venerdì 29 ottobre 2010

PIAZZALE AUTOGRILL

Ha ragione il buffo omino di Arcore, non ci deve nessuna spiegazione su quanto succede intorno ai suoi letti.
Per quanto mi riguarda può cimentarsi in qualsiasi performance erotica gli riesca, pansessuale, pananimale e panvegetale, comprese le ultime scoperte della robotica.

Il tutto infatti sposta l'attenzione al Problema Fondamentale ed in questo dobbiamo dargli atto di aver dato una dritta agli italiani tutti di quelle che meriterebbero di per sè una via, una piazza o che so, una tangenziale per il Nostro Buffo Statista: quello di cui ci dobbiamo occupare è un palazzinaro brianzolo che grazie alla Mafia ha subappaltato lo Stato a qualsiasi organizzazione criminale di varie fogge o colori che abbia voglia e tempo di lucrare mentre i Nostri parlamentari pagati da noi stanno lì, chi a scorazzare fra mignotte e droghe sicuramente di qualità migliore di quella che fanno arrivare ai loro sudditi e - chi è all'opposizione - a riempirsi la bocca della parola "territorio" e cioè di ciò di cui hanno perso lentamente ed inesorabilmente il controllo e nel quale s'è insediata la Lega, tanto per far di calcolo sul danno di cui sono responsabili 'sti signori.

Abbiamo un problema con una cosa chiamata Conflitto d'Interessi, una cosa grande così che da subito i Nostri Meravigliosi Strateghi della Sinistra Post-Pre-Prot Riformista ci indicavano come cosa di non fondamentale interesse rispetto alla crescita del paese e dell'allontanamento definitivo di quello Spettro che si aggirava per l'Europa tanto che ora per legittimarsi daqualsiasi residuo di puzza di comunismo personaggi come Saviano vanno in TV a dire delle stronzate galattiche, tanto per meglio legittimare il loro lavoro meritorio.
Dio ma che coglione. Almeno stesse zitto.
(scusate la digressione)

Vediamo se ritornando alla questione di partenza col Buffo Omino di Arcore ci renderemmo meglio conto chi è stato messo a governarci e che la questione di 'sto palazzinaro mafioso e pure sbiellato di testa è di quelle su cui è arrivato il momento di cercare  una spaziosa pompa di benzina.
Anzi, stavolta mi sa che non basterà un autogrill.

mercoledì 27 ottobre 2010

SOLIDARIETA'?

Non mi stupirebbe se il buffo omino di Arcore riuscisse davvero a far credere di essere riuscito a risolvere per la seconda volta l'emergenza-monnezza e che la pace torni a regnare in quel di Terzigno, visto che i metodi intimidatori dei difensori in divisa degli assassini che stanno avvelenando quelle terre hanno pure fatto un rastrellamento casa per casa in cerca di armi, droga e panzerotti manco avessero a che fare con dei camorristi.

D'altra parte il loro linguaggio é quello, che si tratti di pastori sardi, operai, studenti e chiunque senta in pericolo la propria vita, il proprio lavoro ed i propri affetti grazie alla politica criminale che questo governo sta allegramente portando avanti mentre maneggia su come e qualmente sia possibile tirar fuori il buffo omino di Arcore dai tribunali.

 Guai agli incazzati, quindi.

Guai se ci si permette di far notare a quell'infame di Bonanni che permettersi di giocare con la vita di migliaia di famiglie quando ci si mette in tasca 10.000 euro al mese per fare l'esatto contrario una volta costava la cotenna, mentre ora il laido strilla come una maiala sgozzata per due uova.

Guai se ci si permette di discutere la distruzione sistematica della scuola pubblica da parte di una cretina incapace che è andata a prendersi una laurea partendo da Brescia fino a Reggio Calabria visto che non era capace di fare una O col culo e che l'unico incarico che aveva avuto in precedenza le era costato l'allontanamento per conclamata incapacità.

