venerdì 22 luglio 2011

LA SAGRA DEL GATTOPARDO



Ora non si riesce ad aprire un sito o un giornale senza imbattersi in qualche disamina sui privilegi della casta politica.

Alla buon'ora, come ho avuto già modo di dire. Tuttavia mi smarco subito dalla posizione invero anche un pò spocchiosa dei "ve l'avevo detto" sperando che tutta questa sollevazione porti a qualcosa di più delle solite sagre del Gattopardo tanto care ai nostri potenti e sedicenti tali.

Anche perché una volta - mettiamo il caso fantascientifico - risolto il problema della Casta politica non penserete mica di cominciare a vivere nell'Arcadia del buongoverno, della Giustizia Sociale e della Pace Duratura.

Che qua in Italia di caste, e pure più potenti e malavitose, ce ne sono a iosa.

Ve ne ricordo alcune.



Provate a smontare questa.
Il fascino dell'ignoto e del sovrarazionale.
Nel paese dei devoti di Padre Pio, del sangue di San Gennaro, delle madonnine che piangono sangue, dei calendari di Frate Indovino, degli inginocchiatoi e degli aspersori che compaiono da sotto le tonache per insegnare ai giovani virgulti l'Obbedienza ai Sacri Valori della Chiesa,
Provateci pure.
E provate pure a farvi un'idea di quanto ci costa questa marmaglia. A noi ed a nessun altro paese del mondo non teocratico.
Provate a mettere in fila tutti gli argomenti per cui un NON CATTOLICO è costretto a regolare la sua vita secondo i dettami di scritture di 2000 anni fa propagate ad uso di pastori e pescatori ed usate per tenere per quasi un millennio una discreta fetta di umanità sotto un giogo terrificante nel quale chi osava contrastare questo potere difficilmente salvava la pellaccia da torture ed esecuzioni, mentre per meglio esplicare la Misericordia di Dio andavano a massacrare interi popoli di là dall'oceano.
La Storia è fatta per essere cambiata; e un cambiamento epocale sarebbe quello per cui coloro che non hanno bisogno di un amico immaginario nè dei suoi mefitici portavoce possono tranquillamente viversi in pace le proprie vite e le proprie convinzioni etiche in un paese libero dai condizionamenti di questa casta di parassiti.
Ma, purtroppo siamo in Italia, il paese che ha ammorbato il mondo coi dettami dei successori di San Pietro e questa cosa la dobbiamo pagare, almeno fino a quando non saremo abbastanza decisi a rimandare questa setta nelle catacombe da cui sono venuti.

Passiamo ad altro articolo, come dicono gli strilloni dei mercati:



"Dove ci si segna?"
Così esclamò esasperato un mio amico dopo aver constatato che la classe politica cittadina era imprescindibilmente legata da decenni e decenni alla Massoneria.
Una classe politica che muove i fili della città sempre con le stesse facce ben assestate ora in questa ora in quella poltrona, che promuove autoreferenzialmente i falsi "volti nuovi", che giostra senza ritegno sulle risorse del territorio facendo e disfacendo a proprio piacimento nascondendosi dietro le sagome di cartone dei simboli di partito.
Dietro questa associazione segreta è nato il paravento dell'inossidabilità del Potere, e grazie alla sua struttura i peggiori delinquenti e nemici della convivenza pacifica e civile hanno tramato per scavare un fossato invalicabile fra CHI PUO' e CHI NON PUO'.
Quindi al mio amico ho dovuto rispondere semplicemente che non ci si segna da nessuna parte quando non si conta un cazzo. E nessuno gli darà mai la tessera numero 1816 di una loggia segreta per realizzare per conto terzi un impero mediatico e politicamente inguardabile tanto per evitare le sfide quotidiane che quelli da 1000 euro al mese sono costretti ad affrontare.
Al di là dei distinguo che i massoni ligi alle regole della confraternita possono opporre dico che nè all'interno nè in sede politica e legislativa nessuno ha mai fatto qualcosa di concreto affinchè i criteri di trasparenza dovuti ai cittadini italiani NON MASSONI avessero un qualche crisma di credibilità.
E siccome un bel pò di noi non vivono nel paese degli Snorkys sarebbe il caso, prima di ritrovarci in mano ad una cosca di eversori, rimettere in riga anche questi signori.
E anche loro sono ben più agguerriti e potenti della pessima classe politica che abbiamo, pure in larghissima parte scelta da questi qua.

