sabato 29 gennaio 2011

#italy #????

Sto seguendo ininterrottamente da ieri sera (salvo pausa sonno) quello che sta succedendo in Egitto sia su twitter che su Al Jazeera che sta coprendo l'evento come nessuna rete della nostra ipertelevisionata penisola si sognerebbe mai di fare, tanto per chiarire quanto ancora ci crediamo il fulcro dell'universo agitandoci da una gora di melma fetente facendo ridere il restante globo terracqueo.

E' un'esperienza completamente nuova per me seguire i commenti in diretta e le informazioni che fluiscono ininterrottamente in tempo reale di un evento epocale come questo, tuttavia non credo che la Rete sia uno strumento indispensabile per una rivolta, anche se ovviamente può aiutare.
Credo invece che una determinazione incrollabile nel rovesciare uno stato di cose nel quale il popolo non si riconosce più sia principalmente uno stato d'animo che non può essere delegato in esclusiva a nessun mezzo ed a nessuna altra istituzione.

L'Italia ne è una dimostrazione perfetta.
Difatti la situazione è che gruppi sparsi saltellano di piazza in piazza, ieri lo sciopero FIOM ed i precari dello spettacolo oggi il corteo delle donne, il 13 Santoro & c. a difesa dei P.M., come se una piazza al giorno levasse il Buffo Omino di torno.

Allora sarà bene ricordare alle anime belle cosa succede quando si vuole togliere un figlio di puttana dalle balle, in modo che fra un aperitivo ed una partita di calcio su sky magari qualcuno si renderà conto come siamo messi e come si intende levarci le gambe, che in Egitto i morti sono già un centinaio e passa, che la gente sta sfidando un coprifuoco dopo l'annuncio governativo per cui chi violerà la disposizione si espone al pericolo, che 3 persone sono state uccise proprio davanti al ministro dell'interno, che in realtà quello che la rete trasmette al mondo è sempre una parte di quello che succede veramente e quello che succede veramente non è in alcun modo riproducibile.

Queste eccezionali foto sono comunque impressionanti nel loro realismo

Quando ci agitiamo ed invochiamo la piazza contro un ducetto squallido quanto si vuole ma che ha gli artigli ben saldati sui beni del paese, se pensiamo che basterà scendere in piazza semplicemente ad intimargli di andarsene possiamo tranquillamente risparmiare fiato, energie e soldi del viaggio.
Quello non se ne va.

Figuriamoci con una piazza radunata da Veltroni (contrordine compagni, la notizia è già sparita addirittura dall'home page dell'Unità).

Tutto come previsto invece in casa CGIL, la Camusso s'è guardata bene dal nominare lo sciopero generale, svelando in pieno la sua funzione di rabbonitrice e vera e propria stampella di questo governo durante il quale il mondo del lavoro ha subito gli attacchi più pesanti e violenti della storia della Repubblica.


Quindi.

La strada che ci porterà per strada è già bell'e pronta.

Consiglierei però di dare prima una bella ripassata con striscio & busso proprio alle sedicenti formazioni di sedicente opposizione.

E' grazie soprattutto a loro se non ci resterà altra strada che quella praticata oggi, sabato 29 gennaio 2011, in Egitto.

9 commenti:

Lucien ha detto...

"...rovesciare uno stato di cose nel quale il popolo non si riconosce più". Io non sarei così sicuro, purtroppo.
Il problema è proprio questo: l'hanno votato per 5 volte consecutive e per tre volte ha pure vinto.
Aveva ragione Flaiano quando scrisse:
«Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione». La maggioranza (più o meno silenziosa) si è rincoglionita. Chissà quanti diritti verranno tolti ancora, prima che ci si incazzi sul serio.

D. ha detto...

anch'io seguo Al jeezira ed un blogher egiziano su libération, ma vedi la differenza con l'italia è che l'egiziano medio, cioè quello povero fa fatica a comprare il pane...i morti di fame non sono abbastanza in italia e come l'hai detto hanno altre distrazioni...

sassicaia molotov ha detto...

@Lucien: può darsi che il mio concetto di democrazia sia alquanto elastico ma io di chi lo ha votato me ne batto le palle.
Chi è il popolo di Berlusconi?
Per gran parte gente che è assolutamente nulla dal punto di vista sociale, perché appunto completamente rimbambita dalle TV e dalle loro tare psichiche che identificano con Berlusconi l'essenza del loro concetto di società civile.

Succede però che qui il futuro sta andando a zoccole come e più del buffo omino di Arcore e permettere questo in ragione del fatto che ad un manipolo di rincoglioniti sta bene così non rientra fra i miei programmi.

