lunedì 3 gennaio 2011

AL PASSO COI TEMPI

Questa storia di essere “al passo coi tempi” sta diventando sospetta.
Eppure a dirla così sembra una buona cosa.
Quando internet ha fatto irruzione nel modo di vivere di tutto il pianeta mi sono fatto trovare pronto.
Ho avuto l’approccio di quello la cui esperienza informatica si era fermata al guardare per 3 secondi il fratello della mia fidanzata che armeggiava su un Commodore64 e che avevo giudicato troppo tecnologico per suscitare il mio interesse. Me la dicevo poco anche coi videogiochi, figuriamoci. Le combinazioni di sostanze legali ed illegali in quantità variabili garantivano ancora scenari molto più divertenti che non ammazzare, distruggere e conquistare.
Poi però ho dovuto mettermi alla tastiera e cominciare a prendere quello che poteva essermi utile  visto che tutto quello che succede in rete, piano piano, è entrato nella realtà, e neanche come comprimario.
Quindi ho cercato di essere al passo coi tempi, ed è stata una buona cosa.
Poi, per fare un altro esempio, è entrata in vigore la legge antifumo.
E un fumatore compulsivo come il sottoscritto si è dovuto – giustamente – adeguare ai ghetti all’aperto dove quattro coglioni stretti nei giacconi spippano velocemente una Pall Mall sotto la pioggia e con una temperatura vicino allo zero. Nel frangente sono molto interessanti le conversazioni monosillabiche ed a denti stretti fra i suddetti coglioni in ragione del fatto che fondamentalmente sanno di essere dei coglioni ad essere lì nella tormenta per fare quattro tiri ad una sigaretta, quindi ogni argomento risente di questo senso di colpa di base. Però mi sono adeguato, anche perché credo sia l’unica legge promulgata in questo paese che manifesta un rispetto per la comunità umana nel suo intero. E riconosco che è una legge che hanno dovuto fare perché i fumatori sono fondamentalmente dei caca cazzo costantemente immersi in una nuvola di tabacco e che non portano rispetto a nessuno, donne incinte, bambini, sommelier e altre categorie che non traggono certo beneficio da un ambiente profumato con Marlboro N°5.
E mi sono messo al passo coi tempi, cercando di ridurre anche per mio conto al massimo la nocività del mio vizio.
Ora succede che in un tripudio di fanfare bipartisan, si annuncia che i due titoli FIAT vanno forte in borsa.
E senza neanche aspettare il coro “Masticazzi cor campanello" sull’aria dell’ “O Fortuna” dei Carmina Burana il maglioncino munito Marchionne si affretta ad elargire alla stampa il monito per il quale bisogna stare “al passo coi tempi”.
Ora, a me basterebbe dire a Marchionne che il fatto che mi sia adeguato alla legge antifumo non significa che lo stare al passo coi tempi implichi il sentirmi ridurre ad un servo della gleba prono ad ogni desiderata del Mio Signore.
Siamo nel 2010, l’uomo si è in qualche maniera evoluto ed ha scoperto che le leggi dei mercati sono semplicemente l’espressione dei voleri di pochi delinquenti e di qualche loro fidato amico.
Quindi, per favore vai a fare in culo con la tua FIAT e vediamo quando gli italioti smetteranno di comprare le vostre carriole a quale stato andrai a chiedere soldi. Immagino i finanziamenti a pioggia del governo serbo.
Oltretutto forse i tempi richiederebbero una bella ripensata riguardo la circolazione di tutte le carriole a giro per la penisola, perché non so se qualcuno ci ha fatto caso ma la mia impressione è che siano decisamente troppe. E le strade non sono adeguate. E che il trasporto pesante è decisamente a livelli insostenibili. E che il territorio della penisola ne risente.
A quali tempi si cerca di stare al passo?
Perché i signori non si pongono mai una questione fondamentale, cioè che non è MAI E POI MAI il tempo di distruggere.
Non so in base a quale strategia aziendale una casa come la FIAT sia in grado di assecondare un piano che renda alla nostra penisola criteri di vivibilità che ambiscano alla decenza, ma permettetemi di avere dei dubbi.
Quindi forse i tempi stanno dicendo che la FIAT è una azienda inutile, anzi dannosa perché fondamentalmente inutile. Non abbiamo più bisogno di migliaia e migliaia di nuovi modelli ogni giorno, non abbiamo bisogno di migliaia e migliaia di camion, TIR, furgoni, pullmann, cellulari della Polizia (meno che mai) e altri veicoli ingombranti. Non abbiamo bisogno dei SUV (alla FIAT pensano ancora che la Multipla sia la risposta alla Land Rover, mi raccomando non ditegli niente e fate sì con la testa), non abbiamo bisogno di avere tre macchine in famiglia, non abbiamo bisogno di strade nuove quanto inutili.
E non abbiamo bisogno di Marchionne.
Questi dovrebbero essere i tempi.
Se solo ci rendessimo conto di cosa abbiamo veramente bisogno.
Io cerco ancora una volta di stare al passo coi tempi. Che non coincidono con quelli dettati da Marchionne.
Mi piacerebbe avere ragione. 

