E quindi dopo le veline, le letterine e le papi-girls irrompono le "gheddafine", reclutate con frasi dirette quali: "avrete dei grandi vantaggi come sanno le ragazze profumatamente pagate a Tripoli".
Qualcuno potrebbe pensare che l'uso del corpo della donna si è arricchito di una ulteriore interessante sfumatura, che anzi davanti ad una pagliacciata come quella che il buffo omino di Arcore ha allestito abbiamo raggiunto il punto più basso nonostante in quanto a pagliacciate il Nostro gareggia ormai con qualsiasi circo di serie C, e che l'uso delle gheddafine rientra nella normale dialettica berlusconiana quando si tratta di fare affari.
Ora, da parte di quelle donne alle quali certi modelli provocano - giustamente - conati di vomito e pulsioni omicide, sarebbe l'ora di fare una minima presa di coscienza.
E' importante, per non dire fondamentale, continuare a denunciare gli episodi non solo di violenza maschile e maschilista, le continue vessazioni psicologiche a cui molte donne sono sottoposte in casa, sul lavoro, nella loro vita personale. E' fondamentale farlo e continuare a farlo.
Ma credo che questo mercimonio ad uso e consumo dei potenti sia ormai degno di qualche parola un pò più chiara anche e proprio da parte di quelle donne che si impegnano ogni giorno nel contrastare un modello che - francamente - svilisce non solo la donna ma il genere umano nel suo intero.
Non basta più la semplice indignazione perché con la presentazione (e non è la prima volta) delle gheddafine il buffo omino di Arcore ha definitivamente sdoganato la rappresentazione mediatica e spettacolare della prostituzione a 360° della donna.
Queste ragazzine messe lì a plaudire un dittatore che arriva coi suoi bei libri Sacri usati come veicolo politico-affaristico sono la dimostrazione che in questo momento ciò che la banda di delinquenti al governo chiede agli italiani: è vendere, oltre al culo, qualsiasi altra cosa sia possibile vendere.
Perchè gli affari sono affari e chi critica ha una visione retrograda o come caspita ha chiosato il buffo omino di Arcore.
E le ragazzine si sono svendute a bella posta e senza battere ciglio.
Ora, signore e signori difensori dei diritti della donna (fra i quali mi ci metto pure io sennò cosa cazzo starei qua a scrivere), converrete che c'è un fronte da aprire ufficialmente oltre a quelli dei maschi patriarcali che usano le mogli come sacco da boxeurs, che si dilettano stalkeggiando ex-fidanzate o ambite prede, capuffici e colleghi mobbisti, maschilisti pipparoli e via dicendo.
Il fronte è quello delle donne che amano troppo svendersi.
Cominciamo con le donne della destra: già lo schierarsi dalla parte del buffo omino di Arcore configura l'apparire già col cartellino del prezzo bene in vista.
E difatti le signore schierate col buffo omino di Arcore non hanno fatto pè.
Più facile strillare contro la lapidazione della povera Sakineh, visto che l'Iran è in testa in tutti i sondaggi nella corsa al prossimo Babau.
Ma c'è dell'altro, naturalmente.
Il fare la coda a migliaia per apparire con le chiappe di fuori e pronunciare alcune monosillabi dal dubbio senso, compiere alcuni e malfermi passi di danza, fare l'arredo sui cartelloni pubblicitari sotto frasi in confronto alle quali i neomelodici napoletani ne escono come dei gentiluomini in stile belle epoque, l'assurgere a modello una parata di anoressiche che a 40 anni saranno buone giusto per ingrassare le tasche di case farmaceutiche e psichiatri vari, il fare riferimento sempre e comunque all'attuale messaggio spettacolare che qui in Italia è diventato l'unico strumento socialmente accettabile per la donna secondo i propagandisti di questo governo.
Ora, sarà anche un modello maschilista, sessista, pericoloso perché non è altro che una variazione sul tema della donna-oggetto e quindi il messaggio che arriva al popolo é quello che la donna va COMUNQUE sottomessa e che comunque la dà senza scrupoli e che è solo questione di prezzo, tutto questo c'è e va combattuto, ma i culi in televisione, le facce ebeti e gonfie di silicone, le perle di saggezza che escono ogni volta che le signorine aprono bocca, il rifinirsi di merda psicofarmaceutica per perdere mezzo chilo, ecco, non mi risulta siano degli uomini a farlo.
Sono delle donne.
Delle donne che hanno liberamente scelto di vendersi.
