sabato 16 gennaio 2010

REQUIEM FOR A DREAM


All'inizio ho seguito con ostentata indifferenza la mazurka del PD per le prossime regionali, dato che il mio interesse per quel partito è sceso sotto la soglia della decenza, anche se così non dovrebbe essere perchè alla fine, diocristo, a fare da cane da guardia a Berlusconi in Parlamento dovrebbero essere loro, e questo dovrebbe interessare tutti.

Di primo acchito però una domanda me la sono fatta, e cioè: "Ma Bersani che dove cazzo è finito?"
Pronta risposta: la campagna la sta facendo D'Alema.

E questo è il primo segnale che al momento dei risultati difficilmente vedremo bandiere del PD fuori dalle sezioni.

La seconda domanda è stata: "Ma cosa cazzo vogliono fare questi?"
Ok, non è cambiato nulla, ossia sì, in peggio. Vedi Bresso, ad esempio, ma peggio del peggio con l' inverecondo balletto delle primarie pugliesi tra Vendola e Boccia.
Nel Lazio, tanto per dare la misura della pochezza degli uomini a disposizione di baffino, sono dovuti ricorrere ad Emma Bonino, una radicale storica. Una donna onesta benchè su alcuni argomenti non di futile importanza la pensiamo agli antipodi.
La credibilità di questo PD ormai rasenta quella del "Giornale" di Feltri ma baffino non se ne dà per inteso, è troppo affezionato al suo progetto di smembramento di qualsiasi cosa possa ancora puzzare di sinistra per rendersi conto che, oltre a qualche povero disgraziato non meno lobotomizzato di un berluscones e di qualche ancor più disgraziato ancora attaccato alla filosofia del "meno peggio", di italiani che abbiano anche il minimo afflato di considerazione per questo partito-marchetta perfettamente funzionale ai voleri di Silvio Berlusconi ne rimangono sempre meno.

D'altra parte se si viene da una formazione politica laica e si passa il tempo ad elucubrare strategie per annettersi quanto più possibile le zecche cattoliche non è che si possa sperare di ottenere risultati soddisfacenti.
La conferma che tutto questo peso nel PD l'elettorato cattolico non ce l'ha nemmeno per scherzo viene proprio guardando gli effetti della candidatura di Emma Bonino nel Lazio.
E la Bonino viene data appaiata alla Polverini nei sondaggi nonostante il cosiddetto elettorato cattolico la veda come il fumo negli occhi.
Ma come?
Il Lazio, proprio dove la destra ha fatto un lavoro massacrante per riuscire a conquistare centri e periferie, dove le Coop nere hanno già la strada spianata, dove ferve ancora la fiamma dei nostalgici del ventennio e dove Veltroni e Rutelli per avere la carica di sindaco hanno dovuto fare per due mandati pompini al Vaticano, proprio nel Lazio andiamo a scoprire che l'elettorato cattolico non conta un cazzo se si hanno i candidati giusti?
Figuriamoci in altre regioni.
E' evidente che la disperazione dei vertici piddini deve essere allo Zenit se hanno coinvolto una persona integerrima ma lontanissima dai metodi politici che il PD predilige, e qui può esserci il primo segnale forte in una precisa direzione: FUORI I CATTOLICI DAI PARTITI DI CENTROSINISTRA. Presumo che la frase sia quantomeno auspicativa, più che realista, presumo anche che i vertici del PD tenteranno acrobazie degne di una contorsionista pur di ammettere che l'elettorato del PD reale e quello potenziale farebbe caroselli per le strade se la cricca teodem transumasse verso lidi a lei più consoni, ma a giudicare dalle rincorse affannate in cerca di Casini per quanto riguarda altre regioni sembra che la linea politica del partito sia ancora improntata alla più allegra e cialtronesca approssimazione in materia.
Cosa auspico?
Che il PD prenda una batosta epocale, che la sinistra rientri in gioco con altri e più capaci uomini di quelli che attualmente cercano di guidarla e che l'elettorato di sinistra, dopo aver accolto con un bieco sorriso le macerie sotto le quali verrà sepolto il Partito Democratico, faccia due più due e riscopra che la politica si vive da protagonisti e non delegandola a personaggi come D'Alema o Veltroni (Bersani ancora non mi sembra degno di considerazione).
Perchè, tante volte qualcuno non se ne sia accorto, mentre nel PD dopo la battaglia delle primarie per la segreteria, mentre è in corso la battaglia per le regionali, Berlusconi e la sua cricca di malviventi continua allegramente con le sue porcherie e le sue proposte di legge degne di uno stato delle Banane: in materia di giustizia, con la tassa sui supporti dotati di memoria (Hard disk, cellulari, chiavette), con la ulteriore raccolta pubblicitaria a favore di Mediaset, con le rivoltanti abbaiate leghiste, il tutto nel più fragoroso silenzio dei marchettari piddini troppo occupati ad annodarsi nelle candidatura centellinando i possibili avversari di leghisti e mafiosi in grado almeno di non uscire con fratture multiple dal verdetto delle urne.

Spero veramente che del PD non restino che macerie: non sarò certo io ad andare a rimuoverle, semmai a saltarci sopra in modo che coloro che son rimasti sepolti non ci facciano preoccupare di dover prima o poi riaverceli fra i coglioni.

Requiescat.

2 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Analisi politica impeccabile. Speriamo si avveri tutto.

jesup ha detto...

Possiamo dire,e spero che qualcuno smentisca,che l'obbiettivo di D'alema non è tanto battere il pdl e il sig B,quanto distruggere qualsiasi cosa si muova a sinistra del pd.Ed è l'unica cosa che gli riesca bene.