mercoledì 8 luglio 2009

COSA RESTERA' DEGLI ITALIANI


Un giorno tutto questo cambierà. E' cambiato sempre qualcosa, dopo un pò; il tempo è un'estensione ed una percezione che ci sfida continuamente, lanciandoci richiami affinchè ci si renda conto che ognuno di noi deve dare il suo contributo al cambiamento.
Un giorno tutto questo finirà, e si spera che il cambiamento avvenga in meglio. A volte non è così. A volte sì.
Adesso ci godiamo il progressivo senso di schifo che l'immagine e l'immaginario italiano continua a provocare al di fuori dei confini della Repubblica; schifo che parzialmente condivido, da italiano.
Purtroppo abbiamo trasferito il varietà dai palcoscenici al Parlamento ed ogni mattina è un sincero fremere nell'aprire il giornale o il sito preferito di informazione on line e sincerarsi di quale altra fragorosa, epica, monumentale cazzata abbia combinato il nostro Capo di Governo e qualche altro suo compare. "E" (qualche altro suo compare), non "o".
E' questo lo stato attuale delle cose. E intanto i cyborg in divisa cominciano a scaldarsi in vista del G8. Prevedo guai grossi, se la tattica dei manifestanti sarà anche solo simile a quella di Genova.
Ad esempio, chissà se è piaciuta la condanna a 3 anni dei mazzuolatori in divisa che hanno assassinato Federico Aldrovandi. Io dico di no. Ma dico anche che queste testine calde ancora non pagano nè hanno ancora pagato abbastanza. Se non altro la Magistratura può contribuire a non alzare il livello di indignazione quando il toccare certi "uomini" (eh) diventa un lungo e faticoso calvario in nome di un bisogno di giustizia.

Ma credo che a questo punto il dado è tratto.
Dell'Italia democristiana, dell'Italia ricostruita dopo la Guerra, non è rimasto che qualche solenne nostalgico di Jader Jacobelli.
Leggere i grugniti di Calderoli sulla proposta di regolarizzazione delle badanti provoca quasi una semplice smorfia, tanto cosa vuoi che possa uscire da bocche come quelle.
Sulla questione della migrazione e degli immigrati è stato fatto un errore marchiano e colpevole, anzi secondo me addirittura consapevole: non abbiamo saputo gestire la Legge in modo saggio.
E gestirla in modo saggio avrebbe voluto dire un giro di vite sulla delinquenza, non sugli esseri umani in cerca di una vita migliore; ma questo avrebbe voluto dire doversi occupare anche della nostra, di delinquenza. E occuparsene sul serio. Credo che chiunque possa intuire quali conseguenze avremmo avuto.
Questo è il governo attuale; e poi c'è l'opposizione, che scopriamo ancora attaccata alle tonache dei preti quando fa comodo, ad esempio ora che la Chiesa attacca direttamente il Governo sulla questione dei migranti e sul libertinaggio del nostro Capo di Governo.
Vedere gli squillanti titoli dei giornali di opposizione per credere.
L'esilarante quadretto di un regimetto da avanspettacolo criticato da una congrega autoritaria ed antidemocratica resta comunque un piacere, se visto su una schermo, il problema è che l'opposizione entra nello schermo a sostenere la parte clericale e questo da esilarante diventa molto, molto triste.
In una diatriba tra estrema destra e Lega non credo che la sedicente opposizione si comporterebbe allo stesso modo ed i motivi sono ovvi, ma proprio l'ovvietà del motivo dovrebbe far riflettere di quanto ancora si debba lavorare per garantire il minimo sindacale di laicità a questa classe politica.

Cosa resterà degli italiani passata questa nottata?

E soprattutto, possiamo sperare di ritrovarci migliori?

Credo sia possibile ma molto, molto difficile.

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