mercoledì 30 dicembre 2009

ANNI ZERO: IL KALI YUGA


Lungi da me il voler fare citazioni tanto per fare il sapientone: il mio diploma di terza media inferiore è lì, a perenne monito, a ricordarmi che il mio biglietto da visita in questa Terra delle Opportunità è di quelli fatti con quei cartoncini coi quali, nei momenti di necessità estrema, ci si fanno i filtri per sigarette farcite.

Però ebbi modo una decina d'anni fa di leggere un interessante saggio di Renè Guènon dal titolo "Il Re del Mondo", che riprendeva il tema dell'Agarttha (o Agartthi, a seconda della gradazione della birra, credo) e del centro spirituale sotterraneo dal quale sarebbero nate tutte le forme di culto conosciute; una teoria che, se valutata attentamente e se ci si lascia prendere dalla torrenziale eloquenza di Guènon, ha un suo fascino nonchè una base plausibile se consideriamo il sistematico ricorso al linguaggio esoterico, metaforico e sostanzialmente paraculo dei profeti e dei Messaggeri delle più svariate rivelazioni.
Nel saggio, Guènon faceva anche riferimento al Kali-Yuga, l'era oscura in cui ogni insegnamento sarà corrotto e mistificato ed in cui l'umanità perderà contatto con la sua natura essenziale, un periodo che durerà un qualche centinaio di migliaia di anni dopo di che il mondo come noi lo conosciamo finirà per fare posto ad una nuova era di pace & prosperità.

Ora, tralasciando le allegorie vediche come l'apparizione del decimo avatara di Visnù a cavallo di un destriero bianco con tanto di immancabile spada de fòco (e qui prima di Guènon mi viene in mente l'indimenticabile Mario Brega), i Veda non sono le uniche scritture sacre che fanno riferimento ad una lunghissima età oscura di grandi conflitti e grande confusione etica e morale: il buddismo infatti divide in tre periodi il cammino dell'essere umano: Primo, Medio ed ultimo giorno della Legge; chiaramente ora siamo nell'Ultimo Giorno della Legge, le cui caratteristiche sono pari pari quelle descritte nei Veda come Kali-Yuga.

Il saggio di Guènon comunque é una continua scoperta di come teorie, simbologie e parabole di testi sacri provenienti da ogni angolo della terra presentino inquietanti similitudini se non dei veri e propri plagi, avvenuti però in tempi ed a distanze inconciliabili con delle semplici prestiti, e comunque è un saggio tanto agile e veloce quanto rigoroso ed affascinante, che consiglio caldamente.

Il punto, per noi che abbiamo salutato il nuovo millennio, è che siamo nella merda.
Sì, alcuni di noi guardano le stelle come affermava Oscar Wilde, ma può darsi che per un dandy raffinato e dalla mente poliedrica la cosa possa anche bastare mentre per noi uomini ipertecnologici ma grezzi come la carta a vetro del 12 i riscontri terreni sono l'unica cosa che genera il nostro metro di giudizio; e così dopo un secolo incredibile come il '900 nel quale l'umanità ha accellerato il suo corso come mai nella Storia, ci ritroviamo in questi anni zero constatando che stiamo andando verso un vuoto senza fondo schiacciati da un improbabile desiderio di benessere che ha come risultato il tenere 2/3 del mondo a morire di fame, ed 1/3 che mangia ma che fa a gara per restringere il numero di chi si accaparra le risorse della Terra.

Direi che sarebbe già abbastanza per essere definita era oscura.

E non sarebbe comunque una tragedia se l'umanità stesse percorrendo un sentiero IN AVANTI, crescendo e migliorando se stessa, seguendo la strada dei diritti dell'individuo, di regole di convivenza che permettano a chiunque di fare delle scelte reali e non dettate da necessità di mera sopravvivenza. Stiamo diventando un'unica ed enorme periferia dell'Universo con alcune oasi di cartongesso nelle quali esseri apparentemente benestanti si agitano per migliorare la facciata di cartongesso. Solo quella.