7 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

questi oltre a stare al passo coi tempi, stanno con l'oca al passo, capovolgi l'ultima frase aggiungi una preposizione articolata e capirai quel che voglio dire.

Ettore ha detto...

Questi capitani coraggiosi FIAT hanno il coltello dalla parte del manico, poichè tengono in pugno i destini di circa 1 milione di persone, più il fatto che ad ogni movimento la borsa ha uno scossone e chi paga siamo io e te + un altra manciata di cazzoni senza campanello.
Che fare, si chiedeva anni fa uno stempiato col pizzetto. Boh! is the answer. Nel frattempo io non compro fiat da anni.

web runner ha detto...

Sembra che stare al passo coi tempi voglia dire andare contro la logica.
Sono troppe, inutili, usate a cazzo. Se ci fai caso, i quattro quinti delle auto in coda hanno un solo occupante, il guidatore. I due terzi di questi sono al telefono mentre guidano (telefonini, altra cosa usata con la minchia, ma al passo di questi tempi con la logica nel culo), la metà di questi senza auricolare. Quando li superi a velocità tripla in bici, hai il tempo di vedere la rabbia che gli espelle gli occhi dalle orbite. Schizofrenia.

sassicaia molotov ha detto...

1 milione di persone che stanno lì a fare sovrannumero. E che questo sistema non sa riconvertire come forza lavoro adatta a sistemi che portino benessere reale al paese, perché mi sembra ovvio, come dice webrunner, che con questo sistema ci ridurremo ad una massa di cani rabbiosi che vivono in funzione delle 4 ruote mentre treni e servizi pubblici fanno pena.

Spazzolone ha detto...

Ma come? A me,me ce manni e poi scrivi ste cose?
Allora ci metto il carico da 11.Questanno Marchionne l'ha Messo in culo con la maiuscola a tutti noi,cioè:per i dipendenti fiat ai quali spettava un premio produttività di circa quattrocento euro,nix nada nisba!! manco boccia e panettone,lui invece,er signorino,si è beccato un bel bonus di quattro e rotti milioncini.
Però Però,devo dire anche che,intorno a me sento molte lamentele per le condizioni di vita che in questo clima si fanno semprepiù ardue ma vedo comunque che le attenzioni e le priorità vengono date proprio secondo i canoni dettati dai signoi dell'industria.
Vorrei sottolineare inoltre che più basso è il ceto e più rivolge le proprie risorse verso i prodotti commrcializzati dai nostri assasini.
E' davanti a queste cose che mi sento una merda.
Un piccolo appunto personale:
Vivo insieme alla mia compagna da quattordici anni,abbiamo con noi un figlio nostro (spero!!)
non possediamo televisione,boicottiamo tutti i signori della merda,non abbiamo mai avuto un'auto comprata a rate o nuova,viviamo del nostro operato di artisti e artigiani.
I genitori dei compagni di scuol di mio figlio
ci guardano come se fossimo di un'altro pianeta solo perchè non gli abbiamo mai permesso di partecipare ad una festa da mec donald o perchè non lo portiamo al cinema,per evitargli una mezzoretta di lavaggio del cervello,o perchè lui non gioca con i video games.
non per questo mi sento in diritto di lapidare quelli che la pensano in modo diverso da me o quelli che loro malgrado vedano come giusto questo sistema,perche ne sono parte, magari sono la parte che vorrebbe vederlo crollare e vedere di nuovo un popolo ricco quantomeno della sua dignità,ma ne sono parte come ne sei parte anche tu.
Proprio perché non ne fai parte.

Ci vado in bici.

sassicaia molotov ha detto...

@Spazzolone: io non ho figli, ma capisco. Il problema è tirarsi fuori dal sistema senza troppi danni, e questo senza avere lo stress di cercare sempre qualcosa di alternativo al sistema. C'è già tutto ed inizia dalle relazioni che abbiamo nella vita reale. Io cerco di usare tutto quello che può mettere idealmente i bastoni fra le ruote ad una società che continua a prediligere un individualismo vuoto e senza soluzioni creative per l'essere umano, perché di questo sistema non me ne sento parte mio malgrado, so benissimo che il solo fatto di avere un lavoro (nello spettacolo, poi) ti mette nell'ingranaggio ma questo è un sistema che va corroso dando un esempio differente agli individui, per ora non ho visto soluzioni migliori e neanche sono sicuro che dare un qualsiasi esempio basti.
Lapidare (metaforicamente, ovvio) a volte serve, così come è servito a me quando me lo sono meritato. A volte si perde il senso della portata delle cazzate che scriviamo, io per primo. Un richiamo a volte può essere propedeutico perché per 10 persone che si rendono subito conto della cazzata ce ne sono altre 10 che la prendono per buona.

Diciamo che è una sorta di barricata nei confronti di valori contro i quali si combatte, a volte apparire intolleranti può essere la via di una apertura reale.

Mr. Tambourine ha detto...

Accennemose 'na bella paglia, va'.