venerdì 8 maggio 2009

VOGLIAMO DORMIRE!


Sembrerebbe cronaca locale, ma a ben guardare troppi comportamenti rimandano ad una strategia che non è assolutamente circoscritta alla realtà livornese, e questo è il dato interessante che dovrebbe farci riflettere.
Cosa è successo?
E' successo che a Livorno la struttura della Fortezza Nuova, uno dei luoghi più belli della città dove ci sarebbero parchi, giardini e strutture polifunzionali, è chiusa e lasciata marcire nel degrado da 12 anni. A cavallo tra il 25 Aprile ed il 2 Maggio una serie di associazioni e soggetti politici hanno organizzato un'iniziativa comprendente concerti e dibattiti  raccogliendosi nel "Comitato Fortezza dal basso", il tutto nell'area verde adiacente la Fortezza e lasciando lo spazio per i DJ set nella grotta all'interno dello spazio sotterraneo. 
Un'iniziativa pienamente riuscita e che ha visto la partecipazione di un grandissimo numero di persone data anche la qualità degli argomenti di discussione portati e che ha permesso ai cittadini che sono intervenuti di confrontarsi su temi fondamentali quali il diritto alla casa, la crisi occupazionale e la gestione del territorio.
Sono riuscito ad andare la sera del giovedì scorso finito di lavorare, verso mezzanotte e mezzo: luci spente sul piazzale e nella grotta musica a volume basso tanto che appena fuori dalla fortezza non si sentiva nulla, tanto che lì per lì io ed i miei colleghi abbiamo pensato fosse già tutto finito.
Ovviamente al termine della manifestazione qualche autorità cittadina ed il suo megafono, il giornale locale "Il Tirreno", hanno pensato bene di attaccare ad alzo zero la manifestazione; gli argomenti? I soliti. Musica alta fino alle 5, schiamazzi, intemperanze, perfino una sedicente aggressione (?).
Tutto, ovviamente e rigorosamente FALSO.
In prima fila il Presidente della Circoscrizione 2 Maurizio Paolini (PD), seguito a ruota dalla solita destra cittadina e da un oscuro segretario dell'Italia dei Valori, partito che qui a Livorno si sta segnalando più che altro per il costante sprezzo del ridicolo, come in occasione della mancata visita di Borghezio, ma d'altra parte la vetrina che offre l'abbaiare contro una iniziativa popolare scevra da qualsiasi lingua-in-bocca col potere locale è troppo ghiotta per questi incompetenti messi lì a rubare stipendi pubblici lasciando una città intera al degrado ed alla morte civile.
Sì, perchè provate pure a fare un giro per Livorno di sera.
La centralissima Via Grande già dopo le 21 sembra un set di un film sul dopobomba; e nelle zone adiacenti è anche peggio. Non solo una donna, ma chiunque passeggerebbe per il centro con un certo timore. L'unica zona in cui si vedono segnali di una presenza umana è quella di Piazza della Repubblica dove si riuniscono tutti gli stranieri comunitari e non visto che in quella zona hanno trovato appartamenti da affittare e comunque sono gli unici a scendere in strada dopo cena; chiaramente da molte parti in città la cosa viene vista come segnale di degrado, datosi che naturalmente non mancano scaramucce, risse e qualche coltellata tra i più facinorosi ma non si è ancora avuta notizia di violenze o stupri o insomma tutto l'armamentario dei babau atti a spaventare i bravi cittadini.
Ecco quindi che se qualcuno prende un'iniziativa per la collettività i responsabili della morte civile della città cominciano a strillare, ben supportati dalla stampa locale.
Il clima che vogliono è questo: tutti in casa, tappati ed impauriti, le strade lasciate alla feccia extracomunitaria in modo che si possa addossare loro ogni nefandezza nonostante Livorno resti una delle città più sicure ed a basso tasso di criminalità in Italia, mentre loro, gli amministratori di questo mortorio, speculano indegnamente sul patrimonio cittadino restringendo al minimo le possibilità di spazi per chi la sera vorrebbe vivere e non rinchiudersi in casa davanti alla TV.
E' una strategia semplice ed efficace perchè urlando "Al lupo" anche quando non ce n'è bisogno si trovano sempre i farlocchi che abboccano. 
E stavolta l'hanno fatto per colpire un'iniziativa popolare, nata dal basso e che proponeva temi non proprio comodi per l'amministrazione cittadina; è chiaro che il potere politico vede come il fumo negli occhi gli spazi di discussione dove lorsignori non possono usare le loro armi di disinformazione di massa e dove movimenti ed associazioni sono invece ben informati  sulle loro inefficienze e sulle loro incapacità di gestire il territorio. 
In questo articolo pubblicato da Senza Soste  sono raccolti i comunicati dei gruppi che hanno organizzato l'iniziativa e grazie ai quali si può capire il grado di arroganza e mistificazione che certe istituzioni raggiungono con la servile compiacenza della stampa locale; aggiungo che essendo testimone diretto dell'evento posso ribadire per conto mio che la festa organizzata in fortezza non poteva assolutamente costituire fonte di schiamazzi e rumori molesti per gli abitanti del quartiere adiacente, anche se ovviamente i politicanti con pruderie securitarie non hanno faticato a trovare i leccaculi di turno che si sono esposti per stigmatizzare l'evento.
Tutti zitti e tutti a casa, possibilmente davanti a Bruno Vespa, quindi?
Scordatevelo.
E prima i cittadini si riprenderanno le strade senza aspettare notti bianche, feste di partito e sagre parrocchiali, prima sarà possibile sgretolare alle fondamenta questa politica fintamente democratica e molto fascista e razzista che vorrebbero imporci.

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