E naturalmente guai a chi osa rivoltarsi quando si ricevono le amorevoli cure dei tutori dell'ordine, armati manco stessero andando incontro ad un battaglione di gurka incazzati, d'altra parte sono stati appena sbertucciati in mondovisione da una manciata di tifosi serbi, con qualcuno devono pur rifarsela.

Sono tollerate solo esclusivamente manifestazioni in fila longobarda, non troppo rumorose e rigorosamente inutili.

Eppure non sono ancora contenti.

Ancora ieri c'è stata una esilarante convention organizzata da Sua viscidità Bondi laddove i megafoni del buffo omino di Arcore hanno potuto impunemente levare alti lai contro il potere mediatico della sinistra: trattavasi di Feltri, Belpietro e Minzolini. Pensate un pò.

Vabbè, quisquiglie.
C'è da salvare il culo al buffo omino di Arcore, ai facinorosi ci sarà modo di pensare appena finita questa volgare questione.

Sputtanata però la penosa, vigliacca e indifendibile bufala dell'attentato a Belpietro (il caposcorta è stato trasferito ad altro incarico e la scorta a bazzina è stata ridotta, cosa che scandalizza non poco datosi che non si capisce per quale motivo dare una scorta ad un elemento simile pagata dai contribuenti) bisognava tenere alta l'attenzione contro quello che il piduista Cicchitto chiama il "network dell'odio", ed ecco che provvidenziale arriva lo svitato di turno che molla uno sganassone a quel monumento alla simpatia che risponde al nome di Daniele Capezzone.

Non sia mai.
Solidarietà da destra a sinistra, al centro e ai lati, a nord e a sud.
Manca solo Ferrando, il quale probabilmente verrà informato dal prossimo numero di Lotta Comunista in uscita ai primi di novembre.

Ora, se cè qualcuno di 'sta gentaglia che casualmente capita qui e si cura di leggere, mi stia bene attenta su quello che scrivo d'ora in giù;

PUNTO PRIMO: non siamo elettori di PdL PD o Lega. Né di qualsiasi altro partitello di quelli che tengono loro braccio. Ne consegue che non mandiamo messaggi di solidarietà a chicchessia, nè siamo talmente idioti di pensare di compiere un gesto eroico arronzando una statuetta di ceramica o tirando un gollettone a uno di voi.

PUNTO SECONDO: Siamo consci che state cercando di ucciderci. Avvelenandoci con le vostre discariche ed i vostri inceneritori, precarizzando il nostro lavoro, le nostre vite ed i nostri affetti, rovinando il futuro dei nostri figli e mandando i vostri robottini in divisa a manganellare quelle anime belle che ancora credono che scendere in piazza abbia una qualche funzione sociale.

PUNTO TERZO: NON SIAMO DEI PACIFISTI DEL CAZZO.
Sappiamo benissimo che la vostra democrazia non ha neanche più i crismi di una brutta imitazione made in Taiwan e quindi al Popolo Sovrano non ci crede più chiunque sia provvisto di neuroni nel numero di UNO. Ne consegue che sappiamo altresì benissimo che per togliervi di lì abbiamo due sole alternative: che capiate che prima o poi succederà qualcosa di molto brutto e che il vostro culo non sarà più al sicuro grazie all'intervento di qualche potere più alto del vostro e che provvederà a mettere dei burattini più clementi con le istanze del popolo, al quale d'altra parte basterebbe un minimo per riacquetarsi e tornare alle occupazioni quotidiane ed alle ricariche per il cellulare nuovo.
L'altra non comprende nè statuette nè uova nè sganassoni.
E qualcuno potrebbe farsi molto male. Compreso qualcuno di voi e dei vostri robottini in divisa.

Venitela a cercare allora la solidarietà.
Per bene che vi vada uno sputo in faccia è la cosa più ragionevole che può capitarvi.

(NELLA FOTO: Uno dei rimedi per questa gerontocrazia molesta)

lunedì 25 ottobre 2010

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA/3



E occhio a come commentate che vi modero.

LOL

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA /2



Graziassai a Nevecane

MERAVIGLIE DELLA RAZZA UMANA/1

Gli argomenti a sostegno di un sano e doveroso sterminio di massa cominciano a farsi ineluttabilmente convincenti.

