lunedì 23 agosto 2010

IL TEMPO DEI VIGLIACCHI


Oggi, mentre stavo riposando a casa, è suonato il campanello. Sono andata ad aprire stanca per il caldo e per una giornata di lavoro appena terminata. La stanchezza per me è pericolosa perché la stanchezza uccide l’adrenalina e l’adrenalina è quella che ti fa vivere giorno per giorno cercando di dimenticare il fatto che Federico non c’è più.

La stanchezza è la mia vera nemica. e purtroppo sono molto stanca.

Ho aperto la porta e c’erano due ufficiali di polizia che si sono subito qualificati e mi hanno “identificata”. Tanto ormai tutti sanno chi sono.

Ma quando mi identificano capisco che sono sottoposta a procedimento penale, ormai sono esperta in materia per tutte le querele che mi hanno fatto per il solo fatto che mi sono ribellata al silenzio, alla mistificazione, agli insulti e alle intimidazioni. Ho pensato: sarà una delle solite querele che coloro che hanno causato la morte di Federico hanno avuto ed hanno il coraggio di farmi.

Non hanno ancora capito, ho pensato, che queste querele non mi fermano, non mi fanno paura, anzi mi aiutano perché mi fanno tanta rabbia e mi restituiscono quell’adrenalina che sto purtroppo esaurendo e che mi consente di non fare i conti col mio dolore, o quantomeno di avere qualche sconto.

Ma questa era una querela diversa, perchè chi si è preso la briga di denunciarmi è proprio la dottoressa Maria Emanuela Guerra, il pm che ha condotto quelle che io ritengo essere le non-indagini fino all’apertura di questo blog.

In tutta sincerità io ho sempre portato rispetto per il magistrato e per la madre, però non capisco perché lei ce l’abbia tanto con me. Non sono bastate due sentenze, le risultanze di tutte le indagini successivamente fatte dal dott. Proto a farle capire che comunque, sia pure in buona fede, gli errori che sono stati commessi durante la conduzione di quelle prime  indagini sono stati contro di me, contro la mia famiglia e contro la verità.

Ora lei mi querela, e immagino che vorrà da me i danni che io le ho causato. In tutta sincerità e con tanta franchezza mi sembra veramente grottesco.

Guardi io proprio non capisco. Avevo appena finito di parlare con Ilaria Cucchi, dalla quale avevo raccolto un accorato sfogo per il fatto di avare letto dalle intercettazioni del suo processo che uno degli imputati anzichè ricredersi, o comunque esprimere dispiacere per la morte di Stefano, lo definiva in una conversazione tossico di merda. Francamente non ci si aspetta, da servitori dello stato, da persone che comunque portano la divisa o hanno un ruolo importante e delicato, una tale mancanza di sensibilità e di violenta ignoranza.

Poi suonano e mi dicono che il primo pm del processo per mio figlio mi ha querelata e vuole da me dei danni. Io non ho mai offeso nessuno ma ho solo preteso verità e senso di responsabilità da coloro che hanno sbagliato.

Il pm vuole da me i danni. Dopo che non si è recata sul posto quella mattina, dopo che non ha sequestrato subito i manganelli rotti, dopo che non ha sequestrato l’autovettura contro la quale si sarebbe fatto male Federico e sulla quale c’era il sangue di mio figlio, dopo tutto ciò adesso vuole da me i danni alla sua immagine.

L’unica cosa positiva è che mi è tornata l’adrenalina per la rabbia di fronte a tutto questo. la rabbia perché si vuole mettere a tacere la verità, la rabbia perché si vuol mettere a tacere coloro che della verità danno prova, la rabbia perché si vuol far tacere coloro che denunciano il sopruso e che protestano in modo civile contro l’ingiustizia.

Finchè dura va bene così. se ho sbagliato pagherò, tanto che cosa volete che mi interessi…

Patrizia Aldrovandi





Come si vede i vigliacchi sono sempre in agguato.


Vigliacchi sono coloro che, forti di una posizione, evitano di confrontarsi con la forza delle proprie convinzioni con coloro a cui vogliono contrapporsi, faccia a faccia, individuo con individuo.
La PM Guerra è una di queste vigliacche.
Ci vantiamo di vivere in un paese dove - dicono - c'è libertà di opinione? Bene. Una PM che conduce le indagini nel modo in cui l'ha fatto, venendo poi sculacciata non da una ma da DUE sentenze e che, cercando una bambinesca rivalsa su UNA MADRE ALLA QUALE E' STATO AMMAZZATO UN FIGLIO si attacca a dei termini per vessare psicologicamente ed ulteriormente la suddetta madre 


IN MY HONEST OPINION 


appartiene ad una categoria fra le più spregevoli che si possono concepire: quella di coloro che non sanno prendersi la responsabilità delle proprie azioni e cercano anzi di colpire là dove la controparte è conclamatamente più debole.


Non vedo come e perché questa persona debba ritenere di avere più dignità di un assassino.
Sicuramente non più degli assassini di Federico.
Anzi.
Coloro che hanno ucciso Federico Aldrovandi, pur essendo degli assassini hanno agito in un contesto turbinoso, in un vortice nel quale c'è stato un crescendo violento che è arrivato alle estreme conseguenze per Federico. Chiaro, nessuna giustificazione ed ogni disprezzo per chi rappresenta lo Stato e si macchia di un tale delitto. 
Ma progettare scientificamente un ulteriore attacco ad una madre privata del proprio figlio in quella maniera e che ha dovuto intraprendere una battaglia sfiancante per avere giustizia pone chi lo fa su un gradino ancora più basso ed infame.


Sono queste le persone che rischiamo di trovare nei tribunali?
Sono queste le persone che dovrebbero sovrintendere a qualcosa che abbiamo l'ambizione di chiamare Giustizia?
Gesti di questo spessore umano lasciano adito, al comune cittadino, ad una profonda riconsiderazione di quello che è il suo diritto  a sentirsi tutelato nei propri diritti in quella che ci ostiniamo a chiamare democrazia, visto che il messaggio è chiaro, da parte dello Stato e dei vigliacchi che ci si pongono davanti quando andiamo a reclamare giustizia al momento in cui lo Stato calpesta in modo assassino le nostre vite.


L'unica nostra sincera compagna sarà sempre e solo la nostra rabbia.


Succede, è successo con le stragi, con i pestaggi e con le prevaricazioni fuorilegge di gente che dovrebbe rappresentarci.


Succede quando i boia di Genova vengono promossi, succede quando le indagini sulle stragi vengono depistate, succede quando dei PM negligenti quando non disonesti perdono il banco e cercano di vendicarsi su persone più deboli.


Vedremo se mai una forza politica qualunque saprà farsi carico di questo schifo e mettere nel suo programma una vera e concreta vigilanza sulle nostre vite al fine di evitare che i vigliacchi possano impunemente continuare ad operare indisturbati.



2 commenti:

Lucien ha detto...

Che gente disgustosa!
Questa è la politica per le famiglie e la prevenzione per i ragazzi con cui si riempiono la bocca Giovanardi e tanti altri.

Anonimo ha detto...

La pm Guerra, astenuta per incompatibilità, per via di un processo che si era intrecciato con quello Aldrovandi e che vedeva il figlio del magistrato nel ruolo di spacciatore di hascisc (poi condannato - caso "Bad Boys")!
Spero che la pratica venga archiviata come lo è stata la querela di tre dei quattro poliziotti e poliziotta... http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=110083&sez=HOME_INITALIA

Tutta la mia solidarietà a Patrizia.