giovedì 12 agosto 2010

SANTINI E LEADERS



Pare che l'articolo sul contributo di Vendola a Don Verzé sia quantomeno una bufala.
Ne prendo atto grazie all'articolo di Mazzetta anche se i dubbi su certe sue posizioni e soprattutto scelte per quanto riguarda l'affare Cementir e la gestione degli stoccaggi e degli inceneritori pugliesi rimangono pur non facendo perdere il sonno.
Certamente il disegno politico di Vendola ha un respiro più ampio di questioni regionali, ma per quanto mi riguarda l'errore vendoliano è stato quello di non insistere nello scardinamento del quadro dirigente di quel museo delle cere che è Rifondazione, cassando praticamente ogni speranza di rappresentatività ad una base di sinistra che aveva il diritto di esser rappresentata in una legislatura come questa.
La personalizzazione dei partiti o degli schieramenti non porterà mai a nulla di buono.
C'è un'intera classe dirigente da ricostruire e se almeno nel PD riescono ogni tanto a far saltar fuori i volti ggiovani-per-i-ggiovani di Serracchiani, Renzi, Civati e Marino, a sinistra per trovare qualcuno bisogna mettere in moto i servizi segreti israeliani.

Mi inquieta non poco anche il fatto di dover sentire da ogni aspirante leader della sinistra la puntuale puntuta puntualizzazione del suo "essere cattolico".

Mai uno che tiri fuori il petto e dichiari: "io sono laico". A sinistra. Cazzo.
Come se l'essere cattolici sia un lasciapassare per la leadership quando una consistente parte della base preferirebbe il contrario.

Quindi la mia opinione è che a sinistra stanno prendendo l'ennesima cantonata, e non per colpa o non solo per colpa di Vendola.
E' la progressiva personalizzazione della leadership che non mi convince.
Ed il non essere riusciti a scardinare una dirigenza come quella dei Fassino-D'Alema-Veltroni-Violante, quella che è riuscita a propinare Rutelli come candidato leader, la peggior manifestazione di fetido cattoriformismo mai vista nella storia dell'umanità, suona soprattutto come un bel ditone accusatore puntato verso i giovani dirigenti che hanno visto sfiorire carriere politiche all'ombra di quel Circo del Disastro.

I 5-6 partiti che ne son nati rimandano indietro un uomo solo che vuol andare al comando, Vendola perlappunto.

E' questo il dramma.

In Italia non possiamo fare a meno dei santini.
E nemmeno del compagno Nedo Paglianti (vedi foto).

2 commenti:

jesup ha detto...

Mah,Gianni Lannes ha fatto una precisa controreplica a Mazzetta per cui,rimaniamo in attesa di vederci completamente chiaro nella vicenda Don Verzè- Vendola
http://www.senzasoste.it/politica/vendola-regala-60-milioni-a-don-verze-socio-di-berlusconi

sassicaia molotov ha detto...

Mazzetta ha invitato Lannes ad un confronto e spero proprio che la cosa si chiarisca perché fra tanti pennivendoli a giro vedere due giornalisti che stimo attaccarsi così non mi rende affatto felice.