Anche l'uomo si vende, per carità.
Ma si vende in un contesto in cui avrà sempre il vantaggio del farlo da uomo.
La merce che ha da offrire sta esclusivamente nel vuoto pneumatico nella parte di cervello addetta alla formazione di valori etici. Punto.
In questo attuale contesto sociale la donna deve vendere TUTTO.
E con le gheddafine abbiamo dimostrato che quando c'è da vendere tutto sappiamo cosa intendiamo.
Ecco, quando intendo che va aperto un fronte anche sulle donne intendo questo e per favore si eviti la buffonesca scusa che è colpa esclusivamente dell'uomo e dei suoi modelli maschilisti e sessisti.
Qui la parte di responsabilità da parte di un numero molto - molto alto di donne è molto - molto consistente.
Talmente molto consistente che comincio a pensare dia fastidio anche a chi per i diritti delle donne si fa il culo ogni giorno visto che il rapporto fra denuncia delle SOLITE (parliamo di qualche millennio) prevaricazioni fisiche, morali e mentali da parte dell'uomo e della condiscendente complicità con la quale le donne si prestano nel vendersi il vendibile é decisamente squilibrato.
Che non mi si venga a dire, per favore, "io l'ho detto, io ho denunciato" perché seppure con svariate diottrie in meno gli occhi ancora mi funzionano e la stampa, i blog, le tv e tutti i mezzi di comunicazione possibili riesco ancora a leggerli e guardarli ed a questo punto mi sembra una assoluta ipocrisia puntare il dito sempre e prima sul modello maschilista-kativo quando spunta fuori un culo perizomato seguito da slogan e battutine-sega.
C'è UNA messa lì che lo permette ed ha scelto di farlo. Di sua spontanea volontà.
Perché è carina, perchè guadagna bene, perchè frequenta gente strapiena di soldi, perché si sente ricoperta di attenzioni, perchè appare, PERCHE' E' SEMPRE MEGLIO CHE MUOVERE IL CULO E DARSI DA FARE AFFINCHE' QUESTO MODELLO SPARISCA.
Se c'è una cosa che mi manda il sangue agli occhi è il luogo comune per cui le donne sono tutte troie.
E ancora di più mi manda in bestia il vedere quante donne si danno da fare affinchè questo luogo comune resista.
Ecco, sarebbe il caso di farlo presente ogni tanto.
P.S. Sarei curioso di leggere una statistica seria sul consumo femminile di psicofarmaci. E chi pensa che non ci sia relazione con quanto ho scritto vada a farsi vedere da uno bravo. Di volata.
(nella foto: il nostro Ministro per le Pari opportunità)
20 commenti:
Cazzo se sono d'accordo.
Come non essere d'accordo? quello che fa più incazzare e che te vedi genitori che assecondano le aspiranti "gheddaffine" già dalle elementari e lì ti dici... siamo davvero nella merda!
Ecco, ora sono nel panico.
Hai ragione, tette e culi in bella mostra sono tette e culi di donne, che mentre noi sbraitiamo contro la mercificazione del corpo femminile si mostrano col sorriso.
E io il perché non lo so, non lo capisco e non so manco dove cercare.
Non credo sia sufficiente parlare di mancanza di cultura. Magari se fossi stata una topa cinque stelle invece di fare la commessa per 5€ l'ora avrei fatto un paio di pubblicità ai perizoma per pagarmi i miei sfizi.
E' poi pure vero che vale sempre il vecchio detto "Se c'è chi è abbastanza coglione da pagarmi per farlo..."
(chiaramente, in questo caso, il coglione non è chi le paga per fare certe cose, ma noi pubblico che guardiamo)
ahinoi lo fanno anche gli uomini: la spesa in cosmetici maschile ha superato quella femminile in Europa.
altro che uomini come l'Ulisse celebrato dall'amico Venturi.
@Furio: Le lamette da barba hanno raggiunto i 12 euro a confezione. Non dico altro.
Grazie, adorabile tafferuglio, di esserti collegato al mio blog: perché così ti ho scoperto, il che già mi piace perché adoro il nome del tuo. NON mi connetto al tuo perché come sai il nostro giro è un po' specializzato.. però vorrei anche dirti: GRAZIE per questo post; è bellissimo, e ci piacciono tanto, a noi donne non stronze, i maschi come te.
