mercoledì 17 agosto 2011

OGGI NON MI SENTO COESO

C'era una volta........- un Re! - diranno i miei inqualificabili lettori.
No, regà, qua i Re hanno guai con la legge pure loro e oltretutto non servono più manco ai settimanali Rusconi per riempire le pagine.
No, c'era una volta un deputato del PCI - Partito Comunista Italiano.
Che un bel giorno si mise a capo di una corrente che venne chiamata "migliorista".
La corrente aveva anche un giornale - o meglio, una fanzine visto il numero cospicuamente basso di lettori, che però iniziò a raccogliere un esorbitante contributo pubblicitario da un'impresa molto rampante, direi rampicante, da un imprenditore milanese del ramo televisioni ed edilizia.
Non era uno che costruiva televisori di mattoni bensì uno che costruiva case dove venivano custoditi dei televisori e dei quali l'imprenditore milanese si occupava di riempirli a sua volta con dei programmi che definire da caciottari sarebbe un'insulto per gli indefessi lavoratori del ramo formaggi.
Il deputato PCI era il principale sostenitore del dialogo con l'allora sempre in sella Bettino Craxi, l'uomo che aveva giubilato l'ideale socialista per costruire un comitato d'affari col preciso compito di agevolare la carriera di quell'imprenditore milanese di cui sopra.
Tanto che dopo la famosa intervista di Berlinguer a "Repubblica" sulla questione morale il deputato PCI fu quasi preso da uno stranguglione.
Questione morale? Inaudito.
 E giù con le famose discussioni interne che hanno fatto la fortuna di frotte di corsivisti de "l'Unità" e l'avvilimento degli ormoni della crescita di generazioni di masse operaie.

La scomparsa di Berlinguer somigliò per certi versi ad un segnale nel quale si ordinava "RELEASE THE DOGS!"
E i cani furono sciolti. Di sicuro. Li ho visti io.

Ora il deputato del Partito Comunista Italiano è Presidente della Repubblica.
Tanto per intenderci quello che ci vorrebbe coesi.

In base a quali valori, però, non è dato saperlo.
E, parlando di uno che nel Partito Comunista Italiano avrebbe almeno dovuto imparare il significato della parola "valori" capite bene che già un sottile sentore d'allarme dovrebbe iniziare a manifestarsi.
Capisco che per lui, che ha acchiappato a suo tempo un bel gruzzolone in inserzioni pubblicitarie dall'imprenditore milanese nel frattempo diventato casualmente capo del governo, non c'è molto da stare a pensarci su.
Capisco che per lui, dopo che ha tirato la volata a Craxi dall'interno del Patito Comunista Italiano legittimandone presso la base i metodi di - LOL - lotta politica, non deve essere 'sta gran fatica sentirsi "coeso" con le teste d'uovo del governo in carica.

Però il sottoscritto non è ancora così convinto.

Un fatto mi sta infatti pesantemente condizionando nel mio slancio di solidarietà verso le forze politiche opposte ed il fatto è che comincio a capire quali siano i loro "valori".

Quelli del deputato del PCI ora Presidente della Repubblica, quelli dell'imprenditore milanese ora capo del governo e quello dei figuranti messi lì a recitare il ruolo dell'opposizione.
Perché è giusto sapere ogni tanto che c'è qualcuno che si definisce opposizione.
Curioso ma vero.

Allora, per quanto mi riguarda i loro Valori possono prendere e spararseli dritti nel culo con un bazooka.

In una Repubblica nata dalla Resistenza e liberata da una dittatura che ha lasciato un paese sommerso dalle macerie e della quale il Titolare è stato sgamato mentre cercava di scappare con addosso la divisa di un altro esercito viene fuori che la commemorazione del 25 Aprile non si festeggia. Si sposta.
E così il Primo Maggio, festa dei lavoratori e, casualmente, anniversario della prima strage di stato del dopoguerra, a Portella delle Ginestre, 12 morti.
Rimane al suo posto, che ve lo dico a fà, l'imprescindibile Immacolata Concezione.

Non ho sentito ancora una parola dall'ex deputato del Partito Comunista ora Presidente della Repubblica.

Non ho il feticcio delle feste e delle commemorazioni, però è interessante vedere il rispetto che certi Uomini di Stato ha dei valori che lo hanno portato in Parlamento prima e al Quirinale poi, invece magari di tornare sotto una dittatura ancora più bananesca quando già certi personaggi organici allo Stato pianificavano come far tornare gli italiani una massa di pecore belanti da tosare e scuoiare quando non servono più.

Potrei sentirmi appena appena confuso, cercando di dare un senso alla parola "valori" dovessi dare retta a questi signori.
Fortunatamente è da qualche giro di sveglia che ho smesso di dare loro retta, tangente, secante, parabolica ed ellissoidale.

E non mi sento coeso.
Meno che mai con gente di questa risma.

Avete instaurato una dittatura "morbida" nella quale una classe politica di freaks da circo, arraffoni, delinquenti, ladri, tangentari, mafiosi, carrieristi senza scrupoli, mignotte e mignottelle ed altra spazzatura da compattatore fanno lo stracazzo che gli pare mentre a noi stanno cominciando a tirare - forse definitivamente - il collo.

Almeno non venitemi a rompere il cazzo coi "valori".
O - Rolling On The Floor Laughing My Ass Off - con la "coesione".

Pensi a firmare la manovra, l'Ex deputato "migliorista" del PCI, tanto ormai c'è rimasto davvero poco da distruggere.

Ma dia retta, lasci stare i valori.
Io li ho, i miei.

E sono sempre quelli quelli, orgogliosamente, pervicacemente e definitivamente diversi dai vostri.
Che resteranno una macchia indelebile fra le pur tante vergogne alle quali questo Stato ci ha sottoposto.

E ora che vi hanno sgamato cominciate pure a preoccuparvi perché non saranno i vostri "valori" a salvarvi il culo.


6 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

clap clap

Marisa ha detto...

E' facile parlare di valori quando si è la parte lesa ma se fossimo su quegli scranni saremmo in grado di sostenere ancora i nostri valori?
Ne dubito!
L'uomo è facilmente corruttibile, dipende solo dal prezzo poi le pecore resteranno pecore per sempre.

sassicaia molotov ha detto...

@Marisa: Non mi risulta che quella gente stia lì ben pagata e pasciuta per "essere corruttibile".
Altrimenti con un'adeguata offerta potrei anch'io mettere LSD nelle bottiglie d'acqua delle cantanti liriche prima di una rappresentazione.
Eh.
Poi me la racconti Lodoletta.
;-)

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Ottimo, anche come promemoria. I primi tangentari a sinistra furono beccati proprio in mezzo ai miglioristi. E poi, se il vecchio Presidente non lo sa (o finge di non sapere, oppure è senile etc.) condivise in democrazia devono essere le regole, non i valori.

Anonimo ha detto...

Giusto ricordare chi ha dato la vita per la famosa "patria", chi si è sacrificato anche per farci votare ma come dice una mia amica, anche per non farci votare. Le feste del Concordato non si possono toccare eppure ci vengono a raccontare che siamo uno stato laico.

Su Napolitano non so più che dire, pare che abbia circa il 90% dei consensi. SEnto solo dire "ma non può fare nulla-ha le mani legate-è vecchio lasciatelo in pace".

sassicaia molotov ha detto...

@HIV: Già, e visto che le regole hanno fatto la fine che hanno fatto....

@Inneres: Sì, abbiamo un presidente amante del bondage. Salvo quando c'è da mettere la firma.