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mercoledì 17 giugno 2009

DOV'E' LA LUNA


"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito"
Di questi tempi bisogna stare attenti anche al dito, però. Perchè troppo spesso ce lo ritroviamo nell'orifizio anale, ed il fatto che ad una parte della popolazione la cosa può non dispiacere non mitiga la nostra preoccupazione.
Ordunque, l'abbiamo capito: Berlusconi usa fare festini & festoni usando anche voli di stato - en passant, al PM che ha proposto l'archiviazione perchè c'era sempre un'autorità a bordo voglio dire una semplice cosa: BUFFONE! Chiusa parentesi - con menestrelli, politicozzi gaudenti, amici degli amici e mignottazze a gò gò, cioè più o meno quello che fa ogni utente di privè ma più comodo e meglio servito. Ok, è un problema e di varie nature.
Però se fossi un direttore di un giornale libero, indipendente, lontano dai giochi di potere e premuroso nei confronti dei miei lettori avrei fatto un titolone a nove colonne su questa notizia

QUA

Che è anche questa notizia QUA

Che poi sarebbe anche questa QUA

Prima cosa: notare come la danno i primi tre siti che escono da Google.

Il primo in stile "economy page", roba da iniziati o iniziatucci, insomma.

Il secondo stile "economy second page", quella che viene guardata da chi supera l'immane scoglio e scoglionamento che arriva immediato a chi legge la prima.

Il terzo è bellissimo: un ritaglio.

Su Google il primo quotidiano di grande importanza che riporta la notizia è sesto tra i risultati di Google ed è il Sole 24 ore. Non so che implicazioni possa avere la cosa (ad esempio che i grandi quotidiani a tiratura nazionale sono chissà dove) ma non mi piace.

La notizia è il rapporto del Presidente dell'Antitrust; uno dei cinque mestieri che non vorrei mai fare in Italia di questi tempi.
Mentre, evidentemente, di fare il direttore di quotidiano libero, indipendente, lontano dai giochi di potere premuroso verso i miei lettori proprio non mi riuscirebbe e verrei cacciato dall'editore col marchio di incapace.
Più o meno quello che avrebbero dovuto fare con Sansonetti a Liberazione, ma per ben altri motivi.
E la notizia è che sulle famiglie italiane stanno gravando dei costi che sono dei veri e propri ladrocini legalizzati e che questo governo ne sta scientemente promuovendo l'andazzo, rincarando la dose quando può.
Ora, queste cose ai democristiani in tempi di relativo benessere riuscivano abbastanza bene, senonchè c'era anche un'opposizione forte nei programmi, nelle strategie, negli uomini e soprattutto nei numeri. Entrambe le cose hanno garantito all'Italia una qualche specie di crescita pur i mezzo a golpisti e terroristi, nonchè diversamente organizzati ma non meno agguerriti mafiosi & camorristi.

Ora ci sta guidando il presidente dell'Antitrust.

Cioè colui che ha certificato con tanto di bollino blu e certificato ISO 9000 che, ad esempio, le banche hanno fregato ai loro utenti una cifra spaventosa che probabilmente non è neanche possibile calcolare; e per provocare una politica di cordoni più larghi in modo che almeno si veda che si tenta di allargare qualcosa pare ci voglia l'intervento di qualcuno che provveda a mettere dell'LSD nel succo d'arancia del presidente dell'ABI. Per non parlare delle assicurazioni di cui paghiamo anche gli stipendi dei periti compiacenti (oltre che di quelli onesti, ma preferirei avere una categoria sola con cui a che fare, la seconda, e che la legislazione in merito sia violentissima)

Insomma, leggete bene il rapporto, specialmente la parte dedicata alla class action.

E insomma, poi leggo dei festini e delle mignottazze del Cavaliere e il tono e la violenza delle bestemmie rimane lo stesso, ugualeuguale.
Ovvia, fra poco c'è il congresso del PD, dice Ichino che a noi ci pensa lui.

sabato 6 giugno 2009

REGOLE ZERO


Una volta a 24 ore dalle elezioni si taceva.
Era una regola, contestabile quanto si vuole ma c'era e veniva rispettata.
Poi è arrivato il solito Berlusconi che non pago di sproloquiare 364 giorni l'anno, in occasione delle ultime elezioni politiche non è riuscito a stare con la bocca tappata neanche ad urne aperte.
E, come al solito, nessuno si è sognato di sanzionarlo; perchè in Italia, come spiega qui Marco Travaglio, le regole sono fatte tanto per permettere a qualcuno di infrangerle:














E, ovviamente, questo riguarda non solo la sicurezza stradale ma tutta la genìa schifosa che va dai politici a caccia di clientele ai "tengo famiglia" che usano qualsiasi mezzo pur di apparire più uguale degli altri.
In casa PdL il termine "regole" è usato esclusivamente in rapporto oligarca-suddito, e questa è una cosa che, neanche troppo paradossalmente ad una buona percentuale di italiani piace, e piace assai. Vedremo lunedì quanto.
Abbiamo un bel dire, io e tanti, tantissimi altri, la maggioranza degli italiani (contare astenuti, nulli, schede bianche, extraparlamentari, libertari, comunisti e democratici e vedete se non ho ragione) che questi schiavetti in cerca di master ci fanno schifo & ribrezzo.
Il padrone comanda e il popolo deve obbedire. Punto. Se poi il padrone è il peggior ceffo mai visto nell'agone politico dal dopoguerra poco importa. Venite, adoremus.
E così, anche oggi che le urne aperte suggerirebbero un bel tacere, le cloache del PdL non hanno mancato di sollazzare il popolo bue; naturalmente con una enorme stronzata.

Prego, leggere.

A parte che la prima battuta d'istinto sarebbe quella di consigliare a Cicchitto di evitare di dare ottime dritte se proprio vuole vedere il suo Signore & Padrone protetto, e a parte che fa sincera pena sentir discettare di privacy proprio coloro che hanno a libro paga quei giornalisti sciacalli che hanno compiuto, ad esempio, in occasione del terremoto a L'Aquila, dei veri e propri saggi di vomitevole intrusione nella privacy altrui con un'arroganza ed una protervia meritevole di un salutare fracco di sprangate nel cranio,





ma si metta comunque l'anima in pace il signor piduista Cicchitto: o il Salvifico premier rinuncia ai suoi bagni di folla, dove è infinitamente più semplice raggiungerlo e piantargli un calibro 33 nel cappione o in ogni occasione pubblica ripeta la immane figura di merda fatta a Firenze dove ha fatto blindare una piazza pubblica difeso dai robottini in divisa PAGATI DA TUTTI proibendo l'ingresso a chiunque non fosse un berluscones DOCG, roba da massoneria, sebbene i veri massoni hanno almeno la dignità di riunirsi in luoghi privati e con ogni probabilità pagati da loro stessi.

Bon, italiani, buon voto; dovessi mai cambiare idea all'ultimo minuto credo che andrò dritto sul segno con falce e martello, se non altro perchè so che la cosa lo disturba assai. In attesa che le dirigenze dei partiti a sinistra del PD vengano spianate e si costruisca un unico grande partito socialista, laico ed ecologista e soprattutto che tenga fuori la marmaglia cattolica a calci nei denti.

