lunedì 28 dicembre 2009

IDENTITA' DE/GENERE


Una trans si impicca in un CIE.
Un' altra la trovano dentro un sacco, naturalmente stecchita.

Allo scoppio del caso-Marrazzo ci fu gran rumore intorno a questi corpi in transito e naturalmente i 60 milioni di allenatori di calcio si improvvisarono sociologi, tuttologi, antropologi nonché teologi e l'Italia fu sommersa da uno tsunami di luoghi comuni pecorecci, battutazze da caserma e seriose considerazioni dal livello intellettuale quasi leghista, il che sta a significare più o meno risalire ai tempi in cui ancora non era stata scoperta la ruota.

Ho maturato poche convinzioni nella vita, ma quelle poche sono per mia fortuna ben salde ed una di queste è che la prima condizione necessaria e sufficiente per costruire un mondo vivibile è partire dall'assunto incontrovertibile che prima che ogni altra categoria siamo innanzitutto esseri umani.

E che ogni discriminazione è di per sé un crimine contro l'umanità.

L'omofobia è uno dei crimini contro l'umanità più odiosi e schifosi che essere umano possa compiere ed il perché è presto detto: l'umanità durante il cammino della sua vita cerca, oltre ai vari metodi per sostentare se stesso e realizzarsi secondo le proprie potenzialità, l'Amore.

Tutti lo abbiamo crecato, tutti abbiamo pensato di averlo trovato ad un certo punto, la maggior parte s'è dovuta poi ricredere per poi ri-illudersi poco dopo, ri-ricredersi e così via. Ma tutto liberamente, alla luce del sole, esternando tranquillamente i propri sentimenti, magari confidandosi con amici/amiche o conoscenti, magari ritrovandosi con fiaschi di vino, della buona erba e una chitarra su uno scoglio ad ululare il proprio tormento.

Noi possiamo, siamo etero, ci piace la topa, siamo nell'onda del mondo, rientriamo in un canone: uomo ama donna, ragazzo ama ragazza, when a man loves a woman, tutti ci ascoltano, siamo poeti, pazzi, romantici, facciamo serenate, corteggiamo in pubblico, insomma abbiamo il riconoscimento timbrato e vidimato sui nostri sentimenti: che culo.

Quando un bambino crescendo però comincia a pensare che in questa festa dell'Ammore per Bravi Ragazzi c'è qualcosa che non torna, la prima cosa di cui si accorgerà è che il fatto che ci sia qualcosa che non va risulterà molto irritante non per sé quanto per tutto il suo spettro di conoscenti, parenti, amici, amichetti e finanche il vicinato e limitrofi.
Imparerà che non può giocare con i suoi giocattoli preferiti, non può mettersi i vestiti che vorrebbe, non può. E basta. Semplicemente non può.

E più tardi imparerà altrettanto velocemente che se vuole amare non potrà farlo come tutti gli altri. Deve nascondersi. Non potrà raccontare, non potrà confidarsi, non potrà nemmeno confessare che ama. Intanto il corpo diventa un corpo in transito. Vuole un corpo che corrisponda alla sua anima. E l'isolamento dalla comunità, dal mondo "di tutti" si allarga, le relazioni si stringono a quella con i pochi simili conosciuti ed a qualche compiacente conoscenza, qualche umano più "tollerante" (ma porcoddio, che cazzo vuol dire "tollerante"? Perché sottolineare la cosa quasi fosse un gesto di condiscendenza invece che un sacrosanto DIRITTO?).

Una trans, o transgender o come altro voi vogliate chiamarlo è un'identità in cammino e non necessariamente di rincorsa. Ma è una persona. Oddio, mi sento quasi idiota nel doverlo sottolineare, così come mi sento solennemente incazzato per il semplice fatto che oggi, A.D. 2009, esista ancora gente per cui il ricordare questo semplicissimo dato di fatto è ancora strettamente necessario.

Una trans non solo sarà inibita fin dalla più tenera età nei suoi sentimenti e nella sua espressione, ma come piccolo ulteriore danno collaterale avrà il non lieve problema del come sostentarsi una volta cresciuta. Lavorare? Come no? E dove? Chi si sente di assumere una trans? O di farsi difendere da un avvocato trans? O far lavorare una trans in fabbrica? O farle guidare un mezzo pubblico? O farle fare l'amministratore di condominio?
Capiamoci, lavori che le trans che vogliano farli sarebbero tranquillamente in grado di svolgere, ma c'è un problema: i cittadini "normali".
E quindi?
Che domande: per i cittadini "normali" questi scherzi di natura devono nascondersi, stare lontani dalla "società civile", come se la loro sola presenza costituisse un attentato alla stabilità degli equilibri che la meravigliosa, paradisiaca società odierna, sviluppatasi e cresciuta sotto l'ala delle religioni monoteistiche, di signori della guerra e lobbisti più voraci di avvoltoi è riuscita a creare per il benessere di tutti.

E così è bell'e pronto il bollino di "diverso" grazie al quale i "normali" possono sentirsi "normali", rassicurati, ben integrati nel proprio modello. Almeno nelle intenzioni di chi questo modello lo ha portato avanti.

Il risultato è che ogni forma d'amore non rispondente ai canoni di chi considera un abominio l'avere passioni, espressioni, desideri non allineati a quelli imposti dalla morale viene violentemente segregata in quelle catacombe oscure dove la vera natura dell'essere umano sfoga le sue repressioni. Solo che lì le trans si accorgono di non essere sole, che ci sono altri corpi, apparentemente non in transito, anzi ben allineati e conformati, che vanno a cercarle.