@Michiamomari: ti ringrazio e non preoccuparti delle connessioni, un giorno scoprirò anche a cosa servono :-)
mah... intanto c'è un termine impropriamente usato: troia significa femmina del maiale o del cinghiale! che termine useresti per gli uomini che si vendono? vili? forse sono molti di più delle donne: la differenza sta solo nel fatto che la donna non ha così radicato nel DNA la violenza; che poi sia una scelta non del tutto volontaria (dice bene GoDoG: è anche questione di educazione) forse sta nel fatto che stanno venendo a mancare anche i lavori a 5€ l'ora!
in quanto ai farmaci: meglio quelli che fan dimagrire che non gli antidepressivi per uomini esauriti con in mano una pistola (e non in senso metaforico).
la stupidità è sì data dall'ignoranza (affinchè i ruoli rimangano per la donna giovane e carina, facile trovare l'uomo con l'auto più grossa - altro simbolo fallico) ma non è prerogativa femminile; come dice SCIUSCIA: c'è chi guarda (e di conseguenza viene creata l'immagine di un modello giusto perchè l'ha fatto vedere la televisione!)
Il termine "troia" è usato propriamente datosi che si intende proprio la femmina del maiale, quindi una maiala.
Non credo che la carenza di lavori a 5 euro sia una buona giustificazione, anzi la trovo pessima.
Anzi, ti dirò di più, non credo proprio siano rimaste giustificazioni.
Almeno per chi ha nel suo vocabolario la parola "RIBELLARSI". E' un'opzione che è a disposizione di tutti, non di quattro esagitati, basta usarla. Il resto sono discorsi e solo discorsi.
E guarda che mettere a confronto pasticche per dimagrire per donne ed antidepressivi per uomini non risponde alla realtà: la realtà è che gli antidepressivi sono usati da chiunque ed in quantità industriale, quindi non vorrei che sia un artificio dialettico per non vedere il problema, come tutto il resto del discorso. Mi sembra che una vera lotta per tirarsi fuori da questa situazione sia soprattutto una questione di scelte, chi fa una scelta ha già messo le fondamenta per un cambiamento. Altrimenti buon zoloft a tutti.
Sai è triste, ritrovarsi a 50 anni suonati, dopo una vita spesa all'insegna della dignità della donna, dei pari diritti ecc. e ritrovarsi con una società che è pure peggio di quella dei nostri genitori.
Viene da chiedersi se non abbiamo commesso (noi, le donne della mia generazione) qualche grosso errore. Ma quale?
mignotte ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno. Di buono c'è con la crisi che si stano abbassando anche i loro prezzi..
Ma tu le conosci personalmente le 500 gheddafine che per 70 Euro e una giornata diversa dal solito si sarebbero prostituite per fare da contorno ai grandi affari del nanerottolo di Arcore? (Affari che poi sono anche affari tuoi?)
No, tu non le conosci. Pero' ne parli come se fossero delle puttanelle. Come se le avessi viste l'altra sera sulla Tangenziale Est mentre facevi il tuo sopralluogo prima di decidere da quale delle schiave del sesso dell'Europa ex-comunista (smerciate in Italia grazie alle aperture migratorie della sinistra multiculturale) farti sbocconcellare il prepuzio per la modica somma di Euro 70.
Le puttanelle, infatti, quelle vere, i 70 Euro li prendono in cinque minuti sifonando gli spermatozoi di chi, una domenica si e una no, va in piazza a manifestare contro le violenze domestiche.
Io non credo che ci siano puttanelle cosi cretine da prostituirsi al modico prezzo di 70 Euro al giorno per tenere in mano il Corano.
Forse tu vivi nella blogosfera.
Qualche precisazione:
Rispetto alla vecchia generazione le donne di oggi hanno un'opportunita' in piu': quella di scegliere. Se un giorno, cioe', gli gira il capezzolo di andare a farsi due risate da Gheddafi, ingozzarsi di deliziosi tramezzini al salmone e filadelfia, incontrarsi con centinaia di altre ragazze per scambiarsi idee, esperienze e indirizzi, lo fanno senza pensare che i censori di sinistra, come Tafferuglio Interiore, le attacchino sulla fronte l'etichetta di prostitute. Cioe' se ne sbattono le mammelle di quello che pensano i bigottoni post-comunisti. E fanno bene.
E fanno bene anche a guardare con disprezzo il mondo femminista che per correttezza politica non prende posizione contro le culture islamiche per paura di apparire razzista.
