Che l'attuale dirigenza politica a sinistra sia un guazzabuglio di cialtroni è certo una mia opinione, che comunque trova puntualmente riscontro ogni giorno su giornali e siti di informazione. Quando sulla prima pagina dell'Unità iniziò a campeggiare il badge per l'assegnazione del Premio Nobel ad Ingrid Betancourt il sospetto che il quotidiano fondato da Antonio Gramsci stesse pestando una gigantesca zotta si faceva sempre più consistente. Dopo la liberazione della Betancourt e dopo le sue dichiarazioni il sospetto si è fatto certezza. Segnalo qui due articoli molto esaustivi in proposito, tanto per confermare il fatto che se la stampa asservita ed imboccata dalla impresentabile destra italiana è nel suo genere piuttosto prevedibile, quella di sinistra brilla per la sua imprevedibile cialtroneria. Vi consiglio di leggerli molto attentamente:
"Nostra signora degli utili idioti 1""Nostra signora degli utili idioti 2"tratti dal blog
"Achtung Banditen" di Gianluca Bifolchi
C'è da chiedersi, alla luce di certe mistificazioni della nostra stampa di (dicono) sinistra, quali siano i santini che vorrebbero proporci alla luce di una riorganizzazione globale dell'arcipelago progressista, se ancora dobbiamo sopportare fandonie e falsi eroi scelti da gente che per quanto mi riguarda dovrebbe avere come strumenti di lavoro i sempiterni pala&piccone vuol dire che proprio non ci siamo. D'altra parte di che pasta sia la nostra stampa "progressista" lo possiamo tranquillamente evincere leggendo l'articolo del Prof. Gennaro Carotenuto
"Quelle vite degli altri accusano la nostra stampa" , successivo ad un altro articolo,
"Terrorismo di Stato in Colombia, scoppia lo scandalo dei falsi positivi"tratti da
"Giornalismo partecipativo" , un sito che raccomando caldamente a coloro i quali pensano che informarsi su "Repubblica" o su "L'Unità" o (scusate il termine) "Liberazione" sia incontrovertibilmente di sinistra. Sembra che la nuova situazione politica di alcuni paesi dell'America Latina come il Venezuela di Chavez, la Bolivia di Morales e l'Ecuador di Correa sia una perfetta trave nell'occhio per la nostra sinistra ancora troppo preoccupata di restare attaccata ai brandelli del sogno americano per poter cogliere quanto possano rivelarsi importanti i cambiamenti in corso di un continente finora martorizzato dalle politiche spesso assassine delle amministrazioni americane. Eppure i leaders bolivaristi sembrano tuttora determinati a continuare la loro lotta per un processo di consapevolezza e partecipazione del popolo, cosa che a quanto pare fa ancora inorridire l'opposizione italiana e la sua emanazione stampata. Tutto ciò non può quindi non provocare in qualsiasi sincero sostenitore dei principi di libertà ed autodeterminazione dei popoli la massima attenzione sugli sviluppi della situazione dei paesi dell'America Latina, sperando che prima o poi qualche organo di stampa si decida a fare seriamente il suo lavoro.
Telesur , per chi mastica un pò di spagnolo, è una web-TV che consiglio appassionatamente a chiunque voglia informarsi in maniera più approfondita.
Nessun commento:
Posta un commento