sabato 21 agosto 2010

IL DIVINO E LA COLLA ANALE - DIAMANDA GALAS

IL DIVINO E LA COLLA ANALE -
(In risposta alla Tortura e Uccisione di Omosessuali in Iraq: www.towleroad.com)
di Diamanda Galàs


Religione

Ligare: legare, annodare

Religare: legare velocemente, allacciarsi dietro

Monoteismo: la fede in un solo dio, nel linguaggio corrente significa credere nel Dio della PROPRIA tribù di appartenenza, in opposizione al dio di un’ALTRA.

L’attuale valuta di scambio del “monoteismo” si fonda su una stretta di mano manipolatoria fra un governo e il proprio clero. Questa è una forma di paganesimo prevaricatorio, nel quale l’unico dio GIUSTO è quello della TRIBU’, e tutti gli altri dèi sono gli dèi degli INFEDELI.

Il monoteismo è adottato da sovrani atei (fondamentalmente tutti i sovrani sono atei, dal momento che sostanzialmente tutti credono di essere dèi, o non credono affatto in dio) al fine di acquisire potere su persone che REALMENTE credono in un determinato dio. Di conseguenza l’atto di seguire il proprio sovrano è facilmente associato all’obbedienza al proprio dio. Un buon esempio può essere trovato nella Turchia, la quale si promuove presso l’Unione Europea come stato laico, ma che è monoliticamente Mussulmana, e punisce tutti i non credenti in quanto “nemici dell’Essere Turchi”. Qualunque Armeno, qualunque Greco, qualunque Assiro, qualunque Turco che pubblichi materiale considerato “un insulto all’Essere Turchi” potrà dirvi questo dalla cella della sua prigione. Dove sono i luoghi di culto dell’Ortodossia Orientale? Questo mi ricorda la scatola di un puzzle fotografico di Duane Reade intitolato “La Sacra Moschea di Sant’Aghia Sofia,” un’opera di propaganda piuttosto affascinante, senza dubbio mandata giù per intero dalla maggior parte degli Americani, se non fosse stato per un adesivo di avvertimento che diceva “Si prega di non mangiare i pezzi del puzzle.”

La punizione di un infedele, un non credente, per esempio, una donna o un omosessuale, che per definizione sono “nati infedeli,” in certe religioni è ricompensata in paradiso con venti vergini. Un premio piuttosto nobile per aver punito i fiacchi nella Fede.

In libri sapienziali più antichi, libri di gran lunga più antichi di quelli appartenenti a Giudaismo, Cristianità o Islam, ad esempio, il buon senso civico o persino il martirio è considerato un semplice atto di giustizia, e in casi estremi, eroismo. E tale azione è ricompensata solo dalla consapevolezza del protagonista che la propria anima non è stata separata dal proprio corpo dalle tentazioni dell’ipocrisia, codardia, o avidità.

Nelle grandi religioni pagane che precedono cronologicamente il Monoteismo, compreso quando quest’ultimo già esisteva, l’eroe faceva ciò che gli comandava il proprio spirito al fine di morire una morte onorevole. Egli non credeva in una vita dopo la morte. Egli non si attendeva per le proprie azioni altra ricompensa che la pace mentale. Perciò coloro i quali sono reputati martiri da religioni che lusingano i propri confratelli per indurli a compiere azioni sotto la falsa promessa di beatitudine paradisiaca, non sono che ciechi strumenti di sedicenti monoteisti, che spesso sono tiranni e dittatori.

A un livello più prosaico si potrebbero citare le manipolazioni di Jim Jones; su scala più ampia, George Bush e il suo ricorso alla tortura- interrogatori di infedeli d’interesse; Shimon Peres, uno dei più grandi negazionisti del genocidio di qualunque gruppo etnico ad eccezione del proprio; Ariel Sharon, l’omicida di massa di Mussulmani Palestinesi e Libanesi, fra gli altri; od Osama Bin Laden, uno dei più grandi performance artists del nostro tempo, che nella suite dell’attico dell’Hyatt Regency, in completa tenuta da deserto – con sacchi di sabbia – che senza dubbio furono trascinati attraverso il sotterraneo dell’hotel a caro prezzo – impersonò ispiratori atti di inedito eroismo. Inedito e mai visto da altri che dalla videocamera.

(La NYU Film School ha ispirato molti artisti, per quanto la nostra grande città non sia stata generosa nei confronti della povera sorella di OBL, la cui carriera nel rock ‘n roll è stata praticamente cancellata dal fratello, come lo è stata la sua faccia per mano di qualche miscredente anti-saudita proveniente dal mondo della chirurgia plastica.)

Tutto questo ci conduce alla colla anale, il “hum” Americano, creato in Iran, si dice. Il “Hum” è stato giusto utilizzato questo mese dalla Milizia Irachena per incollare l’ano di “infedeli froci” in modo da sigillarlo prima di forzarli a bere lassativi: il risultato consisteva nell’annegamento o nell’esplosione del tratto gastrointestinale. La sadica soddisfazione con la quale i video telefonici sono stati poi fatti girare deve aver fatto davvero una buona impressione ad Allah.