Sono certo che se fosse stato il governo Mortadella (quello sponsorizzato da un altro bigotto di sinistra che dirige la Repubblica e che fa l'indignato speciale perche' al Berluska gli tira ancora la cappella e a lui no) ad organizzare un summit per l'amicizia italo-libica con 500 belle ragazze in minigonna che sventolano bandierine, ne' tu, ne' il tuo nuovo compagno anti-berlusconiano di viaggio, l'ex-fascista Gianfranco Fini, ne' le femministe anti-berlusconiane avreste sollevato tanto scandalismo.
Quando D'Alema andava a braccetto con gli Hezbollah in Libano pensavate che quello servisse ad aprire un dialogo con l'estremismo anti-israeliano; oggi che il Berluska organizza una festicciola del cazzo per chiudere contenziosi e consolidare contratti commerciali con uno dei leaders piu' cretini che il mondo arabo abbia prodotto (e ne ha prodotti tanti, a cominciare dal piu' cretino di tutti, Yasser Arafat, che e' riuscito a prendere per il culo tutti, perfino il popolo che voleva difendere) tutti a scandalizzarsi e a dire che il Berluska ha creato una nazione di veline e puttanelle.
Con queste argomentazioni di elezioni se ne vincono poche. Anche se ci si allea con gli ex-fascisti di Allenaza Nazionale per formare la solita ammucchiata che va dai post-fascisti ai post-comunisti passando per i democristiani alla Bindi.
Non me ne frega un cazzo di conoscere le gheddafine. E ne parlo per quello che hanno fatto. 70 euro per vendere il culo dell'Italia.
A posto così.
Se ti fossi informato - e bastava leggere le istruzioni dell'agenzia alle hostess - capiresti che il panegirico che hai fatto è solo una patetica stronzata con la quale ti arrampichi sugli specchi per dare dignità ad una pagliacciata che avrebbe dovuto offendere qualsiasi cittadino, in primis chi lavora onestamente. Evidentemente non sei fra questi.
Il governo mortadella non organizzerebbe nessun incontro per l'amicizia italo-libica quindi il problema non si pone.
Voi difensori della cultura occidentale e liberista che vendete il culo per due lire (manco euro) a un assassino mi fate sinceramente ribrezzo.
Passo e chiudo.
Sassicaia Molotov, hai fatto la conoscenza di "Bertoldo"; a suo tempo lo rimisi al suo posto con non più di sedici parole.
Se gestissi uno spaghettificio artigianale, neppure nel più etilico degli slanci di generosità prenderei in considerazione la sua candidatura per la mansione di addetto alla raschiatura delle latrine!
Che fai? Censuri?
Tu quoque?
Allora non hai argomentazioni. Ti ritiri.
Oppure non te ne frega un cazzo di discutere con un fascistone che non capisce una minchia?
Capite tutto voi. Si e' visto.
Insomma ti piace avere un blog dove parli tu e gli amici tuoi e tutti vi leccate il culo dicendovi:
"bravo! Bel post!!!"
Vabbe': fascistello di sinistra: mettiti a dialogare con il tuo nuovo camerata: Gianfry Montecarlo Fini.
Good Bye.
Toh, guarda cosa rivedo: il vecchio caro trollacchione da newsgroup, quello che paventa la "censura", la "discussione" e tiene il tonarello aggressivo d'ordinanza. Madonna, pensavo che fosse una razza oramai estinta, invece qualche esemplare da oasi protetta ne gira ancora. Ganzo!
Ciao Riccardo Venturi!
Come va?
Sempre a raddrizzare banane col culo?
Hai la faccia da No-Global: quello che se la copre e poi tira estintori sulla testa dei proletari che si arruolano nella Polizia.
Ti ho visto un paio di volte al Leoncavallo. Eri piu' magrolino e cercavi di sbafare qualche hamburgher multinazionale aggratis.
Bertoldino caro, al Leonka devo dirti che non ci ho mai messo piede quindi non mi hai mai visto. Direi che basta così, si vede che oggi ti sfogavi perché lunedì comincia la scuolina e ti sentivi tanto triste e solo. Bye!
@ VENTURIK:
Allora hai un fratello gemello illegittimo e lo tieni nascosto per evitare pettegolezzi di provincia.
In effetti e' difficile riconoscere questi neo sessantottini dietro il casco da motociclista che indossano tutte le volte che vogliono arricchire il processo democratico con il loro valido contributo.
E se non era tuo fratello gemello, era tua sorella trans-post-operation che ti assomiglia come una goccia d'acqua.
BYE!
Posta un commento