Perché è ovvio che se per trovare un lavoro devi negare te stesso la strada diventa quasi una conseguenza naturale.
Ma infatti, cosa cazzo ci fanno file e file di auto a Coltano, a Migliarino, al Cinquale?
Mica verrete a dirmi che tutte quelle auto che incessantemente ogni giorno della settimana sfilano davanti alle trans in attesa di clienti sono bravi cittadini, padri di famiglia timorati di Dio?
Ah, sì?

Oh cazzo.

Sta a vedere che tutte le ciance sull'ordine naturale, sulla famiglia unico nucleo possibile per predisposizione naturale, su normalità e diversità sono tutte maestose, imperiali

CAZZATE!

Sta a vedere che ciò che un essere umano può sentire va molto al di là del tragico schematismo retaggio delle epoche tribali e della pestilenziale dottrina religiosa che per meglio mantenere il controllo sui propri sudditi - giova qui ricordare che le Chiese sono prima di tutto Potere Temporale, politico ed economico, poi, forse, potere spirituale - ha da sempre tenuto bene in evidenza la sua lavagnetta con buoni e cattivi, non sia mai che qualche buontempone voglia convincermi che le religioni sono messaggi d'amore all'umanità intera mentre nessuno come loro ha dato il suo contributo per dividere, discriminare, ostracizzare in culo all'uguaglianza, al rispetto reciproco e, in definitiva all'Amore.

E così siamo al ridicolo. I "normali", la cosiddetta "società civile" si sente ancora minacciata dalle trans e dai "diversi" in generale e tutto questo dopo averli discriminati, esclusi, minacciati, uccisi, violentati, vessati per secoli.
Lo schifo ed il ribrezzo di questi difensori del modello culturale impostoci da questi ominidi non ha veramente fondo. Non è solo ipocrisia, è godere nel fare del male agli altri.

Non credo siano sufficienti i numeri delle aggressioni di cui gay, lesbiche e trans sono stati vittime perché chiaramente non basta ai crociati della "normalità" cercare di cancellarne i sentimenti e le passioni, costoro si sentono talmente in pericolo che devono ricorrere all'aggressione fisica.

Non so quale atavica perversione riesca a soddisfare coloro che godono nel negare a queste persone la semplice possibilità di avere una vita. So comunque che gli omofobi, le Chiese, i teorici delle diversità come malattie, sono colpevoli di un efferato crimine contro l'Umanità, negando a delle persone la possibilità di vivere insieme alla propria comunità, di esternare e confrontare i propri sentimenti insieme ad altre persone con passioni e sentimenti differenti e per questo ritengo giusto diventare a mia volta intollerante e se il caso lo richiede anche violento contro questa gente.

Dovrei forse fregarmene in quanto etero?
No, non funziona così. Secondo questi signori neanche io sarei libero di coltivare un'amicizia con una persona di quelle che amano mettere sotto la dicitura "diversi", andarci a bere un aperitivo, a teatro, ad un concerto, a cena fuori: metterebbero il bollino anche a me.
Purtroppo per loro non sono molto interessato ai bollini che questa gente mette specialmente perchè ho già apposto su di loro il mio, quindi per quanto mi riguarda possono consumarsi il fegato e ridurlo a dadolini, con mia enorme soddisfazione, o addirittura levarsi dal mondo con mia ancor più enorme soddisfazione.

C'è il non secondario problema che, non avendo amicizie trans, per ora non posso far scoppiare qualche decina di fegati ma non c'è problema, ho pazienza.

Quando si arriva a definire un ordine naturale escludendo e discriminando altri esseri umani impedendo loro di amare liberamente diventa palese quali siano le categorie che vanno veramente escluse e discriminate dal mondo civile se si vuole costruire un mondo pacifico ed armonioso.

Un piccolo appunto sui complici, e qui devo riprendere l'ala sedicentemente chiamata "progressista" del nostro paese, con la parola "diritti" sempre in bocca e la lingua perennemente sbavante sul culo del Papa, il vero ed unico Generatore di frasi per il sito "Graziealcazzo".
Se avete modo di leggere con continuità "Repubblica" vedrete che non uno sbadiglio di Stramalidetto16 viene perduto. Amici del PD sappiate che sappiamo. Sappiate che l'avere notevoli quantità di danaro ben custodito dentro lo IOR ad esempio, presso una sparuta rappresentanza di elettori rappresenta un tradimento ma chiaramente so benissimo che a voi frega una cippa. Pazienza, a me basta farvelo presente oltre ad evitare accuratamente di votarvi.
Magari poi parleremo della CGIL napoletana se proprio voglio farmi quattro risate ma ogni cosa a suo tempo.
Intanto mi godo un simpatizzante dell'Opus Dei come Deus Ex Machina del PD, il quale è anche personalmente intervenuto alla santificazione di Escrivà De Balaguer con tanto di esegesi misticheggiante e soprattutto entusiasta.
Il perché a questo punto D'Alema (perché è di lui che sto parlando) non si levi dai coglioni e non si chiuda in un convento con un cilicio nel sottopancia rimane un simpatico mistero.
Scusate, ho divagato ma nemmeno poi troppo.

Già, sto parlando in un paese dove svariati milioni di rincoglioniti stanno beandosi di un Partito dell'Amore al governo.
Ho paura che quando l'Italia attuale cercherà di recuperare la sua dignità dovrà prima di tutto riprendere in mano il vocabolario per sapere cosa cazzo significhi questo vetusto termine.

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