sabato 17 aprile 2010

LGBT E FUGA DALLA SINISTRA


Non sono un fine analista politico, pensavo però che gli ultimi svolgimenti in quel castro di maiali che è diventato il Parlamento italiano fossero un chiaro segno che l'enfasi data al risultato della Lega serviva a mascherare il fatto che il PdL comincia a perdere colpi davvero.
Francamente il fatto se si scinderanno o meno non rientra fra i miei interessi attuali visto che in caso di elezioni conto di ripetere la vittoriosa performance fatta alle regionali, ma resta il fatto ancor più assodato che l'opposizione continua nella sua incessante dissenteria di voti; e il PD perde consensi a suon di intere categorie.
La ragione, se mai ce ne fosse bisogno di ribadirlo, è la sua politica amorfa e priva di ogni contenuto identitario che potesse rimandare ad un partito di lotta, la scellerata gestione dei poteri locali e la delirante corsa all'elettorato moderato quando ci sono già due campioni di rappresentanza come l'UDC e il PdL.
L'ultima categoria che sembra pronta per il salto della quaglia è quella dei trans.

E a mio avviso la cosa ha una certa importanza.

Vediamo che succede: intanto questa settimana c'è stato, proprio a Livorno, il raduno nazionale Trans; Livorno è una delle città più omofobe d'Italia, nonostante non succedano mai episodi di violenza o di discriminazione conclamata, ma posso asserire con una certa sicurezza che terzi e quarti sessi non sono visti con molta simpatia. Retaggio veterocomunista, credo.
Il congresso si è svolto a Villa Morazzana, non esattamente al centro della città (eufemismo) e l'unica eco che ha avuto in città è stata grazie all'intervento di quel volpone di Don Medori, parroco molto in vista in città e noto per le sue posizioni molto nette in materia politica.
Il parroco di S. Andrea si è fiondato a bomba fra le pecorelle con cristiano fervore lanciando dalle colonne del "Tirreno" lo slogan "basta con le discriminazioni".
Passato il conato di riso compulsivo mi sono chiesto chi. delle autorità cittadine laiche e di sinistra abbia fatto la sua passerella. Niuno, pare.

E comunque quanto avessero da dire avevo avuto modo di ascoltarlo qualche settimana fa in quanto invitato ad un talk show al Teatro delle Commedie diretto da Paolo Ruffini.
Tranquilli, non sono diventato famoso, ero solo invitato come musicista della scena indipendente locale insieme a quel mago di Simone Luti, un grande bassista blues. Con noi due interpreti di "Amici", altri personaggi dello spettacolo locali e Regina, la trans che da anni dirige le notti di Torre del Lago per il popolo GLBT.
Alla fine dello show proprio Regina, chiaccherando nel foyer, esprimeva la volontà di trattare ed avvicinarsi alle amministrazioni di destra proprio perchè delusa ed avvilita da quanto passato fidandosi delle amministrazioni del segno opposto.
Le trans ed il popolo GLBT in genere li ho sempre consdiderati una grande forza rivoluzionaria, una compagnia imprescindibile con la quale unirsi e lottare per cambiare la società.
Si tratta di individui che lottano per vedersi riconoscere una dignità umana, per cambiare regole e diritti che sono negati da forze antistoriche, antisociali e direi antiumane per chiudere il cerchio.
Il perché di tanta difficoltà nell'unire certe forze rimarrà per me sempre un mistero.
Come rimarrà sempre un mistero la tiepidezza con cui forze laiche e libertarie non riescono a stabilire una strategia comune col mondo GLBT tanto da far compiere ad alcuni la scelta di andare fra le braccia di questa destra.
E' certamente un fatto che amareggia vedere, ad esempio, fulgidi esempi di integrazione come Platinette o Alfonso Signorini, ai quali non va certo messa sulle spalle la responsabilità di condurre una lotta per una piena integrazione dei generi, così come non va messa sulle spalle di Luxuria o di altri rappresentanti del mondo dello spettacolo, ma il balletto della stessa Luxuria, ora in odore Finiano dopo la comparsata nelle liste di Rifondazione, gli squittìi della Gardini nei cessi del Parlamento, le puntuali grezzate della Santanché e il trionfo nell'Isola dei famosi col plauso di quella mignotta (quella sì, vera e con un buco così) di Sansonetti, è sintomatico di un venticello molto pericoloso per la sinistra, per l'associazionismo legato al mondo GLBT, ma che rischia davvero di dare più frutti di quanti ne abbiano avuti fidandosi della sinistra.
Insomma, parliamo di una delle categorie che dovrebbe essere protagonista del blocco sociale che potrebbe veramente lottare con profitto per cambiare questa società attuale, quella che esplode in salamelecchi al Papa che copre decenni di vergogne ai danni di bambini, che nega un piatto di pasta a delle creature se i genitori non sono in pari con la retta, quella della fabbrica di suicidi nei carceri e via dicendo tutto quanto ben sappiamo.
E invece c'è da stabilire se è stata questa sinistra a far scappare anche loro o se nel mondo GLBT sta succedendo qualcosa di molto strano.
Io propendo per la prima ipotesi.
E quando si tratta di danni da attribuire a Veltroni e D'Alema si va sempre sul sicuro.