(nella foto, un sobrio e pacato manifesto del PMLI; lo so, lo so, però a me continuano a stare più simpatici loro del nanetto bulletto)

venerdì 5 giugno 2009

CAPITALLAH


Non so quanti, specialmente a sinistra, guardano al mondo arabo come fonte di arricchimento culturale e soprattutto come possibile frangiflutti allo sfrenato liberismo occidentale, quello che coi suoi artifici e - ça va sans dir - coi suoi farabutti, ha catapultato l'occidente nel pieno di una crisi che solo le immonde televisioni italiane asservite ad un pagliaccio pericoloso ed eversivo cercano di nascondere.
Lo schierarsi con le masse oppresse è da sempre un tratto fondamentale per chi si dichiara di sinistra, anche se vorrei far notare che potrebbe giovare uno studio un minimo più approfondito della storia dei paesi dell'emiciclo arabo affinchè almeno si intenda che la storia e l'evoluzione dei paesi della penisola araba non è fatta solo di scorribande di cattivi predatori occidentali infoiati di croci e di mazzate per l'infideli saracini e che anche laggiù, in nome di Allah che tiene buone le masse, hanno tranquillamente operato dei clamorosi figli di puttana simili in tutto e per tutto ai nostri Papi, Re, Signori & signorotti & loro vassalli che da sempre hanno usato le terre come il loro parco giochi (n.d.r. non sto parlando dell'Italia attuale ma del contesto storico europeo dall'anno mille in poi, credo che la precisazione sia doverosa); e comunque se qualcuno ancora avesse dubbi su come nella penisola arabica intendono strutturare un modus vivendi scevro dalle porcherie morali a cui l'occidente ci ha ormai saturato può avere un esempio molto indicativo:
Dubai.
Già, il tempio del lusso in salsa sceicca, meta di torme di investitori e di vacanzieri a budget stratosferico, in un paese che manco poco ci è stato descritto come la Nuova Frontiera.
Ok, mettetevi comodi, prendete birra e popcorn e leggetevi attentamente questo articolo dal blog di Mazzetta:

DUBAI, LA TRUFFA DEL SECOLO


Ecco, non vorrei urtare qualche sensibilità affermando che c'è un filo indistruttibile che lega questi criminali strapieni di potere a quelli di casa nostra in giacca e cravatta: la natura inestinguibile della malvagità, della sete di potere, del bisogno di opprimere e di far propria quanta più ricchezza possibile.
E, last but not least, che il popolo bue se ne stia al suo posto maltrattato, vessato, umiliato, senza voce e senza diritti, con l'unica opzione di poter pregare un Dio o un Allah sperando che questi idoli del nulla li riscattino dalla sofferenza.
E nel caso qualche sensibilità si senta urtata sento comunque l'urgenza di fargli notare che m'importa una ricca sega.

mercoledì 29 aprile 2009

LET'S TALK ABOUT GIRLS



Negli anni '60 le canzoni beat presentavano dei modelli di ragazze che stavano scoprendo di non essere più oggetti di arredamento casalingo, si guardavano le prime minigonne con l'occhio di chi ha appena realizzato che gli alieni sono tra noi ed hanno la vagina e due tette, addirittura facevano piangere, o almeno, gente tipo Shel Shapiro ha versato fiumi di lacrime (e di canzoni bellissime,ça va sans dir); Caterina Caselli invece metteva subito in chiaro che nessuno la poteva giudicare, ispirando la politica della DC per i vent'anni a seguire ed indicando ad una torma di ragazzine con surplus di ormoni liberatori l'arte di chiedere perdono e riuscire a riprendersi il farlocco dopo essersi spupazzata l'Ale/Mirko/Claudiano di turno. Un mito.
Il versante maledetto ha offerto da subito esemplari notevoli: a cominciare dalla tenebrosa Nico, la chanteuse dei Velvet Underground che aveva nel curriculum presentato alla Factory una comparsata nella "Dolce Vita" di Fellini ed un figlio fatto con Alain Delon, mica qualche sfattone qualsiasi eh; qualcuno della mia generazione magari trovava sexy anche Janis Joplin o Grace Slick mentre a me ha sempre fatto impazzire Edie Sedgwick, la modella lanciata da Andy Warhol, ma qui andrebbe esplicato il concetto di fascino, concetto che è stato quasi completamente rimosso nell'attuale standard di appeal collettivo e (qui volevo arrivare) di conseguenza arriviamo a vedere risultati mirabolanti di protagonismo al femminile che se non altro, oltre a lasciare piuttosto perplessi i maschi della mia specie fanno discretamente alterare anche parecchie altre signore.
Francamente che Berlusconi usi quell'affare che nei detti popolari tira più di un carro di buoi mi sembra piuttosto scontato; l'uomo rappresenta il suo elettorato in tutto e per tutto e soprattutto sa benissimo che c'è una categoria di donne che per 5 minuti in vetrina può compiere genocidi di massa, non credo sia il caso di mettere la testa sotto terra riguardo questo non trascurabile aspetto. E pensare che una volta c'era il fascino. A me di queste veline in cerca di posizione che ci vengono sbattute in Parlamento a fare il pupazzo ventriloquo dei soliti ignobili frega più o meno un cazzo. 
Certo, ho sempre pensato che un messaggio alla Nazione proclamato da Rosa Russo Jervolino potrebbe uscire solo da un film con Totò, ma sono di quelli che ama occuparsi di una cosa alla volta: o mi sto occupando di politica o mi sto occupando di femmine con intenti poco politici. 
Inoltre i banchi del Parlamento, in particolare quelli della destra, sono popolati perlopiù da pupazzi ventriloqui e che quando provano ad esprimere concetti per conto proprio il risultato è quello di avere delle Gabriella Carlucci o delle Daniela Santanchè, donne che provocano immediatamente celestiali visioni di immense cucine Scavolini entro cui circoscrivere l'estro delle due signore a suon di calci in culo; ma qui non è che faccia discriminazione a buon mercato, d'altra parte a svariati colleghi maschi è d'uopo augurare un rapido ambientamento alle tratte ferroviarie tra il Kursk ed Ulan Bator nella loro si spera prossima assunzione come piantatori di traversine in ferro ghisato. Come dire, se il pupazzo ventriloquo è anche gradevole da vedere il popolo italiano ne è felice; guardate la maestrina Gelmini, una che il Genitore Medio Italiano vede con il reggicalze sotto la gonna, pronta a magnificare le doti del figlio alunno modello con un bel ricevimento privato nel suo ufficio con divano panterato ed ornato di frustini a nove code. O la Carfagna, la Prestigiacomo (no, signora Lario, quella non è una statista, è una statistica, che è un'altra cosa), la Meloni e tutto quel bel circo di ragazze in carriera ben distribuite nell'immaginario erotico che è il punto più vulnerabile del maschio e che stimola adeguatamente gli istinti competitivi di quelle donne che ancora riescono a metterla sul piano della sfida salvo poi finire nel letto dello psicologo, sopra e dentro.
Secondo me c'è un piano complice al quale Berlusconi ha dato impulso fin dai tempi di "Drive in" e che è stato adeguatamente raccolto e condiviso da una buona parte degli italiani.
Quindi Veronica avrà anche deciso di sbroccare ma da parte mia non posso che complimentarmi con lo staff del Ministero per la Comunicazione Mediatica (e che non esiste lo dite voi) per l'ennesimo colpo riuscito. Sono sicuro che anche le prossime puntate saranno degne di una fiction all'italiana. 

