sabato 23 maggio 2009

THE SHOW MUST STOP


I lavoratori della Videotime hanno scioperato.
- Esticazzi? - Diranno i tre lettori di questo blog. Tra cassintegrati, licenziati, disoccupati e precari non è che la notizia sia tutto questo scoop; in effetti non lo è, perché tra l'altro non è questo il tema del post.
La Videotime è la società licenziataria di Mediaset-RTI che si occupa di quei programmi che vengono registrati nei Centri di produzione Palatino ed Elios, quindi "Matrix", "Uomini e donne", il TG5 e "Forum", ad esempio.
Monnezza, tanto per capirci.
Sull'articolo linkato in cima si legge comunque che i lavoratori della Videotime (tecnici, macchinisti, sarte, parrucchiere, insomma tutto il personale che occorre per mettere in scena un programma) hanno scioperato per via dei tagli della produzione, per i propri salari che vengono pagati da un'azienda il cui fatturato non combacia minimamente con la crisi economica in corso, essendo la creatura del nostro Buffone del Consiglio reduce dall'ultima ed ennesima marcia indietro dopo le immani cazzate sparate sull'argomento Parlamento.
Posso testimoniare che chiunque lavori nel settore dello spettacolo è tutto fuori che un miracolato. Non vorrei infatti che qualcuno pensi che lo stare a contatto con ambienti di cinema, teatro, televisione e di tutto quanto fa spettacolo sia una specie di privilegio divino piovuto da chissà dove grazie a potenti amicizie o sltri tipi di spintarelle, gollettoni, calci in culo etc.etc.; non sempre è così, anche se figuriamoci se il settore spettacoli è scevro da questo tipo di fenomeni; siamo in Italia, dopotutto.
Ne consegue che i lavoratori di Videotime sono lavoratori a tutti gli effetti, gente che si guadagna il pane duramente e chi ha mai avuto modo di vedere cosa succede dietro le quinte di uno spettacolo non potrà che darmi ragione. E soprattutto chi lavora in questo settore non è tenuto a preoccuparsi quale sia lo spettacolo che sta mettendo in piedi, perchè le preoccupazioni sono altre. Chiedete però ad un macchinista o ad una sarta o ad un elettricista cosa ne pensa dello spettacolo a cui a lavorato: la stragrande maggioranza risponderà che lo spettacolo non lo guarda nemmeno, una volta finita la preparazione la maggior parte va a riposare o a decantare lo stress di ore ed ore fatte a ritmi serratissimi, di urli, vaffanculi e sbroccate varie perchè tutto deve essere perfetto e tutto nei tempi stabiliti, se possibile anche prima.
Insomma, Videotime ha fatto sciopero ed "Il Manifesto" è l'unica testata ad essersene occupata; non hanno trasmesso neanche il comunicato di solidarietà dei colleghi del TG5, tanto per dire a che livelli siamo. Ma veniamo a quello che più mi interessa di questa faccenda: prendo dai commenti all'articolo del "Manifesto" queste perle:

"Giusto segnalare questi fatti che possono dare fastidio al Cavaliere e che altrimenti passerebbero sotto silenzio. Quanto alla mia solidarieta, la conservo per gli operai metalmeccanici delle RSU e della FIOM -CGIL che devono lottare sia contro la Confindustria che contro i venduti e traditori della CISL e UIL che hanno firmato il contratto."

"embè e allora? questi sono i servi di B che protestano un po' - poi andranno a baciargli le mani- sono servi sciocchi non vi illudete, non faranno nulla per danneggiarLo - lo amano alla follia- prende l' dentro il 90% dei voti- o no?"

"Una volta consolidato il potere il Silvio la farà pagare anche alla propria servitù"

"Sono d'accordo con Zin Zin i servi del padrone sono penosi, vedono il conto del parrucchiere dei divi, applaudono, masticano amaro e poi corrono a baciare la veste dell'imperatore. Il loro sciopero non ha valenze di classe è solo lo strepitio dei servi che chiedono un osso in più dalla tavola del padrone. Quella stessa tavola che servono sgomitando tra loro."

Io mi chiedo: ma questa gente qui sarebbe la sinistra?
Cioè, ma veramente io dovrei condividere una qualsiasi lotta accanto a dei deficenti del genere?
Ma perlamordiddio.
Ed ho il vago sospetto che tali posizioni non siano affatto isolate in quell'area politica.
L'equazione gli viene facile: lavora per le TV di Berlusconi = Servo di Berlusconi.
Ecco, se per far vincere la sinistra bisogna affidarsi a minus habens di questo genere meglio rimanere all'opposizione perchè quindici anni di Berlusconismo ha fritto il cervello non solo agli elettori del Cialtrone Maximo ma anche a diversi sedicenti appartenenti all'area della sinistra.
Vorrei vedere se gli stessi avranno il coraggio di dire che i metalmeccanici FIAT sono dei leccaculi di Marchionne quando e se il piano del losco figuro dal quale verranno tagli e licenziamenti verrà messo in pratica.
Vorrei vedere questi discorsi riferiti a chiunque abbia dovuto ingoiare contratti-capestro con il beneplacito dei sindacati confederali grazie ai quali ogni sciacalletto aderente a Confindustria dorme sonni tranquilli.
Ragionare nei termini di cui sopra significa non riconoscere la dignità di lavoratori che fanno esattamente quello che fanno tutti gli altri lavoratori: si guadagnano da vivere, lottano per i propri diritti e per la propria dignità. Se sono servi, lo sono al pari di metalmeccanici, edili, agricoltori e camerieri.
Oltretutto sarebbe il caso di ricordare a questi comunisti da pollaio che le maestranze del settore spettacoli sono per la stragrande maggioranza schierate a sinistra, mentre a quanto pare il fenomeno degli operai che votano a destra è ormai endemico; non sia mai che si sono resi conto di quali teste di cazzo si ergono a paladini dei lavoratori?
Oggi il teatro dove lavoro è chiuso, doveva esserci Berlusconi a fare campagna elettorale ma come si sa il Buffone ha preferito il basso profilo ed ha preferito restare a sparar cazzate tramite proclami davanti a platee acquiescenti come quelle confindustriali; ovviamente avrei fatto il lavoro richiestomi così come ho già fatto a suo tempo quando è venuto Veltroni e quando venne Bertinotti; è il mio lavoro, a prescindere da cosa poi succede sul palcoscenico. E non mi sento affatto un servo. Sono un lavoratore serio, punto.
Domani da noi c'è Morgan, che dovrei fare? Irrompere sul palco mentre suona urlando a squarciagola "We don't care what you say, fuck you!" come i D.O.A.?
La sinistra è in crisi, lo sappiamo tutti.
Prima si libera dei suoi cretini, prima la crisi si risolve. Me lo sento.

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