10 commenti:

NoirPink - Modello PANDEMONIUM ha detto...

Ahimè, a dire certe cose ormai ti danno dell'omofoba/o... L'idea che l'omosessualità e il transgenderismo siano fattori che potrebbero essere spunti di rivoluzione contro una società violentemente sessista e discriminatoria viene sempre più rifiutata.

La società è diventata più buona, tollerante, ripetono in tanti, paghi del fatto che loro personalmente ormai vengono appunto tollerati e senza curarsi che altri continuano a subire feroci repressioni - anzi, ben contenti di partecipare alla repressione dei nuovi ultimi, cambiando con una facilità impressionante la casacca del perseguitato con quella del persecutore.

Quanti "gay virili" se la prendono con le "checche"? E quante transessuali se la prendono con i travestiti?

In tutto questo, nessuno pare più scandalizzarsi del fatto che parecchi leader del movimento *qtlgb pensano solo al proprio interesse personale, alla propria possibile carriera politica: Vladimirr Luxuria che da Rifondazione corteggia il PdL; l'ex presidente di Arcigay Aurelio Mancuso che straccia la tessera DS, ci prova con il PdL e poi si iscrive al PD tenendo addirittura a precisare che vuole portare avanti in politica le idee del cattolicesimo di base (strano concetto di laicità, incredibile ma vero: Binetti o Mancuso, che differenza fa?); Imma Battaglia candidata con SeL dopo anni di vicinanza al centrodestra...

Però se dici che è meglio non votare per certe banderuole ti diranno che, in realtà, sei un'omofoba(o)...

Anonimo ha detto...

Sassicaia, per favore, torna a parlare "come se magna" che io con la mia febbre, da un po'di tempo in qua faccio fatica a seguirti.. Omosessuali? Donne?
Sarò anche cretina (oltre che impedita da sta orrenda febbre), ma nei lontani anni (perdonami, non mi ricordo la data) del pre e post legge sull'aborto il NON compianto maschilista fascista PCI aveva posizioni vomitevoli. E lo dico da tizia che, poco che valga, si è presa botte dai picchiatori fascisti " reprimende" pesantissime dai bigotti del PCI.
Ma quando mai il PCI ha difeso i diritti dell'individuo? E delle donne in particolare?

Unknown ha detto...

Beh, guarda il durissimo commento dell' arcigay dopo le parole di Bertone. E' stato durissimo, e doveva esserlo.

Adesso immagina di doverlo fare solo qualche anno fa, quando grillini era dentro quella merda di partito insieme alla Binetti. Potevano farlo?

No: gli avrebbero chiesto di rispettare l'ala
moderata, di non causare tensioni, di accodarsi
al comunicato bello diplomatico , congiunto ed inutile
del partito.

Mi spiace, penso (e l'ho detto) che i gay abbiano
fatto benissimo a distaccarsi, e probabilmente ora otterranno molto di piu'. O se non altro, almeno adesso non sono vittime del fuoco amico.

Perche' se ti ammazza il nemico, beh, lo avevi messo in conto. Se lo fa il tuo "compagno", beh... ti senti un pochino fesso.

Uriel

Unknown ha detto...

Quanti "gay virili" se la prendono con le "checche"? E quante transessuali se la prendono con i travestiti?
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Aha. Prova ad essere bisessuale in un ambiente gay. Ti sentirai chiamare "traditore", almeno. Almeno.

Uriel

Anonimo ha detto...