mercoledì 11 marzo 2009

PER FAVORE SPARITE


Non sono tra quelli che ritengono il dirsi comunista un feticcio irrinunciabile.
Anzi, francamente non me ne frega un cazzo.
A maggior ragione guardando il percorso politico di quei partiti che ancora si definiscono tali.
Se i comunisti sono loro, bene, io sicuramente sono qualcos'altro.
E neanche la falce & martello per me è un feticcio irrinunciabile.
Sta di fatto che sarei ben felice di votare un partito di sinistra guidato in maniera forte, che sappia riscoprire il potere dell'aggregazione, della difesa dei valori libertari, della mobilitazione popolare contro chi cerca di imporre un modello marcio, apportatore di grandi profitti per pochi satrapi sfruttando le vite e le energie di chi lavora, e sto parlando ovviamente del modello capitalista; sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia riportare alla gente una coscienza orgogliosamente laica, che riesca a trasmettere lo spirito di tolleranza ma allo stesso tempo di saper mettere gli adeguati paletti alle congreghe che cercano di imporre un credo anche nelle scelte etiche, politiche e sociali di chi un credo non ce l'ha, non lo vuole e non intende cercarlo oltre, e sto parlando ovviamente delle gerarchie religiose; sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia ricreare un polo di aggregazione che sia un baluardo di difesa contro la straripante arroganza di chi ha voluto creare la categoria dei precari, di chi ha come unico credo il profitto, di chi manipola il consenso occupando tutti i media, di chi permette il riapparire come legittimate idee nefaste come quella fascista, che chiunque sappia leggere un libro di storia sa come ha portato l'Italia alla rovina ed alla perdita della propria indipendenza; la base militare americana a 200 metri da casa mia è lì a ricordarmelo ogni giorno. Senza contare l'averci portato in casa come esercito occupante le belve naziste.
Sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia tornare a parlare nei luoghi di lavoro, alle persone, che sappia tornare a lottare accanto a chi lavora riunendo una grande base popolare sotto il vessillo della giustizia sociale, della possibilità di poter vivere dignitosamente a chi passa 8 ore al giorno a lavorare, che lotti per garantire un futuro e non la paura del futuro, che sappia contrastare le politiche criminali del capitalismo facendosi sentire accanto a chi lavora, e non me ne può fregar di meno se invece di una falce e martello è rappresentata da una chiave a brugola e da un transpallet (buona fortuna a chi volesse tentare di disegnare un logo simile).
A maggior ragione ora (ma l'intuizione secondo me i politici di sinistra avrebbero dovuto averla fin dall'era di Tangentopoli) che la frittata è quasi fatta e Berlusconi tenta di spogliare dei propri diritti addirittura i deputati del Parlamento servirebbe una coalizione di sinistra decisa, dinamica e di lotta, di durissima lotta, che sappia riaggregare, unire, che sappia far rinascere la passione per la libertà, per la partecipazione e per il riscatto sociale.

UN partito di sinistra.
UNO, CAZZO.

Avulso dal carrierismo e dal protagonismo, sprezzante verso il facile compromesso di convenienza, irremovibile tanto sui diritti di chi lavora quanto nel combattere parassiti e scansafatiche di ogni classe e censo.
Bene, tutta questa pappardella per commentare il fatto che a sinistra non hanno ancora capito un cazzo di quello che dovrebbe essere il contributo della sinsitra nell'Italia attuale.
Non hanno capito un cazzo perchè anche col rischio di sparire dal Parlamento europeo dopo essere spariti da quello italiano i dirigenti della sinistra italiana continuano la loro corsa al primato di martellate sui coglioni indoor, dopo quello già stabilito all'aperto.
Le liste per le europee sono due: una con Rifondazione e Comunisti Italiani, l'altra comprende verdi, socialisti ed il nuovo soggetto politico guidato da Vendola.
Tutto ciò mentre Berlusconi continua a rincoglionire il già abbondantemente rincoglionito popolo italiota, mentre un sacrestano come Franceschini dimostra in DUE (2) giorni di leadership di essere più credibile del golden boy dell'ex-PCI Veltroni, mentre l'opposizione più credibile è guidata da un ex-poliziotto (Di Pietro), un comico (Grillo) ed un cronista giudiziario (Travaglio).

Sul perchè non siano riusciti a comporre una lista unitaria e fermamente decisa a difendere le ragioni degli elettori di sinistra possono esserci milioni di ragioni, delle quali comunque nessuna può legittimare l'ennesima prova di incapacità e di cialtroneria politica dei dirigenti di sinistra.
Forse nessun sondaggio ha spiegato a costoro il perchè delle percentuali altissime degli astensionisti (il primo partito italiano, il più eterogeneo ma anche il più cosciente) o forse c'è ancora qualche briciola da raccattare dal Grande Piatto nel quale i privilegiati della politica si abbuffano senza ritegno alle spalle di chi li paga.

Meritano di sparire.

Solo dopo, forse potrò sperare di rivedere un partito di sinistra con le caratteristiche che ho elencato sopra.

lunedì 9 marzo 2009

UNA CRETINA NELLA RETE


Se volessimo usare un'icona a dimostrazione del fatto che non sempre una donna che arriva a ricoprire cariche pubbliche sia necessariamente una buona cosa, Gabriella Carlucci non avrebbe rivali.
Le sue imprese nel mondo della politica vanno dal "lei non sa chi sono io" dopo aver compiuto infrazioni stradali giusto appropriate al suo quoziente intellettivo, alle figure di merda rimediate quando si è voluta occupare di scienza, quando si è piccata di mettere alla gogna un luminare del calibro di Luciano Majani ricevendo pernacchie sia dal mondo scientifico che nel suo blog, collezionando una serie impressionante di commenti dopo i quali ogni persona provvista di un minimo di amor proprio si sarebbe ritirata in un qualsiasi eremo per il resto della propria vita.

Potete leggere l'esilarante carteggio QUI (Grazie a Senbee's blog per averlo raccolto).

Con gli elementi a disposizione ed aver concluso che evidentemente il quoziente intellettivo della Carlucci è pari a quello di uno scaldabagno spento, mi tocca di leggere che la tipa in questione ha addirittura presentato un progetto di legge per regolare la rete, giusto qui.
E non poteva che essere una cagata.

Il bello è che la deputata invoca norme contro la pedofilia nella sua accorata presentazione del ddl senza in realtà farne la minima menzione in tutto il progetto di legge; ma figuriamoci se lo stile da mistificatori, bugiardi e sciacalli che è il marchio di fabbrica di questa destra poteva esimersi, pur usando una cretina del calibro della Carlucci, di usare un reato tanto tragico pur di cercare di rendere bevibile l'ennesimo assalto alla libertà d'espressione.

