te che chiami cretini i suicidi non io.Fortunato te con le tue sicurezze.Te saluto,auguri.

allelimo ha detto...

Mi arrendo anch'io - "inutile e sterile polemica"? Ma scusa, se io sostengo le mie idee e tu le tue, io la chiamo discussione, non sterile polemica...
Poi su Hitler, Cobain, Curtis, principi e cretini stavo cercando di seguire il tuo ragionamento e di evidenziare dove non ero molto d'accordo: mai detto di non essere io stesso un cretino, nè che tutti siano cretini, nè che chiunque si suicidi è un cretino... io discuto per confrontare le idee, non per aver ragione - boh...

sassicaia molotov ha detto...

@Allelimo: ah, anch'io discuto e non faccio polemica. Intanto rivelo un particolare che può aiutarti a comprendere Jesup visto che in gioventù il cantante del gruppo in cui suonava ha fatto esattamente la stessa fine di Ian Curtis.
Sono tanti quelli che decisono di farla finita semplicemente perchè sentono che il mondo non è il loro posto, ma non è necessario essere artisti per giungere a certe conclusioni.Chiaramente quando lo fa qualcunoi che si suppone ricco e famoso la cosa ci lascia perplessi ma ti assicuro che quando si è predisposti puoi essere anche un uomo potente ed osannato ma fai tutto quanto è in tuo potere per distruggere il simulacro che ti sei creato perchè senti che non ti appartiene più e magari nel farlo ci lasci le penne.
Per quanto riguarda i paralleli, Bobo è vivo ma (jesup può confermartelo) diciamo che il suo percorso è stato da sempre per lo meno accidentato; gli altri sono un perfetto esempio di persone che ci lasciano le penne e non avevano nessuna voglia di farlo, come dire: così va il mondo. Pupo è fiorentino, il mucco pisano è citato semplicemente perchè essendo MOLTO più grosso dei normali bovini lascia degli stronzoli che sembrano rampe per gli shuttle.

Leandro Giovannini ha detto...

No cazzo, Pupo non è fiorentino, bensì è un ghibellino di Ponticino nei pressi di Arezzo. Dice di essere tifoso della Fiorentina, ma io non ci credo.

allelimo ha detto...

Mmhh, si, ma se qualcuno scrive: "Il suicidio può essere anche il frutto dell'aggravarsi di patologie psicologiche e di sofferenza interiore.Alla quale,da qualsiasi parte venga,ho imparato a portare rispetto,a prescindere da chi colpisca.", mi sta bene, è condivisibile.
Peccato che poi non vale per i principi pirla, per Hitler e per i tifosi di calcio. Allora non è più tanto a prescindere, e quindi sono libero di prescindere anch'io...

sassicaia molotov ha detto...

@Harmonica: Ah, ecco. Pure ghibellino. Non c'è fondo.

@Allelimo: certo che puoi prescindere ma pensa che è valsa anche per Edoardo Agnelli, ad esempio.

jesup ha detto...

Ah ma allora insisti,sei veramente un osso duro eh?Allora ti dico che dei problemi di hitler me ne sbatto altamente il cazzo visto quello che aveva fatto superava di gran lunga l'umana comprensione, hai capito o no,mi sembra di avertelo scritto piu volte.Hai definito cretini dei suicidi che cazzo c'entra il principe che è vivo e vegeto?E' quantomai banalmente evidente che chi è cretino in vita lo è anche da morto,ma il senso della discussione (che io chiamo polemica quando puzza e diventa inutile)era un altro.Ma te sei polemico di professione che interpreta quello che legge come cazzo vuole e cita con i maiuscoli e grassetti.Impara a capire cicciobello e a comprendere prima di sparare sentenze.Chi cazzo sei uno sgarbi dei blog?Eppure mi sembra che qualche gusto nella musica ce l'hai.Evidentemente non basta avere buon orecchio per comprendere che le prese di posizione nette su certi argomenti sono da evitare.Forse quando crescerai,capirai.Ora vai posta l'ultimo commento sono sicuro che l'ultima parola la vuoi,vai tranquillo te lo lascio volentieri e ti saluto cordialmente.

Anonimo ha detto...

mah... quasi quasi l'ultima parola me la prendo io (per avvalorare le mie tesi):
partendo dal presupposto che non critico né compatisco chi si toglie la vita, perchè non immaginare che un ricco Cobain, volendo rompere il contratto prematrimoniale stipulato con la moglie (dalla quale voleva divorziare), non sia stato preceduto da un "rivale in amore" circuito dalla stessa? c'è chi dice che con tutta la droga che aveva in corpo, non avrebbe avuto neanche la forza di tirare il grilletto!
per quanto riguarda Tenco (sic), crediamo veramente che uno come lui si potesse uccidere perchè andava in finale "io tu e le rose" di orietta berti, quanto piuttosto invece, in quella lettera che scrisse, non volesse denunciare già allora un "sistema" discografico corrotto? senza contare che Dalida (che lo accusò, forse per gelosia, di essere un mediocre) lo sorprese mentre telefonava a quell'altra donna con la quale lui si era "impegnato" in una promessa di matrimonio...
minkja, mi sembro Signorini (mai letto CHI, giuro - anche se non credo ai giuramenti)
ciao, maschi!

sassicaia molotov ha detto...

@Angie: O boia, in un commento c'hai messo materiale per un libro intero! :-)