domenica 16 ottobre 2011

#16OTTOBRE

Proprio quello che intendevo col post precedente.
Il #15O è passato, oggi è il #16O e tutti ancora parlano del #15O.
Mentre dovremmo parlare del #17O.
Francamente del copione rispettato di ieri (pacifici, black block, polizie e gente che straparla) ero già a conoscenza il #14O, in queste situazioni quello che non ci manca è la certezza che certe dinamiche siano normalità.
Sta di fatto che ieri mi son fatto 15 ore di lavoro - nuovo record annuale - comprensive di trasloco del Maestro Lindsay Kemp dal quinto piano di un bel palazzo sul viale a mare al quinto piano di un altro palazzo nella zona del mercato centrale.
Squadra: io, un ultras del Livorno che avendo 3 anni di DASPO doveva andare a firmare all'inizio della partita del Livorno di ieri ed un altro ragazzo che ancora ha i segni di un lacrimogeno preso in faccia in Val di Susa.
Dico solo che sarebbe stato faticoso anche per una squadra di 6.

Gli dèi hanno deciso che questi tre tizi era meglio che se ne stessero a casa a lavorare, immagino.

Dopodiché alle 17 mi iniziava il turno di servizio in teatro in occasione del Premio Ciampi, che è durato fino alle 3 di notte.

Che posso dire?
Che siamo stati in contatto tutto il giorno per telefono con chi era a Roma. Che una volta rientrato in teatro c'era il portiere che ci teneva aggiornati dal PC della postazione mentre nel retropalco c'era Controradio accesa che faceva la cronaca.
Che i pompieri in servizio facevano discorsi più incazzati di qualsiasi "indignado" a gazzosina.
Che Paola Turci è sempre una bellissima donna.
Che verso le 22 ho cominciato ad avere le traveggole dalla stanchezza.
Che una volta a casa mi sono fatto un trombone Lindsay Kemp Size (non avete idea) e poi - come si dice a Roma - sò ito lungo.

Ma oggi è un altro giorno e domani un altro ancora.
E il messaggio che dovrebbe passare è: se qualcuno pensa che la cosa finisca il #15O sarà bene che si ricreda alla svelta. Altrimenti tutto rimarrebbe fine a se stesso, vuoto, inutile e soprattutto darebbe modo a quelli che BISOGNA ASSOLUTAMENTE LEVARE DI TORNO DEFINITIVAMENTE di riprendere fiato.

Quando si parte con una protesta di questa portata si va a dritto, violenti o non violenti, buonisti e cattivisti, anche perché - mettiamo il caso - è difficile fare l'infiltrato violento per più di due giorni di fila, signori geni del Ministero Maroniano, specie in un momento come questo in cui siete un pò sulle spese.
E chi è veramente incazzato potrebbe cominciare a mirare sempre più al centro del problema.

Insomma, una volta tanto cerchiamo di emulare il Buffo Omino di Arcore:

NOI ANDIAMO AVANTI

Da parte mia appena scendo a Roma ho già una meta: il Valle Occupato.
Colleghi first, eh.

10 commenti:

Sitka ha detto...

Appunto.
io non sapevo, ho potuto vedere la sagra della porchetta e sono certa che qualche incazzato c'era di sicuro. le guardie tenevano ben al riparo stretti stretti come un buco del culo, i luoghi del potere, insomma questi non stanno tranquilli. potevamo morire tutti durante il tragitto aìsofffocati e bruciati ma loro difendevano l'indifendibile, lo sapevo. ho mollato per paura che mia figlia facesse una brutta fine, istinto materno del ca..! mi sono fatta un'idea della gente e delle pecore. adesso vorrei poter cominciare a fare la guerra seria. come si fa? cosa si intende fare per la causa? io chiedo ehh!

sassicaia molotov ha detto...

Intanto sono contento che stiate bene e che non abbiate un graffio, che ieri non era veramente il caso.
Credo che la guerra seria sia già cominciata e che le manifestazioni siano solo delle tappe ed il quotidiano resti il principale campo di battaglia, vediamo che succede nei prossimi giorni; qualcuno ha detto che ormai quello che non si vuole capire è che c'è molta gente disposta allo scontro.
Non hanno idea di quanta.

ganfione ha detto...

io, per esempio, no.

Eva Aiko ha detto...

Non lo so...Io ho come l'impressione che questa cosa svanirà ben presto nell'etere...

sassicaia molotov ha detto...

@ganfione: ti posso fare una panoramica dal mio punto di vista, cioè (da come puoi intuire dal post, vedi squadra di lavoro) quello di chi ad una certa fascia di ragazzi ceca di stare vicino con delle soluzioni secondo le proprie misere possibilità, perchè io già per conto mio fatico a mettere insieme uno stipendio. E ti posso raccontare di uno stato ed una società (vedi tu se, quanto e come scindere le due cose)completamente assente quando non è ostile. Son discorsi vecchi come il cucco ma soluzioni, ad oggi, non ne ho viste da nessuno.

@Violet: siamo noi che si sparisce nell'etere. I contratti di lavoro come quello che hai tu, ad esempio, restano. Forse non lo sai ma 20 anni fa col tuo lavoro ci tiravi su una famiglia da sola. Non so se hai idea di chi ringraziare per questo.

Eva Aiko ha detto...

Una mezza idea c'è. E il mio frigo triste e vuoto lo maledice ogni giorno.

ganfione ha detto...

padronissimo. come io di ritenere la violenza una non-soluzione (o la soluzione definitiva, a scelta).

sassicaia molotov ha detto...

@ganfione: se parliamo della violenza vista il 15 ti dico che NON è una soluzione. Però quello che non riesco a sapere da nessuno è quale sia quella adatta, oltre alla soluzione definitiva che sappiamo benissimo come funziona.
E spero tu abbia capito bene la mia prima risposta, perché io quei ragazzi li porto a lavorare con me quando posso, non a spaccare roba in giro.

Spillo ha detto...

Bimb@ bell@, come diceva Quèlo, la risposta è dentro di voi,ma è sbaLìàta.
Un primo suggerimento per trovare la fatidica risposta lo potete trovare nel link di seguito, e prego notare che è un'analisi riferita ad altro contesto, ma che 'stranamente' si attaglia anche al nostro: http://petrolio.blogosfere.it/2011/10/occupate-tutto-la-versione-di-kunstler.html.
Il fatto che si attagli al contesto nostrano del dopo 15O# (cioè un contesto ormai additato come 'violento' per definizione) pur parlando di OWS# (cioè un contesto per definizione non-violento) dovrebbe già far riflettere. Il fatto che a fare certe affermazioni sia un "peakoiler" (e non un anarco-coso, come ormai si viene etichettati non appena si parla di riappropriarsi dei nostri sacrosanti diritti, nè tantomeno un 'compagno') dovrebbe indurre ad ulteriori riflessioni.
Su queste riflessioni sono già state scritte talmente tante parole a vanvera che sorvolo - ognuno le faccia per suo conto, e tragga le conclusioni che ritiene necessarie e sufficienti.
Proseguiamo: un secondo suggerimento lo potete trovare a questo link:http://it.peacereporter.net/articolo/31056/Francia,+liberi+gli+ostaggi+dell'ufficio+di+collocamento+di+Pole+Emploi, e qui c'è poco da aggiungere se non che certe azioni condotte individualmente di solito hanno come unico risultato concreto quello di farti ritrovare dietro le sbarre in una cella sovraffollata di altri poveracci esasperati dove sarà già grasso che cola se riuscirai a non farti ammazzare dai cellerini nelle successive 48 ore. Anche qui, sorvolo sulle analisi sociopoliticostoriche, perchè i fatti parlano talmente chiaro che si rischia di cadere nella 'banalità dell'ovvio'.
Invece una semplice e chiara indicazione dell'obbiettivo da raggiungere la si può trovare a questo link (che credo ormai conosciate tutti a memoria, dato che gira nei networks da una settimana o giù di lì):http://www.vocidallastrada.com/2011/10/lislanda-si-libera-dal-fondo-monetario.html.

Non c'è molto di più da dire. La violenza è una pratica di lotta, o la sai usare e ti dai degli obbiettivi efficaci, politicamente e comunicativamente, oppure lasci perdere.
”E’ il lato cattivo a produrre il movimento che fa la storia.
Le forze produttive si sviluppano di pari passo all’antagonismo delle classi.
Una di queste classi, il lato cattivo , l’inconveniente della società, va sempre crescendo finché le condizioni materiali della sua emancipazione non pervengono al punto di maturazione.
(K. Marx, “La miseria della filosofia” )

Anonimo ha detto...

Caro stefano, io a Roma c'ero, e son d'accordo con te, ci siam visti ieri e te l'ho detto. Dissento solo su una cosa: Il Valle_ una schiera di chierichetti bellocci ai quali par d'esse alle medie... lassa perde !
Dèsirèe