Ripeto: da questo governo mi aspetto ormai il peggio di tutto.
Ora è con i loro elettori che vanno fatti i conti.

lunedì 16 febbraio 2009

BARBARISM BEGINS AT HOME


Niente paura, nessuna apologia degli Smiths, nè un post sulle violenze familiari.
La casa comunque è la nostra e la barbarie, l'ennesima dose ce la portiamo noi ogni giorno sotto forma di rotoli di carta stampata.
Sono i quotidiani locali, i gazzettini del popolo, quelli che si leggono per sapere meglio di noi, di coloro che ci stanno più vicini, di cosa ci succede magari a pochi metri di distanza, come e cosa fa chi amministra la nostra città e cosa dovrebbe aspettarci nel futuro più prossimo.
Non voglio essere più duro del necessario con i giornali locali della mia città solo perchè non ho paragoni sufficienti con quelli delle altre; conosco abbastanza bene "Il Messaggero" ed "Il Tempo" di Roma, ma non abbastanza le testate locali del resto della penisola.
Quindi mi baserò su quanto vedo qui, a Livorno, dove i quotidiani locali sono tre ma dove l'informazione, quella vera, viene fatta esclusivamente da un periodico di area antagonista mentre la stampa istituzionale ed istituzionalizzata fa unicamente da megafono a gruppi di potere o potentati in procinto di reclamare la grossa e per niente grassa fetta di potere che una città come Livorno può offrire.
Il linguaggio?
Uguale, pericolosamente uguale, tendenziosamente uguale, vergognosamente uguale a quello del Linguaggio Unico Televisivo. Le locandine diffondono senso di insicurezza ed allarme, le cronache si preoccupano di accendere i riflettori su disgrazie di disgraziati cercando sempre e comunque l'appiglio giusto per gridare al mostro, gli "uomini" e gli "extracomunitari" se non quando i "clandestini" sono doverosamente e puntualmente differenziati, il ricorso neanche subliminale alle parole d'ordine dei media è sistematico e puntuale; la criminalizzazione delle aree politiche non omologate è subdola ed insinuante se si tratta di confronto, sistematica sempre e comunque nel merito.
E l'effetto-bar è garantito, l'invettiva ad alta voce contro i nemici di turno indicati dalla gazzetta altrettanto; invettiva che entra nel linguaggio collettivo contagiando con il virus dell'ignoranza il cittadino che si ritrova quasi inconsapevolmente a far da cassa di risonanza al linguaggio proposto/imposto: il Linguaggio Unico Televisivo, perlappunto.
Gli strumenti di difesa in nostro possesso sono sotto attacco, un certo senatore D'Alia con un emendamento al decreto sicurezza ha inteso di mettere un bavaglio alla libera circolazione delle idee in rete; la crociata governativa contro la libertà di informazione non può conoscere soste.
Il senatore tuttavia, essendo uno stupido così come stupidi sono tutti coloro che progettano ed appoggiano queste iniziative, non può tenere di conto di un semplicissimo fatto: non è restringendo le libertà adottando un modello cinese di controllo dell'informazione che riuscirà a sopire il ribrezzo e lo schifo che la maggioranza degli italiani serba in cuore nei confronti della classe politica che rappresenta, quindi verrà naturale differenziare, costruire e gestire altre forme, altri spazi ed altre possibilità perchè a differenza di quanto la feccia attualmente al potere spera, sono troppe le persone che hanno scoperto il piacere di comunicare e scambiarsi informazioni liberamente e senza filtri da parte di chi di potere ne ha già troppo.

PIAZZALE LORETO


Forse parlare di Piazzale Loreto significa parlare di una vendetta romantica e futurista contro il Potere, del furore di un popolo violato e di un marchio indelebile nella Storia a perenne monito contro gli autoritarismi assassini? No.
Purtroppo si parla anche di altro.
Innanzitutto non siamo più una nazione che conosca cosa vuol dire una guerra, l'impatto del vivere ogni giorno e consapevolmente sul confine tra la vita e la morte, non lo ha più vissuto sulla propria pelle, non sa più cosa voglia dire proteggere e proteggersi, e ritrovarsi magari con due eserciti stranieri che combattono sulla tua terra mentre gli italiani divisi tra il vecchio ed il nuovo in una contrapposizione genealogica che dura tuttora, provano una volta di più che l'Italia è ancora tutta da fare.
Perchè un regime autoritario non può unire una nazione, può solo comandarla.
A Piazzale Loreto c'erano anche italiani che avrebbero continuato ad applaudire, di lì a poco, altri personaggi coi quali intraprendere la propria crociata di ignoranza; a Piazzale Loreto, forse, c'erano già i semi del marciume morale che l'italiano voltagabbana, meschino, pecorone e pecoreccio avrebbe coltivato fino a giungere alla sua metamorfosi più glam, quella del berluscones.
Inutile ritrarre quell'episodio storico con gli occhi dell' homo technologicus de 'sta minchia e della rovinosa ignoranza nell'affrontare la storia del ventennio senza raggiungere la necessaria empatia con il cuore di milioni di persone trafitto dalla voglia di morte di un manipolo di pazzi.
Mussolini avrebbe meritato un processo?
Ma che processo sarebbe stato? Qualcuno avrebbe saputo descriverne l'atmosfera?
E se Berlusconi cadesse rovinosamente su questa crisi, o su cose più gravi, cosa si innescherebbe in questa nazione arroccata a difesa di uno stato di semi-miseria economica e di gravissima e contagiosissima miseria morale?
Saremmo in grado di gestire una Vendetta o, come dopo-Tangentopoli, perderemmo ancora una volta le coordinate mentali di cittadini e lavoratori?
L'Italia continua a non dialogare nè a cercare soluzioni perchè è in mano a dei mezzi dogmatici, inumani e fondamentalmente ignoranti come la Chiesa e la televisione, di cui il pupazzetto sorridente alla Presidenza del Consiglio è diretto rappresentante; a sinistra è ripartita la corsa al record di partiti, partitini, gruppi, gruppuscoli e gruppazzi; la strada per una nuova Piazzale Loreto è quella buona, purtroppo non ci è dato di sapere cosa ci sia nel mezzo, anche se il sospetto che la strada stavolta porti direttamente in Via del Campo, quella cantata da De Andrè, si fa ogni giorno più forte.

giovedì 12 febbraio 2009

PIDDISMI - 2


Le straordinarie imprese dei Veltroni boys saranno raccontate in qualche film-documento di un qualche regista nouvelle-vague del prossimo decennio? O saranno ridipinte per Natale prossimo da Neri Parenti con un bel cinepanettone con De Sica nel ruolo di Veltroni e Berlusconi nel ruolo del Papa? O sarà dipinto a tinte fosche ed idefinite in un esercizio di simbolismi lynchiani e con i dovuti tributi alla schizofrenia narrativa ballardiana da un allievo del Centro Sperimentale di cinematografia di Caltanissetta?

Al momento il teatrino piddino riserva l'inarrestabile corsa lingua-in-fuori al culo di Ratzinger, penitenza dovuta dopo che la Finocchiaro si è permessa, in uno slancio futurista, di recitare la parte dell'altra parte, dando quasi l'impressione di far parte di un'opposizione.

E se non c'è un pretesto per scusarsi subito con Sua Santissima Santità per l'inutile sagrifizio del Devotissimo Francesco Rutelli, lo si trova lo stesso; ecco quindi che proprio mentre incombe il dibattito parlamentare per dare luce, finalmente, ad una legge sul testamento biologico la dirigenza veltroniana non trova di meglio che sostituire il caposquadra della Commissione Sanità in Senato, il luminare Ignazio Marino, con una baciapile ex-Udc, ex-teodem ed ora in quota alla corrente Fioroni (badalì), Dorina Bianchi.