Suppongo Lui sia stato a guardare.

Dopo tutto, così deve essere stato, se questo è ciò che accade agli infedeli. E’ colpa Sua o colpa di coloro i quali, avendo letto un unico libro, lo leggono in modo scorretto? E’ possibile immaginare le intenzioni di un uomo che abbia letto uno libro, uno soltanto? Può questi essere considerato un uomo in circostanze così ignobili?

E’ possibile immaginare le intenzioni di un uomo che abbia letto solo il Vecchio e/o il Nuovo Testamento? E la cui religione, come l’estremo Giudaismo Ortodosso, oscura le donne da tutte le fotografie e le relega alla condizione di cittadini di seconda classe per via del “libro”?

Proprio no. Questi sono i Varvaroi contro i quali i Greci antichi si mettevano in guardia a vicenda con grande disdegno e non poca paura. Tali uomini sono in grado di giustificare qualunque azione intendano compiere, proprio come fanno i bambini.

Perché l’umiliazione sessuale, utilizzata per torturare e interrogare tutti gli infedeli continua oggi a essere una pratica diffusa, come lo è stata per secoli? Non semplicemente l’uccisione ma lo stupro del nemico sembra imperativo. Sarà forse un voler piantare il seme nell’ano o nella vagina dell’infedele? Sarà forse lo stupro del nemico di dio? Così sembrerebbe.

Datemi un uomo che abbia letto 400 libri, e chiedete a LUI se incollerebbe l’ano di un “infedele”! Quell’uomo riderebbe alla parola e direbbe, “Intendi il tipo in fondo al bancone che beve la Guinness? Quello è a posto – solo scommette su una squadraccia di Baseball.”

Un uomo che abbia letto un solo libro si fa strumento di un dio selvaggio – se stesso. Non è neppure un animale perché gli animali uccidono per mangiare, non per torturare. Un uomo che sia a capo di un governo deve aver ricevuto nella propria vita un’istruzione tale da consentirgli di conseguire tale posizione. Anche se fosse un idiota, deve aver letto più libri di molti dei suoi sottoposti. Perciò il fatto che non UNO dei presidenti o monarchi o capi di stato di NESSUN PAESE abbia parlato contro la tortura e l’esecuzione degli omosessuali, tortura così oscenamente coperta in Iraq, mi rende certa di una cosa: il Monoteismo può essere palesemente additato come paganesimo prevaricatorio.

UN SOLO DIO per il credente,

e per il non credente,

L’INFERNO IN TERRA E’ TROPPO POCO

(Traduzione di Luca Zanchi ed Erika Barrainculo)



Diamanda Galàs è un'artista di origine greca, pianista, cantante e sperimentatrice dai mezzi vocali incredibili, che è salita all'attenzione del grande pubblico attento al mercato indipendente con la trilogia della "Maschera della morte rossa" ("The divine punishment", "Saint of the pit" e "You must be certain of the devil"), dedicata all'AIDS dopo che il fratello, il poeta e drammaturgo Philip-Dimitri Galàs muore a causa della stessa malattia.
Qui un paio di estratti dalla trilogia:













Segue un eccezionale documento dal vivo, "Plague mass", registrato nella cattedrale di St. John the Divine a New York, una performance controversa e dall'impatto violentissimo che mette sotto accusa il comportamento e l'atteggiamento della chiesa cattolica riguardo l'AIDS.

Negli ultimi lavori, "Defixiones, will and testament" e "Song of exile" il tema affrontato è quello del genocidio e nello specifico quello armeno, assiro e greco da parte dei turchi, un tema ancora tabù anche per le nostre "illuminate" democrazie occidentali.
Se avete una buona infarinatura di inglese potete leggervi, comunque, questa ottima intervista dell'anno scorso in occasione del tour in cui Diamanda ha presentato il tour "Song of exile", nel quale ha eseguito pezzi dell'ultimo lavoro assieme a brani standard blues.

Credo che l'approfondimento del lavoro di questa grandissima artista può farci dimenticare il miserabile stato della discussione sull'arte in corso qui a Berluscolandia, fra preti che si strafanno dalle seghe sognando roghi per gli eretici, signori nessuno che eseguono direttive di rappresentanti di uno stato teocratico straniero e sindaci-burletta mano a mano con cialtroni in pieno autodafè.

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2 commenti:

faustpatrone ha detto...

e non hai sentito il torrente di cazzate scaturito dalla bocca di Maurizio Ruggiero di Sacrum Imperium a La Zanzara di Cruciani su radio24 lo scorso 19 agosto.

sto scaricando la puntata per dedicarci un post.

sassicaia molotov ha detto...

@Furio: dimmi quante ore di meditazione zen devo fare per reggere il colpo....