giovedì 21 gennaio 2010

GLI IMPUNITI


Non parlerò del processo breve.
Questa legge ignobile ha comunque una sua precisa ragion d'essere in uno Stato come l'italia, che dell'impunità per i potenti e della persecuzione dei deboli ne ha fatto una ragione di vita fin da tempi insospettabili.
Ho ritrovato sul tubo il finale di un bellissimo e spettacolare monologo dell'attore Marco Paolini sulla tragedia del Vajont: ve lo ripropongo.



Come si comportò lo Stato italiano davanti ad una tragedia con quasi 2000 morti accaduta esclusivamente per imperizia, faciloneria, avidità, e codardia da parte di una società PRIVATA col culo ben parato dallo Stato stesso?

Leggete pure questo articolo apparso su Liberazione nel 2002

Impossibile non rimanere agghiacciati.
Epperò è impossibile non notare che la puntuale torma di ladri ha potuto impunemente sciacallare e speculare sulla pelle dei 2000 morti e dei loro familiari proprio in combutta con lo Stato italiano.

Berlusconi viene da lontano, molto più da lontano di Bettino e della sua sciagurata stagione. Viene da una società educata dallo Stato stesso al ladrocinio incondizionato, all'impunità ad ogni costo, anche davanti ad una strage di quelle sulle quali giornali e TG piangono per giorni a gettone salvo poi non proferire verbo sulle porcherie, quelle vere, che ogni tragedia italiana ha portato con sè.
Ladri, assassini, sciacalli, mistificatori, circondati da una corte di servi che da giornali e televisioni impongono la loro legge, quella dell'impunità dovunque e comunque.
Sulla pelle dei 2000 morti del Vajont come sulla pelle delle vittime delle stragi di Stato, sulla pelle di chi entra in carcere per reati comuni e ne esce a gambe in avanti perché, inutile specificarlo, non fa parte della casta di ladri ed assassini della parte giusta. O peggio, non fa parte di nessuna casta di ladri ed assassini.
In Italia sono rimasti impuniti coloro che hanno abbattuto l'aereo dell'Itavia sopra Ustica, sono rimasti impuniti perchè i rappresentanti eletti dei cittadini italiani hanno così voluto, così come hanno voluto che in ogni tragedia i responsabili rimanessero al sicuro e ben coperti. E quando c'è da lucrare su una catastrofe naturale eccoli lì, in prima fila, come in Abruzzo, con la loro vomitevole corte di puttane mediatiche al seguito pronti a distribuire soldi e prebende agli amici degli amici.
Sappiamo chi ci governa, non da oggi.
L'attuale governo è solo una versione più volgare, sguaiata e rumorosa di quelli che gli italiani hanno mantenuto al potere per 50 anni nella speranza che la casta di ladri, assassini e corrotti assisi in Parlamento facesse cadere qualche briciola. L'abbiamo coltivato così Berlusconi.
E quando è apparso - non c'erano dubbi - gli italiani hanno fatto la conta.
Ladri, assassini, corrotti e corruttori, iene e sciacalli, questo hanno scelto un'altra volta.
E ora ci si scandalizza per il processo breve, senza ricordarci che dal dopoguerra in poi siamo stati governati da una pattuglia di delinquenti senza pari nel mondo occidentale per quantità ed efferatezza.

4 commenti:

jesup ha detto...

Ancora una volta sottoscrivo la boccia di vino bono caricata a benzina,parola per parola.Il fatto che a volte ci troviamo a "rimpiangere"la vecchia dc rispetto alla maramaglia attuale la dice lunga.Erano solo un po meno beceri e razzisti all'apparenza, si davano qualche parvenza in piu di "democratici",ma la pasta era quella.Altrimenti cazzo,diteci tutto sull'italicus,piazza fontana,bologna,ustica,moby prince,le br,gladio,il golpe,la cia,la mafia,i morti ammazzati ecc ecc.ecc..Io vorrei che Andreotti, almeno in punto di morte,(per motivi anagrafici non mancherà tanto,non sarà mica immortale)prima di rendere l'anima al suo dio,chiamasse qualcuno a sè e chiedendo perdono per tutti i peccati, bisbigliando gli raccontasse TUTTO.Perchè lui c'è sempre stato,e le cose le sa.Divo dicci tutto,sfogati,liberati.

sassicaia molotov ha detto...

La carta d'identità gliela scrisse Moro dal carcere delle BR. E anche gli attuali governanti lo trattano tuttora coi guanti, visto che ad ogni occasione reclamano la sua assoluzione nel processo per mafia come se fosse un agnellino immacolato. Peccato che la sentenza dica tutt'altro. Penso solo a quando partirà la sua santificazione, quella di Craxi diventerà una preghierina.

SCIUSCIA ha detto...

Be', se io fossi Giulietto, prima di crepare, il gusto di imputtanare tutti per bene non me lo negherei.

Anonimo ha detto...

e che dire della sovrattassa sulle accise della benzina, che all'epoca venne fissata a 10 lire (una di quelle tasse che gli automobilisti pagano nella misura di 0,25 centesimi di euro al litro di benzina)? "Anziché gravare ancora - perchè come tutte le altre non è mai stata tolta
- sulle tasche dei cittadini, potrebbe essere utilizzata per ricostruire l'Abruzzo", aveva scritto Reolon al signor B (tra l’altro, proprio nel capoluogo abruzzese fu celebrato il processo del Vajont")...

ma se la gente non sa neanche che a marzo ci sono le elezioni amministrative!