Leggere per credere:

Democratici, scoppia il caso Marino

Già mi riusciva difficile giustificare quegli irriducibili che si ostinano tuttora nel considerare normale classificare come centro-SINISTRA il partito di Veltroni, e se non si coglie tutta la poesia e la drammatica tensione interiore di una dirigenza del genere, ormai impegnata a rompere ogni muro a destra ed ogni sopportazione a sinistra, ci si deve rassegnare al fatto che il voto al Partito Democratico è un voto democristiano a tutti gli effetti e con tutte le pessime conseguenze del caso.
Chi ha militato nel PCI-PDS-DS-SOS e si sente rappresentato da questo accrocchio, rappresenta come meglio non si potrebbe proprio di quella parte d'Italia che ha maggiormente subito il lavaggio del cervello dalla classe politica di questa inguardabile Seconda Repubblica.
Altro che i seguaci berlusconiani.
Non rimane che spostare la festa del Primo Maggio in Piazza San Pietro e far suonare Povia, Frà Cionfoli e il coro delle suore di Vitorchiano, ma se non sarà quest'anno ci sono buone prospettive per il prossimo.
In attesa del tentativo di abbordaggio all'UDC, ai Cuffaro, ai Casini, ai Buttiglione & c. (e schivato di poco nientemeno che Giovanardi), chiedo ai piddini uno slancio di sincerità e di smetterla una volta per tutte di considerarsi in qualche modo "di sinistra". Siete democristiani, col bollino blu e il marchio DOCG, DOP, certificati ISO9000 e con la Regia Approvazione di Sua Infinità Ciosef Razzinger.

lunedì 9 febbraio 2009

A VOI LA PAROLA



Eluana Englaro è morta alle 20,10.
Un grazie al Signor Beppino Englaro per l'esempio di dignità e di coraggio.

Ora gli avvoltoi vaticani e pidiellini possono anche banchettare su una tragedia finalmente conclusa.

A loro la parola.

A me l'incommensurabile schifo che il solo vederli mi provoca.

Alla povera ragazza ed ai suoi cari, finalmente un pò di Pace. Che è l'unica cosa importante, ora.

(nella foto: Berlusconi e Ratzinger discutono su cosa cazzo fare del decreto adesso)

Aggiornamento: visto in Parlamento un certo Quagliarello del PdL ( quelli che vorrebbero trasformare i medici in spie altrimenti niente cure mediche ai clandestini, vorrei ricordarlo) urlare "L'avete ammazzata!"
Mi scuso per aver tralasciato tra le immagini quella di uno sciacallo. Ma ormai con questo pattume umano ogni altra considerazione rischia di diventare un pleonasmo.

ARIDATECE ER PANZONE


Anche il più pezzente dei peones residenti al Parlamento Italiano sente di aver titolo di dare lezioni di etica e di mistica, la Chiesa invade il campo, come da sua consuetudine, sciogliendo le briglie al suo circo di sciancati e lebbrosi che attestano il monopolio della sofferenza da parte degli scarafaggi vaticani e LUI tace.

Qualcosa non torna.

Forse che coloro i quali pensavano di vedere il Giuliano di nuovo tronfio e pimpante dopo la trave da 8cm di diametro presa direttamente al centro delle 27 crespelle del buco del culo con la sua lista per la Vita si sono clamorosamente sbagliati?

Sono cupo & circospetto; se in un momento come questo Giuliano Ferrara tace significa che l'artiglieria pesante deve ancora entrare in azione.

PIETAS


Poveretti.
Pensavano di andare nel centro dei datori di lavoro di Don Milani, forse.
Qualcuno doveva avvertirli che stavano andando in un paese governato da merdosi subumani privi di ogni umanità e davanti al loro più degno alleato.

STRISCIONE PER I DIRITTI UMANI IN PIAZZA SAN PIETRO: FERMATA LA NIPOTE DI ALLENDE

No, non sto calcando assolutamente i toni. Se ho usato quella definizione è perchè ne sono intimamente e sinceramente convinto e non c'è censura o decreto legge che possa farmi cambiare idea.
E sono assolutamente fiero di coinvolgere nella definizione data, che per chi avesse saltato il paragrafo iniziale é

MERDOSI SUBUMANI PRIVI DI OGNI UMANITA'

tutti coloro che hanno continuano ad appoggiare questi maiali.

L'antiberlusconismo, come ho già avuto modo di dire, è decisamente superato ed anacronistico.

Merdosi perchè la puzza del loro agire secondo convenienza, per il solo ed unico scopo di rafforzare le proprie (checchè cerchino di non farlo vedere) traballanti sedie indi per cui cercare di sfruttare al massimo le risorse di una terra CHE DOVREBBE ESSERE DI TUTTI per il bene di pochi e la sofferenza di molti, per la puzza della loro ipocrita spettacolarizzazione di valori che in realtà sono nient'altro che la degenerazione dei nostri istinti, come ad esempio possiamo dedurre semplicemente facendo 2+2 dall'icona maschile del TRONISTA.
Avete letto il collegamento alla parola tronista e pensate che stia generalizzando?
Avete letto il link alla parola "generalizzando" e pensate che due indizi non facciano una prova?
E facendo le dovute proporzioni, per quale motivo dovrei considerare la categoria dei tronisti socialmente superiore a quella degli zingari rom o degli immigrati kossovari o dei barboni svizzeri? Perchè quando cercano di diversificare definendo i parametri del MALE questi nostri condottieri riescono puntualmente ad emenare effluvi fognari pari forse solo a quelli di Calcutta durante una morìa di manzi? (grazie, Maestro Sardelli).
Il veicolo di valori alla quale anche la sinistROTFL è andata adeguandosi (vero compagno Sansonetti?) è nudo e la merda è schizzata dal ventilatore su tutta la penisola.

Quindi subumani perchè affittare i propri cervelli a chi quotidianamente calpesta ciò che di più Sacro dovremmo aver inciso nei cuori e cioè che ognuno di noi è una parte viva e pulsante di questo pianeta legata e correlata a tutte le altre forme di vita e che nessun umano dovrebbe avere il diritto di OPPRIMERE nessun altra forma di vita con il semplice scopo di prevaricarne i diritti propri ed uguali in tutto e per tutto ai suoi.
Ci sono tante religioni e tante correnti filosofiche quante sono le stelle in cielo; nessuno riuscirebbe a catalogarle tutte nell'arco di un solo giorno.
E nessuna di queste religioni riesce ad ottemperare, nella sua pratica, a questo semplice e terreno messaggio.
In Italia siamo al punto che mi fa ritornare al link dello striscione in Piazza San Pietro. Un punto di degenerazione in cui si pretende di governare un paese che si sta ineluttabilmente collegando con il resto del mondo in un'ottica tribale, un pò come se una tribù di nativi americani pretendesse di comandare gli Stati Uniti secondo le proprie regole piantando le tende sulla 5th Avenue di Manhattan.
In Italia siamo al punto che neanche il pianto di donne che hanno perso i propri cari per colpa di una dittatura feroce ha una dignità, neanche davanti al pulpito dove il Papa predica il Verbo di Cristo (scusate, interrompo 5 minuti per sghignazzare, l'ho detta veramente grossa).
In Italia siamo al punto in cui un palazzinaro brianzolo senza onore e senza dignità si può permettere di giudicare l'amore di un padre la cui figlia vegeta in una non-vita da 17 anni dalla posizione di Presidente del Consiglio.
In Italia siamo al punto in cui un Walter Veltroni, nato e cresciuto senza aver mai fatto un 6-14 in fonderia, pretenderebbe di essere votato dalla classe lavoratrice dopo essere stato parte attiva ed integrante del processo che ha portato i lavoratori italiani ad essere la categoria col più basso potere d'acquisto ed i minori diritti sul lavoro nell'ambito dell'Europa industrializzata.
Siamo al punto che con un-ex sindacalista che si definisce comunista a capo della sinistra "radicale" (oddio, le matte risate) messo alla Presidenza della Camera si ha lo spettacolo del Governo Prodi e dei suoi esegeti del precariato ed alla gogna del mohicano Turigliatto, reo di professare qualcosa di sinistra.
In Italia siamo al punto in cui presto verrà sottoposta a revisione storica anche la breccia di Porta Pia.

