domenica 5 luglio 2009

PERSONALE E POLITICO


Ah, l'odore del Potere sentito da vicino!!
Il mio lavoro ha questa caratteristica di portarmi direttamente sul posto personaggi più o meno famosi e più o meno potenti.
Venerdì scorso è stata la volta del ministro Altero Matteoli e della Presidente di Confindustria Emma Mercegaglia. L'occasione era l'assemblea annuale di Confindustria, sezione livornese.
Fuori, a manifestare il loro dissenso per le politiche sia di questo governo che della benemerita associazione di industriali dal tetro logo aquileggiante stilizzato (a cui manca solo una svastica e poi sarebbe stilisticamente perfetto) alcuni rifondaroli livornesi in numero piuttosto esiguo rispetto alla mobilitazione di forze dell'ordine di cui alcuni in tenuta antisommossa nonostante l'intero fronte dei contestatori avrebbe potuto essere caricato su una smart e portato via in 3 minuti 3.
A me è toccato il compito di allestire la cosa e restare di servizio fino al buffet finale.
Dunque, piena identità di vedute tra Matteoli ed il Sindaco di Livorno per quanto riguarda il rigassificatore offshore nonostante la fresca tragedia di Viareggio, dopodichè sono subito uscito a prendere una boccata d'aria e vomitare con calma; della relazione della Mercegaglia e delle sue novità in fatto di accessi al credito per le imprese me ne sono altamente sbattuto le palle perchè preferisco tenere a cuccia gli impulsi omicidi, soprattutto quelli nei confronti delle banche e di chi ne decide le dinamiche, così sono rimasto fuori per quasi tutto l'incontro a molestare i poliziotti di servizio chiedendo loro se non fossero un minimo incazzati per la questione delle ronde e ricevendo risposte da perfetti poliziotti dette però con delle smorfie che facevano intendere benissimo cosa farebbero alle ronde ed a chi ce le manda.

Il quadro d'insieme mi ha comunicato una sensazione di stallo totale, smarrimento, attesa per qualcosa di nuovo. Matteoli, pur giocando in casa, mi è sembrato stanco, privo di grinta, quasi in vacanza. Gli industriali, specialmente i più giovani, molto perplessi. Gemignani, il presidente della Confindustria livornese, in perfetta surplace.
L'impressione è stata, ripeto, quella dell'attesa.

Ci sono, o ci saranno, cambiamenti in corso? Difficile interpretare a fondo persone che non si frequentano e di cui non si conosce la semiotica, anche se il contatto umano già di per sè trasmette onde almeno un minimo inquietanti.

Sabato ho sfogato questo sentimento di rigetto verso queste istituzioni complici del degrado del paese che continuano a comunicare imperscrutabilità settarista nel nome imperituro del Dio Profitto suonando col mio gruppo in un locale: covers di pezzi beat e garage anni '60.
Quando il rock stava cambiando il mondo.

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