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mercoledì 4 febbraio 2009

PAOLO BARNARD: CAPIRE IL TORTO

In 7 parti dall'alto in basso il giornalista Paolo Barnard racconta la genesi e lo sviluppo del conflitto mediorientale: a mio avviso da proiettare nelle scuole (della televisione non parlo, almeno per rispetto a Barnard)















venerdì 30 gennaio 2009

LA MEMORIA DEI SERVI

Lo stato dell'informazione in Italia é pessimo, questo é un dato di fatto acuito anche dalla Rete, ma dire che siamo a livelli di dittatura é quantomeno sbagliato. Si può parlare di possibilità di accesso ai mezzi di comunicazione, ma non di mancanza di mezzi o di legislazioni liberticide in materia di flusso di notizie.
Tuttavia il modo di comunicare dei poteri rimane abbastanza statico nel suo svolgersi.
Uno può addormentarsi riguardo l'ennesima celebrazione del "giorno della memoria" ed addormentare le cose successe fino a pochi giorni prima, ma per una rapida rinfrescata ho scelto di linkarvi qui il blog di Fulvio Grimaldi.
Sono sinceramente sopraffatto dal ribrezzo che la nostra classe politica dominante e la Chiesa sono riuscite a provocarmi come in questo frangente: sul blog che ho linkato potete ammirare, tra le tantissime foto pubblicate, una serie di foto comparate che sono sicuro stanno già facendo il giro della Rete; ciò che veramente c'è di atroce é che neanche davanti al disastro della diplomazia internazionale, neanche davanti a queste scene raccapriccianti, la principale preoccupazione del governo é stata quella di strillare a più non posso la loro vicinanza ad Israele, e la Chiesa ha fatto da degno contorno con l'indecente telenovela dei lefevbriani, che sono entrati tranquillamente in partita per riportare, ben accolti dall'Umile Vignaiuolo, un pò di puntini sulle i in questo mondo di senzadio.
Non riescono neanche a riservare un attimo di pietà per gli innocenti. Non riescono a concepire lo strazio ed il dolore di chi queste scene le vive ogni giorno, non possono concepire l'orrore che essi stessi creano giorno dopo giorno. Non c'è una denuncia di queste atrocità, e chi le mostra, come ha fatto Santoro, viene aggredito senza pietà, dai berluscones come dai veltrones.
E' questa la vera atrocità: ormai non c'è orrore che tenga davanti alle ragioni dell'essere servi.
Servi di cui Israele per vivere non ha assolutamente bisogno, e, tengo a ribadirlo, neanche noi.

