Le Sughere di Livorno sono un carcere piuttosto rinomato per quanto riguarda vicende poco chiare.
Ci sono stato, dentro.
Ma non come carcerato - sono più incensurato ed immacolato di qualsiasi parlamentare in attività - bensì per allestire l'annuale spettacolo teatrale che si svolge all'interno della struttura.
Non dico nulla dell'impressione avuta dall'interno, o almeno nulla che non sia scontato per uno che dentro un carcere non c'è mai stato e desidera ardentemente continuare a starsene fuori di lì se non per lavoro.
Una vicenda "poco chiara" è stata quella di Marcello Lonzi.
Poco prima di essere arrestato Marcello, che qualche problema di inserimento nella società lo aveva ben avuto, era seguito anche dai ragazzi del Centro Sociale "Todo Modo", un centro sociale istituzionale e non autogestito, basato sul volontariato e ben collegato ai servizi sociali; Al "Todo Modo" i ragazzi allestiscono spettacoli teatrali, oltre ad altre attività creative grazie alle quali soggetti con difficiltà di inserimento sociale insieme ad altri che, diciamo, coordinano le attività ed altri che frequentano il centro perchè effettivamente è un'ottima palestra per testare le proprie capacità artistiche.
Tanto per fare un esempio la Karima di "Amici" è passata anche di lì.
Per farla breve, visto che uno dei coordinatori più attivi è anche mio collega di lavoro, non mi risulta che Marcello avesse le stimmate dell'irrecuperabile; tutt'altro.
Anche se il solo nominare il cognome Lonzi a Livorno è un pò come nominare il confetto Falqui: basta la parola, e da ben prima che nascesse Marcello.
E i marchi che questa società sa mettere vanno ben più in profondità di qualsiasi tatuaggio.
Sabato scorso, grazie alla tenacia della mamma di Marcello, Maria, c'è stata una manifestazione dove i genitori di tutti coloro che hanno avuto un proprio caro UCCISO, AMMAZZATO, ASSASSINATO mentre era nelle mani dello Stato, una manifestazione blindata e passata il più possibile sotto silenzio dai vergognosi media nazionali e locali ma che nell'area che il ministrello Brunetta vede come un vulnus, un'erbaccia da estirpare, ha girato a dovere.
Una manifestazione che esigeva risposte dallo Stato.
E la risposta a Maria lo Stato l'ha data.
Ora, cosa ci si può aspettare da QUESTO Stato, il cui Presidente della Repubblica si affanna a slinguazzare un conclamato LADRO come Craxi perdendo ogni credibilità presso coloro che ogni giorno, onestamente, si arrabattano lavorando per stipendi a volte manco di 1000 euro al mese?
Di quelli appena sotto Napo non ne parlo nemmeno, qui.
Dicevo, che risposta poteva aspettarsi Maria, ora che ha cercato di riaprire il processo che doveva far chiarezza sulla morte di Marcello?
Una risposta degna di questo stato di mafiosi, intrallazzatori, delinquenti ed assassini, ovvio.
E voilà, ecco la nuova perizia sulle cause del decesso di Marcello.
Che, tanto per cambiare,
fa ridere le telline pari pari come la primaA questo punto le speranze di Maria hanno subìto un bel colpo.
E a questo punto, ancor più di chi ha ammazzato materialmente Marcello, direi che è la coscienza di chi tuttora briga e lavora per mantenere l'omertosa situazione sulla linea della prima sentenza a puzzare di sterco.
A Livorno anche i sassi lo sanno che Marcello è stato ammazzato. E sanno anche che gli autori dell'omicidio di Marcello Lonzi hanno la divisa.
Il balletto squallido col quale hanno cercato di metterla in culo perfino al compagno di cella, dopo la tesi dell'infarto e della caduta su un secchio che avrebbe causato i tremendi segni sul corpo di Marcello è degno di teste per le quali i cittadini che chiedono verità hanno l'anello al naso.
Le foto del corpo di Marcello, oltre a quella che si vede nel link di sopra, le saprebbe interpretare anche un ragazzino. In rete ci sono. Io, scusatemi, non ce la faccio più a vederle quindi non le metto.
E proprio non mi va che le istituzioni di una Repubblica, seppure di una Repubblica governata da malviventi come questa, vogliano prendere per il culo perfino una madre che ha perso un figlio.
Ci consideriamo un paese civile, ma come vogliamo chiamare infamità come questa? Come classificare una classe politica che dello sberleffo, della mancanza di rispetto, dell'arrogante supponenza verso i familiari delle vittime della propria delinquenza (in un precedente post l'ho presa alla vicina partendo dal 1963 coi familiari del disastro del Vajont) ne ha fatto una regola imprescindibile?
Non si classifica, la si tratta per quel che è. Da delinquenti. Quelli veri.
Non come Marcello, non come Federico Aldrovandi, non come Stefano Cucchi, non come - beh, diamo il via all'ennesima lista o ci siamo capiti?
Lo Stato italiano ha perso troppe occasioni per meritare rispetto.
Il sottoscritto non è persona adatta a manifestazioni e cortei, l'ho detto più di una volta.
Quello che credo sia cosa buona e giusta sarebbe il costruire uno Stato degno del rispetto di TUTTI, cosa che nelle condizioni attuali significherebbe più o meno fare una strage.
Quindi meglio per me continuare a lavorare e vivere onestamente, per me, per i miei cari e per tutti quegli individui di questa comunità che meritano rispetto.
Ma il disprezzo (e non l'odio, che è sentimento sfiancante e faticoso) non è cosa che i nostri Signori Che Possono hanno facoltà di poter cancellare semplicemente ignorando che esista.
Esiste.
Ed ogni causa ha SEMPRE E COMUNQUE un effetto.
4 commenti:
Quoto.
; )
La risposta al titolo del post la sappiamo tutti,dove sono i veri delinquenti.Sono dalla parte di quelli che ghignavano sabato alla manifestazione, quando i familiari,le mamme dei morti ammazzati descrivevano le circostanze dei propri lutti.Erano quelli che controllavano che i suddetti manifestanti non alzassero troppo la voce,che non rompessero troppo i coglioni,che non svegliassero le coscienze della città,del paese dormiente.Erano quelli che in faccia gli leggevi:siamo in una democrazia,potete anche manifestare,ma fatelo piano cazzo,abbassate i toni,altrimenti istigate la violenza!A fare giustizia poi ci pensiamo noi,voi pensate a fare i bravi cittadini e a non finire in galera così non vi succederà niente.Forse.
e io oltre al post su massimetto prendo e t'aggrego questo!
Chiamalo se vuoi..esproprio.
bella sassicà! davvero bello
@Ladytux: espropria pure, è che sono un ignavo. Mò l'ultimo vedo di caricarlo da me. Grazie comunque.
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