Ora mi farò qualche nemico in più, purtroppo i prossimi non li cito per partito preso ma per una oggettiva esperienza anche personale, riferita anche a quello che vedo succedere nelle mie due città, quella natale e quella di adozione. Comunque:



Olè.
E anche qui son giri di soldi.
E non roba da poco.
Un'organizzazione a dir poco perfetta, autoreferenzialità assoluta e controllo dei capitali senza alcuna regola etica nei confronti del resto del mondo.
Dicevo delle mie due città, Roma dove sono nato e Livorno dove sono cresciuto.
Sono le due comunità ebraiche più numerose d'Italia. E la lobby sionista esiste, opera e, credo non sia un mistero per nessuno, fa tutto fuorchè lavorare per il bene comune.
Personalmente non credo che ciò li aiuterà a conquistarsi simpatie, specialmente guardando a cosa è stato capace di fare Israele grazie al culo parato dagli amici a stelle e strisce, ben rimpinzati di finanzieri in kippah e pronti a qualsiasi nefandezza per espandere (e non mantenere) i propri interessi.
Dico subito che se qualche buontempone si affaccia per darmi dell'antisemita può farmi tranquillamente un segone a tre mani con olio di gelsomino.
Non sono un negazionista, nè un revisionista, so benissimo che i lager ci sono stati e che anche qui dall'Italia in parecchi sono stati messi sui vagoni piombati e riciclati nei forni.
Mia madre, che è di Trastevere, ne ha visti portare via un bel pò, ai tempi.
Ma niente giustifica niente. Neanche l'arroccarsi in una lobby avida, senza scrupoli e incurante delle alleanze (cosa che umanoidi come Fiamma Nierenstein faticherebbe a capire anche dopo una cura Ludovico), sia a livello di economia locale che globale.
Volete dei numeri? Macché, mica li mettono sul web per il vostro sollazzo. E neanche ci sono studi approfonditi per chiarire i meccanismi per cui quest'altra casta può fare (e lo fa) il bello ed il cattivo tempo sia nelle borse che a livello di bilanci comunali.
Andate invece a verificare chi sono gli amichetti dei nostri potenti. Quelli che stanno sottotraccia ma che ogni volta che si parla di gestire cifre importanti appaiono come per magìa perché sono loro a tenere materialmente in mano il giro dei soldi.
Qui nessuno vuole perseguitare nessuno.
Il problema nasce quando tutte queste caste si sciolgono in un abbraccio mortale per quelli che, non facendo parte di nessuna di queste caste, si divincola giorno per giorno cercando di realizzare un mondo che sia di TUTTI, e non diretto da congreghe e lobby che hanno l'unico fine di lasciare che il fossato fra sfruttatori e sfruttati sia sempre più largo e sempre più invalicabile.
Ora, dieci anni dopo, chi ha occhi per vedere sa che dieci anni fa a Genova sono stati quelli che avevano ragione a passare da terroristi.
Ma dieci anni dopo è anche altrettanto chiaro che l'unica giustizia possibile dopo quei giorni si chiama Vendetta.
Il resto dei discorsi sta a zero.
Perché il potere non processa, e non processerà mai se stesso.
Tanto più si riuscirà a ragionare su questo punto in maniera lucida e strategicamente incisiva, tanto più sarà possibile dare una scossa a questo tipo di equilibri che non può e non deve diventare logica.
Il punto è smettere di sentirsi becchi e bastonati.
Perché è semplicemente vomitevole, ad esempio, sentire quel buffone sempre più somigliante ad un cyborg che una manica di teste di cazzo ha portato a governare l'Italia blaterare su quanto l'Italia sia un paese "benestante" e al contempo frignare per i permessi di una fontana nella sua villa in Sardegna.
Non è ora delle monetine, è l'ora delle badilate nei denti.


