"Televison/the drug of the nation/breeding ignorance/feeding radiation"
(Disposable heroes of Hiphoprisy)
Non so se vi è mai capitato di avere il televisore rotto.
Oppure siete stati qualche giorno fuori casa e non avete potuto scandire la vostra giornata con l'ausilio della scatola parlante.
Non so a voi, ma a me basta un giorno e la non-esistenza della televisione diventa subito un dettaglio trascurabile delle mie giornate. Non parliamo poi da quando c'è internet.
Ovviamente in casa mia la televisione c'è: un MIVAR ultramaggiorenne che il negoziante di elettrodomestici ci ha regalato quando il precedente televisore ha fatto crack.
Siccome quando mi sono separato sono tornato alla casa madre cioè dalla Sora Clara, se passo un pomeriggio a casa posso regolarmente buttare l'occhio su quanto viene trasmesso nel palinsesto pomeridiano visto che mia madre, 73 anni, lascia regolarmente acceso mentre trottola per casa affaccendata e l'unica cosa che posso dire al riguardo é che evidentemente chi non ha mai avuto l'onore di ripassarsi quali siano i programmi propinati agli italiani al pomeriggio non può rendersi conto del fatto che il vero scempio della cultura, della coscienza civile, dell'educazione, del semplice saper stare al mondo questa destra l'ha compiuto grazie ai palinsesti pomeridiani delle televisioni nazionali.
Il peggio del peggio del marciume morale italiota sparato a tutta forza nelle case degli italiani ogni giorno: inutile descrivere le miserabili rappresentazioni antropologiche che è possibile ammirare in programmi dove oltre alla tragedia di dover assistere a storie tarocche dove dei figuranti tarocchi fingono di essere a scelta: madre& figlia, suocera&nuora, amica&ex-amica, fidanzato&fidanzata e via dicendo, sottoponendo le proprie ragioni ad un pubblico ululante di scarti di salone di parrucchiere il quale riesce di rado a superare il livello della conversazione e/o del confronto delle ragioni dei contendenti oltre quello di una gabbia di scimmie urlatrici dove abbiano gettato inavvertitamente una banana. Una.
E i luoghi comuni razzisti, sessisti e xenofobi sparsi a piene mani mascherati dal solito cattolico buonsenso, e quindi dal bigottismo più intollerante e retrogrado, le scene umanamente avvilenti dove perfetti esemplari di cinquantenni per le quali ogni speranza di rivedere un cazzo funzionante si affievolisce di giorno in giorno si ergono a dispensatrici di regole morali & di buon costume propinando delle cazzate a propulsione fotonica in un crescendo rossiniano i contendenti dell'arena sembra che ad un certo punto preferirebbero scappare ed andare a risolvere le loro questioni altrove piuttosto che restare alla mercè di quelle belve scatenate sedute fra il pubblico.
Oppure c'è "La vita in diretta", riduzione televisiva del sempre insuperato "Cronaca Vera", dove tra miracoli, tragedie, conversioni, perversioni, schiaffi
e diti nel culo si proietta l'immagine dell'italietta borghesuccia, timorata di Dio, casa, Chiesa & famiglia e prona a qualsiasi evenienza.
Oppure, andando nel fatato mondo di Mediaset, c'è "Uomini e donne", un programma sul quale, perdonatemi, non sento neanche l'utilità e l'esigenza di
sciupare un commento.
Questo tutti i giorni.
Tutti i cazzo di giorni che Cristo, Manitù, Zoroastro o chicazzaltri manda per la terra.
Ce ne sarebbe già abbastanza per piazzare qualche tonnellata di nitroglicerina sotto le antenne di RAI e Mediaset sparse per la nazione.
Specialmente in considerazione del fatto che qua si paga un canone di cui beneficia una televisione pubblica, non una parte politica.
La violenza di cui sento di essere vittima è quella di un sistema invasivo, arrogante ma soprattutto esclusivo.
Che non ammette deviazioni nè alternative.
Alternative che, guarda caso, esisterebbero.
