Mi sa che non avremo mai il privilegio di vedere i famosi fucili padani.
Quelli che Bossi reclamava ogni volta che pensava di fare la voce grossa per spaventare non si sa bene chi.
I presupposti per far tornare la Lega ed i suoi esegeti nel gabbione per le bertucce, unica vera radice etnica, politica e culturale che i paTani possono reclamare, ci sono tutti, ora.
Base incazzata, leader in fuga, scoramento, disillusione.
Roma ladrona e Milano delinquente.
Basterebbe una zampata e questo governo andrebbe giù come un cadavere gettato a fiume con un blocco di marmo legato ai piedi, ma dall'altra parte sapete bene chi c'è quindi rimane più realista sperare in una vincita di 20 milioni di euro acquistando un Boero, il cioccolatino più ingiovibile apparso dalla notte dei tempi.
Però una bella scremata si può dare.
Intanto iniziare a dare dei bei colpi di piccozza a tutte quelle stronzate con le quali la base leghista s'è autoalimentata fino a farla diventare oggetto di studio per i nostri analisti politici, portando addirittura dei fini argomentatori di "sinistra" (sto sghignazzando, nel caso non mi si veda) ad ammonire le turbe che "il fenomeno leghista ha una sua specificità e va considerato con attenzione".
Più nello specifico vorrei partire da quel fenomeno chiamato "multiculturalismo", fenomeno che le bertucce vedono come un getto di scappamento di TIR negli occhi.
Perché?
Perché, ovviamente le loro "radici culturali", le loro "tradizioni" e le loro "credenze", detta senza ulteriori didascalie, NON VALGONO UN CAZZO.
Perché non hanno più nessuna forza propulsiva e possono essere d'esempio solo per menti deboli che possono credere indifferentemente a Dio come alla Maga Torzola. O al Mago Oronzo, se si è un minimo più evoluti:
Il cristianesimo è una religione che non significa più nulla. E' un centro formidabile di potere, assolutamente distaccato dalla realtà e dall'evoluzione dell'uomo, incapace di dare la minima risposta spirituale di una qualche efficacia alle domande che una persona pensante potrebbe porsi oggi, A.D. 2010, un accrocchio di vecchi pervertiti tenuti in piedi dalla sola arroganza derivatagli dal potere, che si affidano ad un libro che parla un linguaggio di 2000 anni fa e che è potenzialmente passibile per giustificare qualsiasi nefandezza che l'essere umano possa compiere. Un'istituzione aggrappata come un gatto ai coglioni alla superstizione del popolino con le madonne che lacrimano, i Sangennari e Padripii, le apparizioni di Madonne e le sparizioni di soldi pubblici, le crudeli e disumane interferenze nelle vite dei non credenti agevolate dai loro uomini eletti da nessuno che bivaccano in Parlamento. E non in un Parlamento qualsiasi, chè altrimenti sembra stia parlando di una cosa seria. Parlo di QUESTO Parlamento. E in tutto ciò si vede benissimo quanto le zecche in tonaca fremano di poter tornare ai bei tempi dei roghi di streghe ed eretici.
Ecco, tutto ciò nell'Anno Domini 2011 é MORTO. L'Uomo ha preso un altro passo. E tutto l'immaginario cristiano e cattolico non è in grado di mantenerlo. E le chiese si svuotano. E quindi all'autorevolezza hanno sostituito l'Autorità, come sempre. Solo che senza autorevolezza non basta più la minaccia dell'inferno per fare paura.
Il leghista medio invece vede ancora questo anacronismo della Storia come simbolo di una tradizione fondante su cui si dovrebbe basare la nostra società. Salvo poi invocare le cannonate sui suoi fratelli che vengono qui a cercare una vita migliore scappando da quei posti nei quali noi stessi e con noi tutta la civiltà occidentale ha depredato, stuprato, invaso, sfruttato e ammazzato come e quanto gli è parso.
Ora, nella Bibbia e nel Vangelo ci sono dei passi molto belli e molto interessanti, ma se è per questo ne ho trovati molti di più nel "Simposio" di Platone, o in uno qualsiasi degli scritti di Thich Nhat Hahn o nelle poesie di Dino Campana o nei fumetti di Federico Maria Sardelli, se proprio vogliamo parlare di Amore.
Ma credo sia ipocrita dare la colpa solo alle errate interpretazioni dell'Uomo se da quei libri sacri siano nati i peggiori stermini di massa che l'uomo ricordi. Le chiavi per entrare nel fatato mondo dell'intolleranza e del conflitto ci sono eccome, sia nella Bibbia che nel Vangelo.
E l'uso che ne è stato fatto basterebbe per mettere tutta la gerontocrazia vaticana davanti ad un tribunale che non mancherebbe di elargire una condanna pesantissima per crimini contro l'umanità.
Il punto è che in Italia di cristiani falsi come il Chianti fatto in California ce n'è d'avanzo, ma altrettanto c'è una preoccupante inflazione di coloro che dalle sacre scritture hanno mutuato il linguaggio dogmatico ed intollerante. E questo è uno dei motivi per cui questa religione è semplicemente un cadavere in putrefazione e si sa, cercare di stabilire delle basi con un cadavere in putrefazione non è segno di particolare intelligenza.
Ecco quindi che davanti all'incontro con altre persone che vengono da posti diversi, con usanze diverse e ritmi diversi, i nostri cristianissimi macachi in camicia verde sbottano. Vengono colti da una irrefrenabile paura di spendere qualche centinaio di euro per mettere l'allarme e le telecamere nella villetta. O dalla paura che questi abbiano veramente voglia di lavorare e siano di pessimo esempio per i loro pargoli viziati e sfaccendati che vanno a bombarsi di pasticche con l'auto di papi il sabato dopo esser stati tutta la settimana a fare lo stronzo fuoricorso all'università.