In democrazia non sarebbe mai stato possibile arrivare ad un punto del genere.

domenica 8 febbraio 2009

DI BELL'ASPETTO


Non è certo con le allucinanti dichiarazioni da sciacallo sulla povera Eluana Englaro che riusciamo a fare piena luce sulla miserabile statura morale di Silvio Berlusconi; l'umanoide era già abbondantemente conosciuto da chiunque avesse più di un neurone funzionante, quindi su questo fronte non possiamo certo dire che ci siano novità.
Piuttosto è sulla capacità di sopportazione della maggioranza degli italiani che a questo punto vanno puntati i riflettori; mi metto un attimo da parte visto che fosse stato per il sottoscritto il pezzente di Arcore avrebbe finito la sua carriera con l'oscuramento delle sue TV al tempo in cui il decreto Craxi gliele riconsegnò con tanto di fiocco, e sarebbe finito in galera prima di poter pronunciare il suo primo sermone dalle sue TV.
Ma dopo aver dato atto alla sinistra di aver steso un ideale tappeto rosso a questo delinquente, torno subito a concentrare la mia attenzione sul soggetto di questo post: i cittadini.
Girare per la blogsfera può dare una misura assai ridotta di quanto il malessere che cova in Italia sia profondo, eppure la stragrande maggioranza dei blog che ho letto sono di buona qualità, parliamo di un corpo sociale fondamentalmente sano, desideroso di giustizia sociale, dall'intelligenza pronta e vivace, sinceramente indignato e sinceramente pronto ad essere una parte attiva del paese.
Per contro non siamo in condizione neanche di poter scegliere chi ci rappresenta in Parlamento.
Uno dei grandi scippi che i politici di questa rivoltante Seconda Repubblica hanno consumato ai danni dei cittadini è proprio la progressiva espropriazione dei diritti di scelta individuali.
Il fine è quello di arrivare a scegliere loro e solo loro per noi tutti, ad ogni costo, anche calpestando la Costituzione, cosa ampiamente suffragata dalle ultime imprese della banda di banditi attualmente al governo.
Riappropriarsi del diritto di scegliere, ora che siamo giunti a questo punto, sarà una battaglia molto dura e molto pericolosa, ma è proprio a questo punto che dobbiamo chiedere prima di tutto a noi stessi che cazzo di vita stiamo vivendo, se un cellulare carico ed un mutuo pagato con le unghie e con i denti insieme alla compagna precaria valga la perdita dei propri diritti civili, valga il lasciare a dei subumani come Berlusconi, come i leghisti, come Sacconi, come Gasparri e La Russa, come (ovviamente) quella banda di pedofili segaioli dal corpo di sciacallo con la tonaca che pretendono di essere i depositari del bene e del male.
Chiediamoci se un pasto caldo e due partite di calcio possono essere scambiate con il far costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli da questa gente.
Chiediamoci se non è il momento di fargli capire che la festa è finita.
Vi segnalo due articoli che esprimono benissimo quale sia il livello raggiunto e quanto la sopportazione stia per finire:

ELUANA POTREBBE AVERE UN FIGLIO

dal blog del sempre acutissimo Mazzetta

e questo illuminante e per me condivisibilissima analisi:

CORPO DI STATO

pubblicato da Femminismo a sud

Forse non ancora, ma l'onda di reazione a quindici anni di politica delinquenziale senza alcun pudore nè alcun rispetto per i cittadini (parlo dei cittadini, non di quei decerebrati che hanno portato Berlusconi per tre volte al governo, con loro Dio probabilmente non ha ancora finito) fra poco sarà pronta. Se farà in tempo.

venerdì 6 febbraio 2009

ORA HANNO PAURA


Si fa un giro in rete per vedere come l'utenza ha preso questa giornata convulsa, lo scontro tra Quirinale e governo, il decreto sicurezza, la riforma della giustizia e insomma, quello che il governo FASCISTA guidato da Silvio Berlusconi ed i suoi scendiletto guidati da Veltroni hanno preparato per gli italiani, già esaltati per l'assalto alla scuola pubblica, il mantenimento delle 67 (woah) "nuove tasse" di Prodi, il precariato impazzante e l'ombra della teocrazia vaticana usata come scudo ad una politica oscurantista ed autoritaria che si allunga sempre più pericolosamente sulla democrazia.

E' un coro da tragedia greca, naturalmente.
Il cittadino onesto e lavoratore si indigna, scrive ottimi articoli nei quali esemplifica correttamente ed in maniera chiara ed onesta le ragioni del suo disagio, invoca moti di piazza, si dichiara stufo e poi........

E poi a chi si rivolge?
A Veltroni?
Dai, scherzavo.
No, qualcuno lo fa davvero?
Ma no, sarà qualche situazionista in vena di gesti dimostrativi.
Allora alla sinistra.
E a chi? Sinistra Critica? Il partito di Ferrando? Rifondazione Vendoliana o quella di Ferrero? Lotta Comunista? I disobbedienti? Bòtta Continua?

Può essere indicativo il fatto che Di Pietro è in pole position tra gli oppositori (MA ANCHE tra quelli che non fanno parte del PdL) alle prossime elezioni?
Può esserlo, ma gli unici che ancora non hanno capito la situazione fanno i politici e stanno a sinistra.
Da parte mia non vedo alternative a questa situazione se non quella di:
-sciogliere tutti i partitini della sinistra, da Rifondazione in giù, esautorare tutta la vecchia classe politica dei partiti di sinistra da Bertinotti, Ferrero e Diliberto in giù, prendere le redini di tutto l'arcipelago della sinistra con un gruppo dirigente formato da giovani e sostenuto da chi vuole, pretende, una sinistra unita.
-chiamare a raccolta CGIL, Cobas, la sinistra del PD (ammesso che esista, magari per qualcuno c'è), Di Pietro, i grilletti (intesi come fans di Grillo) e tutte le forze libertarie, laiche e di sinistra.
- Presentare UN UNICO, SOLO PARTITO DI SINISTRA.
- E FERMARE IMMEDIATAMENTE IL PAESE con uno sciopero generale. Tutti.

Contro il governo, contro la Chiesa, contro Veltroni, contro questa gente che rappresenta ormai una parte infinitesimale di questo paese, che non rappresenta chi questo paese lo manda avanti come i cittadini stranieri extracomunitari, contro una politica che non rappresenta più le esigenze dei cittadini, contro quei cittadini privi di ogni senso del vivere civile che pur di non pagare due lire di tasse hanno messo il paese in mano ad una banda di fascisti mafiosi ed affaristi.

Non scendere in piazza, semplicemente FERMARSI.

