giovedì 19 agosto 2010

SULLA PELLE DELLA FEDE


I fans di Elton John sono notoriamente gente tranquilla.

Gente che, per fare un esempio, alza l'accendino con tanto di lacrimuccia se ascolta "Your song" (che nondimeno rimane una splendida canzone), che si guarda allo specchio in preda a tormenti indicibili ascoltando "Sorry seems to be the hardest word" e che prova il massimo dello scatenarsi con "Crocodile rock".

Facile prendersela con loro, vero Monsignor Babini?

Non credo sia il caso di indulgere oltre con la cricca vaticana.

Le attenzioni di chi veramente vuole lottare affinché si arrivi ad una revisione del concordato ed IMPORLA a chiunque si candidi ad essere una opposizione credibile, vanno portate in direzione di coloro che ancora continuano a considerare i dipendenti di Stramalidetto XVI quantomeno un male necessario.

Se volete un'immagine illuminante pensate al PD ed a cosa é diventata la sinistra a suon di rincorrere l'elettorato cattolico.

La Chiesa, i cattolici, le lobby religiose in genere NON sono un male necessario.
Sono un carcinoma. Maligno. E mortale.

Questa considerazione non viene da un ateo o un agnostico o un volgare mangiapreti bensì da una persona che il suo percorso spirituale lo ha fatto e lo fa tuttora. So cosa significa pregare, so cosa significa avere fede, so cosa significa espellere il male da sé.
La fede é una cosa troppo importante per l'individuo per lasciarla gestire da un clero.
E' una dimensione strettamente individuale, intima e profondamente cosciente, nella quale si deve essere pronti a mettere continuamente in discussione la fede stessa, che sia in qualcosa di terreno quanto di ultraterreno.

E' ai percorsi di fede degli individui, alla ricerca della verità e del senso della nostra vita che queste zecche recano una intollerabile offesa.

E' alla ricerca di un mondo di armonia, amore e Salvezza che viene quotidianamente resa una tetra umiliazione da parte di questi seminatori di odio ed intolleranza in abito talare.

E' necessario riconoscere ciò che è veramente il Male e combatterlo di conseguenza, senza incorrere nel tragico errore che la Chiesa ha fatto nei secoli a suon di genocidi, massacri e Sante Inquisizioni; semplicemente si isola questa congrega di assassini dalla società civile cominciando noi per primi, noi cittadini.

Sbattezzo, nessun ottoXmille, denuncia continua delle ingerenze vaticane nella vita dei cittadini, aggregazione di un forte movimento di opinione che richieda la revisione del concordato al fine di togliere TUTTI i privilegi che la Chiesa ha dallo Stato e sottomissione della Banca Vaticana alle leggi ed ai controlli dello Stato. Ma soprattutto l'idea che questa gente abbia davvero un ruolo nel nostro rapporto con lo Spirito e qualsiasi manifestazione della spiritualità.

Nondimeno non sarà possibile accettare alcuna forza politica che abbia intenzione di integrare una qualsiasi componente o corrente cattolica. Sennò risiamo punto e da capo.

Nessuna limitazione alla libertà di culto, nessuna limitazione alla propagazione, ma spazi mediatici ristretti e gestiti dal solo clero.
Non bisogna aver paura dei loro proclami quando si crea un tessuto sociale nel quale esiste la libertà di esprimere il proprio pensiero.

Non è necessario neanche spingere troppo sull'acceleratore riguardo la loro perdita di credibilità.

Ci stanno meravigliosamente pensando da soli, tanto che l'unica statistica che qualsiasi giornale si guarda bene dal pubblicare è quella che riguarda l'opinione sulla Chiesa e sul suo diritto di partecipare alla vita politica del paese.
I risultati farebbero saltare sulla sedia anche parecchi laici.

Perché la Chiesa impone un linguaggio improponibile in un paese democratico e la notoria vigliaccheria italiana riguardo agli sfarzosi vestiti di vescovi e cardinali è la corda alla quale vorrebbero tenere impiccata la convivenza fra esseri umani e, cosa da non sottovalutare, fra esseri umani e le altre specie viventi.

Non ci sono più scusa per coloro che "ma non tutta la Chiesa é così": no, a maggior ragione tiriamo fuori i Don Gallo e i Don Ciotti, chiediamogli conto dell'abito che portano e per conto di chi, perché legittimare questa Chiesa significa perpetrare una sofferenza per una parte del genere umano in numero troppo superiore a quella che i volenterosi preti riescono a raggiungere.
La loro umanità ed il loro coraggio può esprimersi anche senza quella divisa, che non ha nessuna ragione di esser considerata più nobile di quella di un esercito sanguinario e totalitario.

Perché sta qui il grande inganno della Chiesa: la fede é innanzitutto conoscere e sapersi confrontare con le diversità. E' di queste che si nutre.
Una fede che sa accogliere e discutere con ciò che è diverso cresce, si allarga, si innalza ed infine splende arrivando al cuore delle persone quando riesce a compenetrare il mondo dell'altro con nient'altro che l'amore ed il distacco da dogmi e convinzioni transitorie.
E' un percorso che non ha termine, e non voglio andare oltre per ora.

Se non si ha il coraggio di riaffermare questo come base della convivenza e se questo non inizia proprio da noi "ultimi" sappiamo già cosa ci aspetta.

I Babini ed anche peggio.

2 commenti:

Paolo Nencini ha detto...

La fede é una cosa troppo importante per l'individuo per lasciarla gestire da un clero.

e' La Verità.

Abbiamo una visione della chiesa molto
simile; facciamo 2 chiacchere o su fb: Nencini Paolo
o per e-mail quadra.net@gmail.com

Ciao.

Zio Scriba ha detto...

devo dirti bravo: hai detto le cose che avrei detto io senza metterci neppure mezza parolaccia. Io, lo ammetto, non ci sarei riuscito!