Già gli 8 milioni che si sono incollati a guardare il Grande Fratello hanno portato un decisivo contributo alla causa dei vagoni piombati e dei campi di lavoro forniti ovviamente di docce allo Zyklon B, ma è vieppiù interessante entrare nello specifico. Cioè caso per caso.

Prendiamo, ad esempio questa UTENTE DI FACEBOOK grazie alla quale è assai probabile che un giudice sia chiamato ad emettere una sentenza, sicuramente dopo lunga e tormentata seduta in camera di consiglio.
Aprite il link perché non sto parlando di un troll, del genere di quelli che hanno creato gruppi inneggianti allo stupro della ragazza di Avetrana, che anzi hanno avuto modo di far uscire dalla bocca di altre ragazzine un campionario di truciderie degne di un Dottor Mengele in trip da adrenocromo.

La tipa ha semplicemente dato di matto perché ha subito un furto: divano, idromassaggio, biliardo, tutto sparito.

SPARITO DA PET SOCIETY.

Qualche feisbukkista di passaggio saprà di che si tratta.

Bè, questa qui ha fatto denuncia. Vera.

Mi pregio quindi di trasmettere alcuni dei commenti presi dal newsgroup da cui ho appreso il quanto:

"questa ha fatto ridere anche me
ma ripeto sempre
facebuco e' stato creato per i deficienti. e' giusto che accadono ste
stronzate."

"il solito mouse di appartamento."

"E sti tizi si mettono a perdere tempo per una stronzata del genere invece di sfanculare con razzi nucleari la deficiente di turno??!!!"

"son abbastanza convinto che fra 10 anni queste cose saranno all'ordine del giorno e ci saranno veramente poche persone che si stupiranno ancora di vedere aule di tribunali occupate da processi per furto di mucche o pomodori nella fattoria (virtuale)"

"Leggevo giusto qualche mesa fa su una rivista informatica (che non avevo
comprato io, eh) che si assiste ad un profluvio di fottii di casi simili
e ci son fior di avvocati che si stanno specializzando nella materia."

Io, nella mia sfolgorante magnanimità auguro alla tipa una fine come quella di QUESTO QUA


venerdì 22 ottobre 2010

LE RAGIONI DEL SILENZIO

Mi è testimone il post che ho intitolato "Basta" in cui me la prendevo con uno dei sottotitoli stile settimanale Rusconi (per arrivare ai livelli di Cronaca vera i titolettisti televisivi devono ancora mangiare tanta tanta pappa) all'indomani della prima confessione dello zio di Sarah Scazzi.

Devo dire che le evoluzioni stilistiche di socio-psicologia da tre palle un soldo che ho visto sul web da parte della galassia blogger non hanno reso molto onore alla categoria, a parte qualche eccezione che conferma comunque come i blogger siano anni luce gente più seria dei mestatori mediatici specialisti nel ficcare la merda nel ventilatore. Naturalmente taccio dei feisbucchisti un pò perché non avendo l'account non è carino spargergli merda addosso a gratis - ed usarla come concime continua ad essere più produttivo - un pò perché da quel che trapela al popolo in chiaro sarebbe come divertirsi a randellare un poveraccio che sta cacando, ed anche questo non è bello.

Fra coloro che, a mio modesto parere l'hanno pestata fino alle rotule ci sono anche persone che normalmente leggo con rispetto & stima, come Femminismo a sud; e non una ma due volte perché se sulle analisi si può discutere, il contesto di partenza si è rivelato fuorviante e fuorviato e altro non fa che aggiungere merda a quella già esistente.
La propensione al tafazzismo di solito, e sicuramente in questo caso, non danneggia soltanto chi la pratica, questa è una cosa che a sinistra mi sembrano MOLTO, MA MOLTO tardi nel comprendere.
Segnalo comunque questa risposta, sempre da parte di una donna, che vi invito a leggere con particolare attenzione.

