lunedì 19 aprile 2010

SPARARE SULLA CROCE ROZZA


Già il dover spiegare che la pillola del giorno dopo é un farmaco contraccettivo e non abortivo ad un dottore deve essere qualcosa di imbarazzante, ad ogni modo come possiamo leggere in questo post di Metilparaben non tanto di imbarazzo ma si tratta di un vero e proprio reato il fatto che un medico opponga ragioni di coscienza alla somministrazione del farmaco.
Può capitare che ad esempio un preservativo si rompa.
Capita.
Può capitare che chiedendo la pillola del giorno dopo ci si senta opporre un rifiuto da parte di un medico in virtù della sua fede cattolica.
Ora, superando l'istinto di mescolare le mani sul viso del suddetto, si possono evitare guai giudiziari semplicemente denunciando i dottori improvvisamente colti da fervore mistico davanti a quello che da un piccolo problema può diventare un GRANDE problema.
Premetto che la commistione fra sanità pubblica e istituzioni religiose è argomento che andrebbe sviscerato molto più a fondo di quanto sia MAI stato fatto finora, che sarebbe il momento di alzare un pò il velo sui poteri che le congreghe religiose hanno di fatto all'interno di istituzioni pubbliche come gli ospedali, o ad esempio in alcune facoltà universitarie come Scienze Infermieristiche dove di fatto ci sono religiosi che dettano e dirigono programmi ed attività.
Ma la sanità nel suo intero é un altro di quei pentoloni che se andiamo a scoperchiarlo rischiamo di doverci dare alla fuga per il fetore.
Ad ogni modo niente panico.
Che sia un'epoca in cui il conto alla rovescia per la cricca vaticana sia iniziato lo dice la realtà dei fatti, lo dice la spinta che viene dalla continua ricerca dell'individuo di combattere tutto ciò che porta sofferenza e che, storicamente ed invariabilmente porta su sentieri opposti a quelli che vorrebbero farci seguire dal cupolone.
La levata di scudi della società civile contro la millenaria pratica da parte del clero di disporre delle loro voglie sessuali come meglio credono sicuri di restare impuniti e le denunce che finalmente cominciano a fare breccia in questo infame muro omertoso è stata sintomatica di una ulteriore perdita di credibilità e di autorevolezza anche presso molti che hanno cercato di vedere la cosa col paraocchi del buon borghese, e che davanti al fiume in piena di rivelazioni s'è trovato il tutto sbattuto direttamente sul muso.
Ho letto in un altro blog che il fiume in piena di denunce in corso sarebbe una "moda" così come altri tormentoni mediatici ciclici di cui la nostra informazione fa ricorso in quantità quando vuole indirizzare un'opinione.
Deve essere bello vivere con delle fette di mortadella sugli occhi.
Ad esempio si può leggere non senza farsi qualche risata un canto goliardico risalente ai primi del '900, anzi se non sbaglio proprio al 1900, e titolato "Il processo di Sculacciabuchi"
dove si racconta di un'udienza penale a carico del Reverendissimo prete Don Sculacciabuchi di San Rocco, imputato di aver rinculato in un boschetto un bimbo della sua parrocchia che colà si recava per viole.
Il capo d'accusa recitava testualmente:

Si discute la causa penale

contro Sculacciabuchi da San Rocco,

imputato di aver, con magistrale

arte, attirato un giovanetto sciocco,

e avergli messo in culo dieci dita

di grossa fava lucida e forbita.


Altro che moda.

Certa gente parte di sentenza quando dovrebbe avere la decenza di chiedere almeno cappuccino e brioche come chiunque si sia appena svegliato.

E all'estero, dove la sudditanza da sempre manifestata dagli italioti non é così perniciosa, ci hanno dato giù senza ritegno. Giustamente, aggiungo.

Nessun giornale ha riportato cosa hanno scritto sul muro della casa tedesca dell'attuale papa, scritte che a sentire i nostri vomitevoli media "non possono neanche essere riportate".
Pare, infatti, che la scritta più violenta fosse "Paga l'ICI zecca!"

7 commenti:

Yossarian ha detto...

Ho letto in un altro blog che il fiume in piena di denunce in corso sarebbe una "moda"

Una MODA? Una MODA?

Dio artritico, trasformare le chiese in granai come faceva Peppe Baffone, cosi' almeno avrebbero un utilita' sociale, altro che moda...

Yossarian ha detto...

"una utilita'"

Sclerare si', ma la grammatica e' la grammatica.

sassicaia molotov ha detto...

@Yossarian: non ho riportato il blog perché, povera bimba, l'avrei esposta a troll e trolloni magari provenienti da qui, mentre l'unica cosa di cui avrebbe veramente bisogno sarebbero due sane sculacciate.

SCIUSCIA ha detto...

Anche incularsi i ragazzetti è una moda. Vecchia di duemila anni.

Matteo ha detto...

Sottoscrivo il commento di Sciuscia, è da tempi immemorabili che accade tra l'omertà generale. Finalmente è stato aperto un armadio ed è pieno di scheletri.

jesup ha detto...

allora qui ci vuole anche Ifigonia! http://plgrs.lacab.it/ifigonia/ifigonia.htm

Spillo ha detto...

Naaaaa, nun ce credo, addirittura Ifigonia.... :DDDD
Tiè, mò fateve altre due risate con la post-modernità catto-liquida: http://gawker.com/5522324/the-quasi+catholic-sex-cult-that-requires-yogurt+smeared-sex-in-public
E la parte liquida è la meno esilarante!
Questi c'hanno un senso della trasgressione che manco un neanderthaliano....(con tutto il rispetto e molte scuse per i neanderthaliani) Per forza poi ricorrono ai divieti del piffero.
Ma pensassero allo yoghurt, che è meglio!