Non credo che per rovesciare un simile governo sia necessario consultare i dati di qualche sondaggio, la pazienza sta per finire, chi ha ancora una dignità presto, molto presto, deciderà che non è il caso di aspettare che finiscano di affamarci.

Ed è lì che stiamo arrivando.

Anonimo ha detto...

IN realtà da noi qualcosa del genere lo si è già visto. Mi riferisco alla manifestazione dei miei concittadini lo scorso luglio a Roma. Erano lì solo con bandiere neroverdi eppure fu dato l'ordine alla polizia di caricarli e picchiarli. Qualcuno dei picchiati fu anche denunciato: è stato in quel giorno che ho capito che razza di regime siamo, non solo videocratico ma anhe manganellatore.

"All'improvviso ho avuto l'impressione che fosse tutto collegato. Era come se potessi vedere tutto. Una lunga catena di eventi che risalivano a molto prima del predellino. Mi è sembrato di poter vedere quello che era successo prima. E quello che ancora deve succedere. Era come uno schema perfetto, disposto davanti a me, e mi sono reso conto che ne facciamo tutti parte, che siamo tutti intrappolati. "Allora lei sa che succederà". No, è stata una sensazione. Ma posso indovinare. Con un simile caos qualcuno commetterà una sciocchezza e quando questo accadrà le cose si metteranno male. E poi il papi sarà costretto a fare l'unica cosa che sa fare. A quel punto V non deve fare altro che mantenere la sua parola, e poi... "

kurdt ha detto...

Io vivevo in Egitto, e posso dirti che compararlo all'italia è una sciocchezza.

In Italia abbiamo eletto un governo, non ci piace?
Ne possiamo votare un altro.

In egitto Mubarak non lo togli fino a quando non lo uccidi.

Quindi basta chiacchere da pseudorivoluzionari, la rivoluzione la fai con il popolo dietro, da noi la gente sta con Berlusconi, per adesso, quindi che rivoluzione dovresti fare?

faustpatrone ha detto...

caro Kurdt,

è vero che l'Egitto è l'Egitto, ma l'Italia è sulla buona strada perché io comincio a non vedere grandi differenze tra il nano e i satrapi con cui si intratteneva appena questa estate (il beduino Gheddafi e l'inamovibile Mubarak).

sono abbastanza convinto che la tua seconda e terza frase dimostrino come tu abbia magari capito qualcosa dell'Egitto, ma non capito gran che dell'Italia e del fatto che le elezioni nei paesi occidentali sono GIA' una farsa, una scelta tra due prodotti politici sostanzialmente uguali. In questo senso Mubarak è almeno più trasparente. Lui non cambia la faccia, almeno. La sostanza resta comunque tale.

l'unica cosa con cui concordo con te è che da noi c'è ancora troppa paca disperazione.

io credo però come SM che beh stiamo andando proprio in quella direzione, precisa. o credi che se realmente le cose si mettessero male i nostri illuminati politicanti NON censirerebbero Internet e non arresterebbero le persone?

del resto se delle elezioni da sole potessero davvero cambiare le cose, sarebbero già una cosa illegale.

sassicaia molotov ha detto...

@Kurdt: a ribadire quanto detto da Furio ti faccio presente che la maggioranza degli italiani NON ha votato Berlusconi e che c'è un diffuso sentimento di paura riguardo la credibilità delle elezioni.

Le ultime vinte dalla sinistra videro una cagnara indecorosa da parte degli sgherri di Berlusconi (e la più che sospetta rimonta sul filo di lana e quel pirla di Pisanu che non gli ha trovato 30.000 voti oh disdetta! E poi la pagliacciata del riconteggio finita nel nulla anzi con schede elettorali trovate nei cassonetti e brogli conclamati a favore della destra in Sicilia messi subito a tacere.
Questi sono delinquenti veri, punto.
Vedrai che non tarderai a capire che non si tratta di fare gli pseudorivoluzionare ma di avere un minimo di dignità come cittadini, a maggior ragione quando c'è n'è una buona parte che l'ha buttata nel cesso e ha tirato lo sciacquone.

Eva Aiko ha detto...

Questo il dialogo di ieri sera tra me ed un mio conoscente:
"mi ha detto la tua morosa che difendi il Berlusca.."
Lui:"Eh sai che io vado nel senso opposto..Non seguo la massa delle pecore.."
"Pecore?!Cazzo Luca...Non stiamo parlando di moda emo..."
"Ma si,tanto Silvio è così distante dalla mia realtà che quello che fa non mi tange..."

Credimi...Ero allibita...Penso che non gli rivolgerò più la parola...

sassicaia molotov ha detto...

@Violet: il perfetto esempio di pecora. Consiglio una vasectomia, che non abbia a riprodursi.