Il rincaro, on the other side, lo potete avere procurandovi una copia del "Riformista" dell'altro ieri in cui in copertina un affranto Michele Misseri è sovrastato dalla scritta a undici colonne "Povero maschio".

Povero una sega. Come minimo complice.
Forse ci dimentichiamo che stiamo parlando di una ragazzina di 15 anni AMMAZZATA ed il cui omicidio è stato coperto nella maniera più omertosa e schifosa possibile dal suo stesso clan familiare.
E comunque figuriamoci se da un giornale diretto da una faccia come questa


ci si può aspettare il minimo sindacale di rispetto per il numero di femminicidi che vengono regolarmente commessi nel nostro paese.
 Dalla fanzine degli inciucisti di professione, organo ufficiale dello Yacht club di Gallipoli, d'altra parte non è che ci si possa aspettare discorsi che abbiano più senso di un Daiquiri ben ghiacciato.

A fronte di quanto ho letto e continuo a leggere, con inquirenti, investigatori e magistratura ancora al lavoro e lasciando il liquame tossico Brunovespa ai suoi plastici sento solo a questo punto di poter citare la battuta finale di quel capolavoro già nascosto sotto il tappeto che è "La voce della luna"

"Se facessimo silenzio.......se tutti facessimo un pò di silenzio......forse potremmo cominciare a capire qualcosa".

giovedì 21 ottobre 2010

CIAO RAGAZZINA TERRIBILE



Ari Up, la bambina terribile delle Slits, ci ha lasciato a 48 anni.

DOVE GIOCA TERZINHO?

Avrò modo di scrivere riguardo alle cariche effettuate dalla Polizia a Terzigno in difesa degli interessi della camorra ed in modo da fare del Parco del Vesuvio una discarica di proporzioni epiche, avrò modo di scrivere di Manganelli e Caldoro e delle politiche sui rifiuti che non riguardano solo la Campania ma che sono già in atto anche qui, sul territorio livornese e di come sia il caso di prepararsi ad una situazione analoga a quella che sta accadendo in Campania.

Adesso vorrei appuntarmi il risultato del giro informativo che mi son fatto sul web andando sui siti dell'informazione istituzional-progressista o simile, perché sarò anche cattivo dentro ma mi ha dato parecchio da pensare.

Il Fatto Quotidiano in tarda mattinata toglie dall'header l'inchiesta sul fallimento delle ronde e piazza un buon articolo sugli scontri di Terzigno. Repubblica già dalla mattinata aveva in primo piano la notizia delle cariche e del fatto che è stato bruciato un tricolore. Il Manifesto conferma la sua vocazione alla putrefazione con la solita pagina in cui batte cassa, ferma da non si sa quando. Andate affanculo, se nell'era di internet non sapete tenere neanche un sito con decine di migliaia di blog in giro andate a vendere lupini, diocane. L'Unità ha cambiato la notizia in primo piano mentre sto scrivendo e a differenza delle altre due testate non ha abilitato i commenti.

Andate a leggere quelli dei lettori di Repubblica e FQ.

A casa mia questa si chiama coda di paglia.

Se mai ci fosse il bisogno di constatare l'affidabilità di questa opposizione ad un regime che ogni giorno che passa svela la sua natura di assassini e criminali.

Aggiornamenti: la povera Sarah riprende la testa di Repubblica e Unità nello spazio di un'ora mentre la Polizia carica di nuovo. Alè.

mercoledì 20 ottobre 2010

THEY HAD A DREAM

I futuristi, dico.

Si, ma col cazzo che sto parlando di loro lì sopra nella foto.

Io sto parlando di quelli andati dietro a questo qua:


E che oggi si stanno esibendo in acrobazie degne della compagnia Kataklò per giustificare l'immane figura di merda fatta  col voto su Lodo Alfano ed autorizzazione a procedere per Lunardi.

They had a dream.

