martedì 13 ottobre 2009

TATTICA, STRATEGIA, ABNEGAZIONE E FORZA


Ultimamente non sono stato a molte manifestazioni.

Ho qualche dissenso strategico con il Movimento antagonista anche se riconosco loro la funzione di unico vero baluardo antifascista rimasto in piedi, quindi pur essendo un individualista piccoso e caciarone spesso mi ritrovo alle loro iniziative, soprattutto se c'è da mostrare alle controparti che non solo i soliti sempre presenti che la pensano diversamente e che, comunque vada, non sono soli.

Quindi ieri a pranzo, quando un amico mi ha avvertito che ci sarebbe stato un presidio davanti alla Questura per manifestare solidarietà a tre ragazzi di Livorno prelevati da un'assemblea regionale sul tema delle ronde in un Circolo ARCI e portati in Questura accusati della devastazione di una Casa Pound pochi metri più avanti avvenuta tre ore prima, come "persone informate sui fatti" prima, poi indagati e quindi arrestati, sono andato appena uscito da lavorare.

Probabilmente il pensare che dopo aver devastato un circolo come Casa Pound e poi starsene beatamente a pochi metri in assemblea potrebbe rientrare nel sistema di pensiero di chi si sente ben coperto o comunque impunito. Vabbé, prendiamola per una battuta.

Certe pratiche cominciano ad avere qualche lustro per non essere tranquillamente riconoscibili: intanto metti dentro qualche aspirante facinoroso, qualche schiaffo quando va bene, poi in assenza di prove e di sussistenza di violazione di leggi antiterrorismo si torna fuori con qualche livido. E' giusto, non è giusto, la questione è che si sa. Punto. Rovesciare delle responsabilità su chi è già di per se esposto per il suo attivismo è come giocare a scacchi usando i carri armati invece dei pedoni. Facile.

Sta di fatto che quando si è convinti che una cosa non è giusta stare zitti non è il miglior metodo per far sentire le proprie ragioni, quindi una volta raggiunto il presidio davanti alla Questura ho constatato che le presenze erano oltre ogni mia aspettativa. Presenti anche personalità della politica cittadina, in testa Rifondazione e Sinistra Critica.

I ragazzi hanno mostrato degli striscioni davanti alle TV locali prontamente intervenute, quindi è partito un corteo che ha attraversato Via Grande per poi terminare in Comune, doce si stava svolgendo il consiglio comunale.

Lì è uscito prontamente un consigliere del PdL che ha iniziato a riprendere col telefonino i manifestanti.

Ora, della attuale squadra della DIGOS di Livorno, per quel che ho visto, si può dire tutto ed il suo contrario ma non che siano dei provocatori. Ogni volta che ho partecipato a qualche manifestazione hanno sempre tenuto d'occhio le situazioni senza scaldare gli animi con interventi fuori misura, e visto che i visi sono sempre i soliti mi sembra onesto ammettere questo fatto.
Il consigliere pidiellino Romiti, invece, armato di telefonino che zoommava sulle facce dei manifestanti, oltre ad essere agente della Polizia di Stato, ha deliberatamente cercato lo scontro.

Tanto per essere onesti.

Sta di fatto che s'è preso qualche spintone dopodiché Digos e Polizia Municipale hanno riportato un minimo di calma, anche se ormai l'obiettivo era entrare in Consiglio e richiedere una presa di posizione del Sindaco Cosimi visto che il PD pistoiese ha avuto la splendida idea di manifestare solidarietà a Casa Pound.
L'irruzione è durata pochi minuti dopodichè il Sindaco è uscito ed ha ricevuto qualcuno dei ragazzi del Movimento mentre in Consiglio si svolgeva lo spettacolo degli sbraitamenti pidiellini per via della lesa maestà territoriale del Consiglio Comunale, invero molto divertente.

Adesso attendiamo: il presidio si è ripetuto oggi, per il momento potete guardare il video girato ieri e lo svolgersi degli eventi in questi due articoli realizzati dai ragazzi di Senza Soste:










Ora, credo che ormai l'articolo che vieta l'apologia di fascismo sia stato messo definitivamente in naftalina, ciò comporta che lo scontro sociale è andato su altri livelli, ora che certe istituzioni si comportano conclamatamente come fiancheggiatrici di revanscismi antidemocratici, allegramente ed alla luce del sole.

Non ho, per conto mio, altre ricette per coloro che ancora cercano una soluzione politica, se non quella di compattare subito ed in maniera decisa tutte le forze della sinistra in un unico soggetto politico granitico e che riporti la sinistra in forze là dove dovrebbe stare, tra il popolo.

Sulla capacità delle dirigenze dei vari schieramenti, da SL a RC e via dicendo di realizzare in breve questo semplicissimo esercizio di tattica, strategia, abnegazione e forza ognuno faccia le sue considerazioni.
Dai precedenti post dovrebbe essere chiaro come la penso (risata lugubre).

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