mercoledì 28 gennaio 2009

DI CHE MI DOVREI RICORDARE


Sono tra quelli che non ha dubbi sull'immenso genocidio provocato dalla politica hitleriana e sulla tragedia in cui ha gettato l'umanità, non ho dubbi che l'uomo si é perpetrato anche per mezzo di gigantesche carneficine, in cui la vita umana ha un ruolo inferiore a quello di qualsiasi altra forma di vita sul pianeta, così come se vogliamo che tutto ciò non dico finisca ma almeno cambi dobbiamo aver ben presenti le cause che scatenano o portano avanti guerre, massacri e tutto il bel contorno che di solito adorna lo scontro tra una fazione contro un'altra a base di armi leggere e pesanti.
Nel giorno in cui i megafoni di Stato si preoccupano, così come il nostro Presidente della Repubblica, di spiegarci che Israele ha diritto ad esistere, i vescovi Lefevbriani chiedono scusa al Papa per i commenti negazionisti del Vescovo Williamson.
Come dire: occhio di bue su di noi, per favore, mica vorrete lasciare la scena per intero agli ebrei?
E lo fanno nel loro pessimissimo modo, ipocriti ed untuosi come sempre; mai avuto notizia, ad esempio, che dal Papa o dal solitamente pronto e sempre sulla notizia entourage vaticano, fosse giunta una richiesta di scuse. Fa niente, è il giorno della memoria in Italia, un pò di fanfara anche per noi non guasta.
Certo che ad esser sempre stati conniventi coi carnefici, quando non loro stessi carnefici, queste giornate sono una seccatura.
Sul fronte politico un marchio di garanzia la lettera di Napolitano, Perfetto Presidente Piddino che dopo l'inciampo internazionale sulle foibe, si guarda bene in presenza di una tragedia recente come quella di Gaza, di mantenere almeno una dignitosa cautela; o almeno non si capisce se il riconoscimento al diritto di critica ad Israele sia una concessione o una presa per il culo. Pazienza, comunque, io sono tra quelli che sostiene che Israele deve avere un suo Stato libero, sovrano ed indipendente, che la Palestina sia di diritto uno Stato libero, sovrano ed indipendente, il sogno di trovare qualcuno che voglia dichiaratamente cancellare Israele dalla faccia della terra, visto che con le adeguate traduzioni gli è andata buca anche con Ahmedinajad si restringe perchè, esclusa una buona fetta di palestinesi rimangono gli Ultras dell'Inter e Felice Riva. Poca roba. Chi non vorrebbe, dopo 61 e passa anni, sapere che finalmente da quelle parti non si spara più? Che si può visitare Gerusalemme senza temere, nella città santa delle 3 più grandi religioni, di tornare a casa in guisa di pane a cassetta per un attentato o la sclerata di un pazzo appartenente alle 14 diramazioni di queste religioni? Di sapere che uno Stato ispirato ad una confessione religiosa riesce a convivere con altri stati ispirati a qualsiasi altra cosa che preveda l'uso dei diritti umani prima che di quelli di una setta oppure con altri Stati ispirati da una dottrina religiosa, che differenza c'è? Non sarà che gli umani sanno vivere in pace solo quando si considerano come tali e non con una fottuta bandierina appuntata sul petto?
Io cerco di ricordare. Ma non ce n'è poi così tanto bisogno, non quanto per gli smemorati di domani mattina.

mercoledì 21 gennaio 2009

ALTRI COMBATTENTI


La notizia l'ho trovata su un altro notevole sito di informazione, Comedonchisciotte: Israele starebbe reclutando un esercito di bloggers per "combattere" i siti antisionisti:

Israele recluta un esercito di blogger

Letto ciò dò da subito il benvenuto a questo "esercito" che sicuramente porterà un contributo alla pace ed alla comprensione del fenomeno con argomenti e considerazioni. Non so come si regoleranno riguardo ai FATTI (non nel senso di consumatori di sostanze psicotrope), nè se il governo israeliano si premunirà nei riguardi dei tenutari di siti "problematici" spedendogli in casa emissari del Mossad, non so neanche se e come la cosa avverrà davvero; in un post su De Andrè espressi il concetto che il Potere, oltre che tante belle cose, è soprattutto STUPIDO.
Ecco, sono contento che a prescindere dai risultati di questa trovata, posso tranquillamente ribadire il concetto in questa occasione.

domenica 18 gennaio 2009

SPERANZA


Questa è una pagina del quotidiano israeliano Haaretz, pubblicata grazie all'ACRI (Associazione israeliana per i diritti civili) in memoria dei bambini di Gaza. Ogni riquadro é un necrologio per un bambino di Gaza ucciso. Un raggio di luce nel buio della guerra e nel buio dello squallore umano di tanti politici (anche nostri, ça va sans dir) e giornalisti (soprattutto nostri, as usual). Un tenue filo luminoso per sperare che non tutto è perduto.

giovedì 15 gennaio 2009

CRIMINALI


Cominciamo dal bollettino di guerra di ieri: bombardata la sede ONU
Questo come sublime fiocchino sull'ormai consueto massacro di civili ed all'indomani della manifestazione a sostegno di Israele indetta davanti a Montecitorio da alcuni parlamentari e con gran dispiego di bandiere di Israele davanti alla sede degli eletti dal popolo italiano.