Ben venga quindi la rivolta contro la casta politica, ricettacolo in versione "for dummies" di altre caste ben più consolidate e potenti.
Ma cerchiamo di essere consapevoli che se non si va fino in fondo sarà l'ennesima, patetica, sagra del Gattopardo.
Alla quale preferisco quella del co'omero che si svolge a due passi da casa mia.

10 commenti:

Marisa ha detto...

E hai ben ragione ad essere così duro, di sicuro se riuscissimo seriamente a far crollare la casta politica sarebbe gia tantissimo e io credo che sia possibile riuscirci, poi le altre caste sono fin troppo incancrenite nella nostra società per poterle accerchiare, isolare e sconfiggere.
Speriamo di farcela, dai!

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Sono forti anche in ragione della loro capacità aggregativa. Per contrastarli e contenerli serve, tra le altre cose, un progetto di organizzazione politica, un vero partito (non dico nelle vecchie forme otto-novecentesche); credo di essere semplicemente leninista in questo appello che faccio.

sassicaia molotov ha detto...

@Marisa & HIV: "Anche un viaggio di migliaia di miglia comincia con un primo passo". Vediamo di non andare giù nel burrone alla prima curva. E sì, la forma leninista che pone HIV qualche risultato l'aveva pur dato :-)

Lucien ha detto...

In effetti le monetine gli fanno il solletico: questi ormai sono mutanti guidati da un cyborg. Serve qualcosa di più radicale.

Anonimo ha detto...

Apprezzo particolarmente la disamina sui "fedeli". Proprio oggi parlavo con un'amica del fatto che il vero problema che sta alla base di tutto (pregiudizi, omissioni, omertà, violenza, ecc) è la religione. MOlti dicono "è il modo in cui alcuni interpretano e bla bla" invece no: la religione è sbagliata a prescindere perchè miliardi di anni di evoluzione non sono stati indirizzati a far sì che un'intera specie animale si rovinasse la vita per una raccolta di cazzate spaventose quale è la religione.

Spillo ha detto...

E mò ti pubblico su google plus! :-)

Sitka ha detto...

Perfetto. sottoscrivo ogni riga.
e sono con te: VENDETTA=GIUSTIZIA=BADILATE SUI DENTI.
complimenti alla mamma trasteverina, lì ce so' cresciuta.
buona notte.
ps.grazie per avermi fatto leggere qualcosa di assolutamente istruttivo!

sassicaia molotov ha detto...

@Inneres auge: è una cosa che sanno tutti, soprattutto chi muove i fili del potere: per questo non possono farne a meno.

@Dea: vendetta significa toglierli di lì e chiedere il conto. Non fraintendermi, sono contrario alla pena di morte. Ma non ai campi di lavoro per i ladri e gli stragisti di stato. Che a stare in una cella a fare un cazzo tutto il giorno non servono a nessuno ;-)

Sitka ha detto...

io non sono per la pena di morte che sarebbe un sollievo per loro, ovvio se non fosse quella tortura americana. campi di lavoro a costruire nuove case per i poveri che loro hanno fottuto, a raccogliere la monnezza che hanno prodotto, la merda che hanno seminato. a raccogliere cicoria, patate, cipolle. a mungere vacche.
e sono sempre con te, ovvio!

Spillo ha detto...

Macchè pena di morte e campi di lavoro! Questi prima di tutto vanno colpiti nel portafoglio - prima, durante e dopo averli detronizzati. Gli vanno levati tutti i soldi che hanno rubato fino all'ultimo centesimo, e si utilizzano per risanare i bilanci di tutte le amministrazioni pubbliche. Dopodichè si mandano a sminà i campi in Iraq e in Afghanistan, così almeno se ne gaisce qualcuno è per un nobile scopo, se invece sopravvive avrà imparato un mestiere utile abbastanza a giustificarne la presenza. Ma si ruzza perdavvero....?