domenica 25 ottobre 2009

ROBA NOSTRA


Se Piero Marrazzo avesse da subito dichiarato: "è tutto vero, vado a trans, mi diverto un casino, mi piace e non ho alcuna intenzione di smettere di farlo" avrebbe avuto il plauso incondizionato e convinto del sottoscritto. Non tanto per i trans quanto per la schiettezza e l'onestà.

Ma si sa, lui è presidente della Regione Lazio, in provincia del Vaticano e quindi intrattenersi con dei femminoni dotati di nerchia è sinonimo di peccato mortale specialmente per una cricca che usa rivolgere le sue attenzioni su candidi esserini in età preadolescenziale o giù di lì oppure, tra quelli che ostentano una morale più alta, a proteggere gli autori delle attenzioni.

Le differenze sostanziali con il caso Berlusconi sono enormi, anche se occorre un minimo di attività cerebrale per vederli, quindi non stupisce che i prodi Gasparri & Capezzone si siano subito buttati a pesce sulla faccenda pretendendo "chiarimenti": il mononeuronico lustrascarpe del Mafioso e l'acciuffacazzi ex-radicale che salgono sul pulpito sono tra le cose più esilaranti viste in questa seconda Repubblica, potrebbero però far intercorrere il tempo necessario a farci riprendere dagli sganasciamenti delle esternazioni precedenti prima di partire con le successive roboanti cazzate dettate alle agenzie di stampa.

E' quasi avvilente dover specificare che Marrazzo non prometteva candidature, posti di favore, comparsate in TV e tutto quanto potesse agevolare i compagni/e di giochi; non organizzava festini in edifici governativi e non si serviva di loschi trafficanti in zoccole & cocaina.
Faceva sul suo. Punto.

Ho sentito qualche commento di "compagni" che si lamentavano del fatto di come i politici dell'opposizione si facciano beccare solo ed esclusivamente a trans, vedi anche Sircana.
Beh, che cazzo, non stiamo sempre qui a decantare la maggior apertura mentale e la versatilità politica della sinistra? Un pò di coerenza, per favore.
Sta difatto che Marrazzo si è autosospeso, mentre dall'altra parte c'era un Bondi che sbraitava in TV sulla "purezza" degli intenti del suo leader, una task force che si dimenava tra i termini "bufale" e "privacy" come se il formare carriere politiche, televisive e lavorative tra ruffiani e mignotte sia un normale metodo di governare un paese e una massa di capre che pur di difendere il proprio Signore dava sfoggio al più bieco machismo (tromba=fa bene; fine della discussione) o al più patetico vittimismo (è tutta una manovra).
Franceschini, invece, s'è subito schierato ed ha "consigliato" il povero Marrazzo di togliere il disturbo, quasi fossimo davvero in un paese normale.
L'elettorato piddino ha invece risposto facendo fondamentalmente spallucce: l'hanno beccato, si è dimesso, bravo 7+, ciao e avanti un altro.

Una riflessione: è ora di riprenderci quanto ci appartiene.

Questa destra e le sue icone si gingillano con festini a base di mignotte, coca (vedi Cosimo Mele), coca e trans (vedi Lapo Elkann), sbattono in posti che vanno dal deputato al ministro delle pupazze buone giusto a fare da ventriloquo e se ne fanno un vanto.

Non ci sto.

Le droghe, gli eccessi sessuali, lo scandagliare ogni forma di vizio, il confrontarsi anche materialmente su un bel letto ad acqua con ogni forma vivente provvista di organi sessuali umani, il feticismo in ogni sua forma (shiny, shiny boots of leather!), QUELLA E' ROBA NOSTRA!

Ci siamo beati per decine d'anni coi Lou Reed, i Rolling Stones, David Bowie e Iggy Pop che ci hanno cantato per anni le virtù della conoscenza degli anfratti oscuri dell'anima, tutta la beat generation che ci ha parlato di quanto sia necessario espandere le proprie percezioni, ci siamo nutriti di Jim Morrison, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Who, gente che si dava ad eccessi di ogni tipo e ora siamo qui a guardare questi satrapi rubarci anche i diritti sui vizi.
Eh no.
Qui vanno rimesse le cose a posto.

Visto che ora le icone dell'eccesso sono le Kate Moss, le Lindsay Lohan, le Amy Winehouse e qui l'appalto è in mano a politicuzzi di bassissima lega direi che è arrivato il momento di far vedere chi siamo.

Via dalle palle i bravi ragazzi veltroniani, i tessitori dalemiani, i politicamente corretti vendoliani, i duri e puri rifondaroli (ROTFLMAO).

Riportiamo un pò di sano terrore nell'agone politico e sociale.

Sesso, droga, violenza, poesia e amplificatori sul 10.

Hey ho, let's go.

6 commenti:

brazzz ha detto...

sei grande..perchèè vero, sti puttanieri ci pportan via anche l'esclusiva della trasgressione..ma a guardarci bene, trtasgredire vuol dire fare certe cose mostrandole, per far vedere ai benpensanti che non c'è nulla di male o di sbagliato..questi fan le loro porcate di nascosto, negli angoli bui, cercando un tornaconto..noi eravam amorali, questi son immorali..c'è un bel cazzo di differenza,ti pare?

Onoff ha detto...

Salve ti ringrazio per avermi ridato un pò di buon umore con questo post(con mio fratello non finivamo di ridere). Ti chiedo il permesso di postarlo sul mio blog, naturalmente inserendo l'autore e l'indirizzo.

sassicaia molotov ha detto...

@onoff: Pubblica pure, non c'è problema.

@Brazz: te lo ricordi un gruppo chiamato Cheetah Chrome Motherfuckers?

brazzz ha detto...

chaiamto come?mi ricordo i chrome,di cui ho postato nel blog,ma questi..chi sarebbero?

sassicaia molotov ha detto...

No, i Chrome sono altra cosa, i CCM erano una delle band di punta dell'hardcore italiano più estremo a metà anni '80. Prova a cercare in file sharing "Into the void" o l'ep "Furious party". Oppure dai un'occhiata qui:

http://www.myspace.com/cheetahchromemotherfuckers

brazzz ha detto...

sempre ascoltato poco la musica italiana,probabilmente sbagliando....adoravo gli area,di sicuro,per me,la più grsande band italiana di sempre