Abbiamo così la prova conclamata che il nostro Parlamento ospita gente che sostiene azioni militari nelle quali si massacrano civili e bambini, e se possibile offre il proprio appoggio a queste azioni, così come ha fatto in Iraq. Per quanto mi riguarda sono dei crimunali, e della peggiore specie. Ecco la bella gente che di fronte a più di mille morti ed alla pulizia etnica in corso si sono apertamente schierati a fianco dei carnefici in questo articolo su Kelebek
GAZA, GLI AMICI DEI MASSACRATORI
Gente che fa della menzogna e della logica del più forte l'unica base etica su cui porre argomenti, cercando pietosamente di ribaltare la verità anche davanti a ciò che tutto il mondo civile ha ormai davanti agli occhi. Il genocidio in opera a Gaza è stato programmato soprattutto in funzione del massacro di civili, di donne e bambini.
E' una sarabanda interminabile di falsità e menzogne quella che sostiene gli argomenti dei leccaculo di Israele, e girando in rete, leggendo i reportage di giornalisti che si preoccupano di far arrivare notizie e non veline come Vittorio Arrigoni che potete leggere nel suo blog
Guerrilla Radio oltre che sul "Manifesto". Questo giornalista è stato messo anche in una lista nera di persone da uccidere da parte di un agitatore sionista americano come si legge in questo (ed altri) articolo tratto dal sito di Gennaro Carotenuto:
UCCIDETE VITTORIO ARRIGONI
A mio avviso va comunque letto l'impressionante articolo di Paolo Barnard "Torto marcio" ed i link a cui fa riferimento per avere la portata dell'asservimento a cui menti considerate "progressiste" si conformano supinamente.
Credo sia ormai impossibile per chi riesce a conservare un brandello di lucidità quanto, da qualche tempo in qua tutte le autorità spirituali più potenti abbiano improvvisamente accellerato sul sentiero dell'intolleranza, dell'arroganza e dell'arroccamento sul loro unico credo come forma di affermazione e come tentativo di allargare il proprio potere coinvolgendo sempre più la politica.
Il mio pensiero sulle autorità religiose è abbastanza netto: le considero il vero cancro dell'umanità, da estirpare con una lotta continua, decisa ed inarrestabile; ed ora probabilmente questi alfieri dello spirito, da Ratzinger in poi, sentono avvicinarsi l'ora del banchetto nel quale ci sarà chi potrà fare festa sul cadavere del capitalismo e gli avvoltoi dello spirito sicuramente cercheranno di fare la parte del leone.
Niente di meglio quindi che mostrare il più possibile i muscoli anche a chi, per il momento, apparentemente sembra non essere parte in causa.
Considerando il periodo storico, niente sembra infatti più lontano di uno sviluppo del dialogo tra le grandi religioni.
Se il male fosse che questi alla fine si sterminassero tra loro non sarei certo tra quelli che si perderebbero in pianti, ma purtroppo quando si tratta di conflitti sappiamo benissimo che il rischio sia proprio l'opposto e cioè che ad essere sterminati sarebbero proprio coloro che vorrebbero, finalmente, un pò di pace.
D'altra parte le religioni, quelle che si attengono a libri sacri grondanti amore, tolleranza e comprensione (e dai, non ridete cazzo!) è soprattutto sui conflitti e sui morti che hanno costruito il proprio potere.

domenica 28 dicembre 2008

SHALOM


L'articolo é questo, e descrive in maniera che ritengo sufficientemente chiara quale sia la reale situazione a Gaza, visto che il giornalismo nostrano non è capace di informare correttamente neanche su questioni come i genocidi. C'è una spaventosa differenziazione visibile a chiunque abbia voglia di accorgersene su quelle che sono le veline trasmesse dai nostri media istituzionali e quello che si viene a sapere semplicemente andandosi ad informare su siti dove i giornalisti fanno i giornalisti; resta da capire cosa ci guadagnino i nostri media a fare la figura dei peracottari ad ogni sommovimento politico internazionale, visto che in quanto a credibilità riguardo la situazione interna siamo ai minimi storici dai tempi dell'Agenzia Stefani.
Ad ogni buon conto dubito che Israele sarà chiamata a dar conto di questo massacro, come è già successo per altri massacri che impunemente ha commesso e come sarà per gli altri massacri che sicuramente non mancherà di commettere in futuro.
Da semplice cittadino l'unica triste impressione che rimane è che al di là delle parole a nessuno interessa veramente che tutto questo finisca e che sarà impossibile che chi deve pagare paghi.
E i nostri media continueranno a spargere panzane nelle nostre case col sorriso che solo i complici di efferati assassini possono avere.