@ Uriel:
Bisessuale = gay represso... Che tristezza! Il cosiddetto "ambiente gay" sta diventando sempre più opprimente, conformista... repressivo!
Certo, poi qualche speranza si accende... Il passaggio di consegne in Arcigay tra Mancuso (altro che Grillini...) e Patané ha significato presa di distanza dalla Chiesa e appoggio a campagne come quella del matrimonio gay. Vedremo...

Michael Grimaldi ha detto...

Non mi sono mai fidato dei compagni, per quanto riguarda i diritti dei gay. Ricordo ancora con orrore la cacciata di Pasolini dal PCI ("Il culo non è politica", dicevano...). Più o meno lo stesso orrore di quando mi ritrovai, alla vigilia delle politiche di metà anni Novanta, Giuliano Ferrara sulla copertina di Babilonia (fu l'ultimo numero che comprai!) che prometteva tolleranza e diritti. Vinsero le elezioni, ma ovviamente (come per il governo Prodi) non arrivò nulla tranne le pernacchie. Dei politici italiani non mi fido. Di nessuno.

sassicaia molotov ha detto...

@Niki: Tranquilla, la febbre non t'ha intaccata, ho detto le stesse cose che dici tu.

@NoirPink: Diciamo che con gli operai ci sono stati gli stessi problemi. Anzi, mi correggo, ci sono gli stessi problemi. I portabandiera che si mettono in testa per meglio reclamizzare il proprio culo è un classico dell'antagonismo in salsa mediterranea. Nei posti di lavoro si chiamano sindacalisti, nei gruppi e nei movimenti si ha la possibilità di godere addirittura di uno spazio più grande per il proprio nome e cognome nel grande cartellone pubblicitario che reclamizza il quarto d'ora di celebrità mentre, a mio avviso, si sta dilapidando il patrimonio che molte correnti come il situazionismo hanno lasciato in eredità ad ogni nemico di questa società dello spettacolo di terza visione.
Ma è storia lunga, anzi scusami magari sviluppo il concetto in un prossimo post.

sassicaia molotov ha detto...

@Michael Grimaldi: Ferrara sulla copertina di Babilonia? E COME CE L'HANNO FATTO ENTRA'?
ok scusa ,vado a letto.

Zio Scriba ha detto...

Be’, ma ferrara dev’essere uno che ci capisce… non faceva una trasmissione tv con la moglie per insegnare il sesso al popolino? (s’intitolava E’ TUTTO GRASSO CHE CIULA, o qualcosa del genere)…
Gli italioti sono gli unici europei a non aver ancora capito che la natura dell’uomo è per lo più bisessuale. Ma siamo un paese in cui l’ignoranza è un ben calibrato obiettivo politico, e se stiamo togliendo dalle scuole la geografia non sarà certo per metterci l’antropologia… E quando ci si scontra con l’ignoranza, il pecoronismo, la superstizione religioide e l’inferiorità mentale, è inutile stare a chiedersi se siano di destra o di sinistra. L’immagine del “fuoco amico” che ho visto in un commento è tristemente azzeccata…

jesup ha detto...

Beh io direi che in passato,malgrado alcuni aspetti provinciali del pci,era la sinistra il referente del movimento lgbt.Pasolini fu espulso dal pci ma erano gli anni 50 è la mentalità era ben più ristretta.Intellettuali e politici dichiaratamente o meno omosessuali facevano riferimento a quella parte politica.Anche dopo Luxuria,la sedicente e perdente sinistra arcobaleno aveva candidato esponenti del movimento lgbt.L'arcigay fu una delle prime associazioni ufficiali esistenti,e lo sponsor era sempre il vecchio pci che però non seppe mai liberarsi dei tratti maschilisti-machisti del proprio dna.Il fatto che adesso si cerchino nuovi interlocutori politici è dovuta essenzialmente alla pochezza e all'assenza di ogni iniziativa del pd,degli integralisti cattolici che ci stanno dentro che si fanno imboccare dal vaticano e della pseudo sinistra in generale.Purtroppo penso che che non si troveranno politiche migliori rivolgendosi a La Russa,Giovanardi o Fini.Ne tantomeno a Casapound come ha fatto la Concia http://www.senzasoste.it/anti-fascismo/casa-pound-italia-gli-squadristi-del-popolo-delle-liberta