E questo dovrebbe essere il primo passo.
Col secondo queste pseudoistituzioni dovranno passare dal fastidio alla paura.
Quella paura con la quale cercano di governare e che gli deve essere assolutamente ritorta contro.

I CARE


Spettacolare governo, mentre tratta le vite di disperati in cerca di una vita migliore come carta igienica negando loro anche la possibilità di curarsi da un nostro dottore (ossia, può curarlo ma dopo è obbligato a denunciarlo) si erge a tutore ultimo del bene e del male usando il corpo senza vita da 17 anni di una povera ragazza.
Ci può essere un limite all'abiezione umana ma stavolta il Vaticano ed i suoi zuavi in Parlamento ne stanno illustrando una nuova curiosissima prospettiva.
Al nanetto è arrivato il momento di dirgli "qui è tottò" e mollargli un sano schiaffone su quella faccia da guitto, in modo che capisca che non può fare il cazzo che gli pare e che l'italia prima che cattolica é democratica.
Ai Papi & Cardinali che impestano l'isola andrebbero invece somministrate cure un pochino più decise. Il teatrino che hanno inscenato in questa vicenda è qualcosa che va oltre ogni possibile insulto nei confronti dell'uomo. La mia vita appartiene al sottoscritto e non a un cazzo di Dio esistente solo nelle loro menti grette ed avide di potere. Ed ho intenzione di difendere questa vita da chi vorrebbe togliermene addirittura la proprietà ed il diritto di scegliere cosa farne.
La loro dottrina è malata, in nessuna parte del mondo ha portato pace e prosperità, ma guerre, sofferenze e genocidi. Stridono d'invidia per l'amore che l'uomo comune può provare liberamente e cercano continuamente di avvelenarlo, renderlo una bruttura agli occhi del popolino affinchè non ne possa godere, stridono d'invidia per l'amore che un padre può provare per la propria figlia fino a combattere affinchè possa smettere di vivere una vita che non è vita, l'amore è una cosa incomprensibile per questa gente, e coloro che non conoscono l'amore non possono parlare d'amore. Così loro ed i loro zuavi in Parlamento non potranno più cancellare lo schifo e l'abiezione dimostrata sciacallando sul corpo di una ragazza che se potesse li caccerebbe a frustate dal proprio letto.

ANTIBERLUSCONISMO E ALTRE AMENITA'



Essere antiberlusconisti è superato, credo proprio che ora sia vero in maniera inconfutabile. L'omino di Arcore non è più attaccabile a livello politico se non sull'onda della quotidiana dose di cazzate ai quali i portavoce dei veltroniani (che purtroppo non sono una razza aliena ma terrestre e peggio ancora italiana) rispondono solitamente con altre fragorose cazzate spesso in disaccordo tra loro.
E' l'assetto democratico della Repubblica che sta compiendo un processo ormai difficilmente reversibile. Il PD riesce a fare più cazzate di quando era al governo sotto le spoglie dell'ulivo, i silenzi sui temi dove serve un minimo di definizione di valori da parte di Veltroni cominciano ad essere imbarazzanti anche per la moglie e nel mentre la destra continua a perseguire il suo disegno, tra gli applausi di molti italiani, c'è ancora chi pensa abbia senso combattere politicamente Berlusconi.
Alla sinistra, ad esempio, basterebbe fare quello che storicamente deve fare, cioè tornare fra la gente, sui posti di lavoro, nelle fabbriche e nelle scuole, con l'attivismo dei giovani, creando spazi, ma lasciamo perdere perchè chiunque abbia militato in un partito può testimoniare la lungimiranza dei dirigenti locali e dei loro adepti. Non è necessario arringare lotte di popolo da operetta tipo gli scioperi generali della CGIL, quando le coscienze si risvegliano al fatto che il modello culturale che ci stanno imponendo lo si combatte anche e soprattutto dentro di noi la volontà popolare diventa un termometro difficile da gestire a comando; non ci sono più le impassibili facce di bronzo democristiane, questi abbaiano e se abbaiano vuol dire che non si sentono ancora abbastanza al sicuro.
Gli italiani hanno lo stomaco forte, ma nei prossimi tempi saranno chiamati ad una prova di tenuta civile che mi auguro di vincere.
Le politiche sociali saranno decisive nel determinare il prossimo voto, ma al momento non posso indovinare in quanti frammenti si presenterà la sinistra, ad esempio. Una scissione dei Rizziani dai Dilibertiani del PdCI è una cosa che a succedere ci mette quanto io a scolarmi una Beck. Così chi vuole fare opposizione si deve mettere nelle mani di un comico, un poliziotto e un cronista giudiziario. Doveva arrivà baffone, sono arrivati i Fratelli Marx.
Un solo partito di sinistra forse avrebbe già catturato i Piddini pentiti (perchè nessuno mi venga a dire che non ce n'è), non avrebbe avuto problemi col 4 e nemmeno col 10%, sempre chè il partito unico di sinistra avesse continuato a fare il partito di sinistra, non lo stemmino con la falce e martello portato a giro con le sembianze di Bertinotti, perchè se lui ha capito come si guida un partito di sinistra io allora domani vi costruisco un satellite più potente di Echelon con gli scarti di una Ford Capri. Non si può pretendere di contrastare anche solo culturalmente e nella capacità di "arrivare" al popolo, uno con tre televisioni, più due, più tutto il resto andando avanti a forza di scissioni. Ogni discorso che va fuori da questa esigenza primaria sono distinguo che Stalin avrebbe giustamente punito con il gulag.
Nessuno si scandalizzi, il processo degenerativo che ha colpito il partito del dopo-PCI non è stato un adeguamento ai tempi, è stata una resa preventiva.
D'altra parte il passaggio tra un politico della statura di Berlinguer a quello della statura di Occhetto sarebbe stato letale anche per il Cristianesimo, la corrente politica più rompicoglioni della Storia.

lunedì 2 febbraio 2009

IDIOZIA RADICALE


Probabilmente nessuno mi chiederà mai di riscrivere il "Dei delitti e delle pene" del Beccaria, con gran sollievo dell'umanità tutta. Ho una discreta fiducia nel potere del perdono e sono un convinto sostenitore dell'istituto di pena come istituzione votata al reinserimento nella società almeno quanto sono convinto che per una buona parte di esseri umani il perdono ed il reinserimento siano metodi buoni per pulircisi il culo e che in alcuni casi vadano usati metodi alternativi. Ad esempio non vedo cosa ci sia di così concettualmente terribile in un campo di lavoro se questo non è un mero strumento di repressione politica (e che lo fosse anche in Unione Sovietica non ne sono così convinto); così, ad un opinione pubblica costantemente aggredita dai media strapieni di politici che straparlano di "sicurezza" senza proporre soluzioni che attestino una qualche attività cerebrale plausibile, abbiamo dall'altro lato elementi come