L'Amore è vincolato da assurde credenze millenarie perpetrate con la violenza e l'arroganza del potere, compiendo genocidi e stermini di interi popoli o assoggetandoli al loro credo in virtù della stretta fratellanza con tiranni e despoti di ogni genere: il risultato è che un venditore di tappeti come Berlusconi può affermare di far parte del Partito dell'Amore ed essere preso sul serio da qualcuno.

Il risultato è che il normale flusso corporeo composto da attrazione, contatto e scambio di sensi è mediato da gente che se la tocchi si spacca un femore, vedi la esilarante aggressione al Papocchio. Gente che nega la parte più nobile e profonda dell'Amore, colmando spesso la loro carenza di possibilità di contatto rovinando la vita a ragazzini che si credono in mano ad una vera autorità morale. O di gente che ha preso il "Simposio" di Platone un pò troppo alla lettera.

In questi anni zero non ci sono figure di riferimento tra chi lotta affinchè il cammino dei diritti, la crescita verso l'alto dell'umanità continui a fare un passo avanti.
Barack Obama ha vinto il premio Nobel per la Pace. Con tutto il rispetto per il suo difficile ruolo tanto valeva darlo ad un consulente matrimoniale qualsiasi. O al meccanico di Piazza Mazzini, uno dei pochissimi meccanici onesti, veloci, gioviali e capaci rimasti sulla faccia dlla terra.

In questi anni zero tante figure di medio calibro, sulle quali però aleggia lo spettro che si sta agitando in Sud America. Non so dove questo continente sarà fra dieci anni, ma sicuramente allo stanco, corrotto, guerrafondaio mondo occidentale ed al suo contraltare arabo, all'indecente contraddizione cinese ed all'ormai privo di propulsione mondo orientale sta contrapponendo la strada della riappropriazione di sè e quindi è un motore in movimento che a mio avviso è degno di attenzione.

Anche e soprattutto perchè i nostri media occidentali, compresi quelli di certa sedicente "sinistra", fa a gara per disinformare al riguardo.

Siamo ancora fermi ai no-logo, no-global, no-TAV, no-Nukes e giustamente ma senza una strategia per TOGLIERE il controllo delle risorse a questa categoria di potenti, quelli che hanno mosso i fili di Copenhagen, quelli per cui una banca vale più di un pianeta.

In Sud America l'influenza degli Stati Uniti d'America sta arretrando perché i popoli lo hanno voluto, ed hanno pagato prezzi di sangue dei quali la nostra infallibile stampa ha pensato bene di trattare alla stragua di liti condominiali.

Noi siamo messi veramente male. Non stiamo coltivando adeguatamente la lotta, lasciamo soli ragazzini di vent'anni le cui icone sono più o meno il loro sapere, Che Guevara contro Mussolini, nelle periferie le droghe lasciano trentenni-zombi felicemente decerebrati, non vogliamo più lottare per strada, probabilmente non dobbiamo più.
Dobbiamo cambiare strategia, forse renderci ancora più invisibili, forse dedicandoci di più alla riscoperta di noi stessi, anche per capire meglio gli altri.
Gli anni zero sono stati un vuoto, se è stato uno sbalzo d'aria o l'inizio di una picchiata fatale lo scopriremo presto.

4 commenti:

jesup ha detto...

Sottoscrivo completamente, da titolato negli studi tuo pari grado.
Comunque, visto che l'hai rammentato vi linko la spada de foco,per rinfrancarci almeno l'umore
http://www.youtube.com/watch?v=bPjb3LhePwo

Chica ha detto...

sottoscrivo anch'io ..dall'alto delle mie scuole serali......siamo in caduta libera in un mare di cacca....

SCIUSCIA ha detto...

Vai di Kali-Yuga.

Franco Zaio ha detto...

Hai ragione: come adulti-genitori-insegnanti-colleghi dobbiamo curare di più le nuove generazioni, chè il futuro devono inventarlo loro. Io ho due figli e sapessi com'è difficile difenderli dal rincobombardamento tv-moda-GF-griffe-idiozia, e proporre alternative di pensiero e vita. Proviamoci.