E ora sotto con la prossima buffonata.

martedì 19 ottobre 2010

NIENTE DA RIDERE

Francamente non so come verrà ricordato questo governo nei libri di storia, ma di sicuro non è per vederlo che mi piacerebbe esser proiettato in un ipotetico futuro.
Giorni fa mi chiedevo come mai, ad esempio, trovare un film che faccia veramente ridere sia diventata un'impresa titanica; a meno che non si rida coi cinepanettoni e roba simile al che mi arrendo, prendo la giacchetta e me ne vado.
Immagino che la ragione sia che non c'è più un cazzo da ridere.

Si può ridere, ad esempio, grazie ad una CRETINA che casualmente svolge la funzione di Ministro della Pubblica Istruzione e si sente in dovere di mandare degli ispettori per stabilire se la targa affissa davanti a quello che fu il teatro San Marco, cioè dove gli scissionisti del Partito Socialista si recarono dopo essere usciti dal congresso al teatro Goldoni e fondarono il Partito Comunista nel 1921, non turbi le giovani menti dei bambini che frequentano la scuola materna che si trova esattamente sul lato opposto dell'edificio.
Il problema pare sia la bandiera rossa che viene apposta accanto alla targa ogni 21 gennaio dal corteo che i numerosi comunisti presenti in città organizzano ogni anno.
Ma a me, che non sono neanche comunista o almeno non nel senso storico, non viene da ridere neanche un pò.

Se non altro perché la cretina in questione è stata imboccata da quel succedaneo della carta igienica che risponde al nome de "Il Giornale" e che entrambi hanno dato una dimostrazione inequivocabile di ignoranza crassa, imbecillità strategica e, in ultima analisi, di voler solo rompere i coglioni ad una città nella quale la gente come loro non è mai stata la benvenuta presso un ampio numero di cittadini.

Ovviamente penserei le stesse, identiche cose se a parti invertite si proponesse di demolire il monumento a Ciano, che si vede da quasi tutte le zone periferiche della città essendo situato sulle colline prospicenti (e, tanto per dare un giudizio estetico, fa abbastanza caà) per timore di evocare fantasmi sgraditi al popolo.

Sono tuttora convinto che il grado di civiltà di una comunità si misuri dalla libertà e dal senso di responsabilità nell'amministrarla di cui la comunità è capace.
Per questo penso che siamo arrivati ad un punto talmente basso che riscoprire l'esatta definizione del concetto di libertà ci costerà molto caro, perché libertà non vuol dire fare il cazzo che ci pare ma neanche darla in delega a gente che la usa per mistificarne il significato fino a far credere ad una platea di rincoglioniti che la libertà appartenga solo a chi detiene un potere.

Si potrebbe ridere di un altro CRETINO che casualmente fa il direttore di rete alla RAI e che cerca con ogni mezzo di togliersi dalle palle il giornalista che più gli procura audience e tetti pubblicitari perchè è il più abile nel mettere a nudo la miserabile condizione etica ed intellettuale di questa classe politica ottenendo come risultato pernacchie e lazzi da qualsiasi essere pensante ma non contento rilancia censurando Benigni, Saviano e Paolo Rossi evitando accuratamente di prendersi la responsabilità delle sue azioni e venendo sbugiardato in tempo quasi reale dall'agente di Benigni aumentando la portata della sua figura da caciottaro, incompatibile con qualsiasi concetto di servizio PUBBLICO.

E' facile prevedere che questo governo morente e la classe politica tutta, composta da cadaveri in putrefazione che cercano a tutti i costi di nutrirsi degli ultimi brandelli di libera espressione per ritardare la loro trasformazione definitiva in cibo per vermi, diventi vieppiù aggressiva tanto quanto sente avvicinarsi la fine, tanto più che questa aggressività si manifesta con un catalogo sfavillante di idiozie e maldestraggini degne della commedia all'italiana, ma ancora non riusciamo a trovarci niente da ridere.

E meno che mai chi dovrebbe rappresentare i tempi tramite l'arte della cinematografia, cosa in cui l'Italia è stata maestra dal dopoguerra fino a quando l'Orrore, quello vero, non ha iniziato la sua scalata nelle teste sazie di merda degli italiani.