Basta vedere cosa ha significato internet per il mondo dell'informazione e come qui in Italia la fatica ad accettare questo mezzo sia stata, ed è ancora,
ENORME.
Qualche giorno fa, mi pare su La7, il famigerato Romani, quello che vorrebbe scrivere la legge-bavaglio per la Rete, è stato fulminato da una domanda
del giornalista Beppe Severgnini, una domanda semplicissima: "ma lei sa cos'è twitter?". Pausa, paura e sconcerto. No, non lo sapeva.
Ma brutta testa di cazzo, te e chi ti c'ha messo, cosa vuoi fare te???? Una legge sulla Rete?
Via, al gulag. Pala & piccone. Miniera. Piattaforma petrolifera. Dove ti pare, basta che ti levi dai coglioni.
E' mai possibile che ogni deficiente piazzato lì dal buffo omino di Arcore si senta in dovere prima di tutto di avvilire l'appartenenza alla razza umana della coorte berlusconiana, naturalmente a scapito di tutto il paese?
Ma soprattutto.
Dopo quanto uscito fuori dalle intercettazioni pubblicate su Berlusconi, Minzolini, Masi & c. decenza imporrebbe che TUTTI venissero dimissionati
a calcagnate a partire da prima di subito.
Macché.
Il testa-a-ginocchio messo lì a fare il direttore del TG1 va a fare la vittima in prime-time.
I carlini del boss hanno la faccia di dire che il boss ha tutto il diritto di non gradire il programma di Santoro, evitando accuratamente di spiegare con
quale diritto 5 milioni di italiani dovrebbero quindi vedere cosa piace al boss invece di guardare il programma che piace a loro e per il quale pagano
il canone.
Col commento di Bossi ("giusto spegnere programmi di bassa qualità") mi ci sciacquo i coglioni stasera quando mi cambio le mutande.
Il miracolato dal Dio degli Ictus (nessuna speranza invece per i suoi seguaci nessuno escluso) non ha titolo per mettere bocca sulla qualità di alcunchè.
Che pensi alle sue paresi, quella del viso e quella al cervello che lo perseguita da quando è nato.
Il punto però è che a fronte del crollo degli ascolti, della protesta di milioni di cittadini, di firme, sit-in e quant'altro, la RAI ha deciso di non riaprire un bel nulla.
Il succo di questa democraziahahahahaha sta proprio qui.
Protestare pure. Da qui nessuno si muove. Da qui nessuno si sposta.
La vostra democrazia godetevela nelle brochure dei Consulenti Globali di Programma Italia.
Il regime berlusconiano, comunque sembra sia arrivato nella parabola discendente.
Cominciamo a fare i conti perbene.
Non sia mai che un altro Togliatti di questa minchia se ne venga fuori, dopo, con amnistie o porcherie del genere.
Comunque il mio esperimento che consiste nel tenere i canali RAI e Mediaset rigorosamente spenti, di guardare a tavola solo i notoziari delle TV locali ("per vedè se hanno beccato qualcuno che si conosce" dice un mio amico) e per il resto usare la Rete ha dato come risultato che la vita è sicuramente migliore. Provateci. E nel frattempo provate a figurarvi le facce di certi signori se cominciassero a constatare che le persone stanno riscoprendo la vita senza la televisione.
19 commenti:
Il bello è che adesso fanno passare il digitale terrestre come una rivoluzione, un aumento della libertà del telespettatore, mentre ad aumentare saranno solo il rincoglionimento generale e il conto in banca del solito noto...
bellissimo post, complimenti. io faccio proprio così, solo tv locali. siamo cresciuti pensando che il tg1 dicesse la verità (o quasi)
poi è arrivata internet.........
E' almeno 10 anni che non abbiamo la televisione.
Se togli un anno di poche ore la settimana di rai international. Ma ero scusabile, pur di non pensare ai casini che avevo con i delinquenti che li si fanno passare per maoisti, con i dipendenti ladri, le 16 ore giornaliere di taglio dell'elettricita' e l'orrore generico, sono arrivata a guardarmi il giro d'Italia....
com'era: "panem et circenses"?
il fatto è che la pancia ce l'hanno svuotata, e in quanto a divertimenti...
post eccezziunale, come sempre!