E quindi inutile che descriva ulteriormente lo sbroc sbroc visto in questi anni, le leggi demenziali della nostra ineffabile classe politica, le elezioni vinte da esseri assolutamente mediocri ed incapaci proprio grazie alla paura dell'uomo nero. Roba da popolo morto, appunto.
Che se avessimo davvero un humus forte e ben saldato di libertà, scambio e capacità di ascoltare cioè il patrimoinio culturale di cristianilaicibuddistiagnosticiebreiislamiciatei ma soprattutto UOMINI LIBERI, non avremmo ragione di preoccuparci di nulla.
Difatti vorrei mettere in chiaro: non me ne frega niente se centomila pachistani o magrebini o rumeni o tailandesi vengono a stare in Italia, non me ne frega un emerito cazzo delle loro usanze, delle loro culture, del loro sistema familiare.
Anzi, probabilmente mi fa cagare come e più del nostro.
Stesso discorso per qualsiasi altro.
Sono cazzi loro. Cazzi nei quali non voglio minimamente venire coinvolto perché se è vero che rivoluzionare dei costumi anche millenari non è facile non vedo perché dovrei applaudire, ad esempio, i matrimoni combinati o il gonfiare di botte le loro donne o il chiudere in casa le figlie femmine o addirittura infibularle.
La mia idea di società multiculturale è una società di uomini liberi, nella quale ognuno perpetra le usanze che meglio crede senza rompere i coglioni ad UNO solo degli esseri viventi che ha intorno. Perché in una società sostanzialmente libera imporre qualcosa di opprimente per un altro individuo diventa molto, molto più problematico.
E questo, nonostante sia diffiicile crederlo, è uno dei mondi possibili.
Perché ci sono dei diritti fondamentali dell'essere umano non negoziabili dalle tradizioni, dalle usanze e dai simboli.
E perché, vorrei mettere in chiaro anche questo, la maggior parte delle "tradizioni" sono merda secca e neanche di quella buona.
Quindi, rispondendo al naturale richiamo alla libertà al quale ogni individuo dovrebbe anelare niente di più facile che nel corso delle prossime due/tre generazioni l'integrazione che malgrado i leghisti e tutti gli amichetti loro osteggiano ferocemente, il loro paventato scontro di culture diventi nient'altro che un incontro di individui che anelano alla libertà. Un virus che lavora almeno quanto i loro appelli identitari, ai loro crocefissi imposti nei luoghi pubblici, ai loro Borghezio e Gentilini, alla loro putrida acqua nella quale sguazzano i Brevik.
E' semplicemente cretino pensare che la nostra società rischi l'islamizzazione o la balcanizzazione, nonostante 15 anni di berlusconismo (o anzi proprio per quello) c'è uno strato non proprio sottovalutabile di italiani che hanno dalla loro proprio la forza della cultura e dello spirito instillato da centinaia d'anni di letteratura e di pensiero libero. Un cocktail ancora un pò sghangherato e confuso, ma c'è. E cresce.
Ed è il vero ed unico cemento fondante sul quale possiamo costruire una società multietnica e multiculturale dove convivenza non significhi tolleranza, che è un termine con risvolti abbastanza inquietanti.
Certo che se uno deve stare a sentire certi dibattiti, come quello sul burqa sì o burqa no, le palle fanno presto a cadere. Come ho già scritto, ci vogliono almeno due/tre generazioni ancora prima che l'incontro e lo scambio fra individui porti ad una consapevolezza sul termine "libertà" associato ad un contesto multiculturale, ma questa è proprio la battaglia che le parti sane della società sono chiamate a combattere.
Abbiamo un compito: abbattere proprio quelle usanze e "tradizioni" che ci hanno incatenato per centinaia d'anni, qui, in Africa, in Asia, nei balcani, in Russia ed in qualsiasi altra parte del mondo, e creare insieme agli altri l'unica usanza che ci appartiene ancestralmente, quella di sentirci liberi.
Lasciamo alle bertucce lo scoramento dell'aver scoperto che i loro condottieri sono nient'altro che belve assetate di potere come e quanto tutti quelli che pensavano di rovesciare in nome del Dio Po, della Padania e del budello delle loro mamme.
C'è un mondo che cambia, ora, in questo momento, e se proprio devo fare una parte preferisco quella di chi aiuta a seppellire definitivamente questa merda.
P.S. (e anche O.T.) Ieri troneggiavano le notizie di due arresti per coltivazione e detenzione di marijuana: uno è il cantante Enzo Carella, che si faceva le piantine in casa. L'altro un maresciallo dei Carabinieri. Mi sembra ovvio che la depenalizzazione e la successiva legalizzazione di questa pianta sia un rimedio fin troppo semplice per le teste di glande che ci governano. Oltretutto se solo si pensa a quanto possa ammontare il contributo dei fumatori al risanamento del nostro debito ci dà la certezza che siamo governati da gente che ragiona col prepuzio invece che con la testa.
(nella foto: un esempio di multiculturalismo intelligente)
Alastair Crooke - Coloro che assegnano le corone tolgono di nuovo il velo
dalla Siria. E inizia una tragedia greca
-
*Traduzione da Strategic Culture, 23 dicembre 2024.*
James Jeffrey, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq e in Turchia, in
una intervista del marzo 20...
46 minuti fa
4 commenti:
I fucili padani mai li vedremo perché alle bertucce manca il pollice opponibile.
Voglio decisamente aiutarti a seppellire questa merda marcia!
Nelle ultime serate BOssi è stato contestato anche dal "suo popolo": che si siano svegliati tutti assieme????
Forse il post più bello e pieno di speranza letto negli ultimi mesi.
Grazie.
Molto bello, Sassi.
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