lunedì 20 dicembre 2010

POP!

Pop è un abbreviativo di popular, quindi si suppone ad uso e consumo di un largo pubblico, di massa perfino.

Quelli come me per cui parlando di massa non sopportano nemmeno la città (preferisco Carrara, culla di anarcoidi grezzi come il marmo), in genere davanti ad un prodotto POP assumono l'aria degli schifati puzzalnaso iniziando a declamare millanta di prodotti non-pop sicuramente di livello più "alto", lasciando intendere che quella monnezza la lasciano volentieri al popolino bue e così via.

Non sono di quella razza. Specialmente parlando di musica.

Intendiamoci, me la meno con qualsiasi genere, dall'hardcore punk alla musica concreta; fra i personaggi da me venerati ci sono gli Henry Rollins come Giacinto Scelsi Conte di Ayala Valva, i David Bowie come i John Coltrane, ma niente e nessuno potrà farmi cambiare idea sul fatto che l'impresa più difficile per un musicista sia scrivere una grande canzone pop.
Credo sia per questo che i Beatles sono oggettivamente immortali.

Ma soprattutto è per questo che degli artisti portati sul palmo di una mano dalla critica sono in realtà dei semplici canzonettari.
Una grande canzone pop ha IL POTERE.

Ti ritrovi a cantarla, conoscendo intere strofe, già dopo due ascolti. Ti cattura inesorabilmente. Sei suo.
Ha toccato qualche corda dentro di te che nessun altro può, perchè quella sequenza di note, quella frase cantata in realtà la stavi cercando, è quella cosa che ti cambia l'umore in un attimo, ti fa uscir fuori la voglia di cantare e quando canti una canzone pop in realtà ti stai rigenerando.
E, ovviamente, come per il libro, ognuno ha le sue.

Sono quelle canzoni che ad esempio vado a cercare dopo essermi ascoltato per intero "Einstein on the beach" di Philip Glass, gran lavoro eh, però si necessita di un attimo di relax prima di ricominciare a vivere.
Oppure dopo una giornata di lavoro durante la quale, oltre a scapicollarmi per lo spettacolo sul palco principale ho dovuto allestire il laboratorio nel ridotto, una conferenza stampa, un'incontro con l'autore, correre in giro a prendere qualche pezzo dall'attrezzeria di scena, andare in ferramenta e spazzare il laboratorio di falegnameria, fortunatamente non con la scopa in culo.
E solo certe canzoni hanno il potere di convincermi che, sì vabbè dài, la vita non è così una merda.

Ad esempio:




Dite cosa vi pare, ma a me 'sto pezzo mi cambia la giornata se lo sento a tradimento.
Credo sia un retaggio giovanile, così come questo:




Beh, questa è stata la colonna sonora delle prime apparizioni in discoteca (quindi risse, bevute epiche e tampinamenti a quelle belle cosine che finiscono per A e questa musica era PERFETTA)

Poi, ovviamente ci sono i professionisti del pop, quelli che non di rado tirano fuori cose incredibili come questa:



Credo che il trovare una donna alla quale cantarla sia per me quasi la missione di una vita.

Per ora qualcuna (una, lontana nel tempo) s'è guadagnata questa, un giorno:




Semplice, disincantata e sublime.
At least for now, I love you.
Così com'è.

Ma una, e una sola, riesce a concentrare dentro di me una gamma di emozioni troppo vasta per essere raccontata.

E non poteva scrivermela altri che Lui:





E gli italiani?

Ah beh.




Se qualcuno ne ha una migliore da propormi si faccia pure avanti (l'amico Marco Lenzi mi pone "Una musica" dei Ricchi e Poveri, si apra il dibattitoLol).
Poi certo, si torna a quelle altre cose per le quali il sangue mi ribolle (punk e hardcore), la testa mi si frantuma in due milioni di schegge impazzite (noise, industrial, concrete music, classica contemporanea, jazz), salto per aria (glam, rock 'n roll) divento un terremoto deambulante (metal. grindcore, doom) e un milione di altre cose.
Scrivo, sono pure musicista, fra poco tiriamo finalmente fuori 'sto cazzo di CD.........

ma probabilmente non riuscirò mai a scrivere una grande canzone pop.

Ma d'altra parte altrettanto probabilmente non riuscirò mai a diventare Granduca di Toscana.

9 commenti:

Chica ha detto...

a trovarlo un Uomo he ti canta "your song"...lo farei Granduca di Toscana seduta stante!!!:D

Ettore ha detto...

io l'ho sentita/vista Your Song cantata da un ragazzo alla propria moglie dal peso di 140kg per 1,60 mt (lo so, non conta nulla l'aspetto, ma a me rimasi colpito).
A seguire:
esteri= The Power of Love (Frankie g.t.h.)
interni= Il Paradiso (P.Pravo)

Anonimo ha detto...

Absolutly Absolute. E poi Paolo Conte e Caterina Caselli. Si, sono d'accordo con te Granduca.

brazzz ha detto...

parlando di pop..qualsiasi canzone di XTC i grandi fab three

sassicaia molotov ha detto...

@brazz: "dear god" su tutte. Oddifreddi non avrebbe saputo fare di meglio ;-)

Eva Aiko ha detto...

Bowie e Lou Reed rules...Ringrazio mio papà che all'età di 6 anni mi portò al concerto dei Velvet Underground e per avermi fatto vedere "Labyrinth"...

Leandro Giovannini ha detto...

eh beh, inviti la lepre a correre...
Alfie di Burt Bacharach
Ain't no mountain high enough di Diana Ross
La Notte di Adam
Appetite dei Prefab Sprout
King for a day degli Xtc
Tutta Patty Pravo ;o)
etc. etc.

Leandro Giovannini ha detto...

adam è per Adamo ahaha

sassicaia molotov ha detto...

@Harmonica: Salvatore Adamo, eh? "La notte" l'avevo e ci ho massacrato il mangiadischi da piccolo. Se sapevo della tua passione per la Patty ti avrei invitato al Premio Ciampi dell'anno scorso, le ho preparato il camerino e l'ho seguita tutta la sera. A parte il botulino che le sprizza da ogni poro è comunque ancora affascinante e sstupenda. Alla fine le ho tirato un bacio ed ha risposto con un sorriso di quelli che valgono tre ore di straordinario.