QUESTA QUA

che, detto tra noi, poteva uscire solo da quella manica di idioti del Partito Radicale.
Dunque, la tapina all'indomani dell'arresto delle belve che hanno stuprato la ragazza di Guidonia si fa paladina dei diritti di questi cinque subumani perchè avrebbero ricevuto "percosse".
Non sono certo tra quelli che, in preda al giustizialismo spicciolo ed al mal di pancia in quanto i cinque sono romeni, augura alla signora di essere a sua volta stuprata, ma farei notare alla stessa che se vogliamo essere realisti e non ipocriti, e vogliamo parlare di percosse in Questura, potremmo iniziare dicendo che qualche schiaffone se lo prendono anche i ragazzini beccati con qualche grammo di hashish, e nessun deputato radicale ha mai protestato, ma senza andare così sull'esiziale, non mi pare che i radicali si siano particolarmente distinti nella solidarietà ai ragazzi massacrati alla Diaz o nella caserma di Bolzaneto, e per scendere qui nel locale continuo a constatare che il processo per la MORTE del giovane Marcello Lonzi nel carcere delle Sughere di Livorno é seguito dalla sola area antagonista, senza nessuna altra protezione politica di un qualche rilievo.
Quindi no, signora Bernardini.
Non me ne frega un cazzo se cinque bestie del genere vengono ripassate con lo striscio & busso così come allo stesso modo succede quando in Questura qualche poliziotto decide di farsi prudere le mani.
Non dovrebbero proprio essere i politici a portare in Parlamento proposte di Legge affinchè chi viene arrestato goda del diritto di non essere scamazzato di botte dal primo questurino che passa? E nel caos legislativo in cui ci si dibatte, nel quale uno stupratore "pentito" può andarsene tranquillamente ai domiciliari, in che modo una donna dovrebbe sentirsi protetta?
Mi spiace, ma chi si macchia del reato di stupro questi diritti non dovrebbe averli.
Se accidentalmente cadessero dalle scale, o volassero giù da quattro piani, o venissero investiti da un acquascooter (può succedere anche in Questura, basta volerlo), non sarei tra quelli che se ne dispiacerebbero, per quanto la cosa sembri aberrante. O ci diamo regole certe e certezza della pena o rimaniamo in una situazione in cui il far west vale per una parte sola ed a pagare saranno sempre i più deboli. E per quanto qualche anima bella cerchi di spiegare il contrario cinque bestie assatanate NON SONO I PIU' DEBOLI.
O si affronta la cosa alla sua radice o siamo davanti all'ennesima porcata che altri effetti non ha se non quello di far ulteriormente imbestialire e portare fuori dal centro del problema l'opinione pubblica, cioè proprio la situazione nella quale la destra, ossia QUESTA destra, sguazza compiacente. Chiaramente i diritti della ragazza, i diritti di tutte le donne violentate, i diritti di tutte le donne che subiscono violenza in casa, sui posti di lavoro, in famiglia, sono difesi da una compagine parlamentare talmente gradita dalle donne stesse che all'ultima manifestazione contro la violenza sulle donne ed in difesa della Legge 194 è stata giustamente cacciata dal corteo.
Ma questo non scoraggia di certo le tipe alla Bernardini, talmente cieche nella "difesa" di diritti che sono poi negati a chi bestia non é tanto da esporsi al conseguente, ineluttabile ludibrio forse violento, forse ingiustificabile, forse invece (e per quanto mi riguarda lo é) meritato.

sabato 31 gennaio 2009

QUALCOSA DI NUOVO


Lo sentii coi miei orecchi, Veltroni.
Non perchè fossi andato al suo comizio, ma perché stavo lavorando all'allestimento del suo comizio, direttamente sul mio posto di lavoro.
"Sta succedendo qualcosa di nuovo": non so di preciso quante volte lo ripeté.

Questo sarebbe il nuovo:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-Pd-salva-Cosentino/2063067


Se leggete l'articolo ci sono i nomi ed i cognomi dei deputati che sono provvidenzialmente evaporati al momento di votare.
Credo che dopo questa fragorosa figura di merda anche il più tiepido riformista memore di cosa fu il PCI prenderebbe la colubrina ed andrebbe ad impallinare a sale questi pezzenti vestiti da parlamentari. Ma aspettiamo e facciamo la conta dei voti che il PD prenderà alle europee.
Giusto per sapere quanti coglioni ci sono in Italia.

venerdì 30 gennaio 2009

QUATTROPERCENTO


Insomma, sono andati a contestare Veltroni.

Pensateci bene: il PCI si scioglie, nascono non due, non tre ma quattro partiti: il PdS, i Comunisti Italiani di Cossutta, il PdCI e Rifondazione Comunista. Attualmente, dopo una ricomposizione (Cossutta tornò all'ovile per poi sparire definitivamente per raggiunti limiti di età) e altre scissioni, ultima quella di Vendola, abbiamo solo nell'arcipelago dei partiti extraparlamentari, Sinistra Democratica, il PdCI di Diliberto, Rifondazione, il Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica e l'ultima pensata di Vendola. Totale:6.
Come dire: Proletari di tutto il mondo dividetevi per sei col resto di due.

Ora, dopo un percorso storico che dovrebbe far porre a queste dirigenze non una ma qualche milione di domande, non si trova di meglio che andare a domandare a Veltroni. Come dire, vado a chiedere perchè sono piena di lividi a quello che m'ha menato.

La cosa esilarante è che a passare all'incasso da tutto ciò sarà Antonio Di Pietro, mentre dopo le europee sarà possibile che altre 12 scissioni circa portino alla sinistra almeno 3 nuovi militanti, sperando nel sol dell'Avvenire e nel la dell'Osservatore Romano.

UNA GIORNATA UGGIOSA


Sì. Proprio una giornata uggiosa per i post-fascisti del nostro governo.
Il Brasile ce la canta per bocca del suo Ministro della Giustizia e l'armata in fez di Berluscolandia insorge; la faccia di quelli che vorrebbero equiparare i repubblichini ai partigiani e che non si scandalizza se Licio Gelli pontifica da una televisione deve essere paonazza quando dettano alle agenzie le loro grida di dolore.
E naturalmente guai a rinunciare al proclama populista di boicottare una partita di calcio; ma il massimo del ridicolo lo tocca, come sovente gli capita, il bonviveur Ignazio La Russa, l'uomo che è stato messo a fare il Ministro della Difesa ed al quale non farei pianificare neanche l'invasione del Liechtenstein: dice di non andare in vacanza a Rio perchè lasciano un terrorista a piede libero.
Da noi, invece, li chiamiamo "eroi"e gli diamo una stalla da curare nella villa di Berlusconi, oppure li mandiamo ad insegnare alle giovani generazioni con l'appellativo di "Venerabile".
E diamo lezioni.
Diano retta, i postfascisti: quando si parla di terrorismo e di stragi comincino a portarci i responsabili delle stragi di Stato, sono un cittadino onesto che paga le tasse e di saltare per aria nel tentativo di esercitare il mio diritto democratico di manifestare, o andare in vacanza in treno, o di andare a ritirare dei soldi in banca non ne ho nessuna voglia. Come invece è successo alle centinaia di persone a cui è successo. Così come dovrebbero spiegarci se non è terrorismo non assicurare alla Giustizia i responsabili del disastro aereo sui cieli di Ustica, o non riuscire a trovarne per la tragedia del Moby Prince, perchè nessun cittadino può pensare di non sentirsi in sicurezza se quando ne muoiono un centinaio e più alla volta dobbiamo assistere al solito balletto di menzogne e depistaggi da parte di rappresentanti dello Stato.
E' vero: siete fermi agli anni di piombo, ma il SudAmerica non è più la terra dove italiani golpisti e rifugiati nazisti si davano convegno per bere Old Fashioned insieme. Non avete fatto giustizia, nè la farete mai. E non potete dare lezioni a nessuno.