mercoledì 3 marzo 2010

I RADICALI


E ora che questa destra si è ritrovata coi radicali appiccicati al groppone voglio proprio vedere.

Voi li conoscete i radicali, naturalmente.
Forse avrete discusso con alcuni loro militanti.
Gente del tipo che s'immischia nelle discussioni altrui e fa un casino della madonna fino a quando la discussione non va beatamente in vacca. Se chiamati in causa sono come gatti attaccati ai coglioni e questo ne fa avversari dialettici molto temibili, in quanto maestri nell'arte del rovesciare ogni scibile su un punto indefinitamente idiota che è la libertà d'espressione: idiota specialmente se rivendicato da uno che da mezz'ora mi ha messo in moto una ditta di escavazioni dalle parti dello scroto con la sua visione del liberismo dinamico.

Dico ciò perché i radicali in questo hanno una qualità imprescindibile se si vuole fare politica e che alla scuola quadri del PD non hanno neanche iniziato a studiare: la ghigna a culo.

Davanti ad un partito capace di sfornare Rutelli e Capezzone, Adele Faccio e Cicciolina, non posso che fare chapeau. E poi le gloriose battaglie per il divorzio e l'aborto, Radio Radicale, quel Totem ingovonito di Pannella, insomma gente anche divertente.

Ora il problema è tutto del PdL. I Radicali sono gente che ama vedere rispettate le regole e le regole sono regole.
Ossia, c'è un'occasione per dare una dimostrazione seria di politica e di civiltà, nonché di rispetto delle regole democratiche, perché qui il tappo sta per saltare e se si comincia a mettere così in piazza il fatto che le regole ci sono ma col cazzo, c'è ancora un bel pò di gente che potrebbe decidere anche lei di approfittarne e allora sarebbero dolori.
Magari qualcuno che decide che d'ora in poi si fa per davvero come dice Lui.

Ora, la prima domanda è: cosa sta facendo il PD in questa intricata situazione delle liste irregolari che sta facendo saltare un bel pò di tappi su cui chiarirsi le idee riguardo a che gente è delegata la politica del nostro paese in PIENO tempo di crisi economica?

Se provate a chiamare alla segreteria nazionale troverete una voce registrata che intima: "La segreteria è momentaneamente assente, se volete lasciate un messaggio e sappiate comunque che troviamo tutto ciò inaccettabile".

Franceschini ha perso l'agendina delle agenzie di stampa e sta disperatamente cercando di richiamare l'attenzione su twitter, la Finocchiaro continua coi suoi rimbrotti da zia ricca annoiata, D'Alema si esibisce nelle sue Massime arcane: "Ecco, e ggiusto ar cane pò ariccontà 'ste stronzate" ha chiosato un militante romano all'ultima uscita di Baffino.
Bersani, anche lui, sembra la classica figura detta "dell'omino ciaccione", quello seduto magari fuori dal bar che commenta ogni episodio circostante con burbera disapprovazione senza alzare un dito in tutta la giornata se non per portarsi alla bocca il bicchierino di bianco.

La Bonino, parmi ricordare, è candidata per il PD.
L'alleato si soccorre sempre e comunque, con decisione e senza lesinare mezzi.
Berlusconi ed i suoi lo hanno fatto in ogni occasione e sono durati anche, anzi direi soprattutto per questo. Candidando la Bonino il PD ha fatto un patto.
Ed anche su questo è bene che sappiano che hanno anche loro i gatti radicali attaccati ai coglioni.

I radicali sono in pessimi rapporti con la sinistra radicale, e nemmeno io li vedo molto di buon occhio.
Ma hanno una caratteristica che, se usata bene, in questo preciso momento storico può indicare la svolta, perché finalmente potranno rompere fino allo sfinimento i coglioni fino a mettere di fronte non destra e sinistra, ma il partito dell'illegalità con quello della legalità.

Ecco cosa potrebbero fare i radicali e con loro tutto un movimento trasversale. Ma non lo faranno, perché i radicali non fanno queste cose.
Cominciano a discutere. A discutere, discutere, discutere, fino a che non ci sarà ancor più un casino della Madonna e tutta la discussione andrà beatamente in vacca.

Li conosco, sò fatti così.
Nun se possono trattenè.

Nella foto: un militante del Pd dopo una discussione con un militante radicale sulla massima "Il saggio guarda la luna, non il dito"

7 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

eri in forma, stanotte (io non tanto, adesso)!

SCIUSCIA ha detto...

Che ci può essere di peggio che mettersi in casa un radicale?

Non sfruttarlo nemmeno per rompere il cazzo agli avversari.

Cannibal Kid ha detto...

la foto mi inquieta parecchio, quasi quanto un radicale :)

jesup ha detto...

Lo vedi a scaccolarsi che succede??Le posizioni dei radicali su politica economica,sociale,estera,scavalcano a destra perfino il pdl.Ecco perchè la Bonino è candidata nel Lazio per il centrosinistra.Per la PseuDosinistra non c'è niente di meglio di una candidata di un partito che ha il simbolo della pace nel logo e poi benedice i bombardieri a Belgrado e gli interventi della nato in Afghanistan e Iraq.

saby ha detto...

direi centrato in pieno! però ... ci sono momenti in cui, bisogna aspettare l'evolvere naturale degli eventi, senza rincarare la dose ... cmq i radicali liberi sono degli ottimi ANTI-OSSIDANTI! ;)

Bob Bulgarelli ha detto...

Ma non ho ben capito perchè volessero(i radicali)la cancellazione(addirittura!) dell'ART 18 dello statuto dei lavoratori. O meglio, non capisco come questo avrebbe dovuto aumentare l'occupazione. Saranno contenti ora le lo hanno aggirato con un bel decreto? I lavoratori (noi) no! Basta che non sfornino più (sempre i radicali) gentaglia come capezzone!!!