(ah, ho cambiato icona)
ot: qualcuno sa come sta Venturik?
Anni fa, in una di quelle produzioni autoreferenziali in cui i gazzettieri chiamano "diritto all'informazione" quello che in realtà è "rendita di posizione dovuta al poter allagare impunemente di bugie tutti i canali informativi a più alta fruizione su cui riusciamo a mettere le manine", trasmessa proprio dal coso elettrico cianciante su descritto, fu stigmatizzato come massimo esempio di barbarie il comportamento dei taliban afghani, che avevano preso... ad impiccare i televisori agli alberi.
Come se gli "occidentali" non fossero capaci di comportamenti altrettanto bizzarri, tipo il correre a venti per volta dietro ad un coso tondo che non sta mai fermo in mezzo a un prato verde, circondati da gente che urla non si sa bene né cosa né perché.
Non ho avuto bisogno di fare come i taliban; il coso cianciante non ha cittadinanza a casa mia dal 2004, quando un Enrico Mentana che ora fa anche il "gazzettiere indipendente" dovette definire l'ennesimo carnaio iracheno come esempio di "un dopoguerra costellato di battaglie"... Oh, la guerra in Iraq era finita d'ufficio il primo maggio 2003: l'aveva deciso Bush e Mentana non poteva certo contraddire il padrone quello vero.
Venturik l'ho sentito ieri e se la passa egregiamente, carichi di lavoro nonostante.
@Io non sto con Oriana: in quanto a bizzarrie occidentali il campionario è vasto, ma preferirei puntare sulle resse con risse per le scatolette del digitale terrestre o le resse senza risse ma che evocano nostalgie russe quando ci sono i casting per il Grande Fratello. Poi magari ci fanno vedere i cortei urlanti arabi o palestinesi e qualcuno ha la faccia di dire "guarda 'sti pecoroni".
@Niki: Ho diversi contenziosi aperti con altra gente su cosa cambierebbe in caso di ritorno del Dalai Lama, mi piacerebbe sapere come la vedresti visto che hai visto la situazione meglio di ogni altro che conosco.
Per fortuna sul telecomando c'è un bottone (generalmente di colore rosso), se lo premete la tv si spegne. Giuro che funziona, e fino ad oggi non l'ho ancora vista riaccendersi da sola... :)
se avessi il televisore rotto, dovrei cominciare a prendere dei sonniferi potenti per riuscire ad addormentarmi
L'unica cosa che riesco a guardare è qualche film su rai 3 la notte,quando la pubblicità non c'è più.Gli effetti sulla mente di programmi come uomini e donne,pomeriggio 5 li paragonerei alla morfina o l'aver dato il whiskey agli indiani.Pasolini ce l'aveva detto,inascoltato, quasi 40 anni fa...niente di più feroce della banalissima televisione.
http://www.youtube.com/watch?v=xUn10yA09vI
PS bellissimo il pezzo dei DHH,non me lo ricordavo più!
Il bello è che se si prendesse alla lettera il commento di Bossi sulla "bassa qualità" gli schermi italioti diventerebbero tutti... meravigliosamente vuoti!
Comunque chi ha un po' di sale in zucca dovrebbe insegnare ai figli, se non proprio a non guardarla, per lo meno ad accenderla nell'esatto istante in cui c'è una (rara) cosa che davvero interessa, e alla fine immediatamente spegnerla (e ammutolirla durante gli spot) perché la merda che propinano da mattina a sera non è casuale, ma risponde a un premeditato piduistico piano che si chiama INFERIORIZZAZIONE, o rimbecillimento che dir si voglia.
Io fin da piccolo sono sempre stato contento di approfittare dei giorni al mare per un bel periodo di disintossicazione e riposo della vista (e compativo quei poveracci che si sorbivano tre tg al giorno pure in vacanza) ma adesso non c'è affitta-appartamenti che, credendo di farti un piacere, non abbia piazzato un televisorino di merda (con conseguente aumento dell'affitto) in ogni cazzo di appartamento. Io, almeno in vacanza, continuo a resistere: mai accesa quella roba per mezzo secondo. L'obiettivo filosofico-esistenziale successivo è: imparare a vivere sempre (e non solo sul versante tv) come si fosse in vacanza. Mica facile però.
@Zio Scriba: quella di vivere come se si fosse sempre in vacanza mi piacerebbe assai: è una vita che ci provo ma alla fine mi tocca sempre tornare a lavorare......
guarda hai assolutamente ragione e l'esperimento si può e si deve fare... io da un po' di tempo mentre magio metto della buona musica oltre ad un buon vino
saluti
Venturik è vivo e lotta insieme a voi. Ha appena scritto un post sul blog della gatta Pampalea e conta di andare avanti con il raccontino su quello strano tedesco elbano stasera stessa. Peraltro, il medesimo Venturik ha apprezzato non poco questo post del Sassicaia, che esprime davvero un comune sentire. Un saluto a tutti...e a Angie in particolare, per l'interessamento! :-)
"...perché la merda che propinano da mattina a sera non è casuale, ma risponde a un premeditato piduistico piano..."
Meno male che qualcuno che se lo ricorda ancora c'è!
Perché possiamo scherzarci su, spegnere l'apparecchio di casa nostra, tutto quel che vogliamo, ma la realtà è quella racchiusa nella frase qui sopra.
Che però nessuno (pubblicamente) dice più.
Invece bisognerebbe ripeterla 1000 volte tutti i giorni, sempre, comunque e a chiunque e stampare il programma di "rinascita" di quella simpatica loggetta e distribuirlo per strada.
Ce l'hanno fatta, hanno vinto, proprio perché la "rinascita" è perfettamente riuscita.
Spegnere il tivvù a casa propria mi sa che non basta.
un caro saluto e complimenti per il blog che ho scoperto da poco e mi piace e mi diverte :-)
Orlando
Sei così abile che anche un "banale" post su quanto è merda la TV viene fuori coinvolgente. Oltre che tragicamente vero, chiaro.
Da quando l'erede ha lasciato il nido familiar-materno, la scatola parlante giace desolatamente in stato di abbandono, uno stato da cui risorge temporaneamente solo in precise occasioni, tipo quando il Cico mi porta qualcuno dei miei serial SF preferiti (Flash Forward, Heroes ecc), o preziose perle d'antan tipo "Come ho vinto la guerra". In compenso sala e camera da letto, già previamente invase da una mole strabordante di libri di ogni genere, riviste idem e persino quotidiani, stanno rischiando il collasso. Tv usata come sonnifero...naah, vuoi mettere come ti addormenti bene con la carta stampata?
Ciao, passavo per caso e mi ci sono fiondata!
Un pomeriggio qualsiasi, passo a prendere mio figlio (che va ancora all'asilo) dagli suoceri che stanno guardando a tutto volume un programma tipo: il grande fratello!
(tra trans e signorine emh....) ho chiesto: un cartone animato potete metterlo, o no???
(ps a casa la tele è sempre spenta).
Terribile.
@Spillo: La carta stampata? Ci provo, anche se continuo a preferire la camomilla.
@Stefania248: poteva andarti peggio, dai. Pensa se li trovavi assorti ad ascoltare un'intervista a Gasparri.
...Della tv se ne può fare benissimo a meno. Anzi se ne deve fare a meno. Soprattutto di questi tempi!
Nel mio penultimo post, se ti può interessare, ho messo un video di Wolf Vostell, artista tedesco che già nel '63 denuncia come pericoloso lo strumento televisivo che era ritenuto comunemente simbolo del benessere e dell'avanzamento sociale, in un'epoca in cui quasi nessuno ipotizzava il suo uso diverso e politico.
Un saluto, a presto!
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