sabato 24 ottobre 2009

L'ALTRO TERREMOTO


Forse qualche strampalato individuo vive ancora nella convinzione che Bruno Vespa sia un giornalista, visto che probabilmente ha anche assistito alla roboante cermonia della consegna delle case gentilmente pagate dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Croce Rossa, tra l'altro manco ringraziate dal buffo omarino messo da altri strampalati individui sulla poltrona di governo.
In Abruzzo, secondo la vulgata vespasiana, il governo sta facendo miracoli.

E di leccata in leccata e via sempre più leccando, lo sforzo del più grande Perseguitato dall'inflazione dopo il suo Signore e Padrone Silviolo (non sia mai che il servo si azzardi ad essere superiore al Padrone, neanche alla Playstation) ha fatto sì che larghi strati della popolazione rimangano convinti delle virtù salvifiche e taumaturgiche del buffo omarino il quale, non contento di essersi fatto bello esibendo donazioni altrui, è riuscito a fare più danni del terremoto stesso; e i danni si chiamano SMEMBRAMENTO DI UNA COMUNITA'.

Dal giorno del terremoto in poi ho seguito principalmente il blog di Anna Colasacco, Miss K per i bloggers, ed i racconti di ragazzi di Epicentro Solidale che sono andati a prestare manodopera e portare quanto raccolto qui in città; inoltre, visto che Miss K è "der communista" e quindi probabilmente faziosa e disfattista verso quanto il buffo omarino si è prodigato a fare per la gente d'Abruzzo sono andato a leggermi qualche articolo in qua e là per la Rete di altri giornalisti per vedere se le cose che Miss K riporta nel suo blog hanno un qualche fondamento.

Se mai ce ne fosse stato bisogno, eh.

Perchè quanto Miss K descrive trova puntuali conferme ad ogni verifica; anzi, chi è tornato da quei luoghi dopo aver portato il proprio contributo dipinge un quadro ancora più fosco.

Si può sindacare sull'utilità di spostare di decine di chilometri dai propri luoghi anziani, bambini, lavoratori.
Si può sindacare sulla "efficenza" della Protezione civile e sui suoi regolamenti da campo profughi e sui criteri di assegnazione e di spostamento delle persone.
Ma quando 4000 persone passeranno l'inverno in tenda c'è poco da ragionare.

Le soluzioni, le alternative a quanto non proposto ma imposto dal governo palazzinaro e mafioso hanno bellamente ignorato ogni istanza degli abruzzesi, a partire dall'imprenditoria locale e se qualcuno pensava che gli amici degli amici non si buttassero sulla torta legga pure QUI, QUI
e anche QUI per avere un'idea della trasparente condotta del governo, e QUI per avere la conferma che la frittata é servita.

Ma ai Vespa ed ai Fede ed agli altri sguatteri del buffo omarino non è dato di dire questo e molto altro: nel blog di Anna potrete trovare servizi, testimonianze e documentazioni su quella che è la reale situazione abruzzese, nonchè quanto sia enorme il marchio della vergogna dei nostri organi d'informazione per la loro capacità di tacere sul dramma di una intera comunità; si sono privilegiati gli interessi di un governo palazzinaro e mafioso (ci tengo a ribadirlo) sciacallando su persone che hanno perso tutto; qui riporto, intanto, il comunicato apparso proprio sul blog di Miss K diramato proprio per informare sull'emergenza che le persone rimaste in tenda stanno vivendo ora che il freddo, quello vero, ha fatto la sua comparsa:

OTTOBRE 2009: ALL’AQUILA E’ EMERGENZA UMANITARIA

Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere.
A chi ha mantenuto alta l’attenzione sul dramma che ha colpito il nostro territorio e sulla gestione del post sisma.
Oggi, il 18 di ottobre, all’Aquila fa freddo. Siamo nella fase più drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all’inverno, un inverno che sappiamo essere spietato.
Le soluzioni abitative, promesse per l’inizio dell’autunno, non ci sono. Circa 6000 persone sono ancora nelle tende.Meno di 2000 persone sono finora entrate negli alloggi del piano C.A.S.E o nei M.A.P.La maggior parte degli Aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di rientrare.
Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti lontani e difficilmente raggiungibili.Noi, definiti “irriducibili”, siamo in realtà persone che (come tutti gli altri) lavorano in città, i nostri figli frequentano le scuole all’Aquila, molti non sono muniti di un mezzo di trasporto, altri possiedono terreni od animali a cui provvedere. Siamo persone che qui vogliono restare anche per partecipare alla ricostruzione della nostra città.Da oltre sei mesi viviamo in tenda, sopportando grandi sacrifici, ma con questo freddo rischiamo di non poter più sopravvivere.Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati (che sempre più spesso sono lontanissime) minacciano di toglierci acqua, luce, servizi.Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà.Gli enti locali e la Protezione Civile ci hanno abbandonati. Secondo le ultime notizie che ci giungono i moduli abitativi removibili che stiamo richiedendo a gran voce da maggio, forse (ma forse) arriveranno tra 45 giorni.Oggi invece abbiamo bisogno di roulotte, camper o container abitabili e stufe per poter assicurare una minima sopravvivenza. Visto che le nostre richieste alla Protezione Civile e al Comune non sono prese in minima considerazione chiediamo a tutti i cittadini italiani un ulteriore sforzo di solidarietà.E abbiamo anche bisogno di non sentirci soli.Per questo vi chiediamo di organizzare dei presidi nelle piazze delle città italiane per SABATO 24 OTTOBRE portando nel cuore delle vostre città delle tende per esprimere concretamente solidarietà a noi 6000 persone che viviamo ancora nelle tende ad oltre sei mesi dal sisma.Un altra emergenza è cominciata oggi. Non dettata da catastrofi naturali ma dalla stessa gestione del post sisma, da chi questa gestione l’ha portata avanti sulla testa e sulla pelle delle popolazioni colpite.
Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero.

Per donazioni e contatti:
emergenzaottobre2009@gmail.com
339.19 32 618 - 347. 03 43 505

per ulteriori informazioni aggiungo il mio numero
348. 30 55 965


Se potete diffondetelo, per questi cittadini, donne, anziani e comunque vittime del sisma e del malgoverno non ci sono nè speciali su Porta a Porta nè il conforto di una delle squinziette mandate a